L'Unità - anno VI - n.13 - 30 marzo 1917

102 ad essa 51 sa cri ficano il noslro entusiasmo na :donale, il nost ro lavoro per la guerra , i germi delle lìbertà popolari e persin o i nostri buoni rap porti con gli alleati. "S ì, le dimissioni di Sazonofl pr odus sero un effetto disa str oso in Londra e Parigi, ove arrivoi poco a ppresso la nomina di Slilnn er.... Finc hè il nost ro .Ministero degli affar i est.eri era diretto rin Sazonoff, lng hiterra e Franci a sapevano corri spa nd ere aJ pensiero del Govern o russo . '.\la qu a– le fiducia poteva no ri1>0rre nell e parole dei nostri ambasciato ri sapendo che a capo degli aflari c'era un uomo a loro affatt o sconosciut o, il qual e inoltr e rrn aperto a subire influenz e este re so spelte? Ciò equivaleva quasi al crollo di lutt.a la nostr a: opero pr ecedent e.... " Noi dobbiamo esigere le dimissi oni di quest o Gove rno. Voi chiedete .come potremo suscita re un a simile lott.a in tempo di guerra? :\la i mem – bri del Governo sono peri colosi appu nto a.Ila guerr a, al suo felice prosegu imento e noi quin rti dobb iam o elim in arll imm ediatam ent e, mentr e la guerm du ra». M. G. (t ) Le n0Uz1e che grongono dJa.lln Russia dlrono belllsl ci1e la rivoluzione è stata assial più cru eMa e contras tai.a che non <appa.Tlssedalle 1>rim.inotizie; ma dtmosliMIJ10 ,pure che li nuo,·o governo si va ~-pdda– ment.e oonsolldando; e dhe col consolida mento suo cresce e crescerà J1a-pldamente ~ em clem.a ooireeer– clto combattente. Nella manoa.nza d1 notizie sicure e d.a nol control– la.te , cl llmll!.aanoa meltare In guardia I lettori con– tro 1 !Al!egrronml alla.rmlsUcl e tendentiosL ISl)CS60 llllb– brlontl in Italia. Qred!.aano oggi 'Più ubfiledi publ>Jloa.reI ram che hanno µrovooalo o 18l!flli<,ltalo lo SOO]>PlO deJlla Rlvo– Luzlonc russu, 1 qua li 000,sen tono di tare g lud;lzl di previsione più <,lcunl, di que lli che oggi si fond.ano sulle lnrert.e notlz.le d1 cro na.oa. E' questo 11 riasBWlto d1 un capitolo sulle cauise economiche d611a. Rivoluzione russa, che vedrà 11 luce nella • Storl'a della Guerra • ~ va 1>ubblloando Il M an cllest er Guardlan . Crecllamo utile d1 dare al lettore ,i ~ ttl che danno !1'8giOOO d<'ll'inoom pe too.<a e d eJJla com-uzlone d ella Buroc'razla e spieg.ano la esaspero zione d i tuu.o 11 1)0l)Qlo e 10 scoppio ,anticipato de.l.l"lnsu mizione di outto il <PODOlo russo . Il cuore di Gesù Pa 1·ecclti capp ella n i mil i tar i, no n cert o con tr ., la vo lont d del Vescovo cast re ns e - un a pi aga che solo il nos tro esercit o possie de, e di w i parl erem o come si conv iene a guerra ultimata - av evano in i– :ia ta una pr opag anda sistemat ic a fra i solda ti p er l.t divo:io n e del cu ore cli Gesù . Poco ma le. 091w - 110 di noi ha i s1w i id eali , i suoi id oli, le sue cr e– ,te, u e e le sue sup er sti zi on i . Quell a del cuo r e di Ge- 5fr non t nt mig li ore nt pe ggi or e di tante al tr e. I l ma le era die la pr opa ganda del cu ore di Gesù ser . riva a dis tr i buire ai solda ti dei di stint ivi, ~ i qual i il cuo re tli Gesù accom p agna to da l l'rico /ore com– pariva stti pe tt i dei solda ti, dis tingueva i " br tivi fi gl io li ., da queg li altri , desi gna va i pr imi ai fa– vor i gli alt r i ai dis petti degl i affi gli ati al cuore di ~esù . E spesso na scevano dis cussioni e li tigi fr a qu elli col cuor e e que lli senza il cuore. li Minis ter o dell a gu ena, f).nalm ent e, ha capi tr, il latin o, ed ha v ietat o l'uso di qua lun que di.I/in • tiv o. E ha fatt o benissim o. I sottoscrittori di azioni sono pregati di mandare, con cortese puntualit à, le loro quote, in ragione di lire 20 per ogni azione sottoscritta all'Amministra2:ione del giornale: via Adda, 4 - Roma. ne L'UNITÀ UN PO' DI BUON SENSO Chi è senza peccato... Ogni volta che noi siam o tentati di chiede rci, da ciò che vi è di mig liore o di peggiore in n oi, perc hè tutto i\ massac ro e la rovin a d1 qu esta gue rra non pot rebbero cessa.re con una po.ce di comp romesso, i tedeschi stessi si Incarica n o di ri– spo nderci. Essi, a lmeno, son sempre fedeli a se st.essi. Noi li possiamo conoscere da.i frulli delle loro azio ni , meglio che d al le pa 1·0Ie. Vi son tedeschi, che pa.rlano della guerra come cortesi neutral i, augur an do felicità a tutto il mon do. Essi ci sp iegano come due e due lo.n quattro percbè dovr emmo fare la pace: e ci per – donamo anc h e il male che ln un mome nto dl tra– spo rt o abb iam o fatto. li Kronpr inz stesso ha par – lato cosi : dietro le sue pa role, e le par ole di loro tu tt i, vi è il pres up posto che noi ci Si3'!'0 compor– tati come ro.gazzi disco li, e che se per un sol mo– mento noi potessimo acco rgerci di quan to discoli siam sta.li, ci gett eremm o le braccia al collo e di– verr emm o umici ili nuov o. Quoolo, an che, è quel che ci dicono i paclf1sli ed i n eutr ali, il cui unico, molto natur al e, desi– deri o è di porr e fine alla guerra . Essi lutti hann o un 'ar ia di sag gezza superi ore; palo n tutti al di– sopra da1la mischia . Pen sa:no. E n oi, che slamo n ella mi sch ia, n on possiamo pensa.re . i:\1a ac cade semp re che que.sle paro le siano con– futa le da qualche azione tedesca. Perchè vi è unn logica tedesca: no n una logica delle pa role, m:1 una logica di tutt.a la menta lità tedesc a, che si espr ime ineso rabilm ente , quasi pe r un processo natural e, negli alti del governo tedesco. Nessun dubbi o che il Governo tedesco, or a desi– deri la pace. •Ma, i mezzi, coi qu ali pe rsegue la pace , sono gli st.essi coi quali ha cercato di pe r– segu ir e u na villo ri a schiacc iante . Se un assassi– no, cerca ndo d i sfuggire a lla giu stizia, comm et, te un altr o delitto , il suo scopo pu ò essere mut ato, ma la su a ment al ità n o: ciò che è necessa rio mu– li è la mentalità ted esca. lJ nu ovo a.ssernm enl o del Belgio ci prov a che essa non è mu tata, che la logica ted esca oper a ancora: come ope rava. qu and o violava la n eutr a– lità del Belgio e quan do sorpr endeva il mondo con le sue prim e atr ocità . Alcun i dloono che non vi è altr a diff erenza t.Ta la ment alltà tede sca e quella delle altr e n azioni, se non nella fr anchezza e nella logica. Nessun o di noi è senza pecc at o e n on abbi amo Il diri tto di sc aglia re la prim a pietra alla Germ ania. Ma la Germani a non è nella situ azion e della donn a sorpre sa in colpa d'adulteri o. Essa non è un pri – gionier o che chied e gli ven.ga mitiga ta la sentenz a. E ssa pro cede di dellllo In deli tto, dicendo che h ll il diritt o di commetterli tutti e cercand o, se pu ò, di trarr e pr ofitto da tutti. E' vero che nessuno di noi è senza pecca to. Ma se n oi vediam o un a guardia di pubbll ca sicur ez– za. alle pr ese con un uomo che h a. tentato di ,am. mazzar e la. mogli e, non ci verrà In test a di dir e alla guardi a che e.ssa Ii.on ha diritt o di inter ve– nir e, per chè nemmen o lui con la pr opria mogli e si è po rt.ato sempre gentilm ente come avre.l)lle oo– vut o. Tu tt i gli uomini sono peccator i, se nza dub– bio; ma tutti gli uomln i - e tu tt.e le naz ioni - non sono egual i pe.ccalori. Il peccat o in un uo– mo può esse re un a sempli ce debolezza., .l'indul gen– za ad un 'impr ovvisa tent azione; in un alt ro pu ò esse re il logi-co risu ltalo d i tutta la sua t.eori a e condotta di vita. Questa è la differenz a tra la Ger man ia e le altr e n az ioni . La Germ anio. ha un a 'logica, che man ca a lle altr e nazi oni, ma è un a logica malva.gin b a.sala su un a mal vagia teoria. Noi possiamo talvolta ag lre come essa agi – sce; ma tu tta la nostra volon tà non è dietr o alla nost r a azio ne, e n oi per ciò non sio:mo cosi con– segue nti oome è la Germ an ia . La. potenza attuale dell a Germani a dipend e dal fatt o che tutt o. la sua volontà è dietr o la. sua. azio– ne; e le sue azioni sono malvagie perchè sono ba– sate su una t.eori a m.alvag la. E coloro che d imo– strano ohe anc he noi slam o In peccato, non dim o– str ano affatto che noi si camm ella lo sles! o pec– cato della Germania. Noi siamo Imperf etti perch è siamo cre ature umane. La Germania si sforza ùi e:,gere perietta nella in uman ità : e que sta è la ~uo colpo peculia re. La giustizia e la pace Quoola è anche la ragi on e, per cui noi non pos – siamo con tentarc i di un a pac e dl comprom esso. La Gen nan ia dice che essa è legg e o. se stess a : se si face,ase una pa ce di compro messo, essa ri– ma rrebbe legge a se st.essa . Non a vrebbe ottenut o tutto ciò che deìderava ott enere con la guerra , avre bbe tr ova.lo che le P otenze opp ostesi a lei so– no più ton i di qu anto avev a immagin a.lo ; ma le tratt.erebbe semp re da. pari a par i. Non farebbe nessuna espia zione per il ma.le commesso. Ri – ma rr ebbe come u n Jitlgante civile impoverito da un pr ocesso costoso ed inconclu sivo, non come un delinq uente pr ocessa to e conda.nnato. Ma chi sio:mo noi, si domanderà , che vogliam o esse re i suoi giud ici? Qual'u omo vorrebbe impan – ca rsi a g iudi ce? E ppur e dei giudi ci sono ne.cessar!, per quante imp erfezioni uman e possono avere , oJflnchè la no– stra società non si dissolv a nella barbarie delle ri sse san guin ose. La gius tizia, senza dubbio, è Interiore all'amo – re; ma noi abbiamo bisogno della giustizia per prot.eggercl contro l'lnglustlzta , ohe è cosa an che più bassa. Vi sono alcunl che sopporterebb ero l'Ingi usti zia , non per virtò d'amore , ma ,perch è è penoso e costoso difendere la giustizia . Se la società agiss e secondo il loro avviso , molto prest o non vi sarebbe plò società per a.glre. Ognun o 3arebbe la s ua J>ropria legge, ed li piò forte agi– rebbe come gli parrebbe , flnchè non Io pugnale.s– sero n ella schi ena . Ma - di cono alcuni - non vi è nessuna giusti – d a intern azional e, nes suna . vera legge intema – tiona le, dal mom ento che non vi è nessuna forza Jt.abllita per da rl e man forte. - E certo la Ger– mania que sto ha credul o, ed ha agito In cons e– guenza. Quando I pa.clflst! dicono la stessa cosa , ~nch' essi - stran o da vvero - adope ran o !'argo– mento duramen te legale della Germania . - Ma, prim a che la legg e sia , vi deve essere il desiderio della legge _ Quando la prima giustizia fu fatta contro I malfattori , gli uomini non .chiese ro se vi fossero sta tuti per glustulcarla o una forza per sostenerl a. Essi , sostenendola, provaro no di po– terl a sostenere, e leggi furon o Il rlaultato della loro azione . Cosi ora noi stia.mo combattendo per la legg e Int ernazi onal e che dovrd euere, e la Germania sta combattendo contro . La Germania ha sfidato tutte le antiche deboli leggi Int ernazionali perchè, essa dice, non v'era alcuna forza dietr o di loro. Noi dobbiamo pr o– var e che la forz a c'era: e poss iamo provarlo so– lam ente con la nostra vittoria . Se ,gli u omini per fare ia giustiz ia avessero at – teso tulll di essere senza peccato, nessuna giu – stizia aa.rebbe mal stata fatta . C08\ è ore. con le nazi oni. Noi non slamo immuni de. peccato e lo conJessiamo . Possiam o anohe avere un inl&resse nel distrugger e la. 'Potenza della Germa.nla, pol – chè essa non è so ltant o una malfattrice, ma è an – che nostr a: rival e. !Ma la sola rlvo.lltà non ci avr ebbe spin ti alla gu erra contro di lei , e quest.a è la differenza tr a lei e noi . Essa volle la gu er.Ta per rivalità, e col pr o– gr amm a di porr e fine alla r!vo.Utà con la violen – za. La. rivalità, senza dubbio , era un m.ale. Ma fino a che vi sa rann o nazi oni separ a.te, e non una Eu ropa unila , essa è un male necessario, oome lo concorr enza tr a: due commer cianti . La violen – za , qu esta non era un mal e n ecessari o : essa è stata impiegata dalla Germania semp licement e p er,chè cred eva di essere plò f orte de.Ue sue ri – vali, e perchè la forz a per lei signifi ca diritto. Supponiam o ell e un commerciante , nello sforz o di distrugg er e la concorrenza: di un altro , si pro – vi a bru cia rgli la botte ga e poi debba rinunciare allo sfor zo dopo aver e solament e cagi onato e sof– ferto qu allche danno . Sareb be on esto dire al ne – goziant.e danneggialo, che toccava a. lui mettersi d'acco rd o con qu ell'altr o, ch e è stato lui che con la sua con.correnza. h a provo.calo Il delitto del suo riv ale, e che deve smettere ognl concorrensa e deve praticare Il comunlst1oo , prima di avere li

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