L'Unità - anno VI - n.13 - 30 marzo 1917

104 ,,eTno: i responsabili di questo sabotagg io ferro · viario quando saranno pr om ossi ;i,l grado s ul) e· 1iore? f(Jluali gralifira.zioni T>Cll' ,I.avo ri ·st.raol'(!'i – nn.ri e per mè rili distinti h a n no otte n uto fin ora e otterrn .nn o in segu ito? I.a respon so biJità i11 lla 1 .ia deve esiste re sn lo per il sold <tto sem pbce, C'he in un momento di sta nchezza si addormenta nl suo posto, o in un att im o d i smarr imento lo abbando na? non es isterà mai per i comme nda tor i m angiapa ne a tradimento che forman o la parte più eletta della ete rn a città? g. s. · Ltek:f antiasi cresce ..... Il Min istero della Ìvl ai-ina -' allo scopo di evi. t&re e.be nello stesso ru1no T)OSsa110 esse re rilas cia.. te ad uno stesso impi egato piìi di du e dell o 1i– ohies_te ,(conoessio ne C) pe r i Yiaggi ,;dotti - •ha disposto ohe dal L marzo tutte le autorit à, a terra t rasmettano m ens ilm ente al Mini ste ro un elenco anche se negativo - delle richieste · ferro– via.rie ril_ascia te en tro il m ese pr occdo11te. E G!tri mm rste n hanno pr eso o pr eparano un proYve di · me nto analo go. Tu , lettore dell 'Uni tti . che non $Ci sedentari o in uno di qu ei gran<l'i t ilazzoni r omani, c,ho col nome d i mini ste ri han pr,eso il posto dei conventi dell a Roma. papal e, tu ci domo.ndcrai ohe bis o gno. si ha. di questo nu o,o contro llo sistema tico. 1 l mm1 ster o dell a Mai,na. crede proprio e.be i ca.pi degli uffici pro vinciali da e6SO dip end enti sie no tutti cos i disonest i da a.vor biso gn'o di una sorve– gl io.nza continua dei pad reterni romani? Se qual. ohe ca po uffioi o suscita. sos pet t i, gli si man da una ispezio ne ammini st rativa, o se si trova. ohe ha. rilasciato tr e richieste invece cli -due, lo si denuncia. al magistrato e lo si des tit uisce. Tnve. ce col sistema inventato dai sop racciò di R oma, si dovranno stamp ar e decine di migliaia di mo – duli , con la crisi della carta; e ogn i mes e queste decine di mig liaia di moduli dowann o oss cr,, riempite da gli uffici dipa.rtim ont&li, ohe devono già, perder ,e tanto altro tempo a. graffiare altr e inuti l i carte; e queste dec ine di migliaia di mo – dul i arriv era n no a Roma. , doYe occorrerà, in ogni . Ministero almeno un impiegato di più per fare Il con troll o. P ero hè butta -r via tanta ca.1-ta, o t&n to tem po , e tanti nuovi sti pendi? Cosi ragioReresti tu , lettor e ddl 'U11itd , perch è non depositi gior nalm ente la. part e più inoollige n. te della. tua. pers on a in nessuna poltrona romana . Se tu fossi impi egato di un mini ste ro, cap irest i ohe il provvedimento è stato preso g-iust'a.ppunto per rendere nece ssario l'aumento dei segretari ne i Ministeri: per chè l 'aumen to dei segr-etnri ren– de noo es sm·io l'aum ento delle divisioni, e cosi di segu ito : e tu , lettor e dell'Unitd, dc•lla. nuoYa. ri– forma dell' organico avresti da. guadagnare un a promozion e. Qu esto è il segreto della olefantiasi lburoom tica, la qua.le . cresce. cresce , cresce sem. pre. Economia, Orazio, economia ! ~fent re s i invi taYano tutt e le scuol e a rar co– ,!liere denari pel pr estito, e insegnanti e allievi sp reme vano le lo:ro ,; sorse per compra re cnr – le lle, il Min istero dell'Istru zione, evid enteme nte miliardario, mandav a a tutt e le hihlioteche delle sc uole medie :una mag nifi ca edi1i one delle poe•sie Ialine del P n.scoli , in\'itando i bibli otera r•i a se– gna.r ia in in ventar io poi pr ezzo di l ire r inq ,1onta 1 Che la casa editri ce Zanirhelli sia liet a di qu 0sta libera lità min ervina , lo comp r,:ndiam o. ~la rleb· hono esseme lieti i contribuenti dell o Staio! *** ~fenlre l'aggio sale, m olte bibli oteche di scuo le med ie co!llJ)r ano ope re straniere .di tutti i ge – neri. Non si polreh be aspettare tempi migli ori per In re queste ~ese ? •*• Se si rigua rd a~<;ero !(l'i n·:enta ri dei JiJ:,r·i, ùe g-li apporecchi, del ma te rial e dim ostratiYo, òell • , a rt e acq,.ristate in que st.lultimo a nno dall e bi blioleche e dei prove nti delle scuole medie , si arrivc>roobe a conc lusioni $T)aventose: non si i' mai sperperato il den a ro in ~ud icerie con tanta larg hez za come nel momento in cu i più si ren· <hJnl necessaria l'econom ia ! Come si spi ega qu esto sperpero scior,: o e mal · ,ag-io ? Si sp ieg a ricord and o che la tamige.rata legge µ-enerale di r ontahilit~ dello Slatn deta di 11,·ran ino Bianco L'UNITA to nar e i fondi da un a:nno all 'a ltro: i de nari , che no n si S!)Cnd ono anno per anno, vanno , corno si suo l di re, in economi a'. ~ Ne consegiue che gl 'insegnanti e i blbJ.iotecari, pu r di non perde re i fon di ad ess i assegnali, li spendono a11che a 'cas accio: tanno come qu el contad in o che inghi ottiva le med icin e della m o– gl ie puerper a pe r non fa rle andar e a mal e. Lo sperpero è stato a~gravato proprio ora dal fatto che una. l~gge de l 1914 ha a;umentate le do– t:nioni dei ·ga binetti e de lle bib lioteche de.Ile s;.cu.ole medie . E da te le att ua.li condizioni del mercato lib rari o, le maggiol'i somm e disponibil i o si s'[lendon o male, nella più pa rte dei casi, se ~i acc1uista roba. itaìia na - ce ne rin cresce per l nazion alisti, ma è così oppure sono assor• 1·.ite in buona par te im1,rodutli 1vame nte dai! cam · bio, cr,wnclo si tratta di libri este ri . Se non è JJ)Ossibi lc tras f0rmar e in muniz;ioni w,eslo dena ro che ora si butta via a!Ja cieca. perc hé non conse ntir e e im ·itar e I~ bilbliotech e e i gaibin etti ,1. cnnver ti re le somme eventualm ent e nn n spese in ca ri.elle di rendita p11bblica int e· Elnle a i sing oli islit 1uli (l'istr uzi one med ia? Frammenti della vita italiana Perchè le scuole vanno male. I 11 una città della Toscana, che pot relbbc anch e esse re Pisto ia, in segnct sto ria nei! regio liceo e ila liano nella reg ia sc,uola normale - cioè meU.c ins ieme, fra stipendi e indennità un seimila lir e ni, nue - l'a utore del. segue nte cajpolavo ro poeti co, che J'u ])Ubblicato nel Corr iere Tren tino del '17 novom1bre 1912 e di c-ui dob biamo la notizia a un nost ro amiico ab ruzz ese. S.i t ratta di un 'Ode in ni entrm,mo 29 strofe sug– gerite all'estro dcl \lOCl>t dall' isola di .Rodi corn– po stn du rante la gue n· a lib ica dell'Jtalia . .Ripro· 0 11rle tutte sareb be fatica supe ri or e aLle no.stre fcrze e aJ'ia tol leran za de i letf.o!ri. I tè, Hodi. tra J'lsole cosi cara e leg,giadra, che nei tu oi seni aoco- [gllen-e ,"ed i l'ita1a squacl ''"-• voli il pensiero, meano1,c d,e' tuo i remoti di. S:llve, fi,glia di Vene.re, sai ve, deI sole Sf)()Sa.. sorr ve, del1'ruroi,pekltgo gemma la l)iù vezzosa, o sog,giomo eùett!ssimo, pfon di s,a/111'brit/\l Gli fljr,anci Ln fii-ortrarna.n- [dJruno in ·un con i limoni gm ti profum i: J'.leJld<lN' 1 t u rvedd da ' veroni, insi<"TIW rol ,garofano, l't rosa e il geloorntn. F. g-U isokrni Clrigere al sol fecondatore en~o colosso vollero. ,,r,ra dlaJto scu:Jtore. d<>l mon do la 5Ptleanplicr, miranda vis ion. J, la leggenda postuma <li•I>illS<' il gnan ,;lgan1e a cava liere ,;gil c <fe1porto, e il remig-ant>' Yia con ae vele tmrglde oltre va'l'Oa.ntehl '!)iè. l.,aocoonte a~tesrac i con L1FaTn<'se toro, qual meta ra.ggiuillge5'3<lro i Rod i n el lavoro, cl.elio scarpe] valendoo;t con ~Miemag-lstnal. D'A'J)('Jlee dt P1·otogcne vantò Rodi diplntl rori, tem'!)li. ,,estlboli, <le' gn,airdini I .reci nti, di sta tue s'abbe'l1.trono. d"og:ni capolovor. E freme,·a re abli..14te1-e ,-~,,a c,•isto in CTOce, ed i Santi e la ~l'ergine. con lo 5deg-no l'ea-ooo cne sol. neI •s,en del ban·• [baro ·rur co,' può g-ermtn'a1·. :'lo, non voleva acco!lilerc lo snello minaireto. udir d'AUah le favdle , o ,'>Xlernol segreto re<>tntoim'J){'(T1etraliile, rocfalisca e il tr)ll,Solà! Che dunqll<' a. noi sorra. [cl.' 1.CI quell'ango lo cli ten·a , ('!heooll~zre incffa.bl! I cotJa.nte In s>è rlnOONa, e nuove fonti solliudaci d'empori o C(ITTl,1110CJ'Clffll Ohe di &woi1a a,ggiun,gasi alla .regta corona un)alltra gemma fu.Lgàda, e il monto, che risuona di bel nuovo ncll'lta1". te11ra., pro, ·ero lal : s'avve ri , ed i Sabaudi, s lrnbOlo di saldeo:za, teng,a,no Rodi, ~o quel nembo d1 fori<>zza, che anello oJll' ,a.rcipela.go di. conirf1U11)ÌOn SM'àl !,'a nn o scorso ingegnan 1, come supple nte, ita – liano uel .R. Liceo ~tassimo <l'.~zeglio di Tor in o, un signore, il quale nel « Bollett ino men sile ,·eli– ,; ioso », intito lalo Sa11t'f:spedi to Martir e Hnerato 11•lln chi e.<a di 8(111Rncro i n Tor ino , nel nume ro del mese di ma gg io, pubbli cava una rpoesia in di – ciotto stroic, intitolata: « Il martirio d i Sant'F. . spedil e, "· Ne ri p rodu cia mo il i>rincipio a titolo di S&!fgio: Là nell'Arm ena terr a al l'aura ard ente, (' "i di mille va ghi e smag li an ti fior i Jl ol.ce Ceffl.uvio allor che dall'Or i ente Spi ran dolci va por i, J\'ovel!o il sol daU' ori::ontc terso Copiosi i rai di sile fulgore invi ava, Ment-re /o sguardo )Jio al Ciel converso Un guerrier vregava . Fulgido a lui di ceie.stial spl end ore Brilla .va l'usb ergo; di div in a lu ce Cos)Jarso, assorto n el divino Am or e Oi Cri stn stOV(t il du e P Qnando imJJJ'OVVi.so daUe pr eci .,ante r.o trottenn, un rwnor che di lontano , /Jo M elilen par ea cup o, ·incess ant, Veni r rrt va.,to pin no_ .\'on ero11 l'oc qn e con tro i sassi inJro11tr, Son delle fr ondi 011dPflft ian '4, o/ vento Il mormorio vaao , non tra te pia11/r, U11 ron f uso r.onrnlfo, li.a di viventi un ru1nor, u,n stion -~·u,1;,, /Ji fa:veUc indis tinto e di gu er rier i Brulicant i do fung i ; v er ogni via Inci tati destricti Corr ean .sbuffando di sudore as1i c-rsi. Mi rò tm istante aUora il nu ce pio [e schie re ar711:ate ed i auerri er div ersi E il car o suol nati o. Un altro austriacante li Corri er e deUa Ser a del 28 man o dà lo no· tiz ia che. contro il deputat o, cro at o Franc esco S1L11-ilo, acc usato di allo tradimento , il Tt'ihunaJe di Bud a,pest ha ordinato iJ sequestro dei be.ni colla motivazi one che Supi 1o, dopo , ~o sco ppi o <1e1a. g.UiCTra europea, si re cò volontariamente in te-rra nemi ca, aderì a l nemico e svolse un'agi · l'az ione contro la monarchi a per realizzo.re l'u11io11e di tutti gli slav i meridion a li e st ra'J)par e c,,lla forza alla monar chia a lcun i territori. Contro vi Su .pil o, i 1>r,ussiani dell' I dea Sa.io nate hann o fatt o dur ante il 1915 e 1916 1ma con– Iinu a accnnila cnmp14P1a dl r;ltu,per·i, cercand o di fa rlo passare in 1tn1Ua co me ,un ag~nt e pagal o da ,ll'Austria . Con que ste calunnie i pl'Uss iani d'Ital i a si pr o– p,,nevn no intanto cli convin cere il Supilo che l<i sola cosa. rag iooo vole, che potesse fare , era rii detes ta re a morte l'I t a lia e di Ticonciliarsi rol – l'Auslria. Lo sfruttamento di un morto La Rivista mass onica ha voluto far sal))er e ai suoi Jettor-.i che lord Kit chener era gran de di gni · lll.rio della 1Ma.ssone1-in ing,Lese. E l'Avanti! si 1>1·ectpit a su.Jla noLlzia pe r sf ruttar la i n sentio 0pposto alla Rivista massonica: Kitc hen er er a ingese e m asso ne, i m asso ni sono ge nte d a non tìdarse ne , dunq ,ue accidenti aJl' In ghilten- a ! li gua io per la Ri vista ma ssonica qu anto per l' Avan ti! , è ohe la Masso neria in glese è w, a so· rietò. pubblica di lbenefirenza che non ese rcita, n di ffere nza della Massoneria lnti na , 11ess 11na nzio n,, politi ca. Tl nom e è egua le: le tradizio ni , la m en– ta lit à, l' a zione delle du e orga ni zza7,ion i so no ,li. ,·ersissime. Lasciam o, du n que, che Jo,·d Kit.d1encr dorm" ii: pace in fon do a mn1'1c'. :\'~ ma sso ni itali an i h.,nno il diritto cli ~ l'vir sene pe r a.ccredit al'e la IMO bottega; nè l'.4t>Ollli / ha il d"iritt o dl serv ir ,c ne 11:>er fare prapa.ganda anp;lofoba. g. s. La responsabilltà del giorn ale e dei due direttori è impegnata dai soli ar ticoli che escono senza alcun a firma o firmati • L' Un ità • . P er tu tti gli altr i ar ticoli sono rup onsabili i stngoli autori. Gerente respo™a b!le : ERNESTO FRATO NI OP'FTCTNA POT.fo RAF I CA IT AUANA li O\I.\ Via tl~ll n Gtrnrdlo la , N. 22 - ROMA

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