L'Unità - anno VI - n.13 - 30 marzo 1917

L'UNITÀ 99 cli/pire chie si va inc-:>ntro a un'altra infornata . Nelle condizi oni attu nli, la sola cosa ra gion e– vole che si possa fare da parte delle peraone, a IL CALMIERE SULLtOLIODtOLIV A cui sta a ouore la g iusti zia. e l'avvt'nire dell a Il calmi ere sull 'olio d'oliva è oramai un ta tt.o scuola., è ohe ~•infornata non riesca a va.ntaa-llio compiuto . E sta bene. anc he di ~ su.p,plenti asS-Olut.amente in etti e ~1a il decreto contiene ta le sperequazion e di trat - sforniti lors 'a n che dei tit oli di studi più elemen - lamento che val e 1>roprio la pena di spend ere ol tari, e non ries ca a danno di co1oro che stanno l'igua rdo qun.lche parol a . alla. gmerra e che hann o il diri tto di non trov ar" E' un !.atto che negli scorsi giorni gli olii ;,i occup ,a.te n.Jila fine d,ella guerra tu tte le cattedr e. compravam.o in provincia. di !Bari a lire 325-330 per t: con 1>uona volon tà e buona. !ede il probl ema qu intn.le alla. proprietà, e vi fu qualche partita di ~i può risolvere in modo soddisfacente per tu tli. me1ito eccezionale che su Andria fu contratta ta Ma. quel che man ca. è appunto la. buona. volontà. fino a lir e 350 per quintale . E' an che un fat to che i\ian c.1 nei de!J)ufah, i qua.li &i mettono in mov!- !'on. ,can epa alla Camera afferm ò che il cahnier e ment o pre cisamen te II)el' i supplenti iJ'.letti e di - avrebbe avut o di mira di frenar e ulte riori a um enti, ~onesti: g,l'insegnanU buon i n on hanno bisùg ncJ e non di fare ribassare i prezzi. del deputati, e la loro strada la saprebl:iero fare li decret o, mal g rado questi pre cedenti, ha stabi- 1a. Sè. 'Manca !la. bu ona !ede e la buona volont à lito jl prezz o massimo dell'olio per le qualità extrn sop,ratutto nella. burocrazia IIllinervina e nel su o finissime a: lire 300 per quintale e per mer ce m es- llirettore generale. sa vagone partenza . E' facl!le pr ev:eder e che cosa far à il comm. Fi o- li decret o dunque contrariamente alle afferma· 11ni, non a,ppena sia passata questa nuova. in- zionl dell'on . Ca.nepa., impo ne ai prezzi degli olii forna.ta . Si metterà suhito al lavoro per prep a - fin.ie finissimi un ribasso di lire 25 a 50 per quin – rare materia a 1un 'altra. infornata . tale; mentre ii ril>a.sS-O non vien e Imposto agli Ora noi oi domandiamo se g,l'inseg'nanti, siano olii comuni . qu.elli di ,ruolo, siano q,uelli tra i supplenti - e :VI~, lasciando da pa rte quèsta oonside ra.zlone, sono i più - che h anno sentime nto di gilustizi a rinunz iamo an che e. discutere se i,J limite di e di onore , possano mettersi a doman dar e qu e- 300 lire sia. in rapp orto col prezzo ragg iunto dall e st' a!,i,a sanatoria del passato, senza domandare al tre sostanze ,grass e, o se sia. in ro.pporto col rlu– nello stesso tempo che il comm . Fioriru sia spaz· caro della mo.no d'opera e di tutti gli elementi ,.ato N;ia d aillo. Direzione genera.le delle scuo le del cr esciuto costo di •produzione; o se sia equ o medie ' ! che si tolga: .al Mezzogiorno e alle Pu glle una par te Questa inf orna ta :non sarà l'u:Jtima, se alla · -J.el loro reddito agricolo mentre la. guerra. a,u· D!rerzione ~ne ra le delle scuole medie non sarà menta le loro so ffeeenze economiche ... mosso un uo:no nu ovo, che abbia almeno qu el. . Limitiamoci a. rilevare alcune delle più inique tanto di coscienza. mora,Ie dle è necessaria pe r cons~ucnze dirette a specifiche del Decreto. sen tire che la semola d'Italia va amministrata ' Ora chi è prati co di commercio oleario conos ~e nell'interesse del paese, e non nell 'interesse pro - che in Pu glia all'inizio e durante la campagna ()rio e aJ servizi o de1 de'putati. olear ia i comm ercianti banno consuetudme di L'on. Ruffin i ha un dovere da compie re, di faro :m,olte vendite impegnandosi a ripartire le fronte allo scandalo dei supp lent i: dispe nsar e cons~e nei mesi venturi. dal servizio il Dir ettore gene ral e, che è il primo Quest 'anno la qua.si totaJjtà del commerc ianti resp,ons8Jblle di (j)Uesto scan dal o, e affidare l'uf · pugliesi si sono trovati impegnati in vendit e ,1 i llcio ad un uom o, di cui si possa dire sicura · questo ,genere aventi per ba.se i pr ezzi praticati mente che è ·uomo di "!buona volontà» . all' ini zio della campag na olearia, varianti tra un E gJ'insegnantJ dovrebb ero chied erre wll'on. Ruf - limit e di lire 210-220 e un massimo di lir e 250-2C0 fini che taccia il su.o dover e senz a. esitazi oni o per quintal e. senza r!guo.rdl. ~1a no m ano che i prezzi degli e,iii sono andati G. Salvemln t, nnmen ta ndo , i comme rcianti pugliesi hanno ven cint o oltr e ,parti te a.gli acquire nti dell'Italia qi>t– O mille abbonati o cento azioni contt de! noitro amministratore parlano eh.taro. Se nan cre,ce almeno di mille il num eru deali abbonati, o almeno di cento il numero delle a:loni , !'Unità chtuderd i! primo ann o di e,er– tisio con un disav am o di 5000 lire. Potremmo ridurre il d.taavanio di qualche mi– aliaio di lire, scrpprlm enào !a vendOa al minuto , eh.e è passiv a per noi, come per quasi tutt i i gtorn.ali settimanali . Ma questo sign1fl.cherebbe rinumtare ad uno dei meni ptù ef(tcaci di JYTO· ,,a gand a. Potremmo raccogli ere un gruppo di amici, che caprissero qualunq ue diravamo con le pr opri e ri– sorse personaH. Ma ci rifiutiamo e ci rtfluterem-0 um pr! di ricorrere a quuta forma di m ecena - tis mo 11tornali1tico per continuare nella no,t ra opera . Noi intendiamo che quest'oper.a sia soste- 1iu ta prevalentemente <lalla solidarietd attiva dei lett ori: vogliamo avere la sensazione eh.e altri molli con noi son disposti ad -aiut are la propa– ya11da in dip enden te delle nostr e idee co11 sacti– /loi.o eh.e ecceda l'abbonamento eh.e è un prezzo sntto colt o. Perciò sollecitiamo i nostri amici di non sian - carsi a trovare nuovi azionis ti e abbonati . A comfnclar e dal prossimo numero smetteremo l'invio dei numeri di saggio a coloro che hanno trattenuto il giornale senza pagare l'abbonamento. ·no 81a CO lenlrionale e centrale fino a rag giunge re I limiti estremi <li lir e 350-360 per quintale. O'nltr a part e a causa delle frequenti S-Ospensio– ni del tr affico ferroviario e !)er la. deficienza. .iel vagoni, i cont ratti di ven dita perfezionati e n on eseguiti sono andati In qu~te ultime settimane rtgglomera.ndosi nelle mani del vendi tori puglies i, i CJUl\liman o mano che credevano di aver venduto si rifornivano di alt11a.mer ce. Tn que ste condizion i, il calmiere , dando efletto retroaltilvo alle nu ove disposizioni, decide, che tutti i contra tti non eseguiti o ,per ,la parte non <'~egu ila, restin o annull ati di fatt o, quando il pr ezzo sin supe rio re a qu ello stabilit o do.I ca lmi 0 - re; viceversa lo.scia intatt i i contra tti stipula.ti a prezzi di molto inferiori n quelli fissati do.I rn l– miere stesS-O, i quali naturalm ente avranno il !ore, pieno vigore . In altri termini si dice: " Voi, ,·endit orl pu glie· si, men tr e siete costr etti a consegnar e al pr ezzo ,tnt1ililo di lire ~10-220-250per qulntaùi l'olio a suo tempo cont ra ttato per qu esti pr ezzi, non avete !a– collà di costringere i vostri contraenti a ri tir are l'olio che vendest e a lire 340-350-360. Se volete elTettuare le consegne , dovete ridurr e que sti ulti– mi pr ezzi a base dt calmie re, m entre per i primi non si ammettono variazioni ». E' un tr attament o iniquo, che s i ri solve ai da nn i del produtt ore e del comm erciant e pu gliese a tutt 0 ben efizio dei commercianti Liguri , Tosca ni , Lom· bard i, ecc. I quali - ba.diamo bene - non sono cln confonder e coi consum atori delln Liguri n, della Toscana., della Lombardi a. Questi non ricn– vernnn o as solutam ent e alcun a. uti lit à lont a no o imm ediata , da. questo provvedim ento. Polch è è intuitivo , che i negozianti g rossisti dei luoghi di consumo , tr atterr ann o per sè gli ut ili causa ti dalle differenze fr a i pr ezzi, e non vende– rann o per nessuna ragione al mond o al disotto del limiti di calm iere, i quali per la vendi ta a det tag lio sono fissati a lire 4 al chll ogr amma . E qui cad e oppor tu no osse r vare che mentre s1 sono st r etti i panni addosso ai produt tori e n ego– zianti pugliesi fissa nd o a lir e 300 pe r qu inta le il pr ezzo delle migliori qua lità di olio, si è sta ti mu – nificamente larghi ·con i ri vendi tori detta,giian li , che troverann o un ma,rgi ne mi nimo di lir e 100 per q uint ale , che pur venend o depura to dall e spese divense resta pur semp re un mar gin e enorme. NOi avremm o amm esso che i contra tti fossero sta.ti tutti ann ullati, mette nd o come pun to di pa r· lenza. per eftett u arn e nu ovi, l' epoca dell'a nd ata in vigore del calm iere. Non sap piam o concepir e la str anezza delle n uove dispos izioni, che usa no du e pesi e du e mis ure, e sanc iscono la patente ingiu – stizia. per pr odu tto ri e comm erc ianti pugli esi di effettu are le consegn e in per dita e di non el'fet· tuare quelle in util e. Il Decreto, ridu cendo a 300 U prezzo degli olii finissimi che si vendevano a. 330 e 350, ha fatto dell' « ultaregionali smo ", in ,quanto ha concen– trato il danno alla. provin cia di Bari , aJlont ana.n– dolo da. Lecce, dalla Calabria o dalla Sicilia, i cui olii non avean o r ag giun to li prezzo d i 300 lit?. a. quinta le. Nè vale il dire che il decretv stabilisce dello congn 1e ridu zioni si>cond n il divers o merit o qua litativo, poichè non è 1un solo ente che giudicherà nel complesso della iProduzione n aziona.L~ , ma tr.nte commissioni pr ovinciali quante sono le i>rovlncie d'Italia , le quaJi non potr ann o tener~ conto, per eseil1iJ)io, che l'oli o extr a-fino della pr ovincia di Lecce n on può sostene re il con' ronto con ,un tip,o secondar io della provincia di Bari , mentre frattanto col tipo extra della provincia. d ! Lecce si potr à vend ere a lire 800, e il tipo se· condario del Bare se, che qualitativamente vale eh più, si dovrà vendere a prezzo inferio re alle lim 300. Ma esaminiamo un altro lato del decreto e ,<:diamo se oltre ad esser e iniqu o e pa,rtlgi ano, :,bbia almen o doti di utilità pubùll ca, e serva realmente allo scopo dei rifornimenti interni sotto l'aspetto della. ,celeri tà neli'a ppr ov.vigio nam ent o delle diverse provin cie consumatri ci, o se invece, cosi come è redatto, non avrà effetto di creare difficoltà, e ,:li a.pp, esantlre Il movim ento comm er· eia.Le. I commercianti locali, clo~, coloro che !pren– dono la mer ce d al la prim a mano e J'ayv1ano verso il consum o, non tr over ann o convenient e comprare a 300 da.I produtt ore, per vend ere allo stesso prezzo alla stazione dì part enr.a. Nè i p,ropri etari pr oduttori cederann o ma! a. pr ezzo inf eriore, sapendo che nella peggiore delle ipotesi, a ndrà sempre lo Stato a requisirgU il loro olio, pag andogli elo a li re 300. Si viene cos.l a sopprimere una funzione es– senziale a l comm ercian te e per su,ppl!rla. n on ri– ma.ne allo Sa to come ultima ratio che l'espe– d iente della. requi sizione. Ma. p 1 ò lo Stato, o per megli o dire, è in gr a.òo la bu rocrazi a di sosti· tui re pr oficuam ent e la funzi one che sopprime ? Il commer cio oleru·io ri chiede corru>etenze e co- 1:oscenze sp eciali , mezzi, per sona le, attr ezzi ade– guati , un 'org anin azione tecn ica, ch e non ~i c·rean o da un giorn o all'altro. La requ isizione, se ci sa rà, non pot rà ri sol<versi che in u n dis astr o. l i decr eto avreb be rimediato a ques to in con – ,e nlente, sta bilend o per l'opera dru commer ciant e una. certa percentaie di utile, d a agg iunge'l"si al pre zzi fissa ti da.I calmie re, come si fece in ipre– cedenza per i ooirri ed i forma ggi, per i quali lu 6tabili to (decr eto 19 genna io 1917) : " L'util e del gross ista, compi end ente ognl ' for– rna. di pr ofltlo e di spesa in oren tl al. comm?.rcio nll'ingross o, sarà fissnto per i formaggi di qu a– lunqu e sp ecie nella misu ra del sette pe r cent o del prezzo di ibase, e per il .burro n ella misur a un ica del. dieci per cento del >prezzo dl bas e "· Una siffat ta pe rcentuale non avreb be grava to sul cons um atore ; poichè già il decreto lascia a l ri vend itore ult imo ,un ma rgine di u tile , che può raggiu nger e, depu rato dalle spese, fino a lir e 70-80 a quin tale .

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