L'Unità - anno VI - n.10 - 9 marzo 1917

prote½ionismo e una certa dos e di socialismo di Stato, ~ fuor di diubbio che qu ~st'ultimo, contl'Ol– li.to dal libe.t·o scambio per quanto concerne ii cornmer c-io, è da 1p,•cfe1-irsi : infatti nel menLre es– so è a spese di tutti e funzion a nell'interesse ge– nerale, il prot ezionis1110 è a spese dei più , favÒ,i– sce i pochi, sottrae le indust rie protette a.I control – lc della concorr enza mondiale e non contien e al– cuna gara=iu per l'i nt eresse collettivo. Circa poi 'e lllnnovre iHeg iltim c dell a penetra– zion e pacifica e i ·peri coli, che in essa pos sono esi– stere per la d:fesa e la sicurezza nazion ale, il ri– medi o consiste o nel modifi ca re le leggi esistenti sulla naturrulizz az ione di cittadini strn.n iel'i, o nel modiflca,:e le condizioni dello. lorn ammission e a sociietà comme rcia li di u11dato paese. E' ui, pr o– l·lema di diritt o civile, co,nmerciaile ed evenlual– n,nlc penal e, e non già un l)roblema economico. L' "inondazione ., del dopo guerra Un albrn spaurac chio sfruttato dai neo-protezi o– nisti è quello della u inondazi one» di merci tede– scJ1e nei pa esi all ea ti n,ll'indomani della pace, inondaz ione elle sarebbr favorita dalla circostan– ,." che In marina mer ca ntile tedesca sarà intatta d anzi accresd ut a, nel ment re quella degli Stati dell' Intesa sarà stata cons iderevolmente r idott a ,lui somm~rgi bili te.utonici. Qui, an.zitutto, è ovvio che si tr~uro. la im– port anza stessa della vittoria mil itane dell' Inte sa. Se l' Intesa vine.e e.;sa ha in suo ,potere di condi– ziona re 1''lliSO che In Germania ,può fare della su1 flotta mercanlile. Se la vittoria dell'Intesa è de ci– siva , l'Intesa dev'essere in grado di reclamare 1a consegna di t.utta la flotta m ercantili.e ted esca! '.\on solo, ma essa col ,,eclomar e dal la Germania il p aga ment o di un a indenn ità di guerra suffl cien – tem ent<>alta, distr10,tita su un certo n'Wilero di anni, ho mod o di obbligare la Germania non nel "inondare» i paes i deLl' ln tesa, ma u Iavo,·ru·e per inden nizzar li del rtann o de lla guerr a. E saranno i 1>11esict,e,ll'Ln.te&.1che avranno interesse a eh<' i I 1,rezzo dei 1>1·odottitede schi sia il più basso pos':!i– hile ! Le manov1-e dogli acca'f)a r ra to,,i, looesc h i negli Sta ti Uniti indic ano, se mai, che Le Gennania è· p reoccupa ta de l pericolo di non avere, per l'in– domun.i de lla J:)llce, suf-flcienti materie prime . Tut – te. indica che, più la guerra sarà lunga, e più, per ta l data, lo. Germania avrà esa u r ito le mate– rie pdme, di cui hu bisogno per fahbricare le . HHirci, con Ja cmi esportaz ione sdllanto /può fl>l'O· cacciarsi altre matel'ie prime. E' estremamente improbabi' le che la German ia. asgo 1'bita og,g,i 11el compito di riemp ire i vuoti co– lossal i nelle sue forze armate e d i mantenere le industrie d•ù guerra e le indust rie alimenta ri , ab– Lia ancora aibbasta uza ma no d'opera per produr - ,·~merci d,estina te u inondare il mondo. · Sup posto poi che la eosa sia ,possilbile, i'l mond o intero ne sai'ehbe bene ficato, •poi'Chè tutti i paesi si trovera n no alla flne della guer ra con le loro ri – s.erve ai min imi termin i, e ,più merci avrann o i tedeschi da "Vendere e più a buon mer cato le ven– dera:nno e megli o sa rà per noi. Finament c è nssurdo ored.ere che i ted eschi JlOS· ~ano ns1}ira.1,e a uccid ere tutto lii commercio a.1- trni: se ci desoissero , a chi ]}Otrel)bero S]}Crar di ,·endere le Joro merci, dal momento che non cl sarebb e ,più nessun o capace di pagarle? Il fallimento del protezionismo Sotto t,utti questi luoghi comuni dei neo-prot e– zioni.si.i inglesi, mes si di mo da In tutti i paesi al– leati, v'è •una cdlossn le cecità, la quale imlpedisce loro di vedere che questa guerra ·signific a il fal– limento dm 1protezioni smo e il tr-ionto più incon– testabile del 1 1ibel'O scambio br itann ico. Senza il iliibero scambio inglese non awe bbe mai potuto svillll[)parsi quella imm81lsa marina mH– cantile, che ha permesso agli Alleati, sotto la pro– tez.iO'lledella l lotta ing,l<'se, di trasp ortar e uomini, cavalli, cannoni, ~u nizio ni, materie prime ed ali– mentari da ogni varte dei! mondo aJ posto dove erano richieste. · L'UNITÀ stit n eapilali a111ericani più a buon mercat o di og1Ji ulln , pa~sc . di fronte alle tali tle di a!tn 'Paesi si faccia mi li ta11te. Per compr endere qu<'sta idea. 11011a.bbian10 ctu– da ripor tarc i alla prima co nclusi one del Comitato 1,e r la politica industriale e comme rcial e b1itru1- nica, alle pr oposi,) della T!oy ul Societv o{ Art s per lo sv:ilu11podelle ri• •>rse imper iaU, e a un articolo oello Sp ecta tor del 21 febbraio. Sc11za il liJJe.-u scambi o inglese Londr a n on sa– rebbe o ('es--e1-Pbheheu presto d i esse re il centro lìnanziru·iu dl·l J111011do i11tero, e 1>er gli Alleati l'~ gio sull'nr,, sal'ebb~ assai più alto che om non sia. Che 1 Jiù? La guena ha costretto gli stessi paesi l,elligerant i più prntez ionisti ad abolire le barrie – l'e! L'Italia hn nholilo il suo dazio sul gra no nel lebbmio 1915; In Gernrnnin noll'ottobr e 1914 abo- • liva i suoi dazi ~111 pa ne, sul grano, sulla fa rin a, sul burro, sui piselli, sul pollame e SLLlleuova! All'indomani dell,L guerra il Regno Unilo avrà , 11 debit o pubblic o forse superiore ai 100 mila n,iliardi, e i.m'imp ost a il cui peso super erà di no11 meno di cinqu e mili ard i il ves o annuo dùll'im– posta anterio re alla guerra. Come stimolare l'in– dustria in grado su fi ci.ente per spazzar via · lo.I peso al più presto, e come imped ir e un deter io– ramento nel teno re di vita dell e classi produt– t.rioi, se non si rid '.LCe tost o cons iderevolmente la im1l0sta ·1 I melodi della finanza tradizionale si 1,rtano contr o cliflicollà forse insormontalbili. Itali a e Germanid sono state da molti a nni sot– to il dominio del 1>rntezionismo ag rario più impu– ctenle; ,e qua.sto non ha saput o rendere la •produzio- 11e grn naria naziono.le s ullkiente uJ bisogn o, e nel – l'ora della cri si supremo ha dovut o esse re buttato ai \'enti. li confronto tra la finrunza di !J)Uerr a tedesca p, l'ingl ese non è meno sig n,flcatlvo: laddov ~ l'In – ghilterm . per mezzo di una seri e di au menti nelle sue imposte dirette ha aco 1·esciuto le sue ent ra le eia ~.375.000.000 . franchi prima della guerrn a 12.n/5. 000.000 per l'anno finan zia ri o 1916-17, la Germania per confess ione del suo mini st ro dell e fin11.nzeha dovuto rknrrer e aJ 1)1-estit 0 pe r tutte le ; pese di guerra, e solù nel 1916 per far fron te al crescente inte resse s11l debito ha proposto imposte crui>aci di dare 600 milioni, aiò che copre assai meno di un qua1·to dell'inte1-esse sulle somme pre- se a prestito. • Non vi è pertanto esage ra zione alc una nell'after- 111a,1·e che sen za il libero scambio ingles e l'Inte sa sa rebbe già vinta, e le nazioni pr ote11ioni ste d i es– su sareb ber o state incapaci di resiste 1·e wWo sfor– zo attua.le , data la necessità dei pr esLiti in glesi per ottlC'ne110i mezzi necessari alla loro p1·epara – zione bellica. La ,vittorii• dell' Jnt esn sarà indis cutibiJl.mente l:i vittoria del 1princi[}i o liJ>erisli co, e la dimostra – zione lam])8.nt.e della rlébaclc di tutti i sistemi 'Pro– il•zionist.ici i.n ambe le coaliz ioni dei belligera,nti. I sommergibili Qualcuno ha. mes so inn anzi l'idea che 1111 1·i– torn o al protezionismo possa in Ingh iltena diVll- 11ire inevitaibi le come 'c<'nseguenza ,della nu ova condizione creata all'In ghilterra e al suo Impero dallo S\'iluppo dei sommergibili e delle n avi aeree, che costituisce un a fonte di peri coli fin qui ignoti per la s ua marin a me rc,mtile che le reca grm10 e. mat eri e prime. Si clic,eche ,per non lasciarsi even – t nrulmnt,e pr endere per fame, essa dovrà bast.rure a se stes sa. ,per quanto con<'ernc la su.a. produzion e g1,mari a.. 01·a è assolutamente imp ossillHe, per ragioni di c!ima. e di rpopolazion e, che · l' Inghillerr a riesc a mai a basto.re a se ~tessa con ~a sua 1>-roduzione agri·cola. Il più che essa possa far e, è di svill.JIJ)– pare la sua ag l'icoltur a a,I punto da disporre eveP– tuulmente cli 1·iser\'e 1>er sei mes i o al massim o 1,er un anno in caso... di assedio. E questo fine non il oerto ch e possa esseJ'e 1·ag . gi ,mt o ·con la prot o1,ione doganale. Se mai, il m i– glio r modo di ,·agg iun erl o è quello di garantir• sa lari e pl'Ofllti minimi a lav ora tori e imprendi– tL•ri ag rico.li, alht condizionè che la produzione non cada n:l disott o di un certo minimo , ossia di consid erare l'ag,ricoltura alla stessa stregua del– l'esercito e della mrtrin a. E infine la ga.ranzia massima è qu ella di lj)erseg uire u,na politiea di po.– ce mondial e, ossia dif ensiva . I probl em i creati dal sot.tomaÌ"ino non provano r,unto che per as sicurare il vettovagliamento di un !paese sia utile il _protezionismo a pr eferenza <li altre soluzioni pe1.fettament e compat ibili col libero scambio. La costruzi one per es. del tunne l sotto la Ma- · 11ica e sotto il Cann.le cli S. Giorgio, la costnuzio– ne di navigli o somm ergibi le, un più ampio svi– lUJ)po della marina mercantile, che per l'avvenire permetta di non ave r a subire le conseguenze del– J·assenza f)Cr paur a delle marinne mercantili neu– l1-e, l'acc umul az ione d i ri serve alimentari, sono esempi di mi strne in questa direzione. ln conseg•ienz a sono state avanzate va rie idee più o meno audac i, che si potrebbero rìasswner e cosi. Anzitutt o si fac~ia un catasto accurato delle J'isorse attua li e potenziali, terrestri e marittim e, di tutte le ris oorse dell'I m1,e,.o. Indi si costituisca 1111 ComitAto per lo svilu1>po di tali .isorse , inca– l'icato di stimoh••·e e promu overe la costitu.zio ne di compagnie a ta l uo110, di provvedere al loro finanz iam ento e d1 rise rvars i in esse qualch e 'parte. In qualch e caso i I Comitato pot.rebbe ]}Cl'· f 1no dirett amen te gestire imprese con\'llnloote– mente scelte . Ora ogn,un ved e olle se si riduce l'imposta e s• in coragg ia pro /.anto In sottos cr izione di nuovi cap itali in queste imprese , specie in imiprese su– ~celtibili di larghi profilti a breve scade nz a, di– viene J)resto [Possibile inc ominc iare la rid uzione de l debito pubblico per mezzo del naturale incre– mento del gettito dell' income tax gr avante sulln l\uÒva ric che zza così creata.. E tutto questo lrn un ulteriore risuJtato, che è quello cui vole\'am o arrivare. Già ora non è lontano il gùorrio, in oui Can ad à. Australia ed Indi a 1)0tranno da soli pr ov,vedère il g:rano nec essa ri o a.I Re,gno Unito. Un tal pro – cesso non potr,\ a. meno di affretta rne il giorn o, in oui l'Im1>ero l>ritanni co, che aa guerra ha im– mensan1ente consolida to, sarà econom icament.i> 1tutonomo o qu as i dal resto del mon d o. Ora è ovvio che in detto gio rno la Gran Brettagna sard i 1, grad o li.i dire ai paesi proteiionisti, che, se eoulion conti111111re a ve iu/er su.i suoi mercati, gli devo /I.O aprire i loro. E la Gmn Brettagna pot rà s1~ i liine contro i ,pa esi 1)l'Otiezionisli dellle taTift e di rap1>resaglia senza che i prezzi sui suoi mer– cati ne siano sensibi lmen tr modificati. Que sto giorno •può forse anco ra esse r lontano dJi qualche ge nerazi one, e 11101ti fatto ri ponno disturbare lo svolgimento cli cp,e.-;ta lendenza. Ma sta. il fatto, che - mentre il 1>rotiezionis1no comprometterebbe la stwbilità dell 'l111pel'o - è già fin d'ora J)OSSli– ,I,i1e additare un:i fra le ta nte vie, pe r le (fila.li il ltbero scamb io i11g-lr<;e,cui l'Impe ro già tant o deve , p ot rà im pors i a.I ~>rotezionismo altr ui e tr ioni a.re pure olt re. i confi ni del pa,ese d'origi ne. Dal detto al fatto 11 lil>ero ,(cn.mbio •è di ven tato 1wia nece6Sità _morale, costituzi ona le e poli tica della vita ing,les e. E il momento in cùi l'Ing h ilte rra e le colonie co– min ciasse ro a discutere in torno a ta,riffe impe– ri a li, e da una J)a rte o dall 'al tra si pretendesse nttentane a lJ'au.tonom iu fisca le o della mad r e pa– t,ia o di una o pitì ccilonie , l'Impero cor rerebbe il ma ssim o suo rischio: ,prodotto dell o spiri to di libertà, perirebbe coi soccombere di ques to spi– rito. Non v'è dnl:lhio alc un o che durante la guerra, nel men tre lo spirit o di ostilità intensilflca le pas– sioni n sca pito dt'll a limpid0'Lza e chiarezza della 1·iflessione, d'atmo sfe ra psico logica e m olte tempo– m nee a lter azioni ,1el1a Mita economica normale favo ri scano in molti un orientam ento protezi oni– stico. E non v 'è dubbio che all'in domani dello. :n 1erra gli int eressati al iprotezionismo tenteranno la sca lata al poterP. Senza il libero scambi o img,1.ese non si sare bbe mw\ accumu aata in Inghilterra quel – l'imm ens.i, ricchezz a privata che ha permesso alJ'l nghilte rm di addossarsi iJl compito colossal e d i finanziare questa guerra mostr uosamente co– stosa <persè e pei suo i al leati, e di prendere a pre- Libero scambio militante Per altro non è Ì.ll 'l!PO~sibile che il •libero scam– !:>io inglese abb ia a muta ·r carattere e, per usar la fraseologia del We lJs, eia p'lSSivo che fin qui fu , Ma il ParJam ent.c,, che us cirà dalil.e future ele– zioni, aVll'à ta li ,e tant o ,graivi questi oni al fuo co (la que.st.ione irlande..se, la ri.fo1ma elctto raile, ecc .), ,e d'a ltra part e il peso (lplrl'impost a e la pur m o- • ~nentanea crisi econo mica saran talli, da rendere tnlclllerab ile o ben improba:b lle ogni misura, ohe

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