L'Unità - anno VI - n.9 - 2 marzo 1917

68 ne (li trarlo daJla guerra: qualche settimana ros sa in cui l pol li ri lorne 1o.nno a sei soldi l'un o... Mess lv~ s ull a , in rlolln opposizione ad ogni co– sto allo. guerra, che l'Eu ,·opa. fa conl ro la Germa – ni o. o.veto fin ito col diven to.re i pr opaga ndi st i d i Gu~lielmo Il e i prop ugnator i del pr ogramma d i politica es tera della Germ ani a. Qu esto è U vo~tro 1>rrnre : er 1·ore di stoltezw, 1,iù cho delitto <li molvo.gitò . g. s. La burocrazia e il grano Le criti che alla requ isizion e del grano e al prez– zc, del grano, po sson o soml>rare oggi inutili perch ~ Jordive; ma esse se r\'ono 1>er l'avv enire alla lotta, che è diventata ur ~ nti ssim a , contr o la Jrurocr a– zitL incomµot,ent,e e irre sponsa:t>ile, elle pret ende &tern o.re i suo i pi eni poteri anc he dopo la guerra, come se non fosseJ'J abb as tanza i disas tri da essa prodotti durante la g uel'l'o. Noi int endiam o con– tinua re, dunque , a ra ccog liere sist ematic amenl~ i rnat erio.li per il nostro att o di accu sn, an ch e o pr o1>0sito de.I gr a no. Al qu ale pro>posito, un ami co dell'Umbri a ci ~cri,ve, fa cendo ci os,erv nr e come lo torte diff'cren– za tra il prezzo !issa to per il grano, ~7 lir e, ed il i>rezzo della fa ri nn, H lire, abbia portnto la con- 8eg~cnza che gli uni ci ad a ,,CJ,1e guadagno son o sta.ti i mulini, e n~3sun vant a ggio ne hanno avu – to i consumato ri. I noltr e, essend o il g rano a 37 lire, i propri etari l~o.nno tr ovato m agg iore convenienza a coltiv a re prodotti o>iù facili o rim , meralivi, come, ad esem– plo, il fieno ; e ciò ~on gra.nde da nno dei fu tu ri racc olti. Finalmente, a.ven;lo rn.ggiunt o il grnnoLurco un prezzo che si avvicin a a qu~llo del grano, moltis – sim a gente, che pr ima m angiava granoturco , oggi \11101 mangiare gran o: e, questo non ha avvantag– giat o certo J'econ omio. d~i cons umi. Un allo 1p,rozzo del gi ·n.no sarebb e stato , certa– mente, un m ak. ;\•la un ma.le as sai maggiore è aver fallo diminuir e la es ten sion e delle ter,· e le- 11utc a grano, 1)Cr in pr r(esa di avere il ~a.no a buo n m er cato. Altr a osservazion e: ll govern o lasc ia ad ogni detent<lil'e di grano ima data qu.antltà per .us,, della fan1iglia. Un mese fa s i calcolavo. o. tre quin . tali a porsona ~ per anno. Ora siam o scesi a un quinta.le e sess anta kg . a \l)ilrs ona e per ann o. Perchè n on si è sta bi.litn fin da 11>rincipio la quantità minim a? Kon era, an che per la burocra – zia del .Ministero d'ag ri coltura, molto ta cile far e il conto della quantità di g.ano raccolta e di q uella necessaria? Per chè si chiud e sempre io. sta lla quan d() i buoi sono sca!)'Pat i? Ancora: I pagamenti per il gra.no requisito dal gover n o vengono latt i con trop1>0 ritard o. I ven – òit orl devono as petts:re settiman e e mesi, prima ohe gl i uffi ci d i Commi ssar iat o tra.smetta.no o.Ile Commissioni di requi sizione i fondi. E color o, che devono .risc,,otere , sono spesso ])'Ìccoli .propr ietari o fitt avo li , che hanno tasse da p aga re e non !pos– sono te.neire i quattrini a dormire. E' vero che i! Ministero ,Ji agrico ltura. ha isti – ta.ito degli ispett ori , che van n o In gir o per l'It a– lia - ma rn.rebbe m egli o o. risparmia re la. spes a . A propo sit:i di ritardi, leggiamo, nel Corrie re d'Italia, in un a,rticolo di L. A. C11Jputo, le se– guenti interessonLl OS$e1-vazioni. « Per av~re il pr em io di cinqu11Jnta lir e .per ogn i ettaro di terreno incolto e messo a colt ura grana – ria, o messo a semin a in più dell a rotazione nor – ma.le , il coltiva tor e de,·e farne domanda al sindac o, la Giunta comun a le dovrà constata r e, anali zzar e, rnffr ontare, ecc.; po·i il 1p,ref<etto, a mezzo delle i$W,uzioni agrarie , visitare, con tr olla re, proporr e; e:\ inline il Mini stero conced erà. Quando? Mal.. .. auan do il sind MO e le Giunte com un ali si sa.ranno benigno.te di formular e gli elenchi con tutte le not izie (e non sono n è poohe, nè semplicil...) quan– do i signor i pr~etti avr an no verif icato, control – lato, proposto; e qu,mdo il Mini ste ro av rà dellbe– rat o; cioè (Jluando... sa rà! E con tutto ciò volete che il contadino meridi onale, il quale odia la cart a scdtta e la bur ocr az ia, ch e sa pe.r esperienza - per doloroso. e,.sperien za - q,u.a.nto gli costa, quan – l-J deive ! pago.re , an che un sem,plice cert ildca.to di e L'UNITÀ na scil a volete che !)Ossa prend er sul se ri o la pro– messa del pr emi o? E t utte le anuninis trazi oni _ch e imp erver so.no nei nost ri CoI? ~ni _r,ur alt'. che_v1Vo: ne. di esped ie-nl.i e di ravor1Usm1, tutt i I srnd ac 1 che di ogni mezw s i -vaJgono per aum entar e la 1 ,,- 0 pri n client ela eh:ittoral e - e non la elett oral e solta nto I... - sa ran no, poi, premur osi a dar .glt clementi coll'IJ)leti, a fornir e le n otizie imparz1o.l– nten te? E se c1ueste devono es,;ere poi cont rollate do.Ile ·istit uzioni ag rarie, a che la prima tratila del Comune ? E se il \1ini ste ro non può non tenere i>rese nte le pr opos w rat te t.loi controllori - al_tri elementi di giudizi o non 1wrà - a. che la perdlta d' tempo doll'invi ç, a Roma deg li elenchi per av er poi il mandato?.. .. A questi interr oga livi la ri sposta l'ha già dato il contadin o meridional e che bo. ac colt o ed acco– glie tutta la propaganda per l'intensificazi one del– la cultura col s,10 sorriso fra il sornione e il bo - 1,Rccione, con la sua abituale a lzata di spall e eh~ annulla di un tratl· l tutta la relllrica e tutto l'em – piri smo che presi ede alla compil azione dei decr eti mini ster ial i. 1 quali, se si verg a ssero n on da chi lta fissat o la ,i ta a Homo., ign orand o comple ta – mente \e condi zion i ambi ent a li, cui de'\·ono prov– , odere, ma da chi le di vcr$e regioni d·rt.o.lia. co- 11ùsce; anc he se dovessero av Pre caratte ri stic he pr oprie, anche se dove ssero di..~porre di me todi e cli mezzi di\'NS i per le singole regioni di versis – sime d'Italia, per il ;\1ezzogiorno sru·ebb ero stati di una sem,plicità uni ca. Su ~>er giù cosi. Ai primi di ottobr e un decreto avrel>be detto: - A chiun que col( iverà an co ra gr an o dove grano ,1; recente è ~tuto mietuto, sa1·à rimborsata la se– menta al l'at to stes s, della constai.azione della se– mina ratta . I dir etwri e gli ass istenti delle catte– dre d i agrico ltu ra visiterann o i semenzali, e, m ont1•e ril asce rann o 'H man dato per il rimb orso ct,illa semente etlettivamente s parsa, \consiglie– rann o quale concimazione è necessaria. Il Mini– stero 1>rovvedeJ·à o. che ogni a,gricoltore da Istituti ru credit o agrar io, òa Consor ti, da Università a– grari e, ecc., ecc. abbia a creclilo fino a.I p.rossi mC> racco lto il concim e consig liat o da.I ca ttedratico. 11 mandato ONuto per il rimbo r so del seme potr/J. cl11JÌ·si in scompu to del costo del conoime; lo ogni cuso tal e mandat o sarà po.gat o, :iJ ni o.ssimo , dop<> un mese del rilascio , da ogn.i ufficio posta.le. - Con un tall.e semp lice si stema si sa rebb e, fors e, e,Peao qualche cosa di p iù, ma, certo.mente , molti ettari di più av remmo avuto semin ali ; a.dottand o- 1:,, per quan to il temp o lo !)01m etta, qual che cosa si pot rà ottenere ,,. O mille abbcnati o cento . . az1on1 I con t i del nos tro ammi nistrat or e parlano chi a– r o. Se non cr esce almen o di mill e il numero degl-i abbonati, o aimeno di cento i! num ero dell e azi o– ni, r u nità chiuderà il prim o anno di eserci>io co11un disa van:o d i 5000 ti1'e. P otremmo ridurr e il disa vanzo di qualche mi– gli<tio di lir e, sopp r im enllO la vendi ta al minuto, che è passi va per noi, come per quasi tutti i gi or– nali setti ma nal i . Ma questo signific here bbe rin1u1- ;iare ad uno d ei me:;i 71iù ef(l,caci di propaganda. Potremmo r accogliere un gni1m o di ami ci, che coprissero qu aluwine dfaa va,u o con l e 71roprie ri – sorse pers onai. M a ci rifi,utiamo e ci rifi,utcr emo semp r e di ricorr er e a qu est.a f orma di bene{ìccn– ;a giornalis ti ca p er continuar e nel/.a nos tr a O1ie– r a. :Voi i nt endiamo che qu est'op er a sia sc;stcnu– ta 1irevole11temente dalla solir/ari et.à attiva dei Let– tori. O i lett ori consent ono al nostro lavoro , e de– von o a.<si cttrar ci le co,uli;ioni (lrian ; inri e per cht esso p ossa essere co1Iti n11ato. O tras cu rano di as– sic Itrarci qu este condi: ioni: e ques to vo rr ebbe di – r e che l'opera nos tra non è consid era ta da essi n ecessaria, e che quind i noi rlobbiamo r i 111mziar, n un la·voro, che non risponde a nessun a corren te imp or tan te del nostri .<piri to 7111bblico. Dunqu e, r esti amo int esi, aIni ci Lett ori : o c1 pr o– curat e entr o q1iest' an110 altri mille abb onati a 5 lir e, o altri cent o a sionist i a cinquanta lire : op– pure al 31 1/iremb1·e 1917 n lnit à cesserà lr pub – b!icaiioni . Gli " insostituibili ,, Come tu tti SanJlO, non \''h a ufficia.le ùe.ll 'eser– cito, cho n on a.bbia. l'obblig o di pr estar e ~rV1z10 nei re 1 >a ri.i comba ttenti, sa lvo ohe non s10 "ln – soslitulbile "· Ed è giu~t o. Co.dorna., per es., è n ntu rale cho sia u insosti – L,ibil e 11: e dato che S'li saltasse il ticchio di par • lrc ipa re ipersona.lmentc a un 'avanzato., ver1:bbe r. 1 en ll al ,prop rio dovPr e, e bisogn erebbe pumrl o. ;\la non tutti sono u insostituibili 11allo stesso grnd o di Cadorna. ViceveJ·sa, m olti riesccmo a farsi di chi aro.re " inso gtituib1li 11,qu ns1 quo.si più di Co.dorna. Per es., iJ Com and o , up,remo, se ci si inclu don o il Coman d o gen.eraJe de l ge ni o e il Com an do ge– neralo doll 'artigliera, è formato da 350 ufficiali. Ogn l volta che si è dovuto da re !'a.i re n.i « so– stituibili"• si è trova to che sono tutti u insosti - 1uibili 11: tutti , meno cinque o sci. ;\fa. uno di questi s ost ituiti, gio\'aniss im o, mullimiliona.rio , L'ino Phili'p sorn , tenente d'artiglieria, è stato mru1. dato 1)PC83o l'o.dcletto militare di ... .Madrid ! Tt ,ll i gli alt ri " insostituilbili II e.. inun nhili. <>uclli della "s ituazi one g tJerra " • de.li' « ufficio t-;.,.nico ", degJi « affari vari 11, de ll'« ordinamento ., m ohi!Hazione "• dello. u discitllina e avanzn– rnento n, dell'u ufficio inlorn1a.:t.ion i n, d ella use– g reteria de.I capo " - molti sono lì d al principio della ~erra, pa1,occhi da alme no quattordici o quind ici mesi. Ad lWer visto w1a trin cea di ,prim a lin ea, saranno un a dO'l.Zin a , su 350. Intant o la carriera nen è... Immobile. Stando Bempre ·seduti e al sicuro, m olti che erano capi – lun i a.I 11)1,incipiodt-lla guerr a, sono arrivati a tenenti colonne lli ; i maggio ri a colonnelli. Non dovevan o, solo per quest o, andar e o. co– man da.re dei repart i alla fr onte ? Niente. « Inso– stibui'bili "· E a tutti i ca~ ufficio, dozzine di d ~– cora.zioni stro.n ier<', e, la croce milt are di Sa voia , che !)Or lo statut o dell'ordine si deve da.re sul cruni>0: si Ted e che i<'1>0ltrone di Udine sono con– siderato campi di ba ttaglio.. Insost itui bile, 11 Capo dcli affari va.rt: cerimo- 1oiale, automobili, piccole qu est ioni discipllna.ri , ci rcolari , ecc. Insos tituibile , l'estenso re dei bolletti ni, come se in butto l'esercito non ci sia nes suno capace di fare altre ttanto. Ins ostit uibil e, il Crupo dell 'ufficio Informazioni. Inso stit uibile, il C11Jpode ll'uffic io stampa , che scrive le pitt c,resch e pref az ioni agli alb um Tr eves st~Ila. guerra. Insostituibili, i g iova ni ufficiali medici d.el quar- 1 ier gene rale , effetti vi. InsostituLbile, Il cap o dell'ufficio tecnico, dup– plicat o, del comando del geni o e di quello del– l'arti glier ia. In sos·tituibill , i giovani ufficia li superiori, che da di ciott o mes i fanno gli u specch i d'a,van.zamen – ~o 11, • n.ll 'u ordinamento e mobilit azione n. Ammettiamo che sieno tutt e u compeèenze11. Ma sono loro i soli ca!paci ·/ Perchè non si stabilisce un turno di sei mes i ? P ercbè quest a ete rna dlf – fc.rew,a fra i fissi e i fessi ? Scrh ·,m do qu este cose, ' noi sa pplo.mo bene che rnrem o acc usati di di r mal e di Go.ribaldi, da coloro che approfittano di certe ingiustizie . E n on ,nanc.herà qual che giorna le, addetto aila ditesa d1 tutte le soperch ierie civili e militari d'ILall a., che ci oobaforà alle calcagna, e inv ocher à i fuJ. mini del cielo con tro di noi, che scuot iam o il ri – gpet\o che si dev,e ttll'ese rcito . Ylo. l'esercito è formato specialmente do.Ila gen– te che com!batt.e sul se rio , e che ~ ferita nel suo sentim ento di giustizio. da e-erte « in sostituib i– lità 11. Soffne soprat utto del silenzio e della indif– ferenza. ge nero.le, che circ ond a ta nt e iniquità. Ciò ohe può sc u.ote re la fibra m or o.le dell 'ese r – cito combatte nte , non è l'invit o, che noi facc io.mo al ministero della guerra , porchè provv eda. a ri – urnove re certe ingiu stizie. Sar ebbe il pr olung ars i di qu estie ingiustizi e, il fatt o che n on una voce ~i levi mai contro di e11se !

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