L'Unità - anno IV - n.21 - 21 maggio 1915

684 dubbio: ma da quel giorno, parecchia ge,,te cerrn di imbucarsi negli uffici di nmministra– zio111• dtgli opifici che /ahbrica110 maurinle 111ilit11rt. Dt, quel giorno, le /omi tuu mili– tari so,io pi1ì ricerrn/t• ed ambite ,ie/ln spe– ra11zn di potere, prr esse, evitare il richiamo. Noi 110 11 ri mel"(miglierem mo se, il giorno della mobilita zione, si scoprisse che tutti i figli, tutti i parrnti , dei trnstnioli sidrrnrgici, s0 110 implfgati nel/, ojficine dei Papà! ... Gli studenti di 'Torino, di M ilrmo, di Ge– nova, han chiesto di uscrr.spoglinti di ogni privilegio : han dom111ult,o di arru olarsi, hn11 messo il loro brncrio, /11 loro nunte, 11 dispo– sizio ne dello Stato. Brnr han fatto questi gio– tiaui: mrglio n,icorn /arn11110 - e lo fa– ranno senZll dubbio .I - quand o a questa mrmi/r stnzionr coll1•ttiflt1 - che h11, pi ,ì clu lf!tro, t1alort simbolico rd ideale - nggi11nge– rnn110, ciasc uno, unti domfllultl di arr11ola- 11lf11l0, 11ri modi t uri/e forme che i Rrgola- L'UNITÀ menti ,\l ilitari prncrivono .. 1/a gli altri? Il compimento del dOfltre verso il paese 11011 puo, non deve essere lasciato alla scelta i11di– t1iduale. <Tutti gli student i imivrrsita ri de– vono essere chiamati subito sollo le armi, cd essere rnpùlamen te istru iti e i,wiati al fuoco . Il Cot1crno afJrrbbe dovuto già dt1 un pe-:::,o far ciò. il/ n oramai non è il caso di recrimi– nare sul passato. E' il caso, però, di esigu e che non si tardi pi tÌ a profJ!Jtdere per I' av– venire . Con qursto, noi non tiogliam o gridn r In croce nddosso a nessuno : intendiamo solo di re, rhr, noi, inlclle~tuali, << signori n, «ga– la11tuomi11i n, - chiamateci come fii pa rt - come sin mo stnti { primi n scrmlae in p ia:za, n rtcln mnrr, a impo rrr la guerra, così dobbiamo 11011rim nncrt i11dirtro a ·,usn m o in qun t11 gnrn di sncri.fi: io, rhe si aprr oggi nll' lt alù,. L' UNITA. mensi li rntte le amministraz ioni comuna li : per es. con una mezza lir:1 a testa per abi– rnnre ogn i mese. Queste somme dovrebbero essere erogate in lavori pubblici, o in sussidi ai bisognosi, sotto la responsabilità persona le dei sinda ci. S:lrebbero I i o t milioni :1l mese di spesa. l\la, al punto a cui son giun te le cose, non verrà certo da un centinaio di milioni di più la rovina finanziar ia dcli' f talia. Noi siamo pien:1mente ottimi sti sull' esito finale delle operazion i milir :ui. M:i. non pos– siamo non gu:1rdare 1 senw serie preoccupa– zion i, al disag io materiale, e quindi mor:1le, di tr oppa parte del nostro pae se. E non vorremmo che d i qui venissero sgrad ite sorprese. P E I RICHIAMATI L:i. buro crazia, che s' è alle n ata :1 met– tere :1) sicuro i propri stipendi, si renda conto una buona volta del dovere che ha di provved ere al resto del paese. lo vi:iggio parecchio : e viaggio, quas i sempr e in terza. Mi è accaduto quindi - in qu esti ultimi quin dici giorn i - di trovarmi spessissimo in compagn i:i di richi:11n:iti, di :1scolt:1rc i loro discors i, di prender p:1rte :11le loro discussioni. di esorwrli, di inco– ragg iarli ; cli redargu irli, talvolta. Non è; vero che v«d:mo mal volent ieri alla guerra. 1 soldat i, ingenui, semplici, rozzi e buoni, sono un po' come i ragazzi : sentono uno che in fondo al vagone sbraita contro la guerr:1, e ~scolt:1110attenti, con– sen tono, approv:in o ; h:inno vicino un al– tro - un altro che aspetti :inche lui di dover partire : perchè ai discors i di quelli che non partono i soldati, nella loro logica infantil e, d!mno poca retta -, un alt ro che par li anch'e sso dei bimbi, che si pre– par:1 a lasciare, della necessità di comb:u– ter noi, perchC non abbiano a far la guerra i nostri figlioli ; .e .11lora si persuadono, si commu ovo no, si esalnrno : mai come in questi giorn i mi è appar sa, chi:1r:1e netta, la effic:1cia che possono avere le parole e P esempio degli uffici:1li sulla preparaz ione cieli' animo dei soldati ! Ma nè eloquenza di ragionamento, nè forza di persuasion e, valgono a distru ggere nelP animo dei richiam ati il pensiero della vita di stent i, che si prepara alle loro fa– miglie. I primi richiamat i, quindi ci 1 venti giorn i fa, partivano :1ssai fiducio si nel sussidio che il Governo avrebb e dato alle fam iglie. Quelli, che partono or:1, han visto che le fami– glie dei compagni che li han preceduti, non hanno ancora avuto nulla - dopo qu indici, dopo venti giorn i ! - : pen sano che ;nche alle loro accadd lo stesso : e sono addo lorat i, preoccupati, sdegnati . Dai rich iamati non si sente parlar e che di que sto : e niente si può dir loro per con– fortarli, per rassicurarli. Ora non si può immaginare che sconfor to getti nell'an imo dei part enti il pensiero di lasciare I.i famiglia nella fame. Oltre a tutto , si pen si, lo scopp io della nostra guerra viene dopo nove mesi di una innega– bile crisi economi ca, viene dopo che la maggior parte dei con tadini, degli operai, haimo esaurito i rispar mi, dato che ne avessero, hanno port:1to al Monte tu t to qu :mto avev:111 da impegnare. La nostra bur ocraz ia - che pur h:1 pre– parato i R. D. che conservano agli impie– g:1ti, ed anch e agli avventizi , gli stipendi in caso di richiamo -, non potrebbe èsco– gitare un mezzo per evirnre ai richiamat i non bur ocrati ci qu esto grav issimo d:rnno ? Ai richiamati si mand a il biglietto di chiamata, si d:ì lo scontr ino per il vi:1ggio : insieme alla chiainata e allo scontrin o, non sare bbe giusto accomp agnare i primi sus– sidi alle famig lie ? 11 sussidio è un diritto : è il meno che si possa dar e a gente che abba ndona tutti L' UN1TA. Il valore della rivolta. i suoi, per correre a un dove re, del qu:1le Ciò che è :1vvenut o è bene che sia avve- solo mal amente può rendersi conto . Che J.1- nuto. E bene che l' Italia, prima di affron- m.eno parta tranquill o, che alm eno sapp ia t:-ire il nemico stran iero. :1bbia scoperto, che non mancherà 3 11a moglie, :1i bimbi :-affrontato e vinto il nemico interno. Il l' indi spensab ile alla Vita. morbo, che da lungo tempo inqu inava e t necessmi:1 una legge speciale che con- tra vagliava la coscienza d' [tali:1 1 • ha spie- scnt:1 di affidare forti sonun e ai Comuni gato nei giorni passati tutt a la sua forw, per il sollecito pagamento dei sussidi ~ Si ha tentata la sua maggior prova ; ma que- faccia un R. Decreto, e i Comuni abbiano St:1 volta, ncll' ora dell e decision i sup reme, i dcn:1ri. Si ritiene _ e non è una falsa il buon s:-rngue it:1liano ha reagito, h:1 su- idea _ che il sussidio sia spesso inad eguato pera ta la crisi, ha purifica to l'o rgan ismo ai bisogni ? E lo si au menti, fino a renderlo na;,.iona le. sufficient e. La guerra rappre sent:1 tale en.or- L:1 mal att ia d'It alia, non occorre dirl o, me dispendio di danaro, che non sad una si chiama il giolitti smo. Il giolitti smo rap- rovina se, per :1umeiuar e i sussidi, si spen'- presentav:i., e, non illudi amoci, rapp resen- dcranno cento milioni di più. .,Jl ter:\ :mcor:1, nella vit:i. politica del nostro Ma saranno d:i.n :i.ri benedett i: benedetti paese, quanto c'è in essa di vilt:ì utilitari:i., da tutti coloro che ne vedranno leniti i di gre tt o egoismo, cieco ad ogn i visione di loro bisogni : benedetti dai soldati nostri idealità n:i.zionali, preoccupato solo di in- che sapranno per essi assicurato il pane :i.i tere ssi particolari e imm ediat i. Il giolit- figlioli. Saranno denari bene impiegati: chè tismo h:i. rappresentato nella vita poli tica ai soldat i nostri verr:\, da questo provve- del nostro pae se la negazione di rutti i va- dimento, t:i.nta. pace e seren ità d' anim,o, lori dello spirito, e su questa negazione dei tanta salda fiducia di propo siti, che nes- valori dello spirito h:i. cred uto di poter fon- suna eloquenza di procbmi , nessuno sban- da re un sistema di g(;>Verno, che ha ga- dieramento di dimostra nti 1 nessuna cura, bellato sfacciatament e per sapienza pra- gentile e affettuo sa, che potra nno avere tica .' La sapienza prntica dcli' cx P resi- per essi, :11le Srazloni, i Comitati di Signore , dente non era che una volgare contraffa. - potrà suscitar e. zione opportu nistica di quel senso di op- L EONARDOCAMBINJ. portuni tà che è propr io dei veri politic i ; POSTILLA J1 problema toccato dal nostro Camb ini è, con que llo delle v.ere e proprie opera – zioni milit:iri, il più grav e e più pericoloso del momento attual e. Ed è necessario che il Gove rno se ne preocc upi seri:1mente assai 1 • I sussidi :i.Ile fam iglie dei richiamati ar– rivano t:1rdi, e non sono sufEcienti. Bisog1~a ave\ ,a per fondamento il cinico dispregio di tutti gli int eressi e di tutt i i problemi riguardanti I' unit à della naz ione, si espli– cava semplicemente in una raffinata astu– zia baratt iera nel gioco di mutue conces– sioni fra le clientele e le cricche organiz– zate alla difesa del proprio torna conto. Su ta le sistema di vilt:ì coalizzate Giolitt i h:-i eretto que lla sua dirrnrura parlamentar e, aumentarli . e affidarne la distr ibuzioJlC ai ,. che ha costitui to senipre l'uni co fine della Comuni, mettendo a dispos izione dei Comuni le somme n.ecess:1rie. ~fa que sto non basta. La guerra fa na– scere miserie indi vidu<tli, a cui i sussidi alle famiglie dei richinmati non portano rimedio : essa, sopratutt o, crea crisi di disoccupa– zione nella popolazi one di quelle indu strie agrico le e m:i.n.ifatturier e che sono colpite dalla rarefa zione dei cap itali. l bisognos i di lavoro e quel li che non hanno diritto a sussidio regolare, si rivolgon o :i.Ile :unmi – nistrnz ion.i comuna\L per essere soccorsi . ì\fo. le ammin istrazioni comun ali sono impote 1:i,ti, perchè pri ve di men i., Bisognerebbe che il Governo sussidiasse. per b dur :i.ta della guerr:i.i con somm.e sua atti vità . Servo e prot etto re ad un tempo di tutt e le for1-e grandi e piccole, annid ate in tutte le regioni ed in tutti i partiti, egli personificò l'ipo crita libertà del mal fare e la tir:1nnide soffoca trice delle volont~ buone. Sempre indulgente verso i ri– belli, che si piegassero nel\' ora propizia alla sua saggezza, egli fu ilnplacab ile ne– mico di chiunque mirasse, al di sopra della sua sagg ezza, verso un ideale di moralit à politica. Sicuro della sua forza parl amen – tare, egli pot è per :inni ed anni spregiar e gli aneliti dell'anim a itali ana verso un rin– novament o di vita. Per ann i e anni una mag gior:rnza par lamentare art ificiosamente creata cogli element i più impur i della na- io ca Gino Bianco zione, compr esse b. nazione e governò con– tro b. nazione. Nell ' or:i. più grave d1e ab– bia mai anr:1versato la nuova h :1lia, nel– p or:t decisiva dei suoi dest ini, ques ta tri– ste accolta di rappresentanti della medio– crità imelletruale, dell:1 miser i:1 mor:1le an– cora non detersa dalla ~oscienza ital iana, non ha esitato :i. geu:i.rsi attr:i.verso :1i de– stini della patri:i., ed in un colmo di st upi– dità incoscien te si accingev:1 a giocare con un voto di maggio~:mz:i. r onore e l' :wvc– nire dell' Italia. Finalmente l' anima popolare si è rivol– tata i ha sen tito la ver lt:ì, per tanto tempo schiaffegg iarn e deri s:1; ha combatt uto ed h:i. vint'o la sua più bella b: i.tt: i.glia morale . Che sia d' augur io per ogn i futura batt:i.– glia ! Questa volta, forse, Giolitti fu beneme– rito dcli' Italia. Forse è sta ro benedetto il momento, in cui il giolitti smo si è spiegato in tutta la sua evidenza, ed è sr:-ita post:i. alfine chiara e nett a la distin zione fra le du ~ forze :i.ntago nist iche, che d:i. un pezzo si combattev ano nel\' anim:i. it:iliana. Forse è stat:1 beneden :1 b eno rme impud enz:i., che ha provocata la reazione del popolo, che ci ha sosp inti ad affermare che è fuori della Camer:i., non nei comprnrori di vot i e nei \renditori di coscienze, la fonte del di– ritto e della sov ranid . Noi salutiam o b vitt oria dei giorn i tra– scorsi, non solo percht: cred iamo alla ne– cessità della guerra, ed alla felicità del suo esito, ma anc he perchè crediamo al valore delle vittorie mor:1li, qualunqu e sia la sor te che ci attende. L:i. lott :1 ira interven tismo e neutralismo era diventat:i. lotta fra giolitti smo e anti– giolittismo, lotta fra la purezza e l' impurità della coscicnz:i. itali ana, fra le forze egoist i– che :i.sservite ali' idolo dcli' utilit:ì mate– riale e le forze ideJ.li che chiedono rinno – vamento e luce. I due eterni poli della vita spi ritual e hann o attra tt o a sè tut t i i loro fedeli da tutti i partiti, cancellando tutt e le vecch ie dist inzioni per tracciarne un:1 sola : pro o contro il giolitti smo, pro. o contro l'imm ora lità politica . Da una parte per la politica del contratto, dall' :i.ltra per 1a politi c:i. dcli' onore; da un:i. parte per la politi ca dei corridoi parlamentar i, dal- 1' altra per la politica dcli' Ita lia. Pe r ora la par te nostra ha vint o. Ma non illudiamoci : il nemico è impaurito, ma non è domato; è sempre pronto a risorgere, appe na gli sia dato un appig lio di risven– tolare la bandie ra della viltà, che esso chiama saggezza. La par te nostra ha vinto; ma deve vegliar e tanto più attenta e forte, quant o più duri saranno i sacr ifici che ci costerà il cimento a cui il dove re ha fata l– ment e tratto la patr ia. E quand o la vita norma le sia tornata, non dovremo posar e nem meno allor:1: chè se anc he ta persona di Giolitti avrà perduta la sua infau sta potenza par lamentare, resterà pur sempre il giolitti smo, resterà la forma di coic ienza giolittiana. La vit toria de lla settimana scorsa sarà stata una grande vittoria, solo se av rà segnato l' inizio di una nuova èra di pu– rificazione spirituale, in cui ai gove rni dei trust e delle clientele succeda finalm ente e definitivam ente un governo 1 che sia governo d' Italia, di tutta l'Ital ia, di tutt e le re– gioni_e di tutte le classi d'Ita lia. BALBINO G1ULIANO, Quelle persone che ricevono il giornale: e non intendon o abbonarsi sono pregate di volerlo respinge re, senza staccare fa fa– sce/la.

RkJQdWJsaXNoZXIy