L'Unità - anno II - n.19 - 9 maggio 1913

296 L' UNI T A' polio di quei soli nlunni, che possono pt\gafc In hcllczzn. di r6o lire :11\'nnno durnntc il liceo o dur:,,nte l'i stitut o tecnico , sc111.n con tare le trissc di in11na tricola 1.ione, di licc nz:1 e di diploma ! « Tn sse scolastiche basse, e studi bene organiz • zat i, e selezio ne difficile » - dov rebbe esse re la formula di una« democrazia , ,che sirendesse conto dei doveri , che hanno i cittadini dell'o ggi verso la civiltà futura della nazione. " Tnsse sco last iche alte, studi male organi1.– zat i1e selezione .1lla cnrlona ~ - ecco l:l. formula della « democrazia » rnaccheron ica, da cui è deliziata ogg i I' ltali :1. Devono, dun que, le nuove tasse respingersi in blocco? In coscienza non osere mm o sostenere questa tesi. 11 bila ncio dello Stnt o è in disavanzo ; provve• dere nll'nsscst:u nento ec1,nomico degl' insegn:inti medi:inte aumenti di imposte s:irebbe :incorn più iniquo che mediante le m:tggiori t:issc sco– lastiche. Gli studen ti, che fanuo i11c1uesti ~.iorni le dim ostrnzioni contro le t:\sse, facevano l'a nno scorso le dimostrazioni per la Libia. Anch'l!ssi hanno \'Oluto che l' Italia sia grancle. Qualc uno deve ben p:lgare le s1>cse de lln gra ndezzn. Ed è giusto che comincino a pagare propr io essi e i loro pap:'1. Solam ente, bisognerebbe che gli :\umenti fo.:;se• ro ridotti :illa meta nninchè questa legge 11011ser• \ 1 ii:.scoltre che a pagar un po' meno peggio gl' in– segnan ti, anche a finnnziare le c.isse dello Stato con quattro milioni spremuti agli alunni e non dati agi ' insegnanti. I nollre bisognerebbe che gli aumenti cades– sero più spec ialmente su le tasse cli immatrico– lazione alle scuo le medie di secondo grado e alle scuole l:niversitarie, oppure 5ul\e tasse elci diplo mi aprenti l'adito alle scuole cli secondo grado e alle scuole universitarie, in modo che le famiglie più agiate pngassero più delle fami– glie meno agiate. Inoltre bisognerebbe che la legge compen– sasse que sti aumenti nel costo dcli' istruzione con 1111 miglioramento e non con un pegg iora– mento <.lei servizi scolas tici : cioè elimina sse al• meno, invere cli consolida rla, la rovina delle c 1 assi aggiunte e degli eccess ivi ora ri. Con queste riduzioni e ca111ele e compensa– zioni, non diciamo che le nuove ta~se clivt.nte– rebbero «de mocrat iche • : diciamo solo che s:t• rcbbero il meno peggio che nelle presenti con · dizioni del nostro paese si potesse :tspettare. L'U :-.1T,\ . NORD, CENTRO e SUD Lo specchietto seguen te si rileri ,c e al 19IO•ll 1 ~ Popo lnz1onc Iscritti al gimwsio e liceo lscr. alle scuole e istit. tecnici 1N. 0 01al IN.O01n1 al ¾ su l ¾ sul N. 0 totale 100.000 N.o tomie 100 000 10 genn. 1910 :ib. totale :ib. totale -- -- NORD. 15.,p 7621 ,7.647 1 1,j 33,6 52.305 339 5°,5 CE~Tll.O. 7.350.170 r 1.320 1 54 21,6 I 21.6.16 29-1 20,9 Suo I I 7()13.012 23-428 1g8 4,,.7 29.57o I 250 28,5 Ris 11lta evidente il maggior e numero di alunni classic i nel Centro e nel Sud d'Italia. E poic hè l' istruz ione cl:issicn costa più che la tecnic:i, si può calcol:irc che il Nord si fo pagare oggi nnnualmente, pe r le sue scuole, da lle famigl ie del Centro e del Sud d' Italia una somma che è ali' incirca di 450.000 lire. Questa somma con le nuove tasse sal ir:\ a Booooo lire. IL VICE PRESIDE Qualche voi/a bisogna /woprio pensare e/te nuJJJJi fi 11am;iari del ' Italia siano sempre più inesauri bili come il sempre piil inesauribile ge– nio italiano, di cui parla /'011. 1'/iuislro nella rt • /az ione di un recente parlo della sua mente. Chè se c'è da fan: una spesa di lusso perf ellammle inutile, anche qutl povero ce11tre11/o/o che è il Miuislrro della P. ! ., le ultime centomila lire le trova sempre : basta solo che la sprsa risponda a quel/a couce.eionemat erialmente arc/1iltl/011ica, a quella visione di ordine formale ed esteriore militaresco e burouaJ ico, a cui s'ispira l'opera di coloro che siedono sulle cose della P. Is/rwsione. E poicltè anche le piccole cose pos~ouo aver grande valore di sig11ificn1Jio11c, avete mai pm . w Jo a/1'<1more svisceralo dei nosJri reggitori per i "' Vice 11?Lasciamo da parie i Vice-lspeJJori scolaslici, i V,ce Rei/ori dri Convilli ,,as;iouali eJc.; t vu, iamo ai due " Vice II che so110ora iu geslas;ioue, e che dovranno nascere coll'approva– cioue della legge sulla scuola media : 11110 i11allo e uno in basso, come uri/e auliche cosmogo11ie: ,rn ViceDi,·t/lore generale iu ·cielo, 1111 Vice-Pre– side iu terra. lo ho punta f1m1iliarilà colla corJe del cielo t 11011 so che cosa /ani ,I Vice-Direi/ore gcneml r; ma ho abbaslawsa rsperiem,a della terra, per snpere che il Vice-Preside 11011 / ant uulla o 11011 f ard nulla di lmouo. II suo ,tjjicio principale, nomi11almt11/e 1 sarà quello di sosHluire il Prrsidt quando quesJi sia raffr eddalo. Prima lo f aceva il Professore più am;iauo, se e, n'era bisogno ; lo faceva uess,mo, se non ce n'era bisogno. lnvt ce adesso avremo l'Un/o del Sig nore, e cesseranno le modtsle scher• maglie per le sacre chiavi del S:incta-S:i.nctorum . Ma i11 quali alfi il uoslro Un/o si riveltrti ? Ecco il dij}icilr. Non m i si verrà mica a dire che approfilli del 'interim per deporre m,cl,e lui qualche oue.,to consiglio pulagogico sul modo di Jcnere la disci• plina o cl'insegnare ,ma ma/tria che 11011 sa I Qutslo 110, prrcht, bisogua dirlo a loro ouort, nuche i Prt sidi sono parchi di consigli pedago– gici. 1/mmo da fare più per i bidelli che ptr gli studi. Ed allora ? Potnì, prr es., occuparsi a gi11sti– /icare le assens;e.... dei giovani, cosa che i Presidi, specialmente se !ta11no i11seg11anumlo, lascia110 per soli/o alla discre:;iom dei profe ssori. Oppure premltrà le opportune disposfoioui slra– ltg icht, quando un momento priuu, ddl a cam– pm,ella giu nga il biglielJo del professore di 2.a cht i raffr eddalo anche ltti. Questa fttn:Jione in tt11 lstilulo che mulava benissimo, ttll vecchio preside giudfoioso, che amava indugi arsi nella toilette, lasciava alle cure del bidello. Il bidello iulel/igm te aveva imparalo a memoria che, se mancava il professore di prima, i ragazd pas– st1va110in stco11da 1 e vicevèrsa; si f aceva aiutare dalla mog lie a lrasporlare 1111 po' di banchi e l'ouort del 'Istituto era salvo. Ecco: diciamolo subilo: il Vice-Pn side sarà i11rea/là u11 SegreJario o ,w duplicalo di Segrt• lario, sul quale il Pn side scaricherà giocoHCla- 111e 1Je il mollo noioso lavoro buroua lico dtll' uf– flcio. lu parecchi posti, dove e'~ il su/lodalo bi– dello i11/elligt11le, che abbia anche buona calli– grafia, questa deficaJa funz iout t ra in passalo per lui, era lui l'uomo di fid ucia. Ora, dove 11011 c'i 1111 bidello i11telligeulr, mnì scelto all'uopo 1111 Vicepreside: e sarà il professore modello, il liro– ciuanJe t1lla Pn sidcnt a, quello che scrive sui re• gisl ri con tre incl,ioslri, the prrsm la le ,·t1azio11i ,m mese prima del tempo e coi riugraz iameuli più servili,- quello che, invece d'audart a s/u– diare, fa compagn ia al suo capo, ascolta atlenJo lt vicmd e dtlla sua carriera e ma!Jari le sue idee di rtforma sco!aslica, ride più f urbescammJe alle sue spiritosaggini: il suo fedele, insomm a, che gli farà da gasuJ/ino della cillrì, e mali– qnenì beuevolmenle sul conio di qualche collrga che si creda 1111 po' Jroppo. E poiclti i mig liori e i più iute//igmti/rn gl' i11- Biblioteca Gino Bianco srg11a11li 11011am tr111u10 q1ust'o11orr<1ole i11carico 1 cht sara a rto il tirocinio pi:r impara rr qurl br– nedcJlomtlodo, la consegutw:.a t chiara: /'isli/11l0 dtl Vice-Pn side saril 1111 mtlodo oJJimo p, ,-la se• /11:,ioue dtgl' imbecilli da mtll t rt a rapo dri uoslri Liu,~ in omaggio all'ordinameul o bmocralico td archileJJ011ico dtlla scuola. L'OssER\'ATORE, L' IN D USTR I A DEL L ' ORGA NI CO Appellasi a Napoli i. tangenteu in gergo camor risti co quel tributo che i rivendit ori fissi o nmbulanti devono pngare alla II onoratn So• cietà "• se vogliono essere lasciati trnnqu illi nei loro affar i. Le u onorate Socie tà 11 che si :innid:rno in tutt i i r,.linisteri clella Citt:\ Eterna, non prepara no nes• auna nuova legge senza. rica ,·arne qualc he lauta " tang ente II so llo forma di nuovi organici. La o11 onora ta Società " della Minerva non po• leva \'enir meno a una così nobile trndi zione. Ed e..::colaa.pp1ofittare della legge su le scuo le me– die per gonfiare l'organico di ben 91 nuovi posti con una nuova spesa di 277 mila lir e all'an no. A furin di successive riforme, i m:nerv ini sono riusciti, fra il 1901 e il 1912 1 a por tar~ le spese orclinnrie del Ministero dell'Istruzione dn L 7.15.o81 a L. 1.473 239i e i compe nsi per lavoro straordinar io da L. q9.56o a L. 543.q o. Cioè l:t spesa compless iva de l Ministero è sa – liin, fra il H)OI e il 1912, eia L. Sg.j.6-41 a L. 2 016.399: più che raddoppiat:\ ! !.'industria dell' organico è stata frutti fera.spe– cialmente per gli :tlti burocrati ci, che hanno po• tnlo CjlWSi tutt i in dodici anni racldoppirtre e più che rndd oppiare gli slipencli norma li, senza pregiudizio de lle maggiori manger ie per lavor o strnordinario. B1ster:\, a dimostrare la nostra affermazione, mettrre a e..,nfronto gli stipendi, di cui godo no gli altuali Dirett ori cap i divisio ne e Ispe ttor i ummini strativi, quali risultan o d::11Ruolo d'an• zi:init:1 ciel 1912 1 con que lli che ciascu no di essi ~ocleva dodici anni or sono (secondo il l?uolo d'a11,:,ir111ilrì del 1901): Direttori c,,pi di divisione e Ispettori amm inistrativi. SLipendi ,go, 1912 Coppola Francesco 7000 8ooo Casag li:i Avera rclo 4500 Booo Lucio Emilio 5000 Booo Cao Mastio 4000 8000 Avena Alberto 4000 Booo Marani Ellore 4000 Booo l\lartini l\fario 4000 8ooo Artom Riccard o 3500 Booo Rossi Ermete 3500 7000 ScottÒni Giova nni 4000 7000 Marini Ottavio 3500 7coo Namias Amerigo 3500 7000 Fllippi Giovan ni 35 00 7000 Cancellieri Anlenore 3500 ;ooo Cnvazzuti Pietro 3000 7000 Salvag nini Alberto 3000 7000 Ed eccoci ora dinanzi :1d un nuovo organ ico, in grazia del quale il comm. Cus:iglia, segre ta• rio par tiroh,r e dell'on . Cred:ir o, è pre miato dei suoi fedeli sen ,igi con un post o di Vice-di rettore gener ale, passan do da 8ooo a 9000 lire ; un ispe ttore :1111ministr:ttivo e un cnpo divisi one (chi saran no mai i preferi ti ?) pns.sano da 7000 a 8000 lire i frn i pos ti cosi liberati e i pos ti cli nuova istituzione, si hanno d1sp:rnibili sei nuovi posti a 7000 lire per promuove re alt rettan ti capi sezio ne cli pri ma classe i dopo di che otto posti di cap ise1.ionc di prim a clnsse toccnno a quelli di sci::oncla classe; quattordici posti di capi sez ione cli seconda clas se sono l,1 " tan – gente " dei primi seg retari di prima classe; e così cli seg uito fino agli 1thimi gra dini, in modo che qunsi lutti abbiano il loro brnvo numen to. A giustificare questa nuova s.:orpac ciata di promozioni, chia mata dai gionrnli compiacenti 1111 provvedim ento per" irr obus tire l'ammin istrn– zione centrale delle scuole 11, I:\ rel:1zione mini• st eriale dedica un capitolo eloque nte e p:ttetico, pieno da cim:i a fondo di ... inesattezze addiri t– tura piramidali. La nuova legge - dice per es., l'on. Creda ro, o meglio gli fa dire l'u onorata Socict~ " della l\linerva - ,, non polrà non aumeniar e il lavo ro cleg-li organi amm inistrat l\'i "· Ora non esiste un solo ar ticolo dell a legge , che dopo il lavoro straordinar io della prim a npplieaz ione, possa aum entar e continu amente le oneste fatiche dei f.ibbricatori di organici. Nd 1861 - aggiunge !'11onora ta Socie tà,, - i ìunzionari adde tt i ali' istru zione secondaria unno 25; 11 cinqu:int' anni dopo " era no np· pena 33. Non sappia mo n quale da t:t precisa la relazione si riferisc a con quel roma ntico 1,1 cin· quan t'anni dopo "· Ques to è certo: che dall'ul– timo Annuario del 1912 i funzio 11c1ri dell'istru– zione media risultan o essere 70 e 11011 33. Quant o ai da ti del 1861 1 ess i sono ... !ncontrollabi li, per• chè proprio per il 1861 non fu pub blicato il so – lito Ct1lmdario gm eralt. Le scuole pareg ggiat e e privn te sono :incinte sempr e crescendo - afferma no i burocratici nel dare il nuovo assnl to alln corriera degl i aume nti. Ma dell e scuole priva te nessu no sa nulla; e gl'l– stituti pa reggia ti fra il 1901 e il 1912 sono disces i cln 198 a 16-4 (• .--l111111ario 190 1, pag. 264 1 342; ll nmurrio 19 12 , p:tg. 544). In Francia, il Mir.iste ro de lla Pubblica Istru– zione e delle Belle Arti, con un bilanc io cli più che 300 milioni annu i, occupn app ena 279 impie– gati con una spes a ordinaria. di un milione e trecento mila lire e appena unn cinqunntinn di migliaia di lire per indcnnit:\ di lavoro straor• dinnrio. In Italia, per amm inistrar e un bilancio cli 150 milioni non bnst:ino :incorn 436 impiega ti, e se ne invoca.no ancora 76 ! Ed è per ingra ssar ques ta razza di fannulloni, che b democrnzia. radical e eleva le t:\SSe di frequl!nza delle scuole tecnicht; dn 30 a 6o lire all'anno! Quand'anche la legge su le scuo le medie non pres entasse :litr o dife tto ali' infuori di quest:i immorale esc rescenza burocrntica , bisog ner ebbe per questo solo bocciarl:l. Come bisogne rebbe bocciare qualunque legge che contenesse un solo centesimo di aumento per qua lunque gruppo di gramnc arte della C1t1:\ Eternn. AGRIC QI.A. LE SCUOLE T ECN ICHE fu, •0110isliluile dalla legge Casali rowe scuole popola,·i .trratuile. I.e pn'nu: /e1111issime lasse (lire 5 pe,- l'm,1111t'.s• sio11e,lir, 10 per I' isc,-i::io11ea1111ua, lire 15pe,– la lia:11::a) /11,-0110 i11lrodollein esse nel 1866 . Le lasse del 1866 /11ro110 aumenla/e per la prima voi/a 110/e:iolwcnle (lire 10 per l'am mis• sio11e, /in • 30 per I' isrri:sio11en111111a, lfre 20 pe,· la lire11:a, lire 5 rii diploma) nel 1900. Le tnsse d' isrri::io11e del 1900 sono anro,·a n1d• doppiate oggi dalla « democra=ia ,·attica/e ». E la legge Casali fu. opera di que;rli eme,..ili codiui, co,1-Ser;.,alori, ,·ea::io11ari ehe fo,.mava110 la vecchia J.Jeslra. P re m i ag li a bbon ati Agli abbonati sostenitori annui saranno inviat e gratuitament e Le Memorie d 1 un can– didalo di G. Salvemini (in vendita dalla Libreria della VOCE al prezzo di L. 1.25), e la relazione di G. Lem aire, S. Aleramo, G. Cena, G. Salvemini su La Scuola po– polareinpro1'incia di CJ?.eggio Calabria (in ven– dita presso l'a mmini straz ione dell'UNITA ' aI prezzo di L. I). Agli abbonati sostenitori semestrali sarà inviat a grat uitamente a scelta una delle due suddette pubblicazioni. Agli abbon ati ann ui ordinari, che ag· giungeranno cent. 60 al prezzo dell'ab bo– namen to, o che ci inv ieranno l' impor to di due nuo"tJiabbonamenti oltr~ il proprio, sa– ranno manda te Le Memorie d'un candidato. A chi ci invie rà l' importo di dieci nao"t, abbonamenti offriamo un abbonament o an– nuo gratu ito all'UNI TA' . Per accordi coli' editore Laterza i due volumi di Giustino Fortun ato, Il Mez· zogforno e lo Stato lf a/{ano, possono essere acqu istat i dag li abbonati dell'U n/là, che ne far an no richiesta per mezzo nostro, invia n– docene I' impor to, per lire 4, anzi, che per lire 5. Agli assidui non abbonati, Il nostro giornale ha 1111 largo numero di lei/ori aff e\ionaJi e fe deli, che però trascurano di abbonarsi. IJ:ppurc fui/i sanno che la fo r{a di 1111 perio– dico set/inumal e risiede solo negli abbona• menti. La vendila al minuto rappr esenta per le ammù,i slrapOni g10r11nli'slicl,e 1111a causa rii for ti passività e di 11oiem/ì nile, anche qtumdo i rivmdilo ri sono pu nluali nei p{lg.unenti t 11011 lrorano opportuno inlm care essi tuli o i pro vento de/111 tiemlita , il che accade troppo spesso. Il nostro giornale, per vivere, ha bisog,;a di 2000 abbonali . Se molti dei nostri le/lori non abbonali jt1ressero il piccolo s/or{O di abbonarsi. la coulituw,, 011e dd giorna le. sarebbe assi– curat,1.

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