Studi Sociali - XII - n.15 serie II - 15 febbraio 1941

1 Più _g,rave, pe,1iclié ·meno evidente, <é il 1 1)ericolo n.umero due: la Russia. Pe.r molta, per trOP'Pa gente jn Jta11l-a 1 l'::mtifa.sC'ismo si ,c,h,ia,ma comwtlismo e il connmis.mo si chiarma. Stalin. lE' ,sQmta supreo.na ahi• M,ta del 1·egfa11e 1>ohrizzair-a o'dii e rSi,mlJ)!rutieintorno .o, Iq1mesto1 suo pseu:doa.ntagoni ,sta, 'darudogrli una &pec'ie di monopolio dell'o1p,pos.izione. Nruturalmente, dopo il pw!Jto n1:sso - tedesco, il mito é, h1, ll,a,lia oome al– l'lrove, in decarlenz:t. 1 Ma f0nse in Il !rul.ia meno che .alt!rove, tanta é l'aibitmdi,ne c-he aibbi:a,mo ,presa noi italiani di ,clubitarre ~ istemai.ic: t•mente d'ogÌti uotrizia. di cerca,re di le21gen-} Mm. le ri,ghe dol gio,rnale, di oa.re a tutto un'inten>reta.zioae sotti1e ol.1eipo ·sia c0011• ,pensa.re la pa;rzialita ·e l'esiguita dell'dn~oo,masione. I! oo·munismo al servizio de!lla. Russia 1h.a ,g'iA l..Onse– gnata la FJ"ai:11-ciad Hitler nel suo sfo,rzo jn6ruttuoso di oovare le castagne dal foc,co con la, zallllpa tede– sca. E ·certamente 1on10.r11iquello steS:s'O. oomUJl!iS1IT10 moscO'V'ita cer,cherebbe di r1oon<lu,rre in un modo o nell'altro l'Italia an·ovile totalitario,, Ci riuscirebbe? E' un, 'l)roble:ma la cui s·oLuzione dJpende dagli ita- 11..aJli.anit e dalla ooscienza più o nreno ch~a.rra c,he iav1ranno della situ.aiz!one . .Jn ogni modo il Partho Com'unista, per quanto sc,reddtato, sani una delle t:1,e f011·zeorganizzate, e ,sovvenz 1 ionate di danairo e d'."i"– mi dall'estel'O, che il fascismo s,i 1Jrovera di fronte nel .giorno dello sfacelo jn mezzo a 11.1n tumulto co'l– fuso cli for2-e prim,a,rie gu.i.:lrute pili. da tnitu.tzioni <·lle ò.a iirlee. più da un1ai passione cihe d,a una linea. tat- 1ica, esll)losioni primitive dell'energia vita.le contro la stret<ta di morte dello .S~ato tota,lit'.lrio. La seconda di ,q,ueste :foTze (e il -peri·colo n'll!merv tre per la rivoltwioue i,t:a:iana) ~rura la 'l)SetUdodffi!lO• ,craizia., magari leg,ge1menlte veTnicìaitlru cli .social4·smo. ispl,·a,ta. e sostewuta (come gia la repwbblica di Wei– marr, 'balla, del f,ascismo) dall'Inghilterra. Le. C'lasse t111'ri,geuteing,le:se ll!ai una ,tal ,paun-a.d'una, rtvoluzAoue che vada oltre i princ,iipii della rMagma Carta ,c,he é dds1posta a, mettersi d'aoco-rd·o col diarvo,lo (leggi fa– <,cismo) 'J)Ur <l'eV'irter,la. I co-rn'ispondenrti da Londra dando 11!11 notizi.a :della no\m'ina di Eden a:l 11ruinistero de.gli E,i,teri gli f,acev,no il significaitivo elogio (-che a•Dpinge l'ambiente) di <lesiderare la s.confi>tta dd fiasc.ismo a11che a cosrto di 1J: ivolgLmenti interni nel tvaesi rSoonfitti. .E ChurchUl s-ara senza drubbio Ul! bwon e •n1pero, 111a in femtp.i tion tanto 1 1 Jrntani non 1fj3·cev·amistero delle sue ~impatie !)Al' il frufoismo ("1S<')stessi in Italia, sm•ei faacista"). Ora in uno dei s:uoi U1!•Um,i ,e, ,più tfrumoSti dts.cors,i ifa iL.1ipendere la dis,gra,zia, d'Jtalia da um, sol uomo: :Mn.ts· sc,lli-ni, p.er oui .ha del resto• -t<i <lent<i sotto le srue ~-oJe- una mal cela:ta aimmira!z.ione. La 1politlea. iuglese coru,istera ruppunito -se l'J.ta.lia sani s·con'fitta- nel dirigere la passione e i ootpi (:antro un uomo: Mu.s,.solini, ,e neH'aippog,gia.rsi, con– iLro il :poipolo, sul.le h::.tihwioni 1mtrefa 1 tit,e.che ha'Ilrno ,covrato il fa:scis,mo: la Juonarr1hia, J',ese.Tcito e, al b1- Gogno, i 1 l VruU.cano. E se gH avvenim'enti Qlorteramno le cose :troJ.)IJ}O Jo,11tarn:,su4>errunclo queste prime ;po– sizioni, 1'•lingh1lterra 'faIVOTirebbe, -COITTle meta 1.1ltiima d-e1lai rivoluzione, un:i socì•aldemoo1,az.~a. i:ri:s1>eboosa ~ graclua~ista. punto cH partenza per i,I movimento a1- l'-i,rud~etro. E il fasci3':110 1·isusci•terebbe, coime .gici runa rn-lta é nato, sotto l'e.girla inglese. EJcl a,nc,be ~a, 'Vit• toria, pe1r co,101~0 che s0110 Tnorti -cTedendo· nella de– mocrazia., ,sarebbe uria sconfitta. .Se la vecol1ia. Inghilte1Ta potesse imporre in Ita• ìia, Iiru sua in~hienza, eercher,ebbe dunque di conser– v~1·e gli eleonenti ]}refas,ois·U ohe il fa,mis,mo 11,a ·ri· S'l )ette.to e clhe l'han puntellato finor,a,. Se pr~valesse ]T1Jvece l'1n [.ì!llenza. russa. l'essenza, stessa del fa,sci– amo rimarrebbe, -con un s'e!J11rpHce iqam1ibio di 1quMri di,rtg,enbi -e ncn tutti!- e, '<lii voca ;bo.la~ i0i -e non rtutto. Da 1·ico,rda,re 4a p1·c,,po.gamdadi mano tesa ai if•rate1M dn caimicia nera (it0.11>iP,a' su·peJ·aita ma nou ·pel' questo meno siga'ificativa, delJa tat.Uca. con1unJ– st,a,), J>rorpaga;nda diretta contro :M.usso1111'i e cont,·o la p·ersona di determina,t1 g.<":iaird1i •costituenti le "200 frumigUe" i,tal.ane. D<1.1·ico 1 rclare e da a·ia'V'V·ici11areal cdsco,rso di Cbmoh111. Questo ra;~frouto oi dare'obe ,gli elementi del no– s,tro avveni1re, se la Ti,voluz,io,ne N:al1La1JJa, -che ben rpOlbr'ebbediNenta.re ,europea, rfosse facHrmente ma·no– ''il'·albtte e se il r])OJYJIO ,,usso e qrmell-0 inglese non d1lcessero, con, gli altri, la Joro rpra,rola. E in questi uJrtJ!imi tempi il secondo s'•é dimostraito rplù p1'e;prurato a dirla di quJ3lnto la sua storia, an1ierlore potesse las~ias· oredere .• ll'iù ancora,: senza. questa 1>a1,oladei ,pqpo,H la stes– ;se. vittoria mirH trure complet3, ·conr!iro il itotali,tarlsrmo S'fUDI SOCIA.LI é dirfifici'lmente couce1,ibile, .pe,-c,hé i iplulocm1t; di tut.to il mon<1o ne han ·pam1·a e vedono un •periooao ;rivolu-ziorairio n.c-lla s:tessa Ir.ghHten·a. Non dicono gJi isok1.iziouisti rumerica,ii,i, oon sacro ·o,.,r,orc, che ariu– Ure la Gran 1J1,elagTla..s,ignùfiqa, aiutate ìl Laibour Party·? E fiuché la ,1,Iuito-c-razja aivra il mesto:o per H manico la lotb. contJ·o il fas.ciismo sa'!·ft. condotta isemipre '',fino a un certo p1mnto" esse.11do quesrto ipun.. to il li1mite di relSd8te.nzpJdel nemico di fronte alJ'e {orze vive di rivo-lila.. !nterna. E la lotta "finio ai un certo punto" non puO essere 'Vittoriooa, specia1mente s'e so.s,tiene sistemi ve-rchi dii ,fronte a si!stemi nuovi. Solo, ohi risolva il 'l}!'Oble-ma. atttmle in rnodo 11ttOiVO f, vila 1 le 11t16s1perar 1..: di s-~c,nfiggerc 1J fasciSJmo. La '\; 1 iLtorkt contro il fl1isr;is1110s,ig,nùfioa la v'ittoria di questa soluzim10 nrnova che sm·ebbe in prur'i tempo ·11na 'Vil•toria sull.J. pl~:tom·a1ia pseu1dodemoc1'181Uca. Jnvano gli antifascisti timoratri cii dicono ch'e bi– sogna l'imarn.c]are og:u -dis,oussione suil modo d'orga– nizzal'e la ,couvivenza. sociale il Iruvoro fino a "clorpo la .gue1,1,a" e ci COH'iigllano di ipaor'lare oTa vaga,me11te di lilberta, di ug-uaglianzn• e <li frl'ruter11itft N1iocogliendo Ji fra la 1polver.e, lo f.cuido !)..bbandouato da Petain. [ padroni dell'oro non sono a:ffatto dis'l)ooti a, 1·i– rnanida4·e <lopo la gue;:r::t La sod.cHs,fa..ziionedelle 1oro a>arbicolau~i alSlJ)irazioni. Essi sa'llno ohe .Ja ,cmrnpleta sconfitt•a <lel fascismo é la loro e,confitta. E'sst vo– g'.1iono difendere -la lo,ro ca.saa,f'CH'tee la IDro gerar– chia. La ·p,rima é m1,nacoia;La a d'est,ra dal fascia11110; am1bedùe s,0110 minncci·atc a sinistra d131J1a i:rivolu>Z1io- 11e popo,lare. Quanldo "J'UeLla mina.rccia ora piilt Wlm.e– diata divellltera di fronte a questa il •male rrninore, :a lotta. •·•,per 113 democrazia'' -&ara 1J:I-a•ditadai suoi stessi cliirig'enti. filC'CO per.ché non si ipuò 1•i1mand 1 wre; ooco ·per,olté. tra gli avversari rtuituri della ri.volu– ziune Ha/liana mettia1no, con di governo tedesco e quello russo, anche ,quello in1gles'e assisti,to in ql1e– '61t'ope1131 da tutti i go,•ern! cosidetti democratici. Co– me in S>prugna. ,L'aimruro della, ,trageidJia ,spagnola ,c'i,wade la boc– ca ad ogni pairola che pro:nurnoianno s1u:1J'o,ra'})re– senit:Je e suJle ipo~sibiHtA del prosisiimo 0.vveni1re. Che iJ 1·icordo tor.mentoso VQJlgia1 a,1111enoa fa,i,CJi trovare la strada diritta durante i gim•ni buiri e :fecond,i che ci aispettano. L,UCELFAIBB•BI. Note in margine TR,ADIMENTO RUSSO l[i'j,no ai poco tP.mpo fu.! !l'esempio 1~usso, aritdficio– sam,ente •preserutato òa quella n:uov.a tf01ima di di– prloII11ai»i•a ,che é 1a, 1n·o,pa,ganrda,di pantitx>, come un esem1pio di socialismo ,costruutiivo rettua 1 to da u~1a d1ttatura, a.veva iam.na.bbiaito nelle ·masse, avide di gLu– f.11.iztasociale, il senso e ;n desiderio della. liherta. Ogg,i iii mito del socialismo sovietico Ila nicevuto 't\111:ll {01,te scosea dal 100l'ìidetto "ta·adLmento 1" 11.IS' so" dell'a·gosto del! 1,939. Ben pocM son,o -colorn ohe an– ·CO•ra, vedono 1a. real,l.à <la,1J'angolo v,istm,le "!a;scis,mo o ,comunis 1 m,o", -e g,li ,a,genti <li Mosca nei vair-i paesi sono -0ibb1i'gat1ialle più strrune e reipe11t.iine ac·robilizie alternand-o ipan·ole d'oN1ine demooTat1,che e totallita• rie a s,econda del vento iOhe soiffia e rif'ugiandosi cain1t11UaJti negli organiismi ·mair,gina.lri (cli oultura., d'ai,uto ai rit'ugi,a,ti, d'azione si'ndaroale o SII)Ol~t1va) cxe:a.lti a 1 i !bei tam!p'i idilldaci ùel prestigio dei F1ronti Poporlarl. · A 11oi 1·esta la. me1anconio3. sod'Cli'sfazione (non la sentia 1 mo ,più. tanto C'i siamo abituati) d'0.1Ver detto con 1J1nanticiJJ)o di vari anni ,quel che tutti dicono oggi. Allor,a, ,q11,a,ndoIJMtrlavomo della convergenza clelle stntde di Roma., Berlino e Mosce, ci cMaima– Yamo settani (e non ,ci faceva i1m,1wessione, •perché anche a questo siamo- iabituati). FJwure oggi noi non pa,rlirumo del ''tradimento di Mosca" Macltiavel!Jl c'in,segn:a oh~ non si 11u6 iJ)arl1311·e di tra,d:imento di governi. Non si traclisce Quando si seg,uono le leggi della, pro,prh, nat 1 ura. lS:trebbe ora d'a,ccOl\gersi che la logica di Machiruvelli é una logica antistrute<le). E meno degH altri i gO<Verni della Francia e dell'In– !ghi'lterra Lutti i,m,piglia,ti nello ·stesso gioco d'Mltrdg;hi diplomatici, avevan!> allora ·II diritto d-i g,·jdare a.J tra•dirne11to. E in qua11to alle ma:sse operai'e 1 esse ,pagamo, ora a prezzo .di sohlavitil e di sangue, l'eterna iugell'uita d'aver creduto ;n -una Ter-ra ipromoosa e d'a..ver:~a! i– aentifilca'ta e.on m1 paese ,e con un Capo. iL/iuganno c·é stato da J)a.rte del IP,i,rtllo -Comu.nista .che, es– sendo da taiI1tli anni 1'o..g.ente intl.ernazionaile d'iun na– zionalismo lrmlper1a1hta s.enz'a,Jtri 'P,-;n,cip; ohe le con– veinaenz:e :poHU_ohe d'un dete11minato :Srta;to, era s·iu– ecito a. ip1res 1 e11ta.rsi co'1l1e iii narpp,resemtante degli ill'teressJ delle marsse ,proletarie 'i>tL tutt 1 i ; paesi. LI 'PC>POlo é J>u,·.trolJ)opo ar.eora Ingenuo e chi ha da1l'art 11er la, sua. pro,pa,ganùa 1·i'as,ce s,pesso a fargili cre– dere qul(j]Jo che vuole. rSem'J)l'El,~in dai tei1Il!pid' AJtene e di 1S,parta, i go– verni han cercato <l'adoperare .come propri s.trumeu– t.i certi ,pa,rt-iLi negli altri pa.e<.si.Lo Ea ora il 'fasci– smo itailiaino ed tl nazis,mo ltJedesco é arrivato iln questo ce,rrupo, qu01si 1a11la ienfezione. facendo della "qu.inta 1colonna'• il •princLpale oorpo del suo eser– ciòo. Ma, lo stmmento che s'è f-Oggiarto la R,usSlia at– traverso il P. Com 1 "1nist,a é quale.osa d 1 i, so1Stainz.ial– •n1ente èi1verso ed as-:;ai pi.ti pe-ricoloso, •ohe lh,a., come unieo p:receden ce nelJia sto.r!a, Ja fondazione della Con1,pagnia. di Gesù, strumento 'internaz:i011a.1le deT!a Ol1ie~a. dfi Roma. Chi ha p,ar.a,gom:1 to il Part,ito ,:::~o– munista a un o,r,dine 1·eligioso non. 1si sbagliava oe1,to. I gesuiti non :pen 1 savsno ·in realtà alla g,Ioria di Dio, m011 a. qu<i,na della Chiesa. I comun-'.rstl non Io!Jta;no PB'l" il comunismo, ma per 11 Partito come istituiZio– ne. A <11uestost 1 rano sfruttamento dello s1pi,rito gre– gari.o si deve se, attir~v'erso 'innumerevoli trasfo,r•ma– zioni d•i ·prog•rammi e di •netodi, di parole d'ordine e di quadri òiretti'Vi, ia Rus.sia sia ,riusoi,ta, per 'Tllez– zo del P. Comu·nils·ta,, a su>in.gere setto il t.a.llone di 1fenro total'ita1,io la 1 Spagua lJ!l'·ima. la Francia poi. L'•aC'coTdo naz4 - sovi'etico si ISitaba gestando p,r-Lma. della D31duta della Catalogna e. neglJ uJtlmi giorni rdi Madrid, l'agente 11.rsso Negrin ,riusciva ancora a J.arsi qmss,3,re oorne tl1 cairn19io-ne della il"esistenza a oltrrunza, qt11:1111<10 aveva gia o·h~endute Je an·m•i r'ooen– temente ac~uistate :Per l'esercito 1·e')Yull>bllcano. h> J!'rancia, il Pru•itito Comunista avev·a ,monopolizz.a.tq il mo;vimento pel' l"'u,ruion lKli<!rée•·, di p.r,epara~iolÌ'e, al:a. guerra contro il fasc'iismo e ne aveva in n1a'llo tutte le molle palesi e ,segrete. ,11 ,patto dell'a,gos-to :rasform6 di punto in bianco i comunisti dn crum– iJ>~ond d 1 ella ;pace pochi giorni •prim,:1, dello s001p.p·to <!ella guer,ra. Dqpc, av€re impedito. con la loro po– litica 1 fronte 1po11olarista d'i ,co1:abor2zior.e fra le classi oodali, ,qua 1 lsiasi mo,v:mento rivoln1.:omnio che soilo ovr,eb:be potuto scm.1gfura1re la iguerra. minavano ai– l'ultimo momento ~e forze di resist1enz,a contro il na·zis•mo ohe si saTebbel"o -potute m•1nifestare attra– , erso il -conflitlto. Cli oiperai france::;i, e ruon i go– YeN1i a,nea.iti, ha1J1.110 avuto iJI diritto di g1~idare aJ tradimento. Ma nssa.i Q}ill l'avrè'Obero avmto (e il ·loro gi!•ido, non s'é u<1iLo dul più 1pel\C?.Jl1é non si po~ •teva udi,·e, ma c'é s!J,11to)gli operai cosc;entemente o ipoteu'Zlialmente .antifasc'isti della Cermania e de!– !"ltalia a ,cui •i ris,pettivi g~v,erni a.vevano •fatto cre– èei·:e, con albile st.ir ,.utagem1na pro;pa.gandistico. che tiJ comu11'ismo f\osse q•autentico anti,fasciJs'Tl10. IndUlbbiamente il .Cl'llnui!Jio ,tra il .fascismo e I.o sta,U.UJismo -che i JY!iù giudiea,no most•N10so ed é nnt111rale e:d im3ovitaibile-- hai fat,to rno'.to 'lnale. pe.r– ch,! llru ,ve.nmesso acl Hitler d'-inlzilarre la g,u91Ta ed ha rLn'forz.ato 1a• sua. rposiz.Jone. ma ha i1l vantwggi:> enorr,me d·'aiver chiarito agdi cechi che godono d'una visione 1101• ,mo.le , un ..JQ•uivocotreimentlamente perlco– l!nso, contro cui ,le no.str.e voci, ohe non d,i!&pongono ,ra 1 ltopa1·Jante. ere.no · troprpo del,oli. Si,eria,mo ohe non siia troppo tar<l'i. IL 1SALE DE,LLA TE,RRA ,Sono i ri.fugiati, g·li esiliati, gli innumerevoli e.brei eri,ranti, le ~roniti ;pen'SOse e i visi sm'a•gtiti dei 'Calm– pi d'i co'nc'.eintramento, gl"'indesjderabi1H", gtli sba.n~ c.iti. 'Sono •i 5'00 .-000 spag,nolri delll'esodo, respinti co• me a,r,pes,ta,ti o accolti con ct;mden,,a, dli •cu~ urna tl' li9.ll' te r,i 1 fluisce ora in S1pagin.a iper a~trontare il ,plo– tone d',eseeuz,ione; sono gli anti1flascisti tedes.ehi e 'itabiani i.o esil~o. fug,gen·ti •per il BeJ,giQ e per la F'rancia con l',Ov,ra e le. Gesta,po a/Ile ca1'cagna, sono gii uomini di scienza oaiociati d1":11l loro ipaese e daille ,)oro ,cattedre per ragiioni di ,razza ... Tlu,tto diventa f,u,te,rnazionale, anche l'esno. E tru,tti i ,govier,ni han pa 1 ura d!e;gli esi'liati, Quesiti fondatm·I de1Jl 1 a, 111ltria ideale di domani, dai confini vrusti ,come ~uelli della ter·ra, i nemi,ci naturali di qu.e11'autoirHà ,'"! di quell'ingiustizia iCil1eLi ha allontana<ti d4.l fa.co– lare e li ha spinti per ·le vie ò~I mondo. :Jil' J'e,s,pe– rim1za vi1v,a cli ti~1t•ti i ,paesi cl1e sii mesco,l:m nel1a. Jo.l'o mescolanza.. Oggi non é più come ai primi temipi ,,]el nostro esilio ( 1 gli altri esiliat! erano .g}i zaristi rn.ssi ·e 'Cla•p'ert..utto c'era o pa•reva esserci la den1oc.1·azJa). <1u:ando ci 1gua.rda.v·1no• -0on sin1•pati.a. e con iucom– prensiva CQ!lllJl>a.3sio11e, qu0.1ndo il mo11do definiiva ihussolin1i "t111 Cesare da oa.rneva11e·• e noi eravamo le vittime di quel carne,va,le cJ1e si cred·eve. tipica,. meinte i.taliano, come le se.remiate, 1i m13111dol,inie la ·pesta asciul>ta. Quel •carnevale rera il v,-imo atto d"u– na t,:aigedia che sta é!.ist<1·u,.~gendoun ,,uondo e ohe ha s,pazz,a,to via dalle •loro case decine di 1nia1oni di spag,noU e dfu 1 polaoc,hi, <l'i fin'lande-si e d·i rfranccs'i, ùi loren!esi re di al-torutesini, di belgi e di rnmeni della Bessara,bie.. di ehre·i di ,tutte le 11azionalita, cli non - confo;rm 1 tsti di tutti i 1paesi. Alll'es,Hio coscientemente alftfronta!to :per r.a1gi'oni i– ùea'Ji tla 11ma·minoranza di lottatori si somma l'e!silio 1f(lrzato di grand1 masse, clre en1t,1iano -cosi in co,n .. tatto con le. ,tragica reis,Jtà del momernto. La ""-slitft ~el feuCYtneno ,é ancora una 1~i,prova del1'1univ,e1·salitA. <lei pl'Ocesso che rei tra,vag,Jia e che 1>ur6 con~u1·c, ,fuori dell'aibisso solo 1 se riesce a provocar.e una soli– drur•ieta ,iittiva <lei pcpoll; cc-ntro la so!Lia,vitù clhl li 1J.rninruocia.L',esilio, tl•ivenn.1:to uno dei fattori impol'– ,tanti della vita internnz.ionale, rpu6 essere •uno d2i viei·coli di questa soJi<i-aii·ietft." wux.

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