Studi Sociali - XII - n.15 serie II - 15 febbraio 1941

la d'isfatlla, pure bisog,na, p.'ln·Jare ancora d'altre =– se, meno materiaili, ,meno visibili, 1na non meno ;:mi>ortanti 1per la loro it1ifluenza sugli avvenimonti. VogUo pal"lare deI:a si1m'Path1 per il fascis·mo di unn ,pa,,te dei diriganti francesi e di certi ,quadri del– l'esercito da un Iato; e clall"a,!tro dell'assenza d'e,. nergia e di spitito ,combattivo nella, llllassa generale del popolo. La bo11g;hesia ha SEnlPre òimoslra.Lo. a di:,petlo delle dichi,J.raz-ioni patriottiche, ch'essa metteva !o - piri·to di classe mollo 01!cli sopra della, so'lidarieta ,i-azionale. Gli eselll/9i a]jlJonda<to, in ~ù•ancia e all'e– .ste-ro. Una parte della bo,rgiheskt rframoese a,veva ,e.o. n·cienza che il caipitalismo ilib€'rale era 1ben finito e che per non perire 1 biaogna va prendere fermaimente la via del .[asci.imo. Pero 1.11·tava ,contro la resisLenz.1 d'is·bituzioni .gia vecchie, cont<1·0 vinooli sentimentali slaib,i\itl da tempo. Noi: é un ,ca,so iche il liascisnno si sh, affermato in prim.o luogo i11.1 rpwesi senza ,tra– dizioni ·liberali remote e senza le risorse cleg'.i hnperi coloniali. In questi ultimi ,paesi la crisi crupitallsta, era ,p,iù forte mentr·::! la 1~esistenza libel'ale era :più <ieibole. Nell'im!l)oosibi!ità. d'a,ttua,re essa stessa il fascismo des,idera·to, questa l>Hrte della borg,hesia ri,pon-eva le Eue s1>eranze nell'azione dell'ItJa•lla e ,so•pratu:tlo della Germ.ania, ohe. era.i ai suol occhi, nello stesso tempo, 1a trincea prota.ttrice •COTl!bro il ieomunismo st.wlinia- 110, sempre temuto e che g,!i avvenimenti del 1936 avevano <lt nuovo messo avanti. 'Un'ia.Jt,ra parte della. borg,l1es;a, 1>iù tradi'.oionalisla e .pili :pat,riotta, ed anche più graveme ,n.te m,inacciata rnei suoi inter~ssi dal fascismo, vedeva nell"asoen– sione di Hitler un pericolo n.a.ziouale, 11.naIamenta– btlmente irresoluta tra àJ perioolo hitlerista e quello comurni'Sta, facava gar,gariSimi .con. diohiaraz-ioni in– <l'uocate, stile Da•ladier. Nel popolo. la proJ>a,ganda contro Il tra,ttaLo cli Versrul!les e ql1ella pacifista e disfattisla avevano ,a, 1ioco a poco screditato ogni tentativo di ,gt1erra. A ,Nspetllo del1le sue opinioni antif<tscl3be, é oerto c,he la m,a,ggioranza non era ben oonvi1l ta della I eg! t– ttim1tà della •gue1,ra. Gli ex-combattenU non avevano uessuna voglia di torne.ire <li n·uovo a ifairsi 11·-0mrpere la faceia a pro!!tllo degli speculati.ori del!<> retrovie. Molti IJlellSa\l'ano s ec!a~mente nel!'influ n e <,i11 - .;;ato dei mae,;tri. ,eh~ fosse meglio accettare l!l ser– vitù piuttosto che ricomiociare una g;nen,a che se– gnereb!b.- !,n twtti i modi la morte della c!vilta. E, siell'in:sieme, la -politica degli l\lllt!mi 20 e.nni era stata cosi ingannevole e scorogglante che la mag,gioranza tle! francesi. ipu.r odiando il tfasclsmo, non senti va r.ess.un bisogno di difendersi, giacché aveva l'lm- 1PTeòsioue d,! non o,ver n!entP. <la difendere, nessun 1>atrìmm1iio, e, s·opratm1Ho, nessruna• con,ce1Jion-e. Non s'! dira mai abb,.,,.tia.nza quale elemen,to di de– moraLizzazlone opernia sia tata l'azione del -pa,·tJto comunista francese. La massa degli operai. certo, J',ha segutltp nelle a,ne ,piroette quot!dual[le, ma i mi– gliori elementi, q1uelli che av,relfuero :pobu'to f<>r1rnm·e l quadri d'arnia.none so-vivers!JVa •realle, qneùli ohe e– -rano ca,pa,ci di ri1!ettere da sé e obe metteva.no gli snteressi J.el pro!eta,1,iato i1lternaziouia1Je al di s01>ra <li qneH! dello S,ta,oo ,·usso, erano da telll/po, non solo esclusi dal •partito comwnista. ma scoraigg!atl. svuo– tatJI, ,persi II)er J'a.,;ione operaia. Il pm'lrl,to ,iocial!sta, ,composto sopmtultto da fun– '2lloDaJr1 ed im,piegatà 'J)t>bb1.lcl non era ,pili ohe un organis,mo eletto1,ale con irnt,,cgh! poco confesm•bili, oon capi co~rotti <!alla V'lba politica e dall'QJlllblenle 11Jarlarmentare, mi0tpi e e.on un'i•mtnensa bor,ìa . .E - aegno ca1·atteristico J)er un ,p,a,·tito cosidetto rivolu– :z1on,asrio--- ogni e.1nno si produceva uma nuova cris'i neilile giioventli e t1,a gli studenti socialisti, ol'is! ohe ttin.1va rego1a1,meu-te oon uno sc!ogl1meuto e de!le esclusioni. Nessuno e.spetJtava ,più Jollte erol'C11e da questo partito. Questo qua.ito ai partiti debt! marx,!sti, in cui il ma,rxbmo non a,veva piu. se non il valore d'tuln dog– ma, in ooi à1 socta.li ~mo in.on iera .pill ohe piccoH 1n• tr.ig, h1 elettorali "' grandi ambizioni persona li, e 11 CO'm'lltltd·smo non a'Veva ,rul<trafunzione ehe la• ra![>Jlre– se,n,tanoo. po'li:cieS!<>a e dl.ploma-t,ica dell'ignaro e 01mi– :!)Oltell!te<:Q;pogeniale del proleta,ùato mondiale. Gli a1latrchicl, d'altra ;;,art<>, la cui influenza e,,a dfanltnuita irucessan<temente da! he! ,giorni' dell'anarco– stnda,ca;Jis,mo .francese, non aveva.no mostrato on1glio– tn! poss!Ml1'ba di mnnovamenltlo e si ~nivaino Jru con– tlittl iruternt non adem,plendo a nessun'al ~wuione, a diS(Jleflto d'.ll'll'ideologia che si paest&v,a, sotto mol<ti 11.Slpettl, aid aderota,rM agli avven1,m,enb! mo!dterw!. S'rUIH 80CIALI II.a ,c. G. T., do,p:, il sno iiPe,,trofico svh!u,p,po de.1- :-estate 1936, conserva,·a l',mico interesse di servire ùi ca.mipo di lotta a 1 i partiti socia.lista e comun•ist3,, o dis,pebto degli sfotizi dillJperati d'una piooo,lisstrna minoranza, compleb:1. 1 mente soinrnersa .nella massa a– morfe, e dilaniata essa stessa da. molti dissen,si. Al margine de.le gr:a.nùi orgarnizz.azioni di cui l'u– nictl -soJ.ida era il p-a11~tito comuni!sita, vtvieva,no d re– sicluii dells diHereniti o:p,posiz.ioni, ol1e s'erano a poco a poco divjge fino ud ani,vare molto vicLno a!l,b. dis– semhrnzione inclivi<luale, e Cha ,ra•ocoglievano an po' di Sipirito criUco e ·molte vanità ferite. JJa borghesia f11 a11cooe, i1nbastairdita da una pro– e1perità troppo ìunga, a..ocecata da 1.urt'inc,urabile im– •becilliata, si decorniponcva '<klvanti 1311la semJPlice mi– naccia esteriore. E in venit!\ si s;a,1,abbeid.etto che la decom 1 pos·izion~ •borg,llese, por.ta va con sé la decom,posiz,ione de,\ ,pro- 1etaq~iato. In ogni mso all3, domanda: 1 ba.ttersi o non bat– tersi, né la 1borg,hesia nté il J)l'Oletar~3.1to eraino ca– J)aci di risipo111dore in un senso o nell'alLro; non 1sape,v.ano far altiro che subire passàvaim,en 1 te gli av– -,,enimen-t:i. E' ben difficrle sa-pere El3attrunHinte quel che suc– cede in Fnirncia. Ma, siocomo la situazione pTesenite derLva. in certa n1isura. .dairanteguerra, é tPUI' pos.si - 1l>iledetermfaarc i limiti degli av-veniment! 1>robabili. ,Il "Ov,erno di Pel»in s'iul[lisce gli elemen'ti ree,zio– na,•i dedl'eseroito, del cattolicesillllo e de'.!'!~1d,ustria pesante, d.esiderosi dii stia,!Jl!ke un lf0.sc !smo nazio– !l>aJle. Es:so ·cetiCJ. evhlentiemente cl'aivere uni aipipo.gigio mo!Lo ampio dai contadin•i. Anche se fosse a'bbastam, za :fOI'Le ed abi19 per res1s·tere alle esig,enze def vin– 'Citore é :poco p1-o,babile ohe taa-riVJ!. a sodd!.&frure l:i maS1Se contadine rino al :punt<, d'ottenere un'aq,pa- L' ITALIA E "Non facC'iasmoci troppe il!usioni". L'avvertenza é inutile p·er noi, veterani del!',esilio europeo. Da dieci &nni noni •Ce ne facciarnto iphi; da olt1re dieci anni nlfuia,mo co11tratta l'~rna;ra a~!•tn.1'dinedel ,pessimismo. Non ·ci sia.mo ,e:ntu'3i2..sm.Hl1t.d ,qualche anno fa ua.ndo onieri dtialla1J11 <li Guadrl0.ja1ra cantavano Ban– diera, Rossa, non ci entusiasrmlia·mo grani 1Cbe, oggi' che cantano la st-es~a significativa ca11zone i .iiwigio– rnie,ri iit ;a.lia.ni conoeutrra..bi a1l At€-ne. iPure, se •~orwiene ,stare in giua:rdia contro i propri entusiasmi. 110111 -conviene sv:l'lutare siste·nl!a'U,ca,men– .le tutti i sintomi ohe ,possono essere o sembrare for,ieri d·una •rjs.cossa in .Italia. C'é un dalo di ifrut,to cihe •ne.ssurno IH16 negaa:e. I S-Oldati iit0.iliami comiba-t– tono ma 1 le e mailvoJcntieri, I:a guerra é iIBpopO'lare in tutta la penisola, quasi ,butti i ceti sociali sono stan– •chi del 1·egime, jl)er una ragione o rper 1 1 altra. Esi– stono (],u!nd1 t!e con.diziun! obiettive de!,!<idd,.ra.tta e della rivolta, <.ome nella Frant-ia del 1,814 o in quella del secondo Im•pero a\.la vig,!.Jia di Sedan. Il a·eg,;.me aittrwversa. l\llllt ,momento di squilibrio e d'incertezza: la fe~rei'IJàm.palcatura 1.,·abalh ,per .J'alleuta11si simul– taneo d1 JUO!to viti. Da o~IIB'ltra epi'stola1·e e su•\.le ,troom1ssioni 1'01diotelefo11-icl1e é deficente, stanca, bu– ç·ocrat!ca, tanlo da c,lblbligare il governo a d,ire pili <J meino l:1. verita. nei ,oomwn~ooti ed a caim1bia:re il rtono deLla p1"0fl)agaud•a. Jl servizio dei rifornimentri eJ!,J!esercito •le.scia molto a doo!derare. La "•·otazio– he"' continua neg!J a.lti •comandi indica tutt'altro che e6fician.za. Per 11.rnaguerra. d1e ~à in, precedenza si prevedeva rr,idicohnente ,corta e01ne <1uella conl,ro la .F'raruc-ia, si cit,iuse!·o in an•t.iici[)'O le s(,nole, s,oppri– merndo tota,1J11ente o 111.11rziralmente ,per !l'anno 1940- 41 il sistema dell'esame di S.ta <to obb:igalm-jo e tor- 11a1nclo al vecchio regime del .passaggio, senz'esa·me .con ·medie bassissime. Piocoli sintomi, ma gravi, in un l)aJese ill' reui ogni inll.zia,tiv,a ,i•n·cNvldruiatle é a,mn1l– ,Iat:.aida una minuz·iosa or.gani.zzazione. in oui tutto é regolato, •classificato, codificato. in cui la vigi– l011121ru é oninipresente e •non c'é movimeut..o ohe non abbia •le sue rotaie. li regime 'Jl,Uo dominare H vo– ·polo, ma a condizione che rnon una 111a.1glia dell'im– mensa .-e:te cominci e. cedere. Natura\,mente sarebbe stolto rutim•iibuire tru -coscienza r,ivoluz.ionaria. iil 'Più chlaro ed, im,por,OOJ!ltedi que.;1,l s1•ntomi cli decompo– lSi,z;!one: la malavoglia evidente con out 1' soldruti !– ltalHan,i -cmnlbatJt:>no sn tulti I tronm. '11 regl1J11e dli ca– se11ma ·p·erpetua IJ)no tra.sfonmo,re iu •m immenso ed effioonte esercito ,grandi lll/&~E: di spirito gregario, però in un JJOII)Ot]o lndtvidu;a'llsta ,oome !'dt,a,J!runonon renza di base de!llocrat!ca. I probiem! agrari in Fran– cia non cpossono pili essere risolti con mezze m1S1Ure W a1n:oor meno coni buone 1pGJrcJe sen;,u. effetto 1n-a– tllco. Un raggrU'p•pa.mento deJ,!e forze a'lltlfasciste é a•!J– bastanza im,prolb.:l.bile anche sc'lto 'l'azione d'atli e d'avvenimenti estera1. !Lo scomggia,mento e IJa, di– .si.>ersio111e amteriol'e non possono ohe esser stati ag-: g.r,-va,U da,g~I avvenimenti. Il pai,tilo sooiailista e 1:1 ,C. G. T. sono svan!ti sen~11 sto·ria. La. sola azione che può essere ancora concepibile, e questo sotk: 1 l'iserva cli mi-gl.liori informazion 1 i, potre'.bbe ventre da, g,li a,mbienLi oomunt.sti e sarebbe :neoessarirumeute diretta secondo O't'ientazioni russe, per dei fin! sta– l!nisti. 1E aticora bisogna notare che i '[)rincipali icentri comunisti si trovano nella regione occupat·a <lai tedeschi e che questi tùt!mi non sono ,certo di– fiP0.3Li a lascii!t!f',si manovrare -da questo alleato che ,s; vergogn;a, d'esserlo. Ne11e condizioni 0.tL1Jali ibisogna. non contentarai di parole. Gludicrure ed agiil·e secondo norme e prin– eipi vecohi d,i mezzo secolo srurel>be lll!tre,ttamto atS– surdo ohe andare alla gueri,a, armati di balestre e di frecce. In primo luogo conviene rimeittere in discussfone la. "missi011e del iprolet:11·iato", nozione ma.a•xiista, ma ,condivisa da qu0Si tutto il sociaWJsmo. Lo stu•dio del– l'azione 01pena1ia nella Francia deg'i w!t:i1mivent'anni pa1·agonata a quella clel':a. Jaraneia del '48 o de! '71 ci porta alla conclusione <l'una miserevole decadenz.l. del ,proJeta,r!ato, minaito nella sua vitruHtà. eia cin– quant'anni di s;,eo!aliz,;a,z;one e di m!'!,itan·i,i~az•i011e. E poi. .. ma questo ,é U1l a-Jt,ro af,fare, che ci !)Orta trop·po lontano claL!a situazione francese. ANTOINE SIMON. IL MONDO fa che attrutire !"intima vitalita e spegnere gli en– itusias,mi qruendo non suscita que'!lo della r,ivolta. I! fascismo, nel1la Sll!i1 !otta contro ilo S1Pirito d'lnizia..– tiva i•nd,lviduale, conlro l'im.pulso spontaneo che con– <1-u1ce aH'e.z!one ~ia creduto d'ol-tenere l'wbbidaenz.a '€<l ottlooe l"lneTZfa. Quellì ol1e , mn resisti alla graduale p1,essione sor-tocatrice sono antirfas'cisti; .gli <1•ltrinon sono più nev1>ure fasds•tii. Tanto meno 'J)Os– sono essere dei combattenti. In og,ui modo qualnn– <Jue hruf!'ltra,;ione d'arÌ!I. Hbe,·a II)'U.òsvegli-a•·e quelle coscienze immerse ,ie,\ tonpore total1,tario. •E guai ,per 11 1regtme H g,iorno di quel risvegilio! Se il di'>aslro militare c.ont!nna e la tl!sorganiz– zaz;ione au,menta queì giorno ll)u6 non essere tantO lontano. SeIWa l!luderc! trOII),po, a'bbJQJlllo !l.l dovere ài stu<liare la situ=lone ed i SlllOi1iossirbtil! sviluppi, cen~a1l<lo di non essere co14li di sor:i>resa dagli avve– nd:menti. Un movimento in Italia suebbe in questo momen– to .'.llbba,stanza caotico e n1dinnernt.ale: .\'a'V'V1ersione alla guerra, le n·estrir.!on,! economiche, l'odio contro ! tedeschi ne sarebbero 1e llllOJ.le.·Solo in m1a mino– o·anza il bisogno di J!ibertà e il desideT'io di diatre una soluzione non. ,clitta.toriale ia•Lla or1is:f econo·mtica e 1>olitica d1e altra.versa Il mondo ,irure'bbero moti'Vi al– l'azi'one. Vediamo, in queste eondiz!oni, quale sa1·eb- 1be iil dJBo:e e l'avere d'una riv'Olu,z-ione H0.i!,iana in questo momento. [,'avere: una Francia non :rassegnala., il cui popolo ~ illl/Dlise,•ilo, ma non s',é illllPegnato a fon<lo nella guerra ohe l'ha ,portato rulla sconfitta, urrua. Spa.gna, es;1msta, ,m1 non doma. 'Una Germaniai idropica il cui raclio d'azione smpera.. •evideuitemente -l8Jlimeno per ora- le II)Oss:ibilila di conl:trollo del ,sno ,gov,e1-no.Una scint!•l!e. ohe ,partisse dall'Jta1ia -pol:trebbe drur fuoco al pagliaio eur,ypeo. J-1 dare ... l pericoli ed i fattori ~avorevoli sono molti: 1·i ~lb'biamo g.la visti in 1S•pag,na. Il pericolo numero 'llJio é Hitler, pei'i·colo tauro ,g,rande -che 1pu6 ~,raLizzare in anticipo q,ualun:que moviimento che non a,bbia il ca1·aittere de!,Ja dtSiJ)e– ra•~ione. Non ·c'-é nessun dubbio ,che, 111 caso gl1!llVe, M'l!:ssolini non esiterebbe a sottomettere ,gli !,talian.! eon 1tn14~petedesohe. E. ci ,riusclrnl>be probrub!Jmen– te, se l'•Eluro,pa, amcora ~!Mclita dai colJ>i r,lcevntl, 1t011d·esse seguo d•i vila. Iu ogni modo non bisogna dùmentiro.re che vent·n.nni fa le trutp1pe tedesdl.10 ohe ~ve~1lo com1battn.ito wwt1'0 i russi 1n rivoluz.ione .era.no , dal pu11to di vista statale e ,rniJiftwre, com– ,plebrum.erute 1'0vinate dal •contrug!o. E i,! te.nomeno sl potrteb'be t~II)etere.

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