Studi Sociali - IX - n. 10 serie II - 16 maggio 1938

.7/r.niversario doloroso E' giii passato un anno clal'.a _settin_1a11~ tragica cli maggio che insangumo le vie ~1 Barcellona, togliendo alla lotta contro 11 fascismo alcuni dei suoi migliori combat– tenti. Giii da un anno tace -quando la sua voce sarebbe ,piu necessaria- Cami11o Ber– neri. Noi non commemoriamo ·oggi i nostri morti. Gli avvenimenti si susseguono con ritmo vertio-inoso ed é difficile sottrarsi al– l'inoTanao-o-io del presente per voltarsi in– dieh·o ·o 1~r guardare molto avanti. I no– stri morti li portiamo con noi, compagni e consirrlieri del nostro sforzo. Piu tardi ver– ra il ;iposo e si fara il bilancio e si scrivera la storia. Non la nostra penna quindi -commemora e commenta oggi il tradimento di maggio. Il sangue degli eroi anonimi che han la– sciata la viLa nella resistenza disperata sui campi dell'Aragona e della Catalogna - uomini veri contro il ferro e contro il fuo– co-, il sangue delle vittin1e inn·ocenti dene bombe italo-tedesche, tutto questo sangue che dalla Spagna schizza sull'Europa, sui governi complici, sul proletariato ignavo, questo sangue sf commemora o commenta la strage del maggio 1937. Provocati •per colpire a morte le forze ri– voluzionarie, i fatti di Barcellona non riu– scirono che a indebolirle, indebolendo in pari tempo l'impu'lso della lotta contro il fascismo. Nel campo sociale l'offensiva si L'antefatto della E' gi.i opinione 1coanuue ohe il colQJ•Omiilitare del 19 luglio si•a.131tatouna ca-sa p;i·c. 1 parata da mo1 1 to te,rn– po ,prima; 1mia ,probabi1n1ent•e 110n. si ved:e ancora bene o non si rioconosce, interaonen-lc la com 1 p1icH{t (coscie111te in a,lcuni ,ca.s1. 1c-01npleta1mente, incos-cienrte in a!ltri) degli ,uo,mini politici repubblican1. 1Dara111te ,la ,ditbrutJi.1,ra, ·S'ubiiito dO'po i disastri subi,W nel Marocco, di fronte alla siiluazio11e, ·Caotica çhe s'e,ra ,crea,ta fn Spagina 13' aH'i'llcrem,e,nito ideille orga– nizzazioni di ,tipo tt·ivoluzioum~io -che, se.nzia 111es•suo1 du,bbio, e-ramo so·lo 'la C.N.T. e Ja F.A.I.-13~ prodHIB.se uma ·celebre ,visita .del rre Alfon.so e di Primo de Rivera in Italia, d1ura11ite •la qua1le ·Muss,oli-111i n pe·r– so;na tracciò i 1p.iani d13•ll'in1s1baunazio11e fas·cista in Spagna. Con rnu·:a,bit,udine cm·,rubteiris1bi•ca 1netlla.politica s1pa– g,111olla, quegl'impegn,i -che ,potreibb'er-0 e.ssere docu– llH!ll'tati in n10:.lo quas~ tota 1 le- fiu'l·ouo, se n.-0JJ1 ,pro– p-ria diitne,nticati. l,a!~!Ciati U'll 1 po' Ida 1par,te al r.itovn-0 della cwniitiva da quel viiaggio che cos.titui uno d13i famosi s,ca.•nd'ai1i idi q11e1'l'epoca in Spagna; 1rn,r6 i piani 1d',infiH.Tazio11e ·e d'es,pan,sio,n1e .fascisita ne•lla J}e,nisola, <li cui doveva,no UnJcao:icarsi Primo de Ri– vera e i,l re e t<1.l!tti ,g,Ii 1uo11ninip-01liti1c.i e- i fi1n:an.zi.ari as1SiJC1ia1ti alla loq·o dmrp,1·es,a, Timaee1•0· aHora rneJlle mani de'l Vaiti:cacr10. E, ·cosa st1·ana. uno deigH 1Sltm111nenli 1 prin.8ir1,1:1li del Vaticano nel l'-att ua·z.io1J1e di questi l)rogeUi era Akala Zan1-0,ra s ,te.ss -o. A.ilca1 Ia Zaimora ai 1ProclamriYa 1.:!pu,bblioano in un 1celehre comizio a Vale,nza. hcq 1930. Er a sta,t o. d,urairnte t1rntit,a la sua carriera ,pnH– tica .al fian.co del oo,rnte di Romainoncs. cU cni ern stato ee gretario ,privato e che era i•n •reialtà il f.i'l.10 co11sigli 1 e,re. LI 'C(M1Ji:Je 1d,iRo1manonel:;1 é 'll'IHl sip31cic .d'"eiminenza g-rigia'' nella po'liitica spa,g,nO:la, 1'·mo,mo che -ra.-cev-0, o disfaoeva --seco1n<lo ·le co11JVe,n.ieJ1ze suia e dei ifin.an – zieri ,che -goraivitava110 i 1 111tonnoa lrui- le tdiver.s1~ tra– me che erano 1 necess0rie a far si c he la Spagina non •us1cis5,a mai da rtFna 1s ,irt:u.azio ,nio conGei·va.trice, che Davo·ri~l!·o in ,per,m:a-nenz a gl'i(nit, ~•res·sd d'un ,pi,c– colo· gl'iu•ppo di ,fiina.nzieri a.i se,rvizio di ,poite-nze .stra- nier.e. A1ca,Ja Zamt0ra ,s'a11e6 •COJJl 1 le si•nis ,t.re ,in que,l fa– moso comtté rivoluziona,rio, in quel fa~ noso gruppo di ·pe1~s.0111e "al 13-ervizio della 1np,uhbHca", in se-guito alle esontazioni dell conte di Roma,nones, mo-narchico nl cento per ·cemto. rPer6 eihe. abi1is1sdmo, ave•va vis,ta l'immi1lHmza ,d'ia,vveniJme,niti ,p-e'l· cui 1:c.H·a •neceistSnrio pr,e,pa'l.·.arsi. 0011.1,vi,e,ne .r:icordarc, .a •q•uesoto 1pro110,sito. ·che l'c– se1rd1Lo ,s,pagno4.o n.0111 fu 11nai QHl::t cosa Ge1·ia 1dal pru,nlo rli visita miliitare; •se1co,nd6le avve'Jllturo ,mon!U..rc.hichc t:3 le avv0n 1l11.H·edei fi.narnzireri; per6 kt sua ineffi– c€nza 01fifens:iva -é 111-rovarta da1l1a rsrua atoria. dal teonpo della guerra di Onba in ,poi, •storia •fatta di disa– stri, d'in-disciplin.a. d'ina·pieigabNi ritirate e s~onfittc. Insomma, gli sites·si vizi ohe rode;yano gli t10mini 11olilici, le,g·,a1Li a dop,pio ,fil.o a,g,l'i;n1Lelressidella Chic– t.11. 1·0-rfawa1110 .amiche 1'es-er:cito, dei •cu1i ahbo•nclrnn,to elenco di ge•nera 1 li fo-mnavruno :par,te lVIo•Ia. Gode,t. Quei1po ,del Lia.no -rivo,l,wzioillario anche 4,ui a suo tempo- t,uitta gente vincolata ai ,nQlielei1più co-nser– va:tori e •reaziona,ri. Ri-s,ognava .meLtere ,i,n Til.ira,vo ,q11Jesto .panticolarC' per apiegarsi le ra-gio·ni p-er 1cui, benché l'eseir-cilo fos?,e ernin0nlle1ne,nte •Jno,narchi1co ed d ~uoi •caipi STUDI SOC~IA~L~I:__ __ _______________ 3 trasformo in resistenza, la resistenza in ritirata. Ed era inevitabile che questa si– tuazione ripercuotesse in moçlo analogo nel campo militare. · Berneri e gli altri martiri di maggio a– vrebbero dato quanto si puo dare di più alto e piu prezioso della vita•, perché le loro idee, sostenute con di-s.perata passione fino a'll'eroico ·sacrificio, non ricevessero questa tragica conferma. Tutto non é perduto. Ma se ci salveremo, ci salverii il popolo, con lo spirito del 19 di luglio, che in maggio del '37 si volle affogare nel ma·ssacro. Nell'ora: del peri– colo, si fa di nuovo appe'llo alle masse, a quelle masse che salvarono Madrid e che si cerco di ridurre all'impotenza quando la 101o naturale vitalitii creatrice comincio a far troppa -paura. Tutti capiscono ora che solo grazie a quella vitalita si puo vincere. Per questo tutti i governi del mondo -me– no l'eccezione del Messico, che meriterebbe da parte nostra uno studio speciale- sono oggi, quasi senza ipocrisia, decisi a sacrifi– care l'indipendenza spagnola. Organi del– l'immobilitii, non -possono tollerare le pro– spettive· di sviluppo dei germi vitali di cui il popolo spagnolo é po1·tatore in quest'ora della ·storia del mondo. . I fatti stessi interpretano ·e ricordano og– gi il monito che i rn.orti di ma·ggio la:ncia– rnno agli uomini cli cuore puro e cli buona volontii. L.F. guerra spagnola rP-azio-nari. il conto di RiJn11a:11-0-mJ,S·, Q)or,no segreto dii tuitli gli avvenimenti ,che s'avvicinavano, non ,con– sidera va 1mudente ~1ter,mi•n:ne, 1 per ane-zzo della forza 1N1bblica, le si•nisrt1~,eprfona, li 4·ivoluzjo:nari ,poi: no,n avrebbe potuito e,vi,Dariail 1novionanto •e non ·c'era e– se1,cito ca1p-aco cl i n1 Tc•3,tar,lo, ·come non ,ci fu il 19 ln,glio. Si manovr ,a.va quincH ,pe,rché ,v.e11i<sse la re– p ubb~ica, 1 0 1_1eo:cbé la nno'Va 1·ea'ltU eih'essa ;rappr,e- 5 ,e1n1tia.va n ,che e 1 ra ver.a1nen1te, inevitabile, 11asceese v izi,a'ta e no,n ·Iedes1~ie in anodo ,molto profo,ndo ,gl'in– teressi pilutocraitici. E la Tepu,b.bli0t:1.nacque viziata: il comi-ta.to rivo– littzionario che pasG6 dal caro3re al governo, era giA ma.oc.hia,to, in 11)0,tenza, d-a.He sl1e,s,se ,ta,re del re~ gime 1111011a,rchico. E' 13,t:N1.1l,a l' 1Ltiit•udine c.he 111u·etS1ero h1 ,r1_ueltcrnpo alcuni uomini politici del comitato rivoluzionario; a prima visita é strano ohe, ·per esempio, idei ·socia– lil.:.tti -C-O'lneLargo Cabalbro t:} come Prieilo ,non ab– biau visto più chiaro e Bi siano prestati cosi al lavnro d'Alcala Zamora, arrivando ad el,eggerlo niBn– te ·meno che Presidente della Reipuibblica. Pe,r6 ci sm.10 dtai fa1bti che ·Io epieg.ano. La1rgo Ca~ ,lrnlle1J.·o da 1no.Lto tennpo ,aveva vi,sto il ·pro-bleou,a della riv,o.l,u•zione s,ocials in Spa,gua e L-arg-0 iCiahalllero n,on [111 né é rivo-l·uzi-0.uat~io; é, ci6 ino,n ositauit-e, wno J(]ei pochi uo,mini politici spa.gnoli ch 1 e clm·ante il pea·io'Clo ohe va dal 19 luglio 1936 fino al .giu-g1uo cle,l '37 abbbno 1fait.itouna 1>0Hbica ·ch\a oneGt•amien,t•e non si pu6 chi-aJlHtre co,ntrorivolJ.uzionaria: rmna politica che, 121e,nz.afa.cili>tare i pl'ogres-si de'.Ha 1rLvo'l•uzioinc s,ocia1e gi::i iniziait-a e in srviJru;p,pocositantn in alcune 'l'egioni di S1pag,na, era per6 un.a politica s;pagnoli– s·ta. per vince•re la guerra ed antifasciata aiutentica. Il go,ver,n-o 1~36 ~ 37 di Largo iGaha,llero s,eg,ui que,sta norma: vi,n-cero •la. guerra, ·se,nz-a 1pTeoc01.1Jla'l'Si 1111ollo deJ.le 'CD-nGe•g,urn1ze ri,volt1•Zlionari1J-c,ho que•s1ta vittoria 410.trehbe avere avuto. Lar.go C'aballero, quindi, en.tr6 nel pri,mo governo repubblicano facendo un t"mo proprio giuoco; pcns6 di infl.uir;a 1Jer a,rn3'st,a,re i 11rogres1Si della :reazi-01J1e che incar,nava Alcala Zamor.a e in Cel'lto ,modo- Priefto e aB·sdcura,re 1a rper.sis •ten.za d'lllnia re!l)u,bb~i-ca demo– cratica in ·cui la So,c ia,ldem ocr-azia fosse ,l'a.rhitnL La ·co•n doitta di Largo OaibaHe 1 ro, .spiegaita cosi. in genera.le . dà una €13nsazione di non - cmnplicità coJ1 i 1Piani dielle deGtire; uon ,cos{ ·qiuella di Prieto. Prieto ·aveva da a.tfro,11tare un gra;ve cli1::i3idioi,n– te,r,110·ne·l Pa,•,tiito Socialis1ta. Egli é l'autore direilto d'tma serie di abi,li mainoivnz. ,politiche i,n cui. cer– cando- ·di ·consolidare la. sua po·sizione pera·onale, di– resG·e i •s1uoiisforzi -sie non ,coffnbinati, convergenti con c11ueillidi Rrnma,1w• noo- a fa r 1si ·c he 1mai s 'a,n– da,S.StE) ,più in là ,cl'una ,repubbli.oa ,cous,e ,rva-tri.ce. a1p– pa1·entiamente democ·ratica, ,cihe f!·is;pettilh3Se sopra– lui to e i n modo a•ss,olrnto gl'in,ter·essi bri,La•tmici. P1·ie– to é tNl age-n.te :diretto defl'In,ghi-lterra e. ei s1Jspe,tt{l. mern,bro. ,come il conte di Ro1marno,ncis, dell'"Intelli– gc,nn.3 service". L'ap1pa1~e1nte1w1i,t8.oon ierui si i1n·ei5ie11tavadi trm11te :-il mondo esterno i.l primo ,gabine!Dto revubl)licano era qui.ndi filtizia. Un in6ieme d'interes·si contra– sta, nti vizi avano ed a,nu;uHavano ,il ,lavoro di q111esta rep ,ubbli.ca . Po1ssia.mo 1ci,tare un 1episodio .carrut.teri– Gliico. H c011t0 di Ro 1 m.anon.es , ,che in (casa del Di Marafi6n ave.va 1 costir tui,to il ,primo gabinetto della repubhJi.ca. da,n do la ;presidenza ad AJcal::i Zaimora e, dkitribuend-o i □11inisrteri, incaricato da q1u,e-s,toaite,s– t30 gabinetto di c01nvi,nce11a- il re rche erano 'lrnce•s– sarie le E1uz. (litmis1sioni nello Gll)a-ziod'iun'ora (amebe questo limite .di rt:e1npo eTa s.taito consigliato {la Roman,oneG), si ·rec6 a ·quesrt'uitiimo colloquio co.n Al,fomso XIII. I -nobili, .le dame di corte, ,t,utto quel residuo ct·arit!'.itocrazia chia 1ciroondava ancora il re o viveva adulandolo, gli rinfaJcciaro110, ·1a sua oon– do.tta. Ed eg·li a llo,ra astSiour6 Alfo·nso XIII cha era ne,ceE•Eario •pai-tire di buon ,grado, pe'l· •poter tornare dopo ne1:iipu,re ci,11q1ue all'l.1i, in una Sipaigna 1uinificata. organizzaita e realmente 1111onarchica, dovta avrebbe potuto ricuperare luitti i su oi p oteri. Quest'episodi nc-n ha molta 1mpontanza, !J.le ·r6,lmesso in relazione con gli avvenimenti che lo ,pr eced1aittero, .d:i la 1111i– sura di ,que'1 che poteva arrivare ad eese'l·e il \Primo gaivernD 'Cl.ella t'e11mbbli!Ca. Do 1 po i òùsiastri de•l Marocco ,s'era i ,ntensiifica.ta iu Spag,na l'a,gLtazioine IJ.)·DIP01ana-, co11n'era Gu 1ccessio ,gi::i ,prfona, quando avvenne la perdiita dellt:> is·ole anrtil– laine, che provocò dei 11niinacci,os,imo,vimeruti allltimo– na·rchici. Colla caduta di Primo .de, Rivera il 1pro– blema aveva acquislruto nuovi aspetti. La !minaccia deij•la rivo 1 luzione da p,arte (Lalle ,classi pdll iun1ili era latente. per6 c,011tinua; bisognava 1 preve11irla. E la r€1I)ubhiica allora venJ1e 'llO'll. coJne ,moiVime.illl:oau– terntico, ec,.clmsivam1011Jl:1a po!l)oijare, Jua a•n-che 1per la co'l1vergènza dre,gl'i,nteressi ,bm:ocn.11tici e ,pliu,tocraitici. Quel famoso 14 aprile che noi stetStSi, da lontano. oo •nside1raiva.mo oorne una <lata •n1-01no 1 ran,da 1 per il de– s,ti no d131 J)Opo lo 6pa,gnolo, aveva in realta poca imtPortaJ11za di fronte a ciò 1 che doveva a•vve-nire do,po. Per il popolo na:turalnnrent,a ,fiu 1.1110 sfogo, ,un'esp10- si,01ne formida.bìle. II ,general Mola era allora 1oapo di pubblica ,Sicure.zza .a l\1Iad1rid •e, ,godeva d'1mna tal fama di neazct,01rario, di mionar,clli•co ai •ce11ito 11.rnr ce'l:11to,di ne1nico giurruto ·di tuitte Io liber1tft. demo· crrutioh·e. che 1una .del-la 1ragioni princi1pali pe·l' cui il ·po'l)olo madrileno aiccoltS·e ,con giubiJo la repub– bljC<:'t1fu la s1rnranza di Je,varsi di dosso 'la ·sua li– rannia. 'll p1'imo gove•n1<0 della repubMica non fi~ce in 1·eal.t;i 11-ieute di pratico :per libe;i·,a,rsi dai 'SU •Oi ;pe-g. g•iori nemici; gifl. da p•rhna era imp 1egrna.to ra non cambiar nie,nte nella 131i,trnazi-0ne dell'e s,er,cit-0 . Tiutti lo ricordirumo. Do•v1a;vaessere un igoverno 1i•berale e de11nocra;tico e si con ,re4·iti rapidrunente. in 1nodo ine– spliooibile per chi 1o vede.va •formaito d•a un'alleanza repubblicano - soci.a.li sta. in iu111 ,governo realmente reazionario. I r1wimi ,m01vim,e11iti di ,carattere sociale furono repr.essi, cormo tS•i ,sa, i,n modo vioil1entissi,mo~ JJe,ggio ,ahe aotlo Pl'imo lde Rivera. Vennero tutti i faUi in .cui s-i cli121tin,seMa.m:a c01Jne ul\llinis,tro de Gober,naci6n" (chi·amato l\llinis.t·ro dei 108 .morti. per la sua a.zione d•u,ranle i ,primi sei mesi di governo); gH avvienim-e111oti .di Ca.stilblanico, d'Andalusia, d·i Bar– cellona. ohe dP,trtero 'la 1mis,11ra di qna,nto si Q)!'Ol)O• neva fare il ,gov0J1110. Uno dei sintoll'lli pili eloqueinti dcil c arattere com– ple,tamen,te •coni::ia.rvatore degl'in1,p.egni .iwe.si in pre– cedenza dal go,verno cosidetto- Tivoluzi onario, é la Gna politica .a,g-raria. Il l)roblema agrario conitimua ad ee1s:ere in Spagna il proble,ma ,ce,ntralc. In 11es-su1J.1 'luogo si riceve, co– me in Spagna, l'impression!a- <li trovarsi in un ,pacee. svalidiato. E i co•nlaclini spaginoli sono .strnti s.emipre. più dogli operai inid1u&tri-ali, le vittimo di .tutite lo ruberie. Tu lti Ga,ppiamo che .la Spagna er,a n.n 1 pae12e fen– da.lo, in mano di ,p,oche famigliia, ariiStocratiche, cho– possd dev.ano quasi 11 uitta la 1ter1·a. Soilto 4a .moua,r– chia,Jla cd1'iaNitl1 ode,l contadino ru a·ssolwta, totale; non c'era una classe contadina, indipendie,n,te; c'e– rano,1 oltre i b~·accia,nti, affiNJUari, coloni, ll.nezzad·ri; i terratenen1ti stessi ai\1z.vano organizzate 'le socieità di m{glioram.ento e di e1·edito aigricolo e ,le cosidetito societ:i d'irrigazione-; tutte societ:i i.nter,provinciali o intercomunali, attrave.rso le q111ali aoi sfru.ttavano dil'e1qa1111ente i co-ntadini. Ques:ti J.avo 1 ravano 1e il 1)1'0· d,oU{J• totale de,l loTo lavoro <tnrnava in mano ag·li e[feUi,vi p 1 roprietari dol'la rter•ra, .pe-r m-ezzo di ques•tc soci12,ta r,urali che arri.vavano ad essere diverse cen– tinaia in lutta la S1,agna. . L~ r~'l~Ubblica si acci,nse al'la 'l"i•forma agraria, 1Jer6 s1 _ l11?11L? a u,n minitno ·quasi trascu·rabile d'e121pro– pnaz1on1 con 1pa,g-a1mernto d'1ndenui,ta, di te•r1·e appar– tene,mli a gra,1wli l)ro111rietari come i.l conite di Medi– naoeli, il con 1 te .(li Guadalihor,cc, ,lo stie,s·so Romano– n,es. es,pTopriazio•ni che non alte,rar-0no R ffa,tito i'l 'l·i,t– mo del.la viit.a.dei contadini. né il ·loro sfr1.1ttam.ento. Con i1 se·condo gove-r.no 1·eipu,bbUoarno di sinistra del febbraio cle-1 ' 36, 6i fe -ce qualche passo avanti E!3•ll'a1p,plicazio'l:10 della Tiforma, approvart.a dal Par1a– ma,nto; -e.p,purc-. 1111algrado la legg·e 1pre,vedeG:se 1'c– s1n·o111·iazio,nelSen;,,a i•nd•ellinizzo, neippiu•re allora s'oso a~1d~r ,~iù in h.'t d'una ;pal'li{l,a -rifonma, ,con espropria– z10.111 eh i110.cainrportanza, c,he la•sciavano H p1"0blema nello s:tr:>sso •s:.tato in cui si 1tro, vava '{ }Qiando cadde la ,m,o,nar.c.hia. Per •que&to, da fe ,bbra.io a luglio, 10- clcG1tre po 1 torono Bervinsi d•ei contadini, sio,billandoli conliro ll governo. Tutta una serio di fatiti, pe-nfeHa– mente dociuimeulati. ohe ,vanno òal 16 ,f!a-bhra·ioal 1D luglio 1936, di,mo·Sitra come la borghesia conserva. t•ri1cesipag;n,ol,a sfru.U.6 abilmenitJe ,i suoi ,pro•pri delititi la. si 1 tu_azi011e ùa lei ,s,t•eEea rcreata -nelle campa,gne: J)e-r ag1tana, i ,con,tachnì ,contro i.I governo di si,nit~1tra. D~tra.nte il go,ver,no GH Ro,blea. Lerroux Bi preparò ~nehc'?loea,n.1r,i11t'a la s,o'IJerv,azione ,mi-li-tare, ,per il caso li~ eim le 1s1n1stre antvas-s·e~ro al p-oteTe. Tutti ricor– d1~,mo che dopo il cos-iil ,art.to biennio rosso, ,con il primo governo di ooali.zio ne ir epubb.licano. socialista --che fu un cli1Sasti·o pe4• 1e classi :PO!POlari e sopra• tutto p-er ,Ja C.N.T.- ,,e1B1·e il governo del cosidetto.

RkJQdWJsaXNoZXIy