Studi Sociali - anno VI - n. 38 - 20 febbraio 1935

4 la. minoranza in a1 mi e disposta a ric01·darg.lielo ogn, qualvolta se 11~: ì..lfmentica.-sse, --- uau.ché pronla. a t:onconere ~1:1 suo l'ov,es,cia.mento non appena la mag– gio,r1,.u1za..si sarà ,convinta con l'esempio atutrchi.co di poterne r-are a •meno. ,Non so se Leval co11sidererù ancora illusorio qne– sto concetto clelia Hbera speri.Inentazione, ·- ,con– c1uiBta rivoluzionaria -du.l ba-s.so e 11011 con:::essione <hdl'alto, - ma 1ni p~t..re difficile. -t.:he po8:rn. ritnnel"lo più illusorio del concetto suo di giuadagna.re .presto l',ad'esione a.N'anarchisino delle g.ram:li masse . .s-euza ,di cui J1on sar-ebbe poss·ibile alcun tot•a1litaris1mo, e di guadagnar.le proprio col :preconizzare ,concetti tota:– litari, .A ·parte che 1111•.1 tale vittoria anar·chica 110n pot;·01bhe lostesso signHicare ,.,. lt.ro che libert·ù e riuindi anche via aperta al:la libera ;{perimentazione per tutti, basta osservar~ i'l mo-ndo attorno a noi e tener present.i J'n.Llu-ale psi-cologia e mentalità delle masse (e de.gli ste.ssi rivoluzionati. compresi gii anarchici) per .capire che ::;i Lratl:1 •:l'u11n illu~done puerMe, a meno che. non si pens-i a una ri volu:c:iv~i.e molto lontana. E anche a,llo-ra sarebl.Je ,cù:3'.t. innllo problematica! Leval ,diice che noi anarchicj "non cessiamo -daì– l'essere minoranza p13rché non abbi"amo ,concetti ,to– talitari·: e che le mass.e sono attratte dì pill "<lai partiti con ,concetti tota•litari" Si; ma l'attrazione si derv,e 110n rul loro totalitaris•mo, he·nsi solo- ai r\i– felti e ten_denze malsane di opportunismo, autorita– ris-mo e Servilismo · delle masse, che i partiti, - totalitari isolo 11e1 senso che vog,liono- "tntto il po– te.re· · -e non 11ei loro programmi a.ssai me110 rico- 1trnttivj •dei nostri, - s,f,ruttano e incoraggiano nel propl'io interesse -di dominio, invece di combatterli coime fa-cciamò noi. E' questa la ve·ra e pi\1 fo1,te ragione per ,cni gli anarchici. 1 prhna della ri-voln– zione, hanuo un raggio d'intluenza relativan1-ente J.imit.ato fra le masse, le qu-ali si muovono s.otto la spinta di tendenze, impulsi e passioni ,meno 1 razio– na·li, .più e•lementari, non sempre rivoluzi9nari G libertari, - ta1voltia anzi o-pposti, - in ra~)porto -COl\ la loro vita immediata. Possono es.servi mornen 1 tl eccezionali di commozione generale, in cui una ini• ziativa anarchica coraggiosa .e intelligente riesca a 11_-3 scinare le ·masse a.Ila battaglia, ,ed é -bene in .ta:1i casi non lasciarsi sfuggire ila buona occasione; ma i moventi aUora sono diversi -e non vanno più in 18. delle- circostanze conting.enti ·della lo1ta armata. Se fosse vero quel ,cbe dice Leva!, che :l'adesione <1el 1 Ie masse -dipenda dal pro.porre loro progra,mmi ricostruttivi rne.glio elaborati, il partito anarchico <lov-rebbe aver .guadagnato, a ,sé irnolte più masse cli tutti gli .altri ,partiti; pe•r-ché, ll~l' ,quant~ pover.-1 Leval trovi la conce·zione ricostruttiva. delkt maggior parte de,i 110stri milita111ti, pur·e egli stesso ebbe a. 1•iconos-cere in .a.lltri suoi scritti ,che l'anar,chismo tiene in proposito una pro,duzione a!bbondante, della qua.le .mancano le alt:·0- .scuole .socia-liste, e snperioro· nnche a •quella dei sindacalisti. Se mai, il -difetto dei vari disegni <li ricostruzione sociale anarchica (Guilll-at~-1ne,Kro-potkin, Grave, Mella, ,F'aure, -ec-c.) é Jiitato~ forse, quello di sembrare nel loro 11nive1·sa• lis-mo tro,ppo totalitari, per non aver insistito o sviluppato di ;più .l'idea -della :Hber,a .sperimentazione, che pure •era i,m-plicita ,nel loro ,concetto- ri,coatrnt– ti-vo - del.la socie-la futufa. L'errore tota.Ji-ta,rio, in realta, non ,co-nsi-ste1 11e1 ])ro.sipettare. soluzioni di ,carattere univ-ers,aJe. :Al clon– trario, conie i.ipotesi, é necessario- studiare ·e Jll'O· s.petta,rne anche di t-a.Ji, pe,r,ché, - ha .ragione Leva.I. - la gente vuol sapere eh-~-metodi di ri:costr-uzione– noi pr.oponiaimo per .tutti, e 11011 so11-tanto ci6 che ci. p1·oponiamo ,di fare .per conto no.Sitro. -Bisogna sa.per ris.ponclere a 1 qnesta esig.enza, per ,mostrare che sa,rebbe possibile una ricostruzione totale della vita s,oci·ale su basi -anar,chiche-, se l'i11itera colle_t– tivitt'i. ,consentisse -con noi. Rite,ngo quindi utile e ne.cessa ria anche Yelal.Jorazione di 1pia.ni e progra·m,mi in questo senso·, sia come com,pito -elementare di r,,ropa,gauda, :sia -come 1rn~-zzo·di ca·pacitazio,ne, come ricerca, •come s1tudio de-He poss-ibili esiperì·enze riv?– luzio.nia,i•ie. M-a si cade neH'-errore totalita-ri,o, con le ,pe.ggiori cons,eguenze autoritarie., nel ·p:::e.sentan~ .tali ipia-1:ta· fonnG- come soluzioni uni-che per tutta .la vita s-o• eia.là. •L'.errore consis•te non nei ,piani in s<é, ma nel voler esoludNe ,per uno ·cli essi tutti gli altri, merntre ciascun.o ·deve essere inteso come unia ·delle vaT1e soluzioni 'JlQ.ssibili, che non es-elude le altre e -cbe avra valore solo a prova -co-mpiuta ,e in ragione dei consensi ,che otterrà con .la pro.pagan,cla e -sopratutto con l'-esempio, aWatto pratico. L'er.rore é c-reclere possi·bile una soJa soluzione, ,anche neJ caso dei più vasti 1cons-ensi a.. narchici, -e nel pre.supporr•e come· s-icuro o ,più 'Probabile. a .pr.iori, un cons-enso gene– ra.le con l'a-nar, chis.mo- , trascurando ,l'ipotesi mol!t.o ,più veros-imile che·, ailmèno ,per un primo 'J.lP.rioflo S'l'UJ>l SOCIALI rivoluzionario, -gli ana1,chici saranno ,ancora n·na •mi– noranza -e che le loi·o reaJjzzazJo-ni, in stretto ;1·ap– porto :co·n le proprie fo-rze e capacità, sa-ranno su– lJoncpnate a tale condizione di fatto. Tra,scurando •proprio -..1uesta eveutualitii più pro• lJabile, cÙlla-ndos-i J1e.lil'ì_llusione di_ 'f:011sens-i totali– tari .o qùasi, significhel'ebbe sceg-lìcre-, .per la 1:ieo– struzione, per l'ap·pnn1t.o il te-rreno rnenn soHdo ·e pili rna-lsicuro, anii :I vuoto addirittura. ·Mettiamoci. sf, in grado -cli ~;apere ci6 ,che faremmo e propor– retnm.o anche nel ,c~so meno pro,ha!bile d·n-n•.J, nD;..;t.n1. prevale·nza a.ssoluta ne1la rivoluzione; ma. so.pratutLo .ve-~iamo di saper be·.ne <·ili che vorremo e- potre,rno fare noi, -co-me ·foria ·di ndnora-nza, con le fDn~e eho . più o meno giU. conos-cia.mo -a no~lnl .disposizione o su ,cui con più sieunizzn 'fJO:ìsiamo· :-.po.rare-. E' da rp1e:1to ·pnn·to cl! vL,t.., che dohhiamo in ::il)O– cial modo studiare il pruhlt 1na de\l-1 rkostnrnione, conla11do sopra 1111. punto •di pa.rlenza pil1 solido di qnalsia~.;i premessa. Lola,lita.ria. •Sa.remo così in 11nn sitnnilone più favorcrole, .vr-:1ticarnente, anche· 11d ,casu t·h.e ci .::;i aprh;:;ero dinanzi orizzonti _pili -v~wl i. •Q,un.lsiasi ricoslruzione t.otalil.aria., infa:LU, -- da.Lo che essa sia 11rnssibilH ecl augura.bile (ciò che. io 110n. credo) - .non po-tre·bb.e in ogni ca.so f,a,rsi mai in eontrasto con la libera ~-perime•ntazione, ma ~010 co1~1e una conseg11e1na .cli questa .. Dobbiamo •dmTque prepara.rei alla libera s11erim-en– tazione d'un llavoro ricostruttivo a11 1 ~ll'chico, e prep:•l– rarla, [i11 da og,gi, ~da con la. propaganda, -sia -con l'organizzarci in previsjone -0e·1 da fare- nei più vari ,modi, sia. con quelle norme ,pr:aliche e di studio concreto che Le-val consigli'a. E _ dobbiamo altr-esi acca1npare fin {la o.ra, in cospetto ,deg•li altri .partiti rivoluzionari, coi qu:tli pro,lJabilmente 1a .lotta rivo– lnzio-naria e ln-surrezionale •d metterà a contatto od a fianco nel-Ì'ora dei frnp1·emi ci,menti contro ,lo Stato B il {)apita1ismo, q·neista nostra esig.enza hnpres-cin·· di1bile, J10.n solo cli .I:ùera. critica, •ma anche· del.la massima libe:rta di sperim:e,nitazione: dei nostri 1Si· sterni ricostruttivi, - sempre, s-'intende, nell',a·mbit.o– dells nostre .possibilità, fo-rze e ca,pacita, ·e co.l. .solo limite -della lil>erta altrui, - libe-rtci che noi si"amo decisi a conquistare .nella rjvo,lnzio-ne e a difenderla .poi a qual.u,nque coo1to, .per noi ,e .per tutti. r-Io. ,qui esaminato .l.e sole due ipotesi, meuo pro– lrnbiJe l'una e pili ·l'altra, 'ct'unia 12re_yal.§.nz..a g1_na.r..c,!1.i..C'.a_ nella ,rivoluzione e rl'una .}los-izjone nOn 1prev.a1ente, -di •minoranza, rna con f.orze e ca:pa.cità snfficienti a imporre ,rugli altri 0. esercitare -da noi stessi i'~ cliritt.o di libe-ra S'l)a 1 :iment.•azio-ne. T. . .. as-cio da parto i'ipotesi, .purtroppo a.nch'es·s.a l)o.;;;-sihile in ,q:ualche .pae·se .o vH1, ù'una sco,n fi,tta comp·leta, o d'una posi• zione no.stra ·di tale. assoluta inf-erio.rità di fo-rz.e o di •capacita, -che- ci lasci alla mercé -di .quailsiasi ·partito autoritario .trionfante dopo ]a rivo.ltrzio.n-e. Sare.1nmo aUora in condizioni su per giù simili rulle attua-Ii, o equivalenti, che .no,n -ci consentirebbero quasi certo niun-a sperimentazione no-stra .propria. M·a é ovvio che in tàli circos-tanze sarebbe ancora più utopiistico par-lare •d'un nostro totalita.ris1no. Ci sarebbe .solo, allora, i.I totalitarismo ciel partito do· minante, s-enz'1a.ltro freno che lo- s-pirito di ,r.irvoHa nostro e •quello rlmasto .ancor vivo -ne 1 l po.polo. La rivoluzione, la vera, Ra,ra ancora ·da fare. Ho finito. Come i .Jettori vedo.no, l'articolo -cli· Levai ,che volevo confutal'n é .stato piutto.sto l'oc-ca,si.one di esporre ,e spiegare -meg.lio le mie, i-dee di s,pe-ri– mentalis,mo. s:-ocia•le, l~he n~n !'-oggetto ve.r-0 ,e 1pro,prio del,la confuta.zione:, meno che per un -paio delle .sue a-ffeDm-azi, o.ni -più categoriche. Gli ,é che, ,man n1a.no che gli argomenti mi IS•Correvano dalla penu.a, -e1·0 sempr.e meno sicuro. d'un dissenso, veTa11nen.te fon· dame.ntale 1con l'amico Leval, e maggiore i-1 dubbio 1cli trova,rmi di fr.onte -a una questione di paxole più che -di ,gostanza. iDissen.so vi .s'ara, -d•i ce.rto; 1na forse ,non -cosi gr·ave come n1i parev.a ,da •principio. Pe:r ci6 non .mj so,no, -0ccu,pato cli aHre afferma• zioni s.econd1arie di Leval, ch·e 1 mi paiono 'discuUbili: per esen1pio, che :(laNve.ro .g.Ji av-ve-nimeuU odierJ1i si producano a sa,lti, che la -vittoria dei lbolscevlchi in 1 Rus,sia e .la sconfitta dei nostri si debba .a una magginre ·capacita a.·i-costru.Ltiva -de-i pri-mi, che,, -una seri,a, caparitazione nostra totailita1·i.a -poss-a farsi con tutta rapidità, ecc. Sono· a,r,.gomenti su cui bisogne: rebbe: spiegarsi a lungo, ma -di secondaria im.por– tm1za: ed io ho già scritto. troppo. - e Lev.al e i lettori me ne ~cusino. Il lupo perde il 1)e1o, 1n.a non il ,vizio! 1Per6 credo ,cli .non aver scritto inuthlmente, se s0,no riuscito ,a esipo:i•.re H .mio pensiero .sopra un 1>roblema cosi im.portante ·cJeUa a· i-volozio.ne e iclell'a• rnarcbismo: - anche se la polemica · con Levai Ei :pa8sata sn s.econcla l i.ne•a e, potrebbe ,cJa,rsi, su moHe cose ,ch:e ho ·dettar -egii 1 po.s.sa trovarsi ;pili -d'~ccordo elle in idisa•ocordo con me. ·No-n ,sar.ebbe la prima 'Vo. J.ta che ci-6 mi ,suCcede 1 111ellediscussioni coi com- pagni. E vorrei ve·ramente che tutte .le 1pole.mi.clle tr,a compagni avess-ero il 1jsttltato di trovarli -.Più se:riamente concordi alla éne che iu :prin,cipio. Sa1-~L ù,es-so il risuHato anche -d1 ·que::;La mia -discussione con Leva-I'? Non ne sono sicu-ro, - nu.t lo spero. LUIGI F,A•B,BRI. SPUNTI CRITICI E POLEMICI IN MARGINE ALL'UGGIOSA E INTERMINABILE POLE1MICA. - Ci si chieù-e da molte •parti se, dopo 1(., nostre eriliche a '~Lotte <Sociali" a propos,ito ùelb .nota polemica. 110n ~t.bhia1mo nulla da 1 dire Gullo svi– luppo che. ,p2-r ritorsione, sta dando ora -dal· lato -oppesto rl'lb stessa polemica L'Adunata dei Refrat– tari di New York, in specie dal n. 44 d-el 10 novem– bre u. 8., allungandola, a·llargandola e·d inasprendola oltre Ogni dire, coi nvolgenr dovi anche militanti che v: sono clel tutto estra.ne- i. Che pos•s,iwmv dire, fu or.ché ,deplonnlo e doler cene ~-lm-:1, ramen.te?0( :cuparci <li ·que1lle ,innumeri 1.ue· stio·ni, ·alcune :deille qual-i ve-echi e di 10 anni ,e -p iù? Ci manche,relJlJe al tro-! Sia.i'ì10, al c-ontrar,i,o, p-enti-tis• · r3-imi a,nche - c.le- 1 po,co ch e ahbia m detto, ,e ci S1_)iace che. ci6 ,ci obblighi a .de, clica.rv, i anc:on1 questo 3,punto 1 ch-s ·per6 sarà l'u!timo. Ci sC us.ino quindi i compa– gni che ci han •mandato lettere, proteste, rettif-i-che, tl·ocumenti, ecc. se non pubblichiamo, nulla, ·e ici li– mitiamo a ,poche- paro1e nostre a -titolo di chiusura. Come protest-a,mm-o •prima r,e.r .un attacco a "L'A– •dnnat.a.·1, nou ne-r di-fendere qu-es-ta che non ne ha hìscgno, ma perché "Lotte : socia.li' ', più al'fine a roi, screditava con una pessima p ul.Jblica.2ione !'o– .per.a propria, ·che ci premeva assai più delle pe•r• Bone, allo stesso mo,lo gli .atta,cchi attuali a lungo met1,aggio contro • ~Lotte Sn ciali", se (come g,ià p-=!r ;'L'A1clnnata'·) ci a• ddalora.no persona·lirnente per l'a– rnicizia. con alcuni , c he c0-11os.ciamo sinceri. fedeli alla. ca.usa e pieni ad.i •s·pirito idi sacrificio, verso cui sono ,profoncla•m,e,nte inginSte -le iùgi11ri2. e accuse riVo lte loro, - per e~empio, i compagni P. J~e,lcino ,e. P.ar, cré. - .ci spiacciono molto cli ,più perché Lolgono -~erietCt al laVO"l'O pO'litico dt,i lo.ro autori, col •q11-alein parte ,c.ìis,cordta.rno, é ver,o, ma c he pnre per tant'altra par– te é u,tllissimo•. E' questo lavoro, ,tlegl-i .uni e cle.g;i altri, -che occo,rre ~a-lvr!.guardare. Che fare all'-110})0, ttoi e-stranei alla rissa, finché .questa no11 -cessa? Non immi-schiaJ.·se-ne e possibi-1- m-ente igno:rarla. Noi, ,cni una. s,pecie di clover:e d'uf– ficio impone di legg-er tutto, ,dichiariamo che te– ni-anno conto delle •dit,ese- ch·e cias.cuna parle fa di s(• e vi crediamo ,s.enz'.a•ltro; ma non .prendiamo su: serio una parola sola cì.eNe .accns-e che .i contendenti Hi. sèam·bi·anp-. J!J Se~Wiamo. ·atto 111a1e a ficcarci il naso in •p,3ssato, re,sti inl-es10 che il eletto da. noi a più ripre::;e nei 111m1eri s:eo,rsi va·le per tutti, anche se pre{e,rimmo riVolgerci ,o.cctrnionalme.nte nl compagni più vicini a noi per teude1na., perché non si sos·pettassH di nna nostra parzialità s-ettaria. Ci s·iamo !S,l}i,eg,ati'? Sper.ia,nùO di :si; ché a. clir me– glio e cli più ci verrebbe. nne-no La ·pazi-enza.. ]~.· giù u~1. an.n<> che .la i'a0cenlda ,si 1p,rolunga; e ci par•~ giunta l'ora ·di far pnnto -e basta. Almeno I)er ,conto 11os-fro. Parliamo ·cl'altrO! * * LE C.ONFE•SSIONI ;DI KARL ERN.ST E .IL SET· TARl•SMO so,clAL .,COMUNISTA. - Socialist-i e comu.nisti ,profittano ,di uno s,critto postumo (a.s.sai clisoutibile, .del resto) dE.: fucilato faiscisla tedesco ·Ern,st, confessarntesi .autore principaJe- d,ell'incendio del [Rei:chsta-g, ·per gettare di nuov,o il fango d-el ,sosnett,o- su Van d,er Lnbhe. 1-1Nuovo Avanti idi Pa– rig( 11. 29 1clell'8 -dicembre u. s., jnsi-nu:av.a ancor-a 1a: posisibilità ",cli ,una cos,c.iente- ·partecipazi-one de.l• '1'anarc•hico ,oland·ese. ad un cnmplotto 1 di •Stato", n-e-ì– l'atto stesso •che dice ;man-carne, ",la l)'l'OVa materi,a:l1e·•. 1Ma. non ,sa.r,eblbe ~ll'veee una chia~·a ,prova mate – riale del -contrario, s.enza ri-cor,clar,ne l'-o.nèsto c o.nt,e– gno• al .processo; e .fin .sotto ·la ma11naia del ca.n1efice, l'aft'ennazione del!l'Ernst ch·e, "fino, all'ultimo Van ,de,r Lubbe fu lasciato nena ,convin.zLone di lavorm·e da so 1 lo"? In-somma, Yan der Lubbe, .ne'tla peggiore ipot,esi, n-o n avr•ebbe .avnto .a1tro torto che teli confi– dar,si , e.on qua:1che finto .rivo·1uziona rio -c hé lo tra:di ,e •dette mo-do ad .agenti .fascisti ùi or-di.re alle spalle ,cU ,lui e a sua in-saputa la ,loro Lr-ama inferna.-le. Qua1cosa cH simHe ·accadde i.n Rom-~, nel 1925, a! socia,1ista Zaniboni, che l)u•re..giustamente i :;ocialisti oggi esaltano. Eppoi, ,p·er-ché "Il Nu1ovo Avanti" chiama "a-nar-· chico'' Van ,d e-r Lubhe, che a-1ùa-rchko non ,fu ·mal, e tniUi : sa-n.no che fu un -cnmunista .,clk;sidente? For,so per-ché un 1, 6 1cle'1los-cre·dito che si vorrebbe au"corn -g,ettar-e ,su -q,ueLlia vitt.iirna itlel fascismo tedesco, si estenda subdola-m-ente "fino agli anar.cl1ici, -cos-i r-0-m– pitori -di uova nel paniere 1del polit\cantis.rno rosso o ros-eo·? AI "N-uc1vo Av-anti" -fa c.o-ror.att,ual& sua alleata ... a. ,denti stretti ,Azione Popol~re •di P.arigi, n. 4 -del 15 -di,cembre, che in <ba,se a,lle rivelazioni cli Ernst nega la buona fede •dei giq-r,nali a1narchici, che in -passato -difesero Van de,· 'Lu-bhe ,e -cr.itkarono iDi– ·mitrorr per ia ·sua inge•neroS-ita ·at 1p-roc-ess,o verso i l suo -coi1mpu-tato. E pr-ete-nd-eir'elbl.Je ora ,il nosti'o " in.ea cul-pa" ! Eppure Van der .Lubbe ··esce imma· .coiato cl-aquest'altra oùcLata di 'fango , ment re si ,sa cl1e il Di mitroff ·é -cliv-enta-to ,ora un ca .po cl,ella !u• gubJ'e -po1 lJzia:rus.sa, che anche cli 1·ec-ente ha vei~satù– tn.nto· , sa.ng- ue •di pe rse,.guitaiti poliUci. ,Quel che 1pos-sono o.ggi 1·i-conoscere i g·ioruali anar• clti•ci é una. icosa ,szyla: che J)i-n1;itr-oi\f 1 .capo i(lella polizhi eh.e ha fatto fuci-lar,~ testé più cli cento comu•

RkJQdWJsaXNoZXIy