Studi Sociali - anno V - n. 34 - 13 ottobre 1934

* ·* * Per rimediare a questi nuovi mali Renza ricadere negli antiehi. bisogna organizzarsi in mollo perfet– tamente anarchico. eioé senza alcuna atHorit8 né pa– lese né mascherata. Bisogna, dicevamo nel nostro programma, darsi un ol"'dinamenlo che concilii 1.1 libera iniziativa degl'individui e· dei gruppi. il libero sviluppo di tutte le facolta e di tutte le volontù. con l'unita di azione, la dis,ciplina e spe~so anche il 3e• greto necessarii nella lotta. ·E' ci6 possibile? Certamente, ma solo a condizione che i membri del partito abbiano un'intelligenza piena. e chiara del f'ine che si vuol raggiungere e dei mezzi adatti a raggiungerlo. Se questa condizione non si risc,ontra, si avrà un bel dire che i <.:api nuocciono, che essi arrestano l'iniziativa degli altri e fa'lsano il concetto colletti• vo; i capi vi saranno e nuoceranno tutto quel che possono - oppure non si fara niente di quello che nn uomo solo é impotente a fare. Se invece questa intelligenza profonda, ,completa del programma sarà genera•lizzata. e con essa ,·i sa1·anno passione vera. desiderio ardente cli vittoria, s.pirito di solidarietà ecl amicizia tra noi, tutto JWO· <'Pdera nel modo più sempli(·e e più naturale. Quando uno é ben convinto di un programma e vuole fare qualche cosa perché esso trionfi, ricerca naturalmente quelli che pensano come lui. si unisc.:e a loro, e si sente moralmente obbligato a cooperare. per le vie e coi mezzi che sono a Bua portata. all'o– pera comune. Questo basta perché uno sia membro del J)artito, giacché per partito intendiamo l'insierne <]i tutti coloro che abbracciano il programma. TI(~ propugnano il trionfo e si considerano vincolati 4 non fare nulla che gli sia contrario. J modi poi come si attuano la solidariet:i e la LaSituazione Spagnuola Scri\'O queslr righe t;Otto l'im1wessioue deli'.attua– lit:i spagnuola, e della situazionC" dei uostri c·om pagni in q11ell'att11alit<.i. Un p6 trhitP. u11 11ll tinh>· ,roso. La reazione avanza. Contro ùi e.ssa i ca.pi socialisti. vedendosi sloggiali dal Potere repubbli– cano, dall'alto e.lei quale fecero assassinare cento cinquanta l:tvo1·atori dalle forze repre.:;;sive c.he rar– forzarono numericamente e tecnicamente, inca1·ce– rare dicci mila. dei nostri compagni, perReguitar111_\ di più, e distruggere in gran parte la nostra org~1- nizzazione sindacale, servendosi dellP leggi monar– chiche e di altre che confezionarono e votaro110, contro la reazione, diciamo. i capi ~oc-ialiRti vr.– gliono fare la l'ivoluzione. 1 Si -sono uniti ai romnnisli, si son procurata J'a• de~ione dell"Unione GC'nerale dei IAn•oratori (U. e;. T.), hanno patte~·giato roi Rindacalisti libPrt~ri _ ... spulsi dalla ('onfedcrazionc ~azionale del Lavoro (C. N. T.). Solo quest'ultimo organisimo e la Fede· Jìazione Anarchica Iberica restano in disparte. )111 bisogna notare che quattro federazioni regionali in– tere della C. N. T. - le altre sono indebolite dallu scissione dei dissidenti - e cioé la Ga1izia. IP A· Rt1iriP. il C'entro e IP Baleari vorrebbero entrar·• nPl Patto. Per essere imparziali agi;iun~ercmo chr. qucsle non Kono le pii1 poderQhe. I delegali di Cata• lo~na rll Andalusia 11011 potettero c-onsultare l'in– sieme degli organismi aderenti a11a C. -:--J. T. a c·a11s:: dr1lo sta.lo di repressione. La situazione é seria. rranto seria che sping:B– perfino i riformisti per le vie rivoluzionarie. )fa saranno sinceri questi propositi? Il dubbio che f-t retroce<lere i compagni più jntransigenti é ::-piega– bile. Che vogliono, in concreto, i socialisti del Par– tito e della. U. G. T.? E' sincero nei suoi propo..,Hi L<~rgo Caballero. c·he minaccia già da trmpo la rivoluzione. quC'sto eterno burorrnta autoi·itario. consigliere del re J)f\r nomina di Primo de Rive,·a. ,•ollaboratore- di (tnesti con f1ua~i tntli i suoi amiei c'l11rantP In dittnturn. ('O} ])l'CtPsto <'hC' c·ome :;oria lista e-;icollocava sul terreno economico P di cla~~Sf\, ()~Sf'n!logli indifferente il regime politico? Qn(:J Lai·· g-o C'aballero f'l1e stran.~olci. com() ministro dC'lla rc– pnhlili('a. il movimento sindacale anarchico? Qne: L.ir ~o Caballero c·he la.nei(> un npprllo ai ro,111111i~ti P·I :1gli a,narchic-i dopo la ,sconfitta clettoralr. inv:. 1:1·11loli a fare la rivoluzione e che lnsri6 i no:;tr: <·t rn1nu;:11i ;l lottar soli Pd eroicamente in dirembrn ù,·IJ'anno pas.i,atn perrhé. durante i dicci ::;iorni tra· sror!-ii dopo il suo appe1lo. era stato Pletto depnta.t') ron i R11oiamif'i in Sf>rondn votazione? Quel L<.ll';?.J (;ahallrro d1-fl' tradi. r·ome -~i l'ive-16 in nn r·o11gresrn STUDI SOCL\Ll cooperazione trn i memb1·i del partito possono es– sere "variatissimi e sono determinati dalle condizio– ni locali, dalle necessita dell'attacco e della difesa, dalle affinita e dalle relazioni personali, dalle atti– tn'dini e dal temperamento di ciascuno. Certamente saranno dh·ersi i criterii con cui isi formeranno i gruppi cli propaganda e quelli cli azio– ne; vi saranno gruppi isolati, cui la natura dei fatti che compiono non permette di comunicare i loro se– greti se non a persone sicurissime e che possono realmente concorrere alla riuscita di ftUei fatti; <:O· me vi saranno federazioni di gruppi che avranno esistenza pubblica e trarranno forza ed efficacia dalla loro pubblicita. Vi 6amnno gruppi permanenli. e gruppi transitorii che si sciolgono appena com• piuto ratto per cui si organizzarono; e cosi di se– guito per tutte quelle forme di aggruppamento che ::;i stimeranno convenienti. Ciascuno sani. libero di fare quel che crede utile alla causa. ma ciascuno san\ obbligato, se vuol eseer membro del partito, a rispettarne il programma e all esse1·e fedele agl'impegni assunti. E con questo si stabiliranno fra gli anarchici dei diversi paesi e del· le diverse 1·egioni tante relazioni e tante amicizie da rendere effettivo il concor::;o cli tutf l n~1le cose in cui oc.corre l'opera di tutti. In breve: noi vogliamo che tutti accettino i1 pro, ~ramma con piena coscienza. e che nessuno possa venir meno al programma €cl agl'impegni presi collo specioso pretesto che gli anarchici sono liberi di fare quello che vogliono. E é questo <tuello che in• tendiamo per costituzione e organizzazione del par– tito. ERRICO MALATESTA (Da "L'Associazione'', di Lon·dra, V. 0 numero, del 9 gennaio 1890). socialista, Ham611 Franco e Galàn quando quest· !Pntal'ono la. rivoluzione contro la dittatura, 110•1 tlancJo l"ordine di sciopero generale come cii cr:.i. prima. impegnato? Xo. assolutamente no. 1~· spiegaùile ;a ripugnanz:t degli ostinati a non trattare. Inoltre, i fini conl'reC de,ll'Alleanza Operaia non sono stati ancora ben(! chia1·iti. Si ,·uol fare 1a. rivoluzione socia.le o sem• pLiceme11te tornare al potere borghese per conti– nuare, l'opera di prima'! Prieto dichiar6. é vero, ('hf' la Repubblica non interessava più i .socialisti. Pr-r6 Caballero spieg-6 che fii pote,·a ''evoluzionare'' drn lt·o di essa. Che pretendono'! J11clubbia;11ente si LOntenterehbc• ro di tornare a occupare i loro posti mini.=,teriali. Ala non -é facile. ·Allora forse si andrebbe più lon– tano. Dipende da1la. piega. che prenderanno le rose-. Ri11etiamolo: la sfiducia é mille volte giustifi– c·ata. Anche il rancore. Hnche rodio, perché anC'on• "i sono nelle carceri nove mila prigionieri ratti Ila quando cadde il gabinetto repubblicano di sini~tr:-1 e socialista: ed in Africa ai costruisce una galera. Hperiale per sindacalisti ed anarchici. per derision-~ presa da quel medesimo gabinetto. Pure, le cose sono pii1 complesse. Quei capi 110:1 sono la massa socialista spagnuola. che in gene• raie é sinceramente rivoluzionaria e c·he vie,ne da. (Juelli ingannata con le loro prediche ulLl'aclemago. ~iche. 1'J (!ue~ta massa vorrebbe autlarp alla rivo• Jnzione. Quei capi non sono neppur tutti i membr: importanti del Partito, parte dei quali fnrono fatti tacere dalle manovre dei congressi. 'Né sono Je masse sindae,ali influenzate da idee socialiste. Dentro l'Alleanza, comunisti (ortodossi e ti·oski– sli) e sindacalisti libertari propugnano la rivolu– zione. 1Di rivoluzione, r,;enza specificar quale. si parla ai contadini e agli operai. E d'altra part~~ é tale il dominio delle destre. che solo con la forz-. potranno e-ssere sradicate. Andiamo \'Crso 1111 re~ime- neUamenie rlittatoria1P, verso un Yero fascismo. C'he fare? E' <·onveniente, per la situazione gene– rale de,1 paese e- ))f\1' la nostra, np.g-ar:;i a trattare. a rntntrP. nell'Alleanza'! Tale f' il problema elle deve porsi :ml tnp11eto. Per parti? min. credo <·111:• ~i dovrehbe ac:·ett:.1r~• il palto. D11P J)rospettivP si offrono. nel ca.so c·hP fosH.:.i roulizzato un movimento: 1. 0 ) c:he i soriali:=-tti e i loro nmi~i vogliano limitarlo ad nna ~estione de! Potere borghese; 2. 0 ) che vadano più avanti e ah• hattano i1 capitalismo. ).l'el primo caso. se saremo scPsi in piazza anch, 1 noi, armati per partecipare alla lotta. e decisi. sar(1 µossibi1e spinge.re più avanti 1a rivoluzione Jlerrh& 3 le masse ln lotta avranno una VOl;:lia. matta di an– dare avanti. ~el secondo, se non stiumo in guardia, ben ~umati anche_ per imporre le nostre condizioni, saremo an- 11ullat1 P spazzati via dallo Stuto che socia,isti ""), C"Omunisti, aiutati dai '"tecnici" llello SLato ntlua:: SPmpre agli ordini di chi li mantenga, costitui– ranno subito. La nostra eliminazione sar~'i. fa<'!litata, dal_ fatt~ che la nostra astenzione da11a lotta rivo– l11z1ornll'Ht avrù. allontanato da noi la. massa 1~· questa l'attitudine della Confederazione. :Yaz:o. nale del Lavoro? La discussione avutasi nel "Pli::>. n>o" cla_nd:stino nazionale recente pu6 farlo credei:~. : ... ero ~1 ~1unee ad una Risoluzione unan;me: spin• ~er~ l Umane Generale dei Lavoratori a manifastare rlnaramente e pubblicamente quali sono 1e sue aspirazioni rivoluzional'ie•·. F_in_o ad oggi 11011 s'é avuta ninna risposta. L'"3 notizie_ trasmesse ::;egnaluno che i socialisti v-~rnero a patt, coi comuni.sii con fini "definiti e concreti'' (•~1e,no_n sono definiti\·i. I telegrammi pai-Iano rl: r 1 voluz1~ne. e si é arrivati perfino a scopril'f'. oltre a~ al:n depositi di armi, una na ,•e incaricata di r1part1rne una buona quantita. Ma la partita di arm_i era stata ro111prata dul banchiere multimilitì– n_ar10 b~sco Echevarrieta, grande amico del socia• lista :Pneto. Ma é difficile ch'egli dia danal'o J)P!" soppnmere il capitalismo. Cho possibilittt vi sono? La c. N. T. che godt"! sempre di uu enorme p1·estigio, malgl'ado le 3 uo lamentabili e censurabili divisioni interne. pn-6 sem– pre eontare sop1·a. nu milione di uomini dispo':;ti 't rombatlere. Aggiungasi n lei le l'orze roincidenti, i1~ r>nrte Je stesse. della Federazione Anarchica lb?– rrca. L'Unione Generale dei Lavoratori ed il Partilo Socialista possono metterne insieme altrettanti. J~ non mancher bbe. indubbiamente. cli ag·giungervisi pa1·le del resto clella massa e altri elementi di si– nistra di certi nuclei repubblicani - i fecl~ralisti - e_indipendenti, il numero dei quali non é disprez– zabile. r dirigenti social!Stt hanno la chiave della situa– zione. In parte perché non mancano di relazion~ 11{jJi tra le l'orze repressive Che organizzarono quan– do erano al potere. ~ sono tutti in libertà. mentr~ circa c.lieci mila militanti nostri stanno sotto chiavP. Verranno trascinati·! Lo temono. di sicuro. Le loro masse non si contenten•bbero, questa volta. di 11n mero trionfo parlamentare. E debbono tiaper9 rlie i 11ostri compagni di·sposti a lottare, nelle re– -~ionali dove sono in linea di principio d'accordo col patto, llOn retrocederal1no. Una vo1ta cominciata la haltag1ia, il trionfo sani probabilmente di chi si SJ)ingerù più in avanti. Lfl situazione si complica in Catalogna. dovr •t Partilo socialista si é slegato. sodisfatto della poli– tica dP-lla "Generalidad' 1 ed é contrario alle mi• nare!e rivoluzionarie cli Largo Caballero. Vaticinare- il futuro 110n é pos.sibile. Tutto 1>ut·, au•aùere, il peggio e il me-glio. il fascismo e la rivoluzione sociale. Tntnnto stiamo aspetta11rlo in nn'ansia torturante. GASTON LE\'AL. Come i lettori c.ompre-ndouo, questo articolo ci ar– rh-6 molto prima dello scoj)pio 1·ivoluzionario spa– gnuolo di questi giorni. La Redazione. Hiconlia1110 il dovere di aizttare le vittime politiche! Ragioni di spazio c"inipedisc01w di riprodtwre a.ppelli, circola1·i, 1·esoconti, ecc. che appniono in allri periodici, diff11,Si fra compa– gni anco1· pii1 de/la. nost1·a 1·ivista; ma ci6 é ima ragione <li pii'i pei· noi di raccomandare ai let– tori il conivilnento alacre e solerte del sac•·o impegno deÌ!a solidariet11, doni/a da t11tti ai rarluti 11elln lolla rd alle loro famiglie. Di(lmo qui, p~r norma dei 1·0/cnleros·i. gli in-• diri;;:i d·i alcuni dei principali Comifati cli soc– curso, cui rirnlgcrsi con le offerte per i·cnire in niuto olle vittime volitichc: ('omi/at" .Yazio11alc Anarchico pro Vitti1111: politicht. - Rivolge1·si a: \T. P. -TEAN RE– BEYRO~. baite postale :21, Bureau J4.. PA– RTS 14 (Pranc•ia). ('11111ilalo pro fi[1li clei Carcerati voWi,-i d'I– talia. ~ Rivol{JeJ"Si a: CARLO FRJGERIO, ('asr poste ,'tancl. J28. GT~EYRA (SYizxera). ('mnit"to pro \'il/i,nc politiche dell'Cnion<'· 8inda.r·aJ,, Ttalitwa. - Nivolyer.,i o: .JRAN GT– H.ARDI X (C S. f.) Boi1P ))CJ,~t~le n. ii8. PARTS 10 (J.'r:,rn•ia).

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