Studi Sociali - anno V - n. 34 - 13 ottobre 1934

ANNO V MONTEVIDEO, 13 OTTOBRE 193ft ;\; 9 34 • • • RIVISTA DI LIBl:RO (SAMI: ABBOXAl\IE~'rI: Pt•r ,,entiquattro numeri l'n dotliei numeri $ 2.– ., 1.2;; (Al'l'estero lo r.tesso prezzo, equivalente in mone– ta degli Stati Uniti a due dollari per 24 numeri ed· un doll~ro e 25 cent. per 12 numeri.) SOMMARIO J,o, 8µ111111a i11 fia,111,me (LA REDA1/-lONJ<:). ll ritOl'IIO riel f1'011te unico (LUJGr f<',\DBRI). J nostri /Jl'oposi!i. - Il, L'organizzazione ( l~11- 1c1<·0 :\IAJ,,\Tl,ST.1.). Ln situazioni' spagnuola ( G.l.ti' l'ON LE\'Al,), Spunti critici e polemici (CATH,INA). J,r, profrzic rli Baknnin (Lvwr BER'l'ON1). l' roqra.ni ma ,, O rg.anizzazione cieli' Associazione f 11ùn1a:io11a/.c le·i T,a,vorafol'i (il~RR1co MAT,.L •ri,;s•rA). 1:i.1)/iografia (( '.\TILIXA). Chia-ri111.ruto ln·rve re/, 11-ti/c (GAS'fUX LRv.\1,). l,ih1 i rir•r1'ltli in d0110. LaSpagna infiamme Mentre, con ritardo, STUDI SOCIALI giél com– pletata sta per venire stampata, ,giungono dalla Spa– gna ai giornali di qui le notizie del nuovo solleva– mento di quel proletariato. Corre ..n;ue a Madrid, a Barcellona, a Bilbao, a Oviedo, a Saragozza, a Siviglia e in cento altri luoghi. Gia si parla di centinaia di morti. La batta– glia fra il popolo e il governo é ingaggiata in piU punti, e le barricate si levano nelle citta insorte 1contro una falsa democrazia liberticida. La rivolta scoppia e s'accende anche nelle cam– pagne e nei borghi lontani. Allo sciopero generale dichiarato prima dai socialisti, - poiché il movi– mento all'inizio pareva avesse un carattere politico, quasi esclusivamente antiministeriale, - si associa– rono, proclamandolo a loro volta, le organiz·zazioni ~,indacali libertarie. Oggi é tutto un popolo che, uni– to, si batte per la sua liberta. Le notizie che qui giungono sono ancora incerte, monche, taltuarie. Ma tutto fa pensare che forse que– sta lotta é la decisiva ipel proletariato spagnuolo. Domani, quando questo foglio sara giil stampato, o la Spagna del popolo giacera di nuovo vinta e in catene sotto il tallone prepotente della dittatura capitalista e statale, o saran cadute in frantumi le muraglie di una nuova Bastiglia, e la Spagna, l'Eu– ropa e il mondo respireranno un 1 aria pili libera e pura. Non abbiamo né il tempo, né la calma, né la ve~ !onta per dire troppe parole. Come misere e vane ci appaiono queste frasi che s'allineano sulla carta bianca, mentre nell'estremo occidente europeo si combatte anche per noi, per le nostre idee e il no– stro prossimo avvenire. e noi siam qui nell'inerzia e nell'impotenza dell'aspettativa! Viviamo con tutto il nostro cuore proteso verso l'epico dramma lontano, dove tanti compagni nostri ttanno in questo momento correndo tutti i rischi e affrontando tutti i sacrifici. Grande parte delle sorti dell'umanita odierna e di domani si decidono con la battaglia da essi ingaggiata; e noi siamo sconvolti da tutto un tumulto di timori e di speranze. E' un momento d 1 ansia e di passione inesprimibile. Oi-11 i sono i nostri voti ognuno comprende. Possa l'alba di domani appagarli portandoci, alfine, l'an• nunzio che questa volta il sacrificio e l'eroismo del• I~ classe lavoratrice .spagnuola han dato un risultato d"irr,evocabile liberazione. E tutti i fiori del nostro cuore ricoprano i caduti all'ombra della bandiera della rivoluzione sociale. 10 ottobre 1934, LA RED;AZIONE Per la redazione e l'Amministrazione ri– volgersi a: LUIGI J<'ARURJ, rivista "Studi Sodali" C'asilln tle Conco 141 l'IIO~'L'l~VWEO (Uruguar) lUYENDl'l'A: Pt>r ogni copia $ o.o;; (Negli altri paesi lo stesso prezzo, equivalente a cent. 5 di d·:::>llaro.- Sconto d'uso ai rivenditori.) Il ritorno del fronte Unico C'hi l'avrebbe mai detto'? li ''fronte uni– ro'·, l'idea di una intesa tra le forze pro– letal'ie e popolari per far fronte agli eten, i loro nemici, alle forze coalizzate della rea– zione capitalista, ritorna d'attualita• Del fatto ci rallegreremmo forse anche noi, malgrado la formula ci fosse clivenut:i, antipatica pel ricordo di passate delusioni e per l'uso che ne han fatto fin qui pro– prio i peggiori responsabili delle attuali divisioni della classe lavoratrice e del mo– vimento rivoluzionario, se purtrnppo non vedessimo questo l'itorno inquinato fin dall'inizio e alla base, nei moventi e nei sistemi di attuazione, da fol'ti cause di mol– to probabili delusioni future, che potreb-– bero essel'e anche peggiori delle passate, li fatto che ha determinato il rifiorire delle speranze in una possibile resurrezione della concordia rivoluzionaria, o per lo meno antireazional'ia ed antifascista, delle forze prnletarie che si accampano oggi contro il eapitalismo e i suoi governi, é stato l'accor– <lo intervenuto in F'rancia fra i partiti so– cialista e comunista per un'azione concor– data in difesa delle ultime liberta popolari in pericolo di cadere sotto l'offensiva del!1: forze cli destra ormai orientate tutte in una specie di blocco fascista, L'occasione per gli elementi dei due par-– titi, e per gran parte di essi il movent<~ principale del ricorso ad una unione del!>? loro forze contro il nemico comune, son0 stati i fatti di Parigi del febbraio di que– st'anno. Quivi, come si ricorclera. una vio– lenta levata di scucii della variopinta Frnn-– da reazionaria che prese aspetto e forme cli sommossa, sfruttando abilmente nnn ITiusta indignazione popolare contro il fi-– ;calisrno governativo e contro qualcl1e fe– nomeno più grave cli corruttela deUe caste ., 0 vernanti. riusci· a sterzare repentrnarnen– te il carro dello Stato verso destra, ir?. senso più reazionario e quasi dittator_iale, addensando più gravi minacce cl_ipencol'. e danni imminenti su ogni movimento d1 emancipazione sociale e su tutto il prnle– tariato militante. Allora i capi politici del socialismo e del romunismo francesi hanno "sentito rumo– re", come Pulcinella sotto la solita gran– dine di legnate nel teatro dei burattini. Ed é qui il primo nostro motivo cli dubbio e di scetticismo. Una tendenza spirituale d'unione c'ern gia tra le masse; e se, sotto questa spint~, e quella dell'interesse generale, una solida– rieta effettiva dal basso si fosse libera– mente formata, e i politicanti si foc;sero limitati a non ostacolarla o magari ad ap- 1 poggiarla senza Yolerla monopolizzare 'è dirigere, avrebbe potuto essere cosa buona. Ma l'essersene essi impadroniti, e l'averne fatto subito una questione politica e di par– tito, da un lato l'ha limitata, rendendola estranea a tutti colorn che sono di altrl partiti o senza partito, e dall'altro lato l'lrn ·screditata col mostrare troppo evidente 1:t prevalenza in loro di moventi politici nien– te affatto disinteressati e di- scarso o nes– sun interesse dal punto di vista generale, ftalta subito agli occb i lo scopo sopra– tutto elettoralistico e parlamentare degli un i e degli altri. Inoltre l'improvvisa vi-– rata di bordo del comunismo ufficiale fran– cese, la tattica ciel quale ieri spingeva l'in– transigenza fino a favorire nelle elezioni la sconfitta dei candidati socialisti a van– taggio dei reazionari ed oggi invece aniv,, ad ammettere un possibile appoggio per– fino ai radicali borghesi, é troppo chiara .. me11te manovra politica cli origine rnos<'o– vita, La quale a sua volta é determinata dalle ragioni contingenti di politica estera del governo rnsso, oggi che questo accede a una specie di nuova intesa franco-i'ussc., I I rhe legittima ipotesi le più varie, noi, esclusa la peggiore dell'intenzione cli favo-– rire il risorgere d'una "union sacrée" come quella ciel 1914 nel caso del ripetersi d'una situazione internazionale identica, Ognuno vede quali pericoli si prnfilanu all'orizzonte dietro le rosee speranze ali– mentate dalla specie di "fronte unico" rea– lizzato in Francia: perfino quello d'un 1;110•,u interv::,;,tismo proletario in appog– gio ai governi in guena! Esso rende1'ebbe completamente inutile la dura lezione sca– (urit.a dalle conseguenze disastrose dell'in– fausto interventismo guerraiuolo ciel 1914- 18, cli cui si resero colpevoli, - in malafede parecc·h i, ma non pochi, purtrnppo, nella pit'1 sincera buona fede, - tanti sovversivi e 1·ivoluzionari ciel tempo. L'errore si ripe..: (el'cbbe, e le conseguenze ne sarebbero mille volte peggiori. J\la non divaghiamo dietro delle iDotesl rhe potrebbero non avverarsi, fra Ì'altn, anrhe pe,·ché (per fortuna, in questo ('.aso) tanto gli uomini che i fatti spesso sono il logici, e cioé non arrivano sempre alle ('Onseguenze che la logica farebbe prevc-– rlcre. Anche prescindendo, pero, dai pericoli futuri, neppme il fatto limitato nell'attua– ]ita e nell'orbita del movimento proletario fran<'esc sfugge ad una g'it1sta critica. Pre– valgono troppo nei politicanti del sociali. smo e ciel comunismo i motivi oppo1tuni– sti, come quello elettorale suaccennato, ed altri che sarebbe troppo lungo enuml,rare. fra cui quello di sfruttarsi e di soppiantarsi a vicenda, di rubarsi la clientela, La qual cosa fino a un certo punto si capirebbe. se il linguaggio cli certi organi, special– mente comunisti, non ne denunciassero l'eccessiva invadenza. Tale linguaggio, de– gli uni e tlegli altri, - senia contare anello cli ieri, cli vèri e propri nemici, - é pr 0 oprio 'il linguaggio clei coniugi che si sono spo– sati per interesse e senza stima. gia pen– sando al divorzio. Si vedra presto s 0 ab– biamo ragione o torto. E' inntile dire. per C'hi ci conosce, che preferi1·emmo avei· torto. .Siamo troppe lontani, - meno che nell'ostilita al fasci .. :;mo, in cui cred'iamo di non essere secondi a nessuno, _:___ dalle idee e mentalita che han presieduto alla formazione del blocco social-comunista francese, perché ci si pos– FSasospettare rl i opportunismo, se malgra– do IP suesposte considerazio111 pessimisti-– <·he cliciam·o, 111 piena Jiberta di spirito che

RkJQdWJsaXNoZXIy