Studi Sociali - anno II - n. 12 - 12 giugno 1931

6 servire l'ana•rnhismo con l'asservi.rgli il sindacali– smo - errore non .minore c:Lell'·error,e opposto - é stato un vero d-isa,s.tro e p,er l'uno e· pBr l'altro. Alludo ai paesi ·di li-ugua s.pagnuola, do•ve l'-espe– rimento si è fatto sopra una estesione piu vasta e con un certo successo ma,t.eriale•, s.pecie agli i!l'iz'i; n0n a qu'elli -già accennati, russo e germanico, dove lo sviluppo limitatisimo ha lasciato l'espe.rime,nto allo stato d'incubazione, ed é il fatto di g.ruppi ristretti con app-ena qualche periodico o iniziativa editoriale di propaganda. ;Si capisce c,he dove é mancato un. successo di s,iluppo mate:riale e numerico, a1rnh,e. gli err,ori e i danni po,s,sono esse,re stati minori o nulli. Ma ùove ]',esperimento ha potuto sviluppami, esso ha avuto le conseguenze })eggiori: crescente sgretola– mento, indebolim.ento e ri-duzione d~lle forz.e sin– dacali vere ,e proprie di fronte alle, fon12 ca,pitali– stico-statali, e insieme una sfigurazione e dtsedu– cz,zioue cres-centi d,ello stesso anarchismo, con l'at- ,l, t•enuarsi dello .s,pirito di Hbe,rta, il d-eviare di ener– gie pr-eziose per strade opposte ma ugualmente dannose,· lotte intestine s,pinte al par:rosismo, ecc. con l'-effe,tto di una, ,sempre maggiore impotenza di tutti. Danni ch,e non so·no compensati ch,e in rainima part-2 da qualche utile finanziario, clhe meglio o.f>fre ogni mo,v~mento di masse, da cui. i migliori e più attivi pass-on-o aver tratto il va·ntag– gio d:i qualche pubblicazione importante o di qual– -che iniziati.va , appar.hs, cente che riwsdE1se a tener alto di fronte al pubblico estran,e,o un preati,gi-o di rp,,rata, dietro cui purtr-opp-o il movimento reale diminuiva e decad•eva. I più vicini e -partecipanti al movimento non possono forse Tendersi co:nto di tutto -ciii, tr·oppo lega,ti ,e appass;i.onati natural– mente all',op·era prop,ria; e preferiranno attribuire i ,danni ad errori, difetti o colpe di que,sti o quegli individui. Ma s-arebbe uno sba,glio. Pi,u che n.eg1i uomini, che, pos,sono esser tutti personalmente ot– timi ed animati ,dalle migliori intenzi,oni, l'errore è nel .metodo. Ecco p,erclhè io vedo un gravi-s •s.i.mo e,r.rore nel· !'anarco-sindac,alismo, non fosse che nell'idea pi.ù eleme,nta,re che que,sto bin,omio porta in sè, pre– sc:indendo dalle migliori intenzi,oni che cert,o ani– mano gli amici che ce lo ,p,ropongono. I quali po– tre:bbe anohe darsi che in fon.d,o non faGcian-o che dar.e un nom-e, nuovo per essi, alle, 1s1:Je,sse id.ee che avevano prima e p·otrebbero ess,ere (è pos•s.ibile an– ch•e qu·e,sto) le m·edesim,e no,str-e o che a.vev.ano in c-omun,e 1!011 noi. Nel qual caso s,i tra,tteT,e·bhe soltanto di un equiv-oco di parole. Ma, in •questi tempi di con-fusionis1rro geneTale in tutti i càmpi, g.ernerato dalla .crisi e da tutte le dtsgrazie ab– battutesi sul no•stro capo, anche gli ,equtv,oci idi parole p,ossono pr-odurre -effetti deleteri inso,spet– tabili. Per ci6 è nece·ssario 2ta;re in ,guardia. Vi sono alcuni, p·er ·es,emp-io, - se.mpre a pro– posito di formule e.quivoche, - ·i quali hanno ac– cennato vagamente a non so c:he ",stato ,si,ndacal,e" da prop-or&i come •scopo deUa lotta anar•c:hica•, o anar,co-sindacali:sta che sia. Che significa? Se s'in– tende semplicemente stato di cose, situazione, or– gani~\Zazione, -ecc. l' ·espres.si- one rientrer,ebbe .n·e1- l'ambito di tutte le osser•va;zioni ·e ipotesi fatte sopra,, e non ci sarebbe altro da dire. Ma ba'bent sua fata anche le parole; e ormai, specie nel li-n– gu,aggio anarc,hico, la paro.la ''stato" 1ha un. sig11i– ficato troppo ... g,ov.ernaUvo ,per prescinderne s-en– za, dar luogo a confus-ione. Tanto vero che ci sono di quelli che han m,olta tendenza a interpr •eta.re lo :;_tato sindacale in una forma ,embrionale di gove.r– no, per costringere a forza i riluttanti a fare quel che vuole il sindacato. E allora, sarebbe ... un al– tro· pai-o di manichei noi propendèr-emmo in. tal caso per la rivolta c,ontro il ,sindacato! · Non potrebh'ess,ere diversamente, in,fatti, pe-r de– gli anarchiGi, se si pr-end•esse l',espre.ssfone ",Stato sindaca,le" i,n sen·so politico e posHi!Vo di organo stata-le o g.ov• e:rnativo, cosi come si dice Sitato mo- 11a·r0hico,· o repubblicano, o d,e.mocratico, o socia– •Jista, o com uni sta, o fasdsta, ecc. In tal caso non sarebbe neI)pure una cosa nuova. Gì,à nel'. 192·0 si parl:wa di "tutto il · P<>·tlere ai so,vieti", ,e poi di "tn tto il Jlotere ai sinda<eati"; e prima ancora, a tempo del stndacalismo, di Sorel e Labriola, •verso iJ 1905, di "tra:sferimento di tutte le funzioni dell:o Stato ai sindacati". Ma, ,esaminate bene tutte, que– ste 1formule, vi si s·corgeva,n s,empre tantB• masche– ratur.e di quella fam:i·ge,rata, "con,quts-ta· dei ,pub– blici poteri", che ,gli an.archici .respins-ero ,come in– sidiosa, bugiarda, e traditrice d•el pr-0-letariato'•'e della libe.rtà, fi:n dal 1872. I no,stri amici -e compagni, che sono anar.chici, sfam e-erti che non pensano neppure p.er ,sogno foi'l un salto, all'indietro di piu di cinq.uant'anni. IElssi vogliono, co.me 'IlOi, an.dare in avanti. Al,lora saran d'ac0òTdo con noi nel ri'conoscer,e cl!e se· l'anarco– sindacali-srno doves•S•e ·càndu-r,i'i a· ,patnici,nare lo "Stai:o Sindacale", es·si •'P•otrobber,o diventar-e ,sin– dacalisti quanto·· vogli0n.o; ma ce's•s,erebbe•ro, i.ndub– bi•amente -d'ess·ere .a;na:r-chici,. E la· pr:ima parte del binomio anarco-si 'lldacaits.ta •se la . mangei:,-e,bbe il gatto! Sarebbe un errore il d,edm·re da,lìe osser·vazioni suespo•s•te un d:isinte,r,e.ssamento o, peggio, :avver– sione da parte nostra, ·per iJ movimento sindacale e STUDI SOCIALI l'organizzazi,one operaia. 1 1·nostri amici contrari àl– l'or.ganizza;'lione ci chiamano "orga,nj,zzatori" e, a pa.rte l'inesattezza del nome; - bisogn,er,e,b bB di– re "org,anizzaz'ionisti", cioè partigiani .dell'oT.ganiz– zazion-e, perchè or,ganiz,zatori ,sono piuttosto qu:e1li che ài fatto organizzano gli altri, - lo siamo rea,1- mente -e con convinzi,one profon,da, s.ia per il mo– vimento particolare anarc·hk-o c,h·e per i1 movimen– to gene,rale proletario. Ma lo siamo con l'eS'p.r-essa condizione c,he ci,ascuna cosa ~-è,sti a ,suo posto, e ·non -si ,fa,cciamo confusioni. L'organizzazione 0 1 pe,rai,a e .sindacale è una ne– cessità imp,erio,sa per i lav-orato.ri sotto il dominio capitali,sta, ,per la ·difoisa ·e la c-onquista de1 loro pane quotidiano. E,s:sa va,le ·qu-el che vale; ma non s,e ne pu6 fare a meno. Ha i s,uoi d,ifett:i, ·propri de,]]a funzione, ma ha le sue u,ti,lita anche dal punto di vi– sta rivoluzionario e libertario: s·vi.luppa fino a un certo punto lo spirito di .solidari,età ifra operai e •~•j d'o~posizione ai paMoni, a,bitua gli o-perai all'as- , sociaz1one, pi-ovoca degli stati di lotta, è un buo•n campo per la ,propa,ganda e l'agitazione; e pu6 rend,ere senè-i.ìlili servigi alla rivo1 uzione in casi determinati nel mom,e:nto dell'in.surr-ezione, ,sia per aiutare con un suo colpo di ,spa,lla a rov-esciare ii vecchio regime, sia per c-o.stituire nel primo mo– mento un minimo d'organizza~Jion-e pr-ovvis-oria del– la produzione, degli s,ca.mbi, dei s,ervizi pubblici. E .questi vantaggi possono esservi in misura ma,g– giore e venir-e s1fru>ttati in s·ens-o anarchico solo se, gli ,o,pe.rai anarchki parteciperanno a,l movimento dal di dentro in union,e, al maggior numero di la– voratori. Ma questo non è ancora il ,sindacal.ismo E v'è tutta una diveTsa atti.vita anarc,hica da s~olgere al ,d.i,fu-ori, al di s,opra, e in certi casi anche contro lo ,stesso movirn-ento sindacale, per cui l'an~rchi- 81110 deve resta,re ben distinto da. q_uello, completa– mente autonomo - come del resto do,vreb,be essere. autonomo Io s.te ·s•so movimento sindacaJ.e., second.o noi, di fronte a tutti i partiti, com.preso l'anarchi-co. L'anarchi,smo ,ha una sua; .funzion•e da compiere, ben dist'inta da queHa s,indac,ale, che ha con questa dei punti di contatto, ma anche inevitaJbili punti di contrasto; e deve qufodi essere svo'1,ta i.n piena in– dipendenza n,ello spirito, nei fatti ed. anche nel no– me. Confonder-e le due fwnzioni significherebbe ro– vinar·le a,mbedue. L'ora -che volge è grave. Ma è nelle ore gravi che J.e confu,sioni ·e ,gli equiv,oci fanno piu danno, ])erCJhè ne son ptu foTti J.e tentazion'i. E' nelle or-e gravi c·he diventa, .nel tempo ste,sso, piu .difficile rn'a altr-esi pi u p,roficuo e doveroso restare s.e sles– s.J. Ecco/ perchè ,arrivo alla conclusione che, per gli anarchici, p,roprid. •qu,esta, è l'ora di r,e.stare anarchici. LUIGI FABBRI .. ,_ Alcune parole sul costruttivo Socialismo Tra sei domande rivolte• da Nestor Ma •kh.no a Malatesta ( 1) ve n'-era una, la teirza, che diceva cosi: "Quali ·sono i mezzi di -cui deve ·u.sar-e l'ana,r– chismo all'infu-ori della rivoluzione ,e quali sono qu,elli di cui dtspone ,per dimostrare e affermare le sue concezio,ni costruttive?" ( "Le Ld,bertaire", di Parigi, - n. 227 d.el 26 ottobre 1929). In pToposito "Il Risv•e~lio" •di Ginevra (n. 7 8 6 del 28 diéembre 1929·) .faceva le ,seguenti ,osser– va21ioni, .pr-ecisando il ,p.r,oprio. punto di vtsta: "L'anarc:hi-simo te.nde anzitutto ad affrettare il giorno in cui la massa ricorra al m,ezzo 'rivolu– zione" conv.into che una nu-ova evo1uzione non può ap,rirsi altrimenti .la v.i.a. In. que.Jla gu•i:sa •che ·col regime feu,dale tutto da•va luo,go a infeuda– mento, col r-2,gime ca,pitalista tutto si risolve in capitalizzazione. -.Si ha b-en,si tutta un'-o,pera gì-or– naHera cli• propagand•a e d'azio,ne di ,protesta, ,-di res.istenza e di rivolta, un'opera altresi cli prepa– r,azione e d'ec!ucaziou·e; nJa, non crediamo che •si possa d-imostrare ed affermar,e g:ran che, s,a;v,o teoTicam,ent~ ben inteso, i-n 'fatto di concezioni costruttive. ·In un dato ambiente, non prosrpera che quanto vi si adatta, e noi vonem:mo 1far ces– sare anzi,tutto qu,esto adattamento. Non rip-etia– mo l'errore dei socialisti legalitari di lasciar cre– ,dere ch,e col regime e , le istituzioni attuali si po,tre•bbe già ottener molto, ,perc:hè .allora è na– turale che non •s.i pensi piu alla rivoluzione,. ed anche quando · circostanz-e straordinaTie la, esi,ga– no, la facilitino, la facciano -sorge,re ad. un tratto come nel 1918-19, non ·ci si- senta da tanto•di ,se- (1) Malatesta rispose a Makhno, e ,la risposta fu pub– bHcata in varii periodici d'Europa e d'America; ma egli rispondeva a tutte le .domande in blocco, e 'non esami– nava in particolare il, punto trattato qui ·da Max Net– tlau. - N. di R. guirla e SPi'n,gerla a fondo, lasciando tempo a,l ne-– mico di Tiaversi dalla .sorpresa e di darsi quindt ad una re,pressione feroce." Naturalmente, .il J;>ro,bl:ema del soci,a;Usmo co– struttivo non potnebbe rit,ener,si risolto c-on le sur– rif.erH:e o,s,servazioni, L'ambiente .attualB influenza,, ed ostaco-1,a non s,olo la no.stra, attività positiva, ma anche tutto il nostro pensiero ed il no,stro ,essere, e p-er 0ons,eguenza, e,.Jiamdio, i.e nostre concezioni so– cialiste ed i.l ritmo di tutto H 11·0s,t.1·0movimento. Nono.sta.nte, noi esercitiamo, lo ,stesso i'l nostro pen– sier,o ,e la no-stra volontà d'a-ccor,do con le a•ltre, forze mi.gUori; e noni dovremmo, non fos,s,e che p,e,r evitar-e la unilateralità, trascurare l'azione pra– tica costrutUva, Il 'progres,so .umano deve avanzare su tutta la linea•, •e la fantasia, il ,s-entim:ento e la sp,èculazione (puro lavo,ro ra,.fonale) de-bbono semp.re fecondar-e una attività pratica, e vice ver,sa. Al pr,ogresso spirituale fatto da tanti, alla -com– prens'ione del valor-e della, cooperazione e al pro– gr,esso dei sentimenti, a,lla tendenza; alla solida– ri,eta libertaTiiJ, e dis<interes'sata, dov.rebbe corri– s.ponder,e T•ealmente una .attività pratica dei socia-– ltsti avanza,ti cosi numerosi, molto piu grande dL quella rappr,esentata dall'attuale vita dell'organiz– zazione, dalla pr-opagan·da usuale e in ogni caso, da,lla partecipazione a ,società con 'fini d'istruzione. e di divertimento e dalle lotte del lav-oro. La fu-– nesta •d.ivfaione tra o;pera.i inteHetuali e manualL troppo ha sci.ssa l'unia•nità, creando tale unilatera-• lità che dif.ficilmente permette loro d'incontrarsi.. Nel medesimo senso, ,secon,d-o la mia o,pinion,e, s'i pone il socia•lismo intero nella via dello •s,viluppo, universale -quando trascura di s·volgere la partes costruttiva. Cosi invecchiano le g,e,nerazioni, si stancano e· non trovano piu altro da fare che il lavoro quoti-– diano di organizmzione, di propaga,nda, -ecc. e ci6, infltrisce ottu.sament,e, come un ete,rno inse,gnamen– to el-ementa,re in cui m.ti si pr-o,duca una eI-evazi-one del proprio pensiero, una; p,ropria Investigazione,. 1111 proprio es,ercizio di ·quello cihe si é appre.so. Biso.gnereblfe-softraT:Si a questo .an,dazzo; 1 qua e ha, determinato, 11elle grandi or.ga, nizzazioni e n·ei grandi pa.rtiti, un trapasso delle attività 11e1J.efor-– ze dele,gate, impiegate, professionali che si .sono, abbarbicate profondamente alla lor-o funzi,one co– me capi, e reputano nociva o.gni atti,vita 1indip,en– dente dei gregari e la comba,ttono istintivamente .. Il sociali,smo diventa c,o,si semp~e più improduttiv•o,, meccanizzato, ridotto a un. certo numero di atti– vità delle forze dirigenti; e la sua r-ealizzazione, in rapporto a; questo ritmo, .ritardereb'be centinaia e centinaia di anni. Di fronte a• ci6 c-ontan poco 16l preve•dibili insuffi'cienze ·iniziali del •sociaHsmo, co,etruttivo anco:ra poco sperimentato. Poiché,. quando ci si as•p,etta ,da ogni error-e o insuccesso, enormi svantaggi, e p,er ci6 non si fa nulla, come, si può .sperare di erigere dopo una vittoria rivo– luzionaJria, un nuovo corpo sociale c,he- -non mostri:. ad ogni lato all'incirca gli stessi errori ed insuc– cessi, .che con una previa s,perim.entazione si sa– Tebbe saputo evitare? Purtroppo ab<biamo tutti un po' trop,po paura delle conseguenze d'i un'aZ!!one tnsuf\fictente, di un. insu-ccesso mo,mentaneo, non solo nel campo pra– Uco ,ma a,nche sul terreno totalitario ,cùelle no– stre concezionL Non mancano mai i gridi di, Cas– sandra, che denunciano tutto ciò che esce d,aI c011- sueto coine •demorai.izzatore, corruttore, distruttore del partito. Niente é piu facile c•h,e gittare in tal modo acqua ,fredda su ,ogni nuova 'iniziativa. Per6,. ohi ma,i avrebbe imparato a camminare se avesse esitato a muov,ere i pri,mi pas,si? Osiamo, adunque, malgrado tutto, di entrare-nel dominio proib'ito 1 del:'_ socialtsmo costru tti,vo. D'im,po·rtanza basica mi' sembra che sia il p,ro– blema delle ,propo:rzj.oni . Piccoli oTgantsmi di -ca– merati,smo son s,e,mpre posstbili, per l'appunto co– me nene famigl.ie unite, 'i membri deUe ,•quali e-- , sercitano mesti.eri di,ver;si e tra .sè, ,qu,ando è ne-– ces-sario o convenient,e, praticano la solidarietà. Ta– li gru,ppi minus,coli ,sono. s,p,es,s-o, per coloro che vi ·pa-rtedpano, molto .gr,ade,voli; ,e con frequenza. si fo.rmano e -si ,sciolgon,o, -c0111-e le fa.m,iglie, In ci6 -non v'.ha, nulla di• nu-o,vo. Quando qu-eUi che tendono àlla vita socialista si comportan-o i,n tal mod-o, possono provarn,e sodis.fa, .tton:e o, in caso

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