Studi Sociali - anno II - n. 12 - 12 giugno 1931

grafica, ed altre anco,ra, comprese le imprevedibili. Alcune regioni montagnose, dove l'uso delle gran– di macchine è in gran parte impossi'bi,le, probabil– mente, la, Ja,vorazione individuale della terra per– marrà, ,e forse si potrebbe sostenere che ·sia pr,e-, feribile ... Il lav,oratore, affez/ionato al suo pezz,o ài terra, ded·ica a ,questa tante cure da strappare frutti perfino alla roccia! Ma un vero e profondo sviluppo della produ– zione a,,;ricola sarà possibi.!e ed ,e,f,fettiva solo quan– do, creati dei llU0vi organismi di produzione e re– golarizzazione degli scambi e ,della distribuzion•e dei mezzi di lavoro e cl-ei prodotti, le citta e i cen– tri i.ndustriali potranno esseni a loro volta riatti– vati e la loro produzione regolata in maniera da ,pote,r soddisfare i bisogni della, campagna. La qua– le di certo, nel!o sforzo economico durato lungo tutto il primo periodo rivoluzi-onario, avrà esau– rite Je sue risorse, resi inservi,bilii i suoi attrezzi di lavoro; e sarà veramente a:ffamata di prodotti. in– dustriali, macchine, concimi, o,ggetti manifatturati, ,ecc.. solo a condh;ione che la ri'voluzione n,on pesi eccessivamente su di una sola parte del popolo, contadini o lavoratori industriali, ed evitando nel medesimo tempo c 1 he si formi e annidi nelle città una burocrazia pesante quanto nociva, si potrà Taggiung,ere l'armonia d,elle due forze - città e campagna - nella quale armonia la rivoluzione attingerà tutta l'energia necessaria per vincere, ~vilupparsi e mettere sempre più profonde radici. Hugo T't•eni, Ritorno al Sindacalismo? V'è qualche anar•chico, il' ,qu,ale, nella crisi in cui si dibattono oggi tutte le forze di libertà, cerca <li nuovo una via di salvezza nel ,sindacalismo. An– zi, ci propone senz'altro una formula, che fino a ,qualche tempo fa ebbe una certa fo,rtuna in Rn:s– .sia e ,G.ermania, quella dell'ana•rco-,sindacali.smo~ E' un ,anacronismo. Il sindacaHsmo, come me– todo dell'organizzazione operaia ele•vato agli onori cli teoria, in quanto ·s·e ne fac,eva una specie di super-metod,o e di sup,er-teoria,, che do·ve,va '_'sup·e. ra,re" tutti i partiti e tutte le id,eologie per bastare da solo ,alla causa d,ell',emancipazione de.i lavora– tori, è fallito. Fallit·o, anzitutto, alla ,prova della guerra, in quasi tutti i pa.esi .beUi,geranti; sconfitto, dopo la. guena, come tutti i partiti di popolo, dalla reazione, ,senza aver ,saputo resistere a questa più 1---"--~H--"'l'l·u•ùsfasi a.ltra. oollettivita. ilitante ed qrga- 11.itJzata; frac.a,ssat,o ( mi si scusi J.o s,pagnolismo che o.ice molto bene la cosa) nella sua pretensiosa mi– ra di inutilizzar-e i partiti e le ideologie in mezzo al proletariato, in quanto partiti e·d ideologie di– vidono pi1ù di prima la classe ·0 1 peraia, e, vi hanno tuttora, malgrado le lor-o c,risi ,e sconfitte, più s·e. guito e vi riscuotono più consensi e,d e,ntusiasmi di tutti quanti i sindacalismi presi 'insiem2. Nè pu6 il •sindacalismo sperar molto dall'avve– nir,e. E·sso, come metodo puro e semplice dell'or– g;i,nizzazione operaia, rispond8va, ad un mom,ento dell'evoluzione del capitalismo, e vi Tisponde. an– cora in parte, poichè quel momento storie.o non ha fiaito il suo ciclo. Ma vi Tisponcle ,se;mpre di meno, man. mano che l'evoluzione capitalistica si avvicina allo s·bocco logico verso cui la, stpinge la stessa elefantiasi di cui il capitalismo so-ffre; o il rinnegamento completo delle sue origini liberaìi con l'istaurazione delle d.ittature più antid-emo– cratiohe, o il suo tramonto definitivo pe! trionfo clella rivoluzione libe.ratrics ed e,spropriatrice. Nel primo cfliso il sindaca,li.smo, inconcepibile come fat– te - a meno che non lo si acçetti ,come "instru. mentum regni", come passivo mezzo di oppTessio– ne della< classe operaia secondo il mod,ello b'olsce– vic•o o fascist,a - senua un minim,o cli libertà pub– hliCJhe, sarebhe annullato ,allo .stesso modo cli tut– te le al-tre forze libere di popolo. Nel secondo caso sanebbe assor.bito da,lla rivo] uzione, rid•otto ai suoi giusti termini di mezzo materiale, - uno dei m2z– zi, non trascurabile cert o, ma non il solo - cli -cui la rivoluzione potra servir.si , in specie nei pri– mi momenti: e destinato ad. e ,ss.ere T,atpidamente ·.superat,o nel corso d,ella ri,voluzione ·steesa da al. tre fo1•me ,or,ganizzative cle!la produzione e clistri– 'bnizione p'iù in a,rmonia coi fatti nuovi. 'La decad,enza cl,el sindacalismo è insita nel su•o .stesso car,attere di formazdone strettamente deter– minata dal!o· .sviluppo ·d•el capitaUsmo. E,sso è sta·– to per più di mezzo secoJ.o io strumento necessa– ri,o della classe opel'aia,, di difesa e di conquista, rtformista ci rivci.luzionari,o a secon;dia, delle cir- ·costanze o delle località, per arginare lo sfrut– tamento del capitalismo incontentabile, e per mi. gl'iorare per quant·o ,e,ra pos,sibiLe J,e c,ondizioni ma– teriali di Jaivoro de,i s,a.Jariati. Ma in' fondo r,esta-n ·va semp,re nell'orbita del capitalismo, e,d ,ha servi-J to an:che a questo come s,timolo del suo sviltuppo, sul terreno della "Ji,bera concorrenza" bo,rgihese, come contrattazione della merc,e,-lavoro. Appena il sindacali'smo diventava. fo,rte palesava questo suo : cara<ttere précipuo~ riveJ,andÒ una sua maggiore c•omunità d'interessi .col capitalismo,. cui lo legava 0 patti e conco.r.dati, .che con .le altre forze prole– :tarie concorrent.i, ·.(disor,ganizzati, operai non quali. STUDI SOCIALI ficati, mano d '.opera strani,era o coloniale, ecc.). Quando il sin,da,calisnio u·sciva da questo ambito suo proprio, o per circonstanze eccezionali, o per la troppa .sua d bolezza, ,o per l'irnflu·enza di forze a lni ,estranee id,e·Qlogiche o 'J)Olitic,he, anora non era più s·indacaliismo: diJVentava ,soci,aldJemocracia, a,narch.ismo, comunismo, ,ecc.: for1Za di partito, in una parola, in v.este sindacale. ,Del Testo la stessa parola "sindacalismo" si è rive,~ata sempre prn un equivoco, insufficiente com'è da se ,sola a esprimere una idea detenni– nata ·di Tinnova,mento sociale. È.ssa non stgnifica uno scopo, ma solo un metodo, che contrasta solo c•ol metodo opposto della disorganizzazion,e operaia o dell'antiorganizmzione; la prima voluta dai ca– pitalisti per loro interesse o praticata p2r ignavia dagli operai meno coscienti; ,la seconda patroci– nata pe,r un apriorismo errato di principi.o da ope– rai ,S·B•guaci di i,d,eoJ.ogie individualiste. Ma è un metodo, il sindacalista, che pu6 ess 1 ere adotta,to nei ,più opposti sensi ,e, nei più diversi, perfino dai nemici della classe operaia. E' "sindacale" anche l'organiz~1azion,e dei padroni contro i lavor-atori; è "sin,dac•ale" anche l'orga,nizzazione forzata ,degli operai voluta dal fa scismo, ,per imprigbnare nel suo pugno e a s.uo ser,vigio le forze operai-e .. E' un metodo, con sideran dolo anche soltanto nel sen– so più comunemente e legittimamente accettato di organizzazi,one libera della c!a,3se opera:a, che, non, implica direttive determi.nate, · e pu6 averne delle più varie e contrastanti: democratiche, o dittato– riali, autoritarie od anar: 1 hiche, ri.formiste o rivo– luzionarie. Neppure appiccicandovi I'a,ppel!ativo di "rivolu– zionario" si da al sindacalismo u,n significato pre– ciso e sceY!'o di equivo:;i. Poté bastare quell'ap– pellativo a dare l'iliusione di una snfficient-3 dif– ferenziazione - chi scrive l'ebbe anch',egli, per una cle:;ina cli anni, ai tempi àel sii1dacaiismo au– reo di Pellou tier ( 18 97 in poi) - finahé ,altro sindacalismo non v'era, in contradditori-o, che qu-al– lo socialdemocratico, rifoTmista. ed e:ettoralista. Ma, da alJ.or,a le cose sono cambiate di molto, 'in tutti i paes,i; ed i fatti. ,han camminato .più di quel. lo che un tem1rn ,si pot,eva ,prevedere, ,e in ,dtr,e– ziioni che 11-011 furono quelle che si volevano. Oggi si vuole un .sin,dacali,smo ''rivoluzionari·o" da mo:ti anarchici, e insi·eme da non pochi socialisti, da co– m unisti boLscevic'hi, da ·sind,acalisti s.enza pa,:·tito e perfino da alcuni riformisti. Non parliamo poi ,della truffa sfacciata del "rivoluzionarismo" da forca del fascismo! E ciascuna corr,en te, parlo so~o (si ca,pisce) di ,quel!e sinceramente operaie, 'dà aJ suo sindacalismo riv•oluzionario una direttiva diversa ,e in contrasto con le altre. Quella Telativa concordanza che parve ,esservi fra loro fino a poco prima della guerra 1914-18, è scompa•rsa ,da un 11ezzo! Ora v'è chi esce fu,ori a proporci una formula "a,na.rco-sinclacalista". Voglio presci11dere qu:i dalla ripugnanza. sentimentale per ,ogni -alterazione del 110stro vecchio n•ome. cl.ibattaglia, l'anat•chia, resoci caro da tante battaglie, eroismi e martirii. Con– vengo che anche ess•Ò non escluc!.e dissensi, devia– zioni e degenerazioni; ma re~ta il più compren– r,ivo e caratteristico ·nel ,suo ·significato unico di negazione dello Stato in teoria e come fine, e di ìolta contro ogni forma d'a,utorità de!J. 'uo.mo sul– l'uomo in pratica. Qualche equivoco p u6 sem pre infiltrarvisi, è vero; ma sempre minore e meno . grave di tutte le altr,e formuJ,e compo.site, più o meno .sospettabiE d'oppo-rtunismo. Mentre la ,or– mula anarchica, malgrado il suo semplicismo, re– .sta una bus:Sola a,bbastanza valida per dirigersi nella J.otta, nel nwvimento e· nella riv,olu~r.one nel senso che più ci pren1ie: nel senso ,della libèrtà. Per ,evitare equi,voci e confusioni, e per reazio– ne alle degen•era zioni del socialismo e del comu– ni.smo, eviti.a.mo da qua!Clhe tempo di parlare di comunis mo-anarohi co, ·e ptù ancora, di socialismÒ– anarchic,o, - be.nché siano espres,sioni che· clico- 110 assai bene il nostro pensieTo, specialmente, a mio parere, la seconda,, - ma non vorremmo certo aver ab,band,onate quelle formule, che dopo tutto avevano il me rito cli un significato largo ,e libero,, ' pe.r cadere su ques.ta nuova de l'anarco,sindacaH-\, smo", la qual e riimpi cciolisce ,.Ja. n0$tra, idea e la ; subordina, almeno nella dizione fo1:-male, alle sor- ti cl'Ìm metodo pàrlicolarista, mute·vole e ca– duco. Veramente, chi ci propone quale S'Coperta per,e– grina l'anarco-sindac-alismo, non ci dice che cosa sia. Si lanciano molte accuse, o piuttosto freccia,te contro J'anarchi,smo in gen,e,ra].e, con paro le spre– giative che han solo per effetto d'irritare inutil– mente una quantità ·c1i buoni eompagni, semplice– mente pe,r deplorare in mo,do gen,erico. ,e,rrÒri e defici,enze, che ,sono già .stati mi!J.e vo!:e oggetto di critica da parte rio.stra nel .corso .della, pr-opa– ganda, o inevitabili in qwal ,sia.si movimè,nto mi p6 vasto ,e' certo a.ssai ,più dif fusi u·ell'ambiente sfo– dacale; oppure d•ovuti a ristrette. frazioni in con– trasto, ,almeno in Italia,, con tutto il resto ~e! mo– vimento nostro ... Ma si ha il torto cli non vedere che ,iJ rimedio è stato più volte •indicato,· e va •in cigni mode;> èercato è ..attuato nell'anarchismo stes– so,• su direttive ana,rchiche, nettamente . antiauto– ritarie; 'e non in ania,lgama 'producenti confu,sioni e contrasti sempre nuovi, con mo,vimenti anche le– gittimi ed utili, come quello ·sindacale, ch•a hanno peT6 carattere e natura loro proprii e idei tutto distinti e non confondibili con l'anarnhismo. La formula "an,arco-·sindacalista" 1 ha, •avuto in passato come ho g·ia detto, una certa voga in G·e.r- 111.ania e Russia; ma 'fo, ·forse a causa dell'igno– ranza cli que,l!e due lingue, non ho mai capito ben•3 c'he cosa fos•se. Quel po' che 11''110 ,saputo è che si trattava, in pratica, dello specializzarsi di alcun.i nostri eompagni nel movime,nto sindacale, a se– conda dei loro gusti, preferienze e capacità, come fac•e,vano ta•nti nostri amici italiani senza bisogno di cambiar nome. E quei compagni riuscivano, con la loro attivita, col prestigio del noma e l'Imporsi automatico dello. lor.o ,p,er,sonalità per meriti ec– cezionali d'ingegno e cli a,bnegaz,ione, a dare una c-olora~fone ana,rchica .alle o,rg~.nizzazioni in cui avevano maggio,·-e influenza. Ma, in quanto alle idee, n'li pare mancasse una ideologia distinta e quelle fossero all'incirca Jie medesime che in tutti gli altri pae3i, Italia compr,esa•. In fondo, ·erano le idee de,i loro es1;onenti; e se alcuni .di questi apparivano assai più sindacalisti che anarchici, o soltanto sindacalisti, altrj erano ana·rchici, come noi, non pa•rlavano ,div,2rsamente da noi e molta loro attivita anarchi:a non aveva nul·a di spe– cifica.men te sindacale. In quanto al m,ovimento sindacale in sé, asso non ha avuto, ch'io mi sappia, alcun su.cc3ss::i ap– prezza,bile in senso anarchico, anzi in nessun sen– so, che gli desse il valore di un -esempio da se– guire. Parlo semJJre della Germania e d,e,lla Rus– sia, dove più si è ,parlato e si parla di "anarco– sindacalismo". Chè se d'un esperimento migliore si dovesse parlare, a parte il nome, a, ma, pare - senza voler fare del .patriottismo - che il ph'.l riu– scito sia stato, nel senso di partecipazione anar– chica al movimento operaio, quello della "Unione, Sindacale Italia,na.", maLgrado i suoi errori i1rnvi– tabili; e senza che le clefBzioni, i tentennamenti e i tradimenti cli parecchi suoi capi cli ante-guerra riuscissern a deviarla dal retto cammino, appunto per merito degli anarchici che ne salva,rono l'ono– re e le cli-rettive precisamente col restara, essi far– mamente e innanzi tutto anarchici. . . s,enza ag- gettivi. No,n semp1·e io mi s,entii d'accord,o con que– sti compagni, a quel tenwo; ma sarebbe .settarismo non riconoscerne i meriti, il principale dei quali fu, .seconde me, che, pu.r spe,ndendo gran pa,rte della Joro attività nel mo,vimento s_indaca!,e, non confusero mai questo col movimento anarchico, non pretesero di fare della loro .pratica sindacale li.Ila nuova dottrina in concorre,nza con l'anarclhi– smo, ma,nte,nnero distinte e ciascuna a suo posto lfl due funzioni an,archica e sindacale per lor.o na- j tura cosi ,diverse; e cosi riuscirono meglio che al– trove, sen~ta dividere il campo anarchico, a far si che le due funzi,oni, del tutto autonome, l'una dì fronte all'altra, potessero ,di .fatto conv,2rg,er(') la, loro azione nella lotta contro il nemi.co comune ogni volta che l'occa,sione o la nece ssità S{l· ne pre– sentasse. Per me, poi, quella chiarezza di posizioni ,offri– va un altro vantaggio - né importa se eia ci6 discordassero la maggior parte degli anarchici del– l'Unione Sindacale, - quello di non Je.ga,re la sorti dell'anarchismo al!e v.ice,ncle delle scis.sioni ope– raie, e di lasciare sempre aperta la via a una pos, s'ibile unità sin,dacale futura che, per quanto· d·if– ficile, mi par ,sempr,e che sia lo .scopo da• ave:''.di mira per trarre dal movimento operaio il m·assirifo dei vantag,gi per la clas3e lavoratrice col minimo dei '(]anni, e .senza compromette-re, l'anarchi,nno·'·in opportunis111i e deviazioni altrimenti fata,li. J\IIa questa è altra cos•a.; e 11,011 divaghiamo ... L'osservazione dei' fatti in :altri paesi, que!H .da me visti e gli altri su cui· ho potut.o avere mag– giori informazioni, mi hanno conf erma -lo in modo ,straordinario nell'idea che già. m 'E.ro formata .del . rn.ovimento operaio da quand'ero in Italia - e ccincide su per giù, con quella ,cl;fesa negli ultimi ,tempi in Volontà di Ancona e Pensie1·0 e Vo'.ontà di Roma, e da più tempo ancora in molti scritti •di Ma•latesta, Facc.io .queste, citazio·ni, ,sia, detto tra' parentesi, 1i,er · risparmiarmi per brevità una , esposizion·e di .ide,e. c,he sarebbe troppo lm1ga 1 e non per .sostituir,e la :bontà de,gli. argomenti con l'autorita cli quakhe nome. E mi, sono confer- . mato .nena convinzione. che, se si clo,v~sse scegliere una linea di condotta per gli anarchici nel movi– mento operaio, finc'hé non fosse possibile la• uni– tà cli . questo, la migliore .sar,ebbe sempre quella seguita dalla mag,gioranza degli anarcihici italiani neJ senso suniferito; che in o,gni caso il più im– portante sia non confondere i ,du.e m.ovimenti, a– narchico •è sin,da,cale, 11è le loro .rispe,ttive :funzfo– ni; e che in nessun caso si debba subordinare da parte deg!i anarchici il propio movimento ideali– .sta e avv,eniri-stico, e quin,di. s·empre rivoluziona– .rio, al movimento sindacale sempre per sua natura .più ,o men.o .rhformi-sta, pe,rchè ba,sato su interes•si ,contingenti e di cabe,goria' non di rado in con– .trasto con. ogni. scopo ri,v.oluzfonaTiQ. Ci6 che sopratutto ha rafforzato questa mia con– vinzione, nella o.sscrvazi,o·ne de~ fatti, è che do– vunque si è cop•fu.s,o l'anarchismo col sindacalii,mo (a:nche ,senza accettare il nome dell'ana1rco-sinda– calism9), 11911esclusi i paesi dove ,sf è credulo

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