Studi Sociali - anno II - n. 12 - 12 giugno 1931

di disarmonia, disill u·sfone; e posso.no dare un buono ,o ,cattiv-0 ,esempio. Ma -non vi .;arebbe nulla -di guadagnat-0 se 'il socia,lismo costruttiv-0 si li– m!itasse a ci6; e ,sarebbe una perdita .se i suoi parH-giani piii capaci vi. si confinassero, si isolasse– T-O e ponessero cosi trnppo .strette frontiere alla, loro attività. Una produzione cooperativa su vasta, scala do– ne' b.be di-sporre rin ogni ramo di elaborazi-0ne, in norrispond•enza c-0n la grandezza d,el!'impianto, di macohine, mercati, capitale circolante, credito, ecc.; •per 10 meno cioè di in-stal!azioni e mezzi co– me un impianto -ca,pitalista n-ormale, •senza di che l'impresa •si trov,erebbe fin .dal principio in una situazione di di,sperato ,s,vantaggi•o. Quando ,poi -dentro di uno stabilimento ben attrezzato e,d ad,at– t-0, in vece dei ,bassi .salari, degli alti onorarii ,ai direttori ,e ,d-eJ.Ja, rendita sottratta alla produzio,ne, si adottassero alti salari ed una remune-ra,.ctow:,i tecn•ica c:he non soTpassasse. l'essenziale, ed i gua– dagni fossero impi,egati ·nell'aumento progressi,vo dell'impr-esa, si otterrebbero organismi vitali e red– ditizi, le cui favorevoli condizioni cli lavoro costi– tuirebbero lo sprone a,cl aumentare più ch'è possi– bile il numero di tali imprese. Per6, eoJ,o quan,do e.s•se abbraccino una seri.e intera cli rami -de.Jla pro– duzione, e quando 'in numerosi sociali.sti fosse de– sta la volontà di J.eclicare a tali im'Pre-se la p:ro– PTia forza cli compra,, allora ,si potrebbe arrivare a formare tra Jav-0ratori e ,compratori u,na comu– nita che .si prov;veda reci,procamenta di tutto il 11ecessario, eh-e esista ,solida,mente e dentro cl-e.lla <1tia.lepoi ,si possano -edificaTe ·nuove istituzioni .so– ciali, le migliori con,à'izioni ài lavoro, il cambio volontario nell'occupazione, •e~c. Di tali piccole citta ,coopeTativ,e, o come altro si v-oglian chiamare, in cui anc•he i•! soggiorno ,co– me ,que-ll-0 n,eHe citta-giaT1dino mancherebhe de,1- l'attua,le ,durezza, e -che : sareb.be· ro ,sulla stessa bais,e in relazione diretta con ,J.e,impr-ese agricole, già da tempo av.rebbero potuto eriger.si, in paesi di ·vita sociale ed econ-0mica im,vertu11bata quali l'In– ,ghilterra, l'Olanda., la Svezia, ecc. ~,come in fatti in ~w.-0Tt1Jc. ed alcune altre- citt-a-gia•rdino, col-o-ufo-;– ecc. ebbero realmente vita. I sindacati e le coope– rative, -dove s,ono hen stabili, numerose e ·perma– ~1-enti, avrebber.o potuto cos-tituire ,dei s.u,f,ficie.nti mez,.rt iniziali ,e forze di lavoro, allo stes-so modo ,ch,e i movimenti socialisti la Jo'l·•o forza di com– pra come c-onsumat,ori. Non ·si è realizzato, null,a cli ,ci6, a, parte .le c-0operative, perchè manco a tutti ,gli altri la f.ecle nella c-0sa. P.eT6, ,quando -cose simili ·n·on si cimentano e non si fanno funzionare n·ell,a ,pro·porzi-011e •neces– saria, obiettivamente e c0,1wenient,emente calcolata .con esattezza - come è avvenuto qua-lC:he volta in impr,ese di gra,~cli cooperativ,e, in colonie cli cit– tà-,giardìno, ecc. - .si risol,vono in fondazioni tec– nicam,ente inferiori destinate ad un cattivo fine. La s·ensazi-0ne •di ampiezza, di comodità, di un ,co– modo funzionamento non è .pos·sibile in tali casi. La fo-rz;a attrattiva idi tali orga,nismi potre,bbe ap– parire sol,o •quando le loro ,fors·e JaboTiose, tutto ·coincidendo bene, potessero vivere in condizioni -,essenzialmente mi-g!iorate, in cui il male fosse ab– ,bastanza diminuito. P-sicologi.camente sembra es,se– Hl inevita•bile che di fronte alla co.ercìzione capita– Hsta vi sia :negli op-era.i. una completa irresponsa– .bilità. Incuka.re il sentimento cle.JJa responsabilità è cosa che paT,e a,gJi uomini me,diocri un peggio– rare la .J-0ro situazione, ,anche· •se migliorino fon– damentalmente le loro condizioni di .Ja,voro. Qu-e– sta è pure la ragione p,er· cui i lav-oTato,ri, nell'at– tuale peTiodo di prep-~razione del s,oc'iaUsmo la– soiano tanto facilmente in mano ai capi tutto il ·potere, libera-ndosi cosi d-el propri-0 sforzo inte.n– sivo e della i-esporniabilità; e per ci6 ad es.s,i torna tanto accetto il socialismo comunaJ,e ,e statale, nel quale altri orga1ìismi ben adatti all'uopo asse– gnano a cia,scuno il lavoro da >fare, pensano pe.r :essi e li libe.ra· no da ogni T•esponsabHità. (La fine al p1•ossimo numero) ,MAX NiIDTTLAU. Col prossimo nmne1·0 cominceremo a sospen– ,dere 'l'ù1V!io·della ·rivista a tutti coloro che, aven– ·dola ricevuta sin dall'inizio, non -ci hanno ancora :fat;to sapere neppure se la 1•icevonò o no. STUDI SOCIALI e Cospirazione Lotta aperta (Continuazione; ve::li numero prececl-ante) Allora si é ,costretti a "cospirare", cioé a pro_ pagare le pro-prie idee, agire per ,esse e preparare e organizzare movimenti di rivolta e di rivoluzio– ne in segreto. La lotta aperta essendo resa im(Pos– sibile, diventa in•disipensabile la, lotta clandestina. Veramente, anche s-otto i regimi relativamente li– ·beri, v'é sempre una parte del lavoro rivoluziona. rio che cl·eve ess-er condotto clandestina.menta, o per essere vietata dalle leggi -0 perché Ja prima corudizione di Tiuscita é idi non e-ssere conosciut•a e controllata, dal nemic-0; :ma allora si tratta di un camp-0 d'azione molto Jimit,ato) e riserbato · a piccoli nu,clei d'iniziaUva, il •cui compito Tiesce a.bbastanza facile, - mentre tutto il maggior la– voro di diffusione d'idee, di critica e polemica, di organizzazione generale e di prepa-:razione dell'am– biente ,si pu6 fare abbastanza bene alla luce del sole. Sotto i regimi dis'.I)otìci, invece, tutto deve e5ser fatto e condotto ,cli nascosto e con la massi– ma oculatezza. E' ci6 che costituisce la novìta, la nuova necessita con tutte le maggiori cliffico·ta ine– renti, imposta dalla mutata situazione. Biso,gna affrontare questa nuova neces·s-ita, ri– solvere queste maggiori <difficolta. Si tratta d'un rro,blema nuovo sotto ogni Tapporto. E' b.ensi ve– ro che la cospirazione, la congiura, il sistema delle soci.eta s1?1grete, permanenti· od occasionali, non é nuovo nella storia, ed anzi é antico quanto an– tica é Ja tirannide. Fìn-0 alla seconda meta del secolo ,se-orso tutto il vec0hi-0 c-0ntinente p,wllulava ·cli sette e a,ssociazioni se,grete. Residui della ,Oar– ,l,oneria e filiazioni delle antiche cos,pirazio-ni maz– ziniane esistevano ancora in Italia, ben.<fué svol– genti una attivita esclusivamente coreogn.fica e ,del tutto anodina, in alcune provincie d'Italia, fin verso il 19 OO. La borgfhesia liberale tiene ancora in vita in molti paesi Ja sua Massoneria. Quest'uL tima per6 noh ha di se,greto che le apparenze ed : riti riclìcoli; e ad ,essa, e alle altre .so1prav,vivenze supersti-sti sopra accennate, tla cirr:a un secob é completamente estraneo tutto il vasto movimento operaio, socialista e libertario •che é il solo ,c-om– battente reale per iJ progresso umano, e che og– gi é il maggiormente interessato alla lotta, per la li berta. Blanqui, Bakunin, M.alon e .qualche altro ten– tarono, a,J p,rinci,pio del mo,vimento socialista, di utilizzare pei nuovi ideali ·d'eman-cipazione socia_ le le vecchie ,formazioni cospiratorie borghesi, orp– pure di organizzarne aHr-e sul loro moclello. Ma, o vì rinunciarono ben presto, ol)lpure il tentati;vo si limitò a scopi ristretti e tr.ansìtorì o rima,a,e una cosa tutta forma,le e platonica. Fenomeni ,co– s•piratorii un ,po' serii .si ebbero, nel campo in– t1:;rnazionalista a ,ten:denze .Ji.bertarìe, ,durante qualche anno in Italia e 18/Pagna, poco prima ,del 1880; ma si esaurirono, quasi subito col mutare delle circostanze e con l'ingrandirsi del movimen– to socialista è operaio. Il vecchio sì.sterna cos,pL ratorìo, ,carbonare,sco e massonico, ,che aveva tro– vato un primo critico nel 1831-40 nel medesimo cospiratore Giuse~pe Mazzini, verso il 18 8-0 era del tutto screditato ìn mezzo ai nuovi rivoluzio– nari, e chi intendeva. ricorrervi cadeva nel ridi– colo. I! proletariato ,militante e tutte le varie .fra_ zioni rivoluzi·onarie trovarono nella lotta a.perta, nelle vaste agitazioni puhblioh~, rese ,possi•bili dal– le co11quista,te liberta, parzi-ali, tutto lo sfogo ne– ces.iario al loro movi mento. ,Sicché il pr-0letariato, estraneo fino a! J.o.ra alla vita politica, n-0n acqui– st6 alcuna attitudine alla lotta clandestina; e la, ,perdettero· e dimenticarono ,del tutt-0 anche .Je ,piccole minoranze che \più cli ,cinquant'anni acl·di,e– tro la conser-vavano ancora tn parte. Purtro1ppo nella gene,ra'l:ione ,di riv-0luzionarii i– taliani entrati nel movimento ,clo•po il 1900, piu numerosa ma anche piii scar,sa -di _spiri.to idealL ,stico, si riscontro che s'erano ,perdute anche ceT.– te abitudini, indis•pensa•bili non soltanto nei ,co– !,piratori bensi i11i tutti i militanti :per qualsiasi idea di liberta in lotta, col ,g-oveTno e le clas·si mi– litanti: le abitudini, cioé, del riserbo, deJ.la pre– cauzione, cli tutte le misure ,prQventi-ve contro gli ag,guati della polizia e le inve,stigazioni ,della m'a– gistratura., ,delle norme ,più elementari contro lo s.pionag·gio, ,ecc. che le ·pers-ecuzioni contro il ,so_ clalism-0 e l'anarchism-0 dura,nte il trentennio pre– cedente av-evano r-ese comuni a tutti i cosìdettì sovvensivi. Lo -stesso orrore ,della s1pia, ,cos)f comu– ne in tutti gli strati d-e,JJa popolazione italiana fi– no ad allora, ,diminui -e elette luogo ad una indul– genza veramente ,stupida. Certe :Pr 1 ecauzi-0ni, un tempo elementari, di non conservare lettere com– promettenti, di non acco.glie1·e come confidente H primo venuto, -cli non aver ra;p,p-0rti e-on agenti ,de.I potere, di non •,parlare pei caffé ed osterie di cose c-he dovrebbero restar ,segrete, di non aoco,gliere pro1poste ,g.ravi ,da ,ohi non si conos,ce bene, •di n-0·n far nomi -di te,rzi negli interrogatori di .poliziotti o giudici, ,di non .mettere in ·pubbJi,co cose riser_ 7 vate di -partito, di non .servirsi ,come arma ·pole– micP, di elementi che de)Jbono rimanere ignoti al nemico, ecc. non venivano pm nep,pur.e capite, non·ché seguite, dalla ··,genera.lita dei nuovi sov– versivi! Ma non soltanto tutto do ,contri-buisce a ren– ,clere completamente nu.ovo ed inusitato, negli at– tuali ambienti ,proletari ,e rivoluzionari, -0gni ge- 11.ere cli lavoro •COSipirativo. V'é in piii il ,fatto che la. stes1s2, cos 1 pirazione tradizionale, che ,quasi tutti conosciamo solo attraverso i libri ,di storia, é sta_ ta superata dai tempi. Un rito.rno alle soci.eta se– grete, sette e congiure di :piu di un secolo fa sa– rehbe anacronistico; l'evoluzione progressiva ,delle idee rivoluzionarie e l'estendersi di queste a moL titudini numerosissime impedirebbero l'adoz;one cli quei sistemi, che po•ssono considerarsi come il classico fucile a pietra in paragone ai mc~chetti ultimo mode,llo. •Cì6 non s~gnifioca rinunciare a cospirare, ma ,solo ,che la cos.pirazione deve cer– care vie e mezzi 'nuovi. Sopratutto, dal p,.rnto di vista anarchico, nell'inteTes-se ,dell& lotta per la lìberta e della li'berta ìn se ,sttJssa. bisogna cer– care un si,stema •dì •cosp-irazione .ohe non si J)onga in contraddizione col .fine propostosi, che non sia autoritaria ed accentratrice, -e cioé non comi nci con ,J'edu,care ,gli stessi cospiratori a,lle due pi.ii nefaste abitudini liberticide del dirig,ere eLl esser diretto, del comandare e dell'ubbidire. Da questo punt-o •di vi,sta il <problema della -cospirazì-o;ne rL v-0IU"zionaria si presenta ora per la. p,rima volta r.ellr., ,storia. Il problema d-el cospirare •é certamente ,cli as– sai più difficile ,soluzione 1per ,gli anarchici che per tutti ,gli altri partiti rivoluzionarii, i .quali sono autoritari, :democratici -0 dittatoriali. Piii f,acile é p,-r questi ultimi, per6, solo i.n quanto essi troverebbero Ja vie. ,gia spianata dalle espe_ rienze e sistemi delle vecchie cospirazioni giaco– bine e dalle abitudini autoritarie gia, formate in tanta 'Parte ,di ·poipolo. Per6 n-0n direm-0 af.fatto c·lle la risoluzione sarebbe ,giusta né veramente utile in senso rivoluzionario. La .storia, delle so" cieta segrete d,e! seoolo passato é piu che elo– ,quente ,a tal •pro,p-0sito. Non tutto il loro lavoro riusci inutile, naturalmente; pure quanta incom_ .potenza, incapacita, e azione a vuoto! Troppo lung-o ·sarebbe •qui riesaminare la •loro storia-; ma· non andiamo errati, se ne deduciamo che il mag– gior difetto generator,e di ·errori e insuccessi, e hon cli rado di tradimenti e cli,sastri, fu appunto la loro organizzazione interna ,quasi .diS/potica, a,ccentrata in }nani invisibili e sfuggenti ad ogni controllo· e responsabilità. Le critLche _di ,Mazzini, c1:1i so.pra accennammo, erano dirette •3/PIIlUn-toa S'Veechiare in sens0 pio li.bero la traidizionale- cospira-zione carbonara; e nelle critiche di Pisacane, idi due decenni -dopò, <f~,c,e,vanogia capolin-0 Je prime pre_ C<ccwp azioni li'bertarie . Ricadere in ,quell'antico rrrore sigllifichereb.be da un ,iato molti,plicare ,gli insuccessi e ,disastri, e da,J Jat-0 omiosto prepara– re nei rivoluzionari una mentalita e •psicolo,gia favore-ntc soltanto la sostituzione di una autorL ta all'altra, di una all'altra tirannide. Indubbiamente le su;per.stiti forze p-0pola,ri ,che, sotto i regimi dittatoriali o fasci,stì, continueran– no a combattere con un indirizzo ideologico e tattico democratico, socialclemocratico, o bolsce,vL co, ,d;i,ranno vita a •cospirazioni autoritarie. ·J>er fa rnlute dell?< futura rivoluzione é in,di.s·pensabile che la loro influenza sia· controbilanciata 'a. s-em– pre piii vaste cospirazioni con indirizzo liberta_ rio. Ma non bisogna dissimular,si c 1 he un lavoro •c.ospirativo con crite,ri .libertari é ar,duo, sia per– ·ché ,cozzante a,ncora contro Ja inedu,cazi-0ne au_ tcritaria di tanta parte deile mas-se, che non •Si 11-0tra •su vasta scala e all'apE.rto corre,ggere con una eclucazi.0111e opposta ispirata a liberia, sia per.cJH) il segreto idei ,cos·pirar-e impedisce il con– trollo e pu6 facilitare il formarsi nell'ombra di qualche invisibile autorita irresponsabile. Ma che i! con1;pito siai arduo non toglie che ,biso,gni aL frontarlo. (La fine al prossimo numero) Luigi Fabbri. Abbiamo disponibili poche copie dei seguenti vo– lumi di -propaganda, che teniamo a disposizione dei !et.tori ai prezzi rispettivi: - "La fine dell'anar– chismo?" di L. Gal-eani ($ 0,60). - "Contro la guer– r~·, co~tro la ,pace, per la Ri"'.Oll.!zione sociille", di L. Galleani ($ 0,25) - "·Figure e -Figuri", di L. Gallea– ni ($ 0,80) - "M.ussoljni in camicia", di A. Borghi, (0;70). - "Mischia Sociale", di •A. Borghi, ($ 1) • "Dii della Folgor,e", di Anderson e Nickerson, ($ 0,50) Li -spediremo a chi ce li chiedera, accludendo l'importo relativo.

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