Lo Stato Moderno - anno V - n.1-2 - 5-20 gennaio 1948

LO STATO MODERNO 43 Ma non meno arduo sarà il· compito de::a piena rina– ..cita economica de:-:a Germania occidenta'.e; poichè - con· trariamente a:::a superficiale opinione preva:ente - esso non è so:tanto un prob:ema di fusione di zone, di organizzazione am– ministrativa, di esortazione e di esborso di do:Iari, ma, prima di tutto, un ritorno a principi che non sono soltanto tutto ì'op– posto del modo di agire a! quale l'amministrazione a:leata è da tempo abituata, ma sono anche in contrasto con le con– cezioni economiche di moda in molti paesi occidenta:i. E' una conc:usione predeterminata che questi principi - que:Ji del– !' economia del mercato libero - non saranno app:icati in Germania dagli inglesi finchè vi sarà un governo :aburista, raisQTI d' ètre de! quale è proprio que:la di negarli. Ma pos– siamo noi essere certi che g;i americani hanno finalmente compreso la necessità di finirla co: co::ettivismo in Germania, compreso il monopolio de: commercio estero? E se essi !o hanno compreso, saranno capaci di imporre i-1 loro punto di vista a dispetto dell'opposizione deg:i inglesi, dei francesi , di quei tedeschi che sono stati incoraggiati dai co:lettivisti ,,be ,'anno parte de::'amministrazione a::eata? E sarà possi– bt!e tenere a freno le tendenze vo:te ad impedire la rinascita oeonomica in Germania per ragioni politiche o mi:itari o pe, l.more della concorrenza tedesca? Il fatto sb!o che distru– zioni e rimozioni di impianti industriali non siano cessate im– mediatamente dopo il fiasco det:a Conferenza di Londra è un cattivo indizio a tale ,riguardo. Secondo notizie da Berlino, sembra che i russi dubitino assai che gli Alleati riescapo a fare delle loro zone un modello convincente di prosperità; invece di essere soddisfatti, noi do– ·vremmo esaminare più attentamente i dubbi russi e quindi ri– battere i :oro argomenti. Finchè il mondo occidenta'.e esiterà a mettere in pratica i propri principi di libertà, vi sarà sempre ragione per avere oscuri presentimenti per ('avvenire, speciai– mente per il fatto c:he i russi lavorano febbri'.mente a trasfor– mare i: -loro G-rossraum da Eisenach a Vladivostock in un eo– lossa'.e, rombante cant:ere di armi, senza alcun ,riguardo per il costo umano. Si deve tuttavia sperare che, rendendosi conto pienamente del pericolo della situazione, l'Occidente si tro– verà costretto ad agire in Germania. Sarà qui che i principi di ;ibertà e di schiavitù saranno sottoposti al•:aprova decisiva. Se l'Occidente fa.:Jisce ne:la Ger,mania occidentale, fa]irà dovunque. WILHELM ROPKE ('l'raduzlone da•ll'lngl<>se di A-rturo Ba<rone). SC.HERMAGLJA GRECA lrrfine, la Grecia ha due governi. Dopo sei mesi· di an– ..wlZi falsi, di smentite, di esitazioni, alla fine il 23 dicembre - bel dono per la già tanto travagliata popolazione greca - la radio dei guerri~tleri ha annunciato la costituzione del go– verno della Grecia democratica, governo presieduto dall'ormai !eggendamio « c~petàn Markos », che ne: gabinetto ha anche le funzioni di ministro deHa guerra. Vicepresidente Joannides. oomunista di vecchia data, fiJ1IDatariodegli accordi di Pebritsa che sanzionarono la·oessione dei tefil'itori della Tracia greca al– !a Bulgaria; ministro delle Finanze Barzakas, uno dei capi de'.:a rivo:ta da 1944 ad Atene contro 1 :e forze di occupazio– ne britanniche; ministro degli Esteri Russos, già condannato .1 morte da un Tribunale militare per incitamento alla ri– volta. Governo di fuorilegge, di estrema, al quale, al di fuori dei comunisti, non partecipa nessun mppresentante dalle al– tre correnti di sjnisbra che pure ·fanno, o facevano parte del– l'E.A.M. Non è dato sapere quali siano le <ragioni che h~– no condotto alla costituzione in senso così limitato del governo dei guerriglieri; la stessa assenza del capo rico– nosciuto dal partito comunista greco, Zachariades, la cui partecipazione al governo era pure prevista negli scorsi me– si, potrebbe forse aprire interessanti spunti sui retroscena daHa politica comunista in Grecia e sui sacrifici che i nazio– nalcomunismi vanno facendo in tutta l'Europa e al1rove sul– J' altare dell'imperialismo sovietico. Ma ,questa sarebbe un'Mbitraria valutazione ·dei fatti. E val meglio attenersi al proclama, rivolto ad popolo greco, con cui è stata accompagnata la costituzione del governo di ~farkos. Esso cosi definisce gli scopi del governo democra– tico provvisorio: « il primo è ·quello di mobilitare tutte le forze del popolo per una ,rapida liberazione del paese dagli imperialisti stranieri e dai traditori locali, per proteggere la <ovranità nazionale e l'integrità territoriale della Grecia e far trionfare la democrazia nel paese». E che non differisce sensi– bi.'.mente da :!!'.tred:chiMazioni udite a.::e riunioni de: Comin– form, e rimane ad ogni modo chiaramente nei :imiti del– la normale propaganda comunista. Nè le enunciazioni sue- cessive, sulle ri.foormedi carattere interno che il Govemo di Markos si propone, consigli e tribunali del po~lo, nazio– nalizzazione daHe società commerciali straniere, delle grandi banche e dell'industria pesante, riforma agraria, riorganiz– zazione dell'economia nazionale su base socialista, ricono– scimento dei diritti delle minoranze nazionali, dicono gran che di nuovo. Più interessanti inveoe le successive dichiara– zioni suBe ~elazioni internazionaH che i~ nuovo Stato intende intrattenere: « Il governo democratico si propone di .ripri– stinare relazioni amichevoli con tutti i paesi nell'ambito e in oonformità coi principi dell'O.N.U. La Grecia deve diven– tare un fattore di pace in seno all'ONU. Coltiveremo in par' ticolare amichevoJ.i e ~raterne relazioni con l'Unione Sovi~ tica, con tutti i popO'li democratici dei Balcani e dell'Europa centrale e con tutti i popoli democratici in genere, sforzan– doci di stabilire con essi relazioni diplomatiche». Il problema è appunto qui. Poichè è chiaro che, lascia– te a sè stesse, nessuna del!le <lue pa•rl!iavrebbe la forza ne– cessaria per sopprimere definitivamente l'a:tra - le esigue forze del governo di Atene non sarebbero certamente suf– ficienti a oompiere una azione di rastrellamento in grande stile nelle montagne dell'Epiro, nè i guerriglieri di Markos, probabilm.,nte male armati e senza mez:r,i rapidi di comu– nicazione, non potrebbero azza.rdarsi a scendere in pianura in campo aperto -; e poichè d'altra parte è altrettanto chia– ro che, ove una sola delle due parti ricevesse un soccorso efficace dall'estero, essa riuscirebbe in breve tempo a CO· stringere ,l'altra all:i resa, resta appunto da vedere quali pos– sano essere le implicanze intemazionaili del conflitto ci-vile in Grecia e se le grandi potenze abbiano effettivamente in– tenzione di .portare a fondo la que.stione. In rea'1tà. il governo di Ma•rkos è st~to costituito in un momento di •rilassamento internazionale. I! fa:Jimento, di po– chi .giorni precedente, della conferenza di Londra, aveva la– sciato gli animi stanchi e preoccupati delle gravi conseguen– ze che ne sarebbero potute derivare. E' caratteristico come, appena dopo la fine detla conferenza, nessuno dei tre gran– di abb:a fatto d:chiara:zioni particolarmente dure. Bevin, in particolare, nella ,relazione tenuta a:Ua Camera dei Comuni il 18 dicembre, mostrava un atteggiamento del tutto con-

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