Lo Stato Moderno - anno V - n.1-2 - 5-20 gennaio 1948

LO STATO MUDERNO a'.meno in que:Ia parte che è sotto il control!o occidenta:e, deve cessare di essere il paese che, subito dopo !a Russia, è a:la testa dei paesi co:Iettivisti. Essi devono abituarsi alla idea che l'e:emento forse più importante per la necessaria re– staurazione de:l'economia di mercato neJ:a Germania occi– dentaie è il ristabilimento del commercio internazionale li– bero in !uogo de! presente sistema di commercio e di con– tro::o deg:i scambi. Nei riguardi di tutte queste necessità vi sono differenze minime tra :e tre potenze occupanti; e una delle principali ragioni di questo ,para[e:ismo è il fatto che nelle tre zone la Germania è governata da eserciti, e che ammi– nistrazione militare significa, ne'.la sfera economica, quai;i ine– vitabi:mente co:-:ettivismo. Perciò la riforma economica ne– cessaria implica inevitabi:mente una riforma di tutto il sistema di occupazione e di contro::o della Germania occidenta:e. Ben di più, essa presuppone un comp:eto mutamento di indirizzo per quanto riguarda i presupposti economici de::a sicurezza. La sicurezza non deve più a lungo essere ricercata nel:a distruzione o ne:·:a .rimozione deg:i impianti industria'.i (che per lo più •significa la distruzione o la rimozione di parti di mac– cl:rina:rioohe sono la condizione pregiudizia'.e di un risanamento economico); ma in strumenti più razionali di carattere po!.i– tico, amministrativo e mora:e. Inoltre, si può sicuramente af– fermare che l'intero carattere de: prob:ema della sicurezza politica è stato mutato da: fatto importantissimo che da ora ,in poi g:i A:leati occidenta:i hanno a che fare soltanto con la Germania occidentale. Non si insiste mai abbastanza sul fatto che questo ne– <,essario programma di riforme implica un'organizzazione po– litica della Germania occidentale che faccia di essa realmente uno Stato nel pieno significato della parola, separato dalla Ger– mania russa. La Germania non può essere ne: contempo li– bera e schiava; la frattura è inevitabi:e. Nessùna rifonna, e meno di tutte que:Ia monetaria, è fattibi:e senza un go– verno comune che operi in base a principi comuni. L"unità tedesca ne: senso po:itico ha cessato di esistere e nessun van– taggio può derivare da:t'ignoranza di questo fatto brutale. Essa può esistere soltanto come un ideale culturale e mora:e per i tedeschi e come uno scopo po:itico per d'avvenire. In questo senso si deve certamente lasciare aperta la porta; ma ciò può significare un invito permanente (sebbene scarsamente pra– tico) ai Russi a congiungersi con la parte hbera!e de::a Ger– mania, sottomettendosi ai principi di questa; una politica che operasse in ta! senso nella Germania occidenta:e renderebbe sempre più difficiìe per i russi comprimere il desiderio dei tedeschi orientali di accettare tale invito. Per tenere ta:e porta rea:mente aperta, potrebbe essere saggio, in verità, non dare a questo stato de::a Germania oc– cidenta:e un'organizzazione po:itica troppo rigida, mentre -0gni sforzo dovrebbe essere compiuto per organizzare i Lande,, occidenta!i come stati ben definiti e permanenti. Per qua:che tempo, lo stato de[a Germania occidentale potrebbe consi– ·stere essenzialmente in un governo centra:e nelìe mani degli Al:eati occidenta:i, mentre un'autonomia effettiva dovrebbe esser lasciata ai Liinder sotto dirèzione essenzia:mente tede– sca. Nessuna pace separata dovrebbe pertanto essere con– clusa con lo stato de::a Germania occidenta'.e come fa:e; ma, poichè le ragioni per porre fine alla presente anormale situa– ·zione sono diventate sempre più forti, credo fermamente che l'idea ohe ho avanzata dopo il fa[imento de:la Confe– renza di Mosca ( « Decentra'.ization in Germany », Time & Tide, 24 magg:o 1947) è ancora degna di essere presa in con– siderazione. Suggerivo aJ:ora che si dovesse dichiarare :•esi– stenza de::o stato di pace con i singo:i Liinder tedeschi, in– ,c!~i que:li -della zona sovietica se i russi desiderano seguire l'esempio. Non ripeterò qui tutti i vantaggi di una simile politica, che ho il:ustrata in que::'artico:o; ma posso sotto– lineare il fatto che, in ta'. modo, g:i A:leati occidentali otter– rebbero libertà di azione senza tagliare in due ,la Germania, con que:lo scalpore che una pace separata con la German'a occi– dentale come un tutto unico necessariamente susciterebbe. Per que: che riguarda la struttura po:itica interna della Germania ocddenta!e, tutte e tre !e potenze occidenta:i sem– brano ora convenire che debba essere federa!e. Tuttavia, nel caso de:ta Germania, come in que[o del federalismo interna– ziona'.e, « federa:ismo » continuerà ad essere una frase vuota od un pio desiderio, se è combinato a un sistema eco– nomico collettivistico. Le attua'.i esperienze in Germania com– provano ampiamente questo fatto che deve ora essere com– preso da tutti e che ho già :1::ustrato ne: qiio precedente artico:o. La fine comp:eta e definitiva de: co!lettivismo nella Germania occidentale è pertanto non solamente :a condizione pregiudizia'.e de:la sua rinascita economica; è anche la con– dizione da cui dipende l'instaurazione in Gennania di un vero e proprio federalismo. Des:dero terminare con un U:timo monito, il più serio e grave possibile: contro i: compiacimento con oui si guarda a.aa Russia e al suo Grossraum, per non a-:imentare tendenze disfattiste che, lo si deve sperare, dov,rebbero essere ora :a~– gamente superate. G:i Afleati occidentali devono puntare sU:la loro capacità di trasformare !e loro zone in un'area che attesti la superiorità dei metodi occidentali sopra il principio comuni– sta, creando ·:a :ibertà, la prosperità, la protezione dei diritti umani ed il governo della -legge. Nessuno negherà che questa superiorità de::e zone occidenta!i esiste già oggi e che tutti i tentativi de: signor Molotov per provare il contrario sono risui– tati de: tutto inconsistenti. ondimeno, non si può negare il fatto che la differenza tra Germania orientale e German:a occi– dentale quanto a (ibertà, prosperità, protezione dei diritti umani e governo del'.a legge non è ancora abbastanza grande per corrispondere ai principi per i quù :'Occidente si batte e per far considerare come un successo la politica tedesca deg'.i Al– :eati occidentali. Quando io trascorsi l'estate scorsa alcune set– timane ne'.la zona britannica, potei avvertire assai intensamente, e per la prim; volta ne!!a mia vita, ,;'assenza di a:cune supreme e sicure garanzie dei diritti e de::e libertà civili. Mai in pre– cedenza, nè nella Germania pre-hit:eriana nè in Turchia nè in Svizzera, avevo conosciuto cosa significhi perdere l'istin– tiva fiducia in a:cune norme fondamenta,'.i che costituiscono l'inestimabile patrimonio della società civi'.e. Proprio perchè ero consapevole <li essere una persona privilegiata, com– prendevo ne:la maniera più chiara possibi:e che :a mia libertà, :a mia proprietà e i miei diritti umani erano a]a mercè di un governo che, nei suoi principi, era ancora tota:itario, dato che non vi erano limiti costituziona:1 o istituziona:i alle sue pre– tese. I miei sentimenti erano condivisi da tutti i tedeschi che avevano conservato una qualche nozione di ciò che è vita normale e civile . Questo so:o basta a dimostrare come la politica deg:i Al– leati debba comp:etamente mutare, prima che i tedeschi nel,le· loro rispettive zone possano sentire che cosa sia realmente la democrazia liberale; e sono convinto che uno dei più indi– spensabili strumenti per conseguire questo risu:tato cons:sta nel restaurare la' genuina libertà di stampa. Un simi'.e rovescia– ~entq di concetti e di condotta po:itica che sono diventati routine quotidiana, è però certamente molto difficile.

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