Lo Stato Moderno - anno V - n.1-2 - 5-20 gennaio 1948

LO STATO MODERNO 41. LA GERMANIA DOPO LA CONFERENZA DI LONDR~ Un'amara esperienza ci ha insegnato ad essere pessimisti. Quando ne:la primavera scorsa ,:a Conferenza di Mosca ebbe rive:ato l'impossibil:tà di stabilire un condomin:o in Germania con la Russia tota:itaria, ovvia po:itica degli AJeati occ:den– ta:i sembirava dovesse esser que[a di organizzare senza ulte– riore indugio a:meno :a Germania occidentale come un'entità po:it:ca ed economica e di creare quindi un nucleo di ordine, di produzione, di libertà e di ragionevole benessere. Sfortu– natamente, la speranza russa in un ulteriore rinvio era giu– stificata; e mentre una rep:ica de: màodramma moscovita veniva sta,bilita per la fine di novembre, nessun passo rea:– mente decisivo 'Potè essere compiuto ne]e zone occidenta:i de:la Germania. Comunque, ora, dopo i,l fiasco di questa seconda conferenza - che 'Poteva essere 'Predetto con :a massima precisione astronomica -, nessun'altra esitazione sembra probabile. Anche se :a lezione può non essere stata ançora pienamente intesa, ovunque sembra dominare il sen– timento ohe ncin vi è più nesisuna alternativa possibi:e, tranne queI:a di fare ciò che avrebbe dovuto essere stato fatto sette mesi prima. E' rag:onevo:e ora attendersi che i tre A::eati occidentali ricorrano a::a so:uzione « nucleare » senza indugio ed organizzino la Germania occidenta:e come un·entità poli– tica ed economica per attuarvi -'.e riforme che da aJ:ora sono state co,ì a lungo in elaborazione. Perciò non sembra più necessario stimo:arli a::·azione insistendo su:Je tragiche con– seguenze di un ulteriore rinvio; e ci Ìimitiamo ad a:cune os– servazioni che 60no ancora attuali. La prima consiste in un monito ad intendere :•estrema urgenza di riforme in Germania. Dopo circa tre anni, noi siamo così abituati a[a presenza di questo colossa:e slum nei mezzo de:-'.'Europa, che parecchi sono disposti a d:menticare che le cose non possono asso:utamente continuare così come sono andate fino ad ora. Certamente alcuni progressi sono stati compiuti durante il 1947, ma non vi è il m:nimo mo– tivo per compiacimenti di sorta. Ci si dice che la produ– zione ne::e zone occidentali ha ora raggiunto il 40 per cento de: Jiveio prebe:Jico; ma ne::e l51:atisticheci deve essere qual– cosa di fondamentalmente sbag:iato di fronte a:r:'evidenza del fatto che, al live:Jo attuale deJ:a ;produzione, pochi tedeschi hanno quU:che probabilità di avere ne:~a loro vita un abito nuovo e persino un nuovo pa:o di scarpe; che dopo circa tre anni la <ricostruzione de::e città e dei borghi, i cui edifici sono stati distrutti su per giù per i-: 40 per cento, non è stata nem– meno iniziata; e che '.a razione quotidiana norma:e, dopo es– sere stata molto più bassa, è ancora, a! massimo, sulle 1550 calor'e. Tutti co:oro ·che, in qualsiaisi modo, sono inca'Paci di integra·re tale rnzione lega:'.mente o i:lega'.mente - e ve ne devono essere mi'.ioni - sono condannati ad una ,:enta morte per inanizione, esau,rimento o ma'.attia. o: tre a tutto ciò, vi è que::a cupa atmosfera di disperazione che conoscono tutti coloro c!,e sono stati in Germania e nel'.a quale possono lie– vitare soltanto il •risentimento, la confusione, il radicalismo politioo e l'apatia· Infatti, nonostante sforzi magnificamente riusciti per far aumentare la produzione di carbone, la para:isi economica ge– nera:e de['economia tedesca persiste. C:ò porta a<l un se– condo ammonimento: '.a paralisi non può essere superata entro l'ambito de'..:'attua:e si.sterna co]ettivistico, cooì come esso prevale in tutta :a zona occidentale. Una prospera economia non può essere rea:izzata con sforzi frenetici 'Per incremen– tare la produzione qua o :à, ma soltanto app:icando princ:pi generali i quali, spontaneamente, silenziosamente e conti– nuamente, risolvano i due problemi fondamentali del come produrre le cose giuste neJ:e giuste proporzioni per la g:usta distribuzione, e del come produrle neila massima quantità. Ci deve essere l'ordine e ci deve essere l'incentivo a produrre; e in Germania non vi è nè :'uno nè l'a:tro. Se essi non ven– gono ripristinati non vi è alcuna speranza di 1,10apiù grande o migiiore amministrazione economica a Francoforte. L'or– dine e l'incent:vo a produrre non possono tuttavia essere ri– pristinati, _finohènon si trova il_modo per porre fine i_nGer– mania a:t'inf.azione «frenata». Ciò significa che mediante una riforma monetaria, i dettagli de[a qua:e non possono essere qui discussi, Ca Germania occidenta:e dovrà essere di nuovo dotata di un sano sistema monetario e che tutto il silstema di divieti e di controlli dovrà essere abo:ito. In a:tre paro:e, ~·or– dine e l'incentivo per l'economia tedesca saranno ripristinati so:amente se un sistema di giusti prezzi, 5alari, saggi di inte– resse e saggi di sconto 5arà ristabi:ito dopo i rovinosi tentativi d1e fin qui si son fatti di operare con prezzi, salari, saggi di in>, teresse e saggi di •sconto che erano ingiusti 'POichè essi' erano « pianificati » e imposti per decreto. Va è perciò solo un modo,. per ristabi-:ire un sistema di valori veramente economici: que:.:e cioè di fare uso dala macchina ca:co:atrice de: mercato :ibero, includendo in questo il libero mercato di scambi con :'esteiro. Son queste cose che devono essere dette il più drastica– mente possibile, giacchè esse ~embrano ancora tracurabili per mo:t; ri,.;,pettabili signori dei paesi occidentali. Desidero· perciò il:ustrare le attuali condizioni de::a Germania, riferen– domi a recenti statistiche degne di fede, secondo :e qua:i, in una parte importante de::a zona americana, ii consumo men– sile di carta da parte deJ:a burocrazia si aggira sulle 1000· tonneJ-:ate metriche, mentre i giorna:i ne impiegano 32, i ,:ibri 70 e i periodici 500. 0 Tra queste tonnellate di carta usata dalla burocrazia e ,:a :egge de::'offerta e de:Ja domanda {talvo:ta citata come il « mercato nero ») vi è un costante conflitto che consuma mo:te de'.:e energie disponibili. Quel:e tonnellate di carta stanno soffocando :a vita economica. Esse riflettono la– presuntuosa convinzione che l'ufficio burocratico sia m'g:101 pianificatore dei mercato libero. La Germania è -:'esempio caratteristico di un paese dove nessuna persona seria e opesta, socialista o meno, può ancora condividere simile convinzione. Ciascuno infatti vi si rende ormai conto che l'ufficio ,;lei bu– rocrate non è- stato so'.tanto un fa:Jimento a~i effetti de]a pia– nificazione; ma che esso è anche incapace di far rivivere gli, incentivi del :ibero mercato, a meno che ;l governo sia pronto ad imitare l'esempio totalitario che dimostra come, per un certo– tempo ed una certa estensione, i: timore ed ;: terrore possono essere impiegati come stimo:; splendidamente efficaci. Ne consegue che gli Alleati occidenta:i, che non possono pensare a simili imitazioni, hanno ben poche ragioni per sperare in uno svi:uppo industria'.e de:-:a Germania oocidenta:e che possa i:lu– minare i -russi e i loro infe:ici servi, a meno che essi non si vo:gano a['un'co metodo di ordine e di 6timcxo -alla produ– zione compatibi'.e con la loro civiltà, ossia all'economia del '.ibero mercato. A:trimenti essi finirljnno col creare un mondo peggiore dei due esistenti. Potrebbe essere fatale per essi in– dulgere a qualsiasi il:usione a questo proposito. In a:tri termini, ,'.a pcùtica economica deg:i A:::eati dovrà abbandonare le vie seguite negli ult!:.mi anni. Un popo:o responsabi:e deve imparare a pensare in base a con– cetti comp:etamente differenti, senza a:cun riguardo per ~e ideo:og:e preferite. Parlando francamente, essi devono impa– rare o reimpara"re alcuni principi elementari dell'economia e, se ciò dovesse essere ancora necessario, incoraggiare i tedeschi a fare a:trettanto. Essi devono comprendere che la Germ~ia,

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