Lo Stato Moderno - anno V - n.1-2 - 5-20 gennaio 1948

.84 LO STATO MODERNO Il Governo degli Stati Uniti - sempre secondo l'accordo - ha lacoltà di continuare la prestazione degli aiuti di emer– genza o di sospenderla in modo autonomo e uniiaterale. Que– sta clausola significa che il Governo degli Stati Uniti può de– cidere se l'assistenza ad un paese europeo - nel nostro caso l'Italia - debba essere continuata tenuto conto dei .risultati raggiunti e dell'impiego degli aiuti già prestati. Sarebbe illu– sorio nascondersi che parlando· di risultati e di impiego, non si terrà conto soltanto -<leim:glioramenti che il sistema econo. mico italiano avrà raggiunto valendosi degh aiuti statunitensi; ' ' ma anche dell'indirizzo polit:co prevalente che potrebbe far temere che la maggior prosperità economica acquisita a spese del contributo statunitense venisse messa a profitto di jdeologic politiche non democratiche. Tralasciando l'elemento politico che non ci interessa in questa sede e limitandoci a quello economico, è evidente che ·soltanto se si impiegherano produttivamente gli a:uti ameri– cani si accrescerà la produzione italiana e si darà un contri– buto notevole alla ripresa economica, a cui come si è visto, gli aiuti di emergenza vogliono dare impulso. Gli Stati Uniti vo– giono ricostruire i paesi devastati; è perciò necessario che i dollari versati da,! contribuente americano siano oculatamentf' impiegati. Se il Governo italiano non è tenuto ad alcuna contropre. stazione per gli aiuti di emergenza, deve però dare delle ga– ranzie, alcune delle quali, di ordine generale, già sussistevano 'al momtlnlo dell'acc.-ordo - una certa libertà, stabilità di cambi e sicurezza economica - poichè altrimenti da partA statunitense l'accordo non sarebbe stata firmato. Avrebbe in– fatti significato aiutare un paese che non avrebbe dato affida– mento di potersi riprendere perchè a economia inflazionata, a finanze dissestate e senza alcuna prospettiva di ordine eco– nomico e politico. Una garanzia specifica prevista dal!' accordo consistP nell'imprgno del Governo italiano di versare in un conto vin– colato presso la Banca d'Italia il controvialore jn lire dei pro. dotti forniti o dei dollari ceduti dagli Stati Uniti. Si era scritto che gli Stati Uniti avrebbero chiesto come garanzia ai ]ore -crediti all'Europa occidentale lo sfruttamento dei prodotti co– loniali di importanza vitale; ma a parte il fatto che ,la garanzia sarebbe insuHicente o addirittura inesistente nel caso dell'ltialia che non dispone di colonie, la garanzia stessa verrebbe a pri– vare alcuni paesi europei di prodotti essenziali, che dovreb– bero nuovamente essere acqwstati mediante l'utilizzo dei cre– ruti. Forse per queste considerazioni gli Stati Uniti hanno preferito la garanzia in valuta. Nell'accordo è previsto che le somme in lire così vincolate ..serviranno anche a coprire le spese amministrative del Gover– no statunitense, per le ailività da questo svolte in Italia, in esecuzione deli'accordo. Rappresentanti degli Stati Uniti ver– ranno quindi in lta•!ia per accertare l'impiego utile degli aiuti prestati, i risulbati raggiunti e Jl bisogno di nuovi aiuti; e le spese sostenute da questi rappresentanti verranno appunto pagate con somme tratte dal conto vincolato. Altre aliquote del fondo saranno utilizzate per il ritiro di moneta ital:ana dalla circolazione, o per ridurre il debito pubblico italiano, o pet ragg'ungere una stabilizzazione mone. taria concordata -tra i due Governi. Uno deglì scopi fondamentali della politica economioa statunitense è quella della stabilizzazione monetaria, per la quale sono previsti ulteriori stanziamenti ru somme dal Con– ·gresso americano. La garanzia per gli aiuti ru emergenza può avviare a soluzione questo prob!ema che, solo se sarà risolto, potrà permette.re il ritorno alla prosperità economica dei vari paesi europeL Senza stabilità monetaria non sono possibili cal- coli econom:ci precisi, nè determinare quali attività produt– tive dovranno essere mantenute, quali sviluppate, e quali sop– presse. Solo con la stabilità monetaria si eviteranno distru– zioni di ricchezza e si potranno svi:uppare l'industria e il commercio. Vi è un altro punto deH'accordo da considerare: quello che stabilisce che j prodotti forniti dagli Stati Un:ti o i pro· dotti identici esistenti in Italia non potranno essere esportali senza il consenso del Governo statunitense. Questa clausola conferma lo spirito dell'accordo, che consiste appunto nel fornire ali' economia italiana tutti i mezzi di cui ha bisogno per riprendersi e soprattutto quei mezzi che le consentano di sfruttare al massimo i fattori produttivi di cui dispone. Ogni elemento speculativo - quale si avrebbe se ]'Italia ch'edesse agli Stati Uniti dei prodotti esuberanti (che già esporta o dei prodotti di cui non ha bisogno, solo per esportarli) - esor– bito dal!' accordo. Per accertare che lo spirito dell'accordo venga osservato, il Governo statun:tense chiederà dati e notizie che il Governo italiano si è impegnato a fornire. In tal modo la garanzia dell'esatto impiego degli aiuti di emergenza assume carattere continuativo, potendo ogni momento il Governo ame– ricano, con la collaborazione del nostro Governo, conoscere l'utilizzo degli aiuti e i risultati conseguiti. Qual'è la portata economica dell'accordo nel suo com– plesso? L'afflu~so di mezzi produttivi e la maggior dispon'bilità di dollari equivalgono ad un accrescimento de:la capacità pro– duttiva del nostro paese; la maggior capacità produttiva con– durrà ad un aumento della produzione, quindi ad un ribasso dei costi e a un miglioramento delle prospettive economiche delle industrie italiane sane, vale a dire di quelle che possono prosperare senza protezione e sussiru. Si consideri anche che per l'arrivo in maggior copia di derrate alimentari (oltre che per l'accantrmamento cli mezzi monetari <per conto del Governo statunitense), i prezzi doyranno ribassare, migliorerà la capa– cità di acqu:sto dei reddituari italiani e tenderà a migl'orare il loro tenore tli vita. Di rif.esso dovrebbe aumentare anche la capacità di lavoro dei prestatori d'opera. Inoltre ·con gÌi aiuti di emergenza verrà a ridursi la scarsità di dollari del mercato italiano, che ,potrà acquistare dei prodotti che altrimenti, per manoanza di dollari dovrebbe acquistare su altri mercati a valuta non pregiata e a condizioni meno favorevoli. La riduzione dei costi portata dall'impiego degli aiuti di emergenza potrà facilitare una ripresa anche nelle nostre espor– tazioni che - specialmente verso determinati mercati - stanno segnando il passo, perchè il livello dei p,rezzi italiani è quasi uguale a quello dei prezzi esteri. Perchè questi fini si rnggiungano, e da parte deWitalia siano osservati gli impegni assunti, sono necessari il consenso e la partecipazione attiva delle categorie produttive intese nel senso ampio - imprenditori e prestatori d'opera - manife. stati con la continuità delle loro prestazioni; qu:ndi si dia tre– gua alle agitazioru e agli scioperi, si svolga una politica sinda. cale di collaborazione, si valutino equamente le reciproche ne– cessità nel quadro delle obiettive conruzioni econom:che, si attw una intelligente opera ili governo, si affermi in tutti - capi e gregari - il .senso di responsabilità, si dimostri insomma quella maturità democratica da cui dipendono in ultima istanza le istituzioni repubblicane e le sorti del Paese. NINO PITTALUGA

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