Lo Stato Moderno - anno V - n.1-2 - 5-20 gennaio 1948

LU STATO MOD~RNU 27. ,a.mente conquista attraverso una diuturna ricerca e un in– cessante travag:io. Insomma una dottrina della trascendenza, come il '.ibera:ismo è una doUrina de['hnmanenza per la qua:e :·uomo si crea da sè i: 5UO mondo, in un processo infi– nito che ha in '.ui il proprio avvio e i'. proprio compimento. Ma una configurazione siffatta, se pu-r contiene qua:che parte di vero, risponde a uno schema ~roppo semp:icistico e ccmvenzionale: uno studioso acuto e provveduto come Se– gre sarebbe il primo a denunciarne insieme con :•astrattezza l'unilatera:ità. La prassi storica de[a Chiesa non si può ri– durre tutta a,l:a politica de:la Controriforma o, meg:io, aie tipiche direttrici che la caratterizzano, ispirate a es:genze con– tingenti di difesa e di conservazione. La :ibera democrazia cittadina de: Due e del Trecento ·non si sarebbe svi:uppata cosi rigogliosa senza :·appoggio papale al nascente Comune ne::a :otta contro i feudi e l'Impero: i: gueJismo de'. Me– dioevo giocò po'.iticamente come un,a delle forze de::a libertà più •spesso che come uno dei sostegni dell'.oppres– sione. Quanto a:Ia fi:osofia de: cattolicesimo, non si può in– terpretare come una purà fi:osofia del'.a trascendenza che non lascia margine a:I'iniziativa umana. quando essa è costante– -mente lievitata, attraverso :·agost'nismo, daJ:'aspirazione a •ri– so'.vere la trascendenza in un'implicazione di trascendenza– immanenza che, pur tenendo fermo a'.la trascendenza, muove dal secondo termine per giungere a: primo. E' quest'aspira– zione che ne[e correnti d'avanguardia de'. pensiero cattoliro contemporaneo .favorirà, anche fuori de: terreno scottante del modemismo, l'assorbimento dei motivi più freschi e originali de'. pensiero laico. La configurazione che dicevamo ha un sottinteso: la ,presunta opposizione tra cristianesimo e cattolicesimo, tra il fermento di vita interiore espresso dal primo e '.a quietisti– ca pacificazione del'.o spirito attribuita a: secondo. Da una parte, senso drammatico dell'esistenza come ricerca di una perfezione infinita che impegna radicaimerfte :'individuo, dovere dafamore come imptùo mora:e ohe sorge da> !'intimo e si traduce in azione sempre più ·:arga e partecipe; da.:·:•a:tra,confonnità a una discip:,na esterna, osservanza della lettera nel:'indifferenza per il contenuto. Ora, la funzi011e .,torica del catto:icesimo è stata senza -dubbio di segnare una ·norma it'.l'esperienza cristiana ne:ia sua ricca ma tumu:tua– ria esp:icazione, e in questo sforzo esso h~ fin:to talvolta col rallentame la spontane:tà e il fervore. Rallentarli, non soffo– carli: _per asserirlo ,bisognerebbe negare fa mistica -catto– lica in cui i'. -divino non è sentito come accettaz:one pas– siva di una verità già defin:ta in tutti i suoi termini e di– nanzi a:::a qua'.e '.a creatura avverte so:o !a sua nullità e ;a ·.sua impotenza, bensì come inquietudine perenne, ansia tor– mento~'a di una conquista e un ri~ovamento inesauribi'.i. Ma n011 è [ caso di entra-re in d:squisizioni teo:ogico– ~peculative quando il prob:ema che qui ci occupa è di di– ver~a natura: il rapporto attua:e tra catto:ice;imo e l'bera– !ismo con riferimento preciso al loro s~gn:ficato po:itico. Guar– qiamo dunque, nei :imiti di questo 's:gnif:cato, a::•aspetto mstanzia:e della :ibertà su cui, agli ant·podi de'.:'accezione prammatista acco:ta dal:a socio:ogia ma,rxiana, fa cadere ;'ac– cento Segre pur insistendo, propr:o a propos:to d-iquesto tema, ml nesso d:aJettico tra oonrenuto e forma. L'elemento contenutistko deJ:,a Ciqertà - :a ~ibertà co– me iniziativa, energia creatrice - ha questa caratteristica: che non so:o incontra. il proprio lim:te ne['elemento forma:e, come. anche Segre conviene, ma non può definirsi che at– traverso di que::o. '' R "primo·punto è chiaro. La libertà come· mero cont~u– to,_· cioè 'in,iziativa non organizzata nel:a:superiore forma .de'., I-a categoria.· sul- piano de:.Ia politica interna sbocca ne::a dittatura di partito o di classe, sul piano delia poJtica inter– naz,ona.e si d:spiega in impenali.;mo. h secondo punto, su. qua.e riteniamo di dover insiste-– re, ha invece bisogno di quaiche ae.uciaaz.one. Proviamùci, per intendere, a considerare :ia :ibertà nel suo aspetto di u11ziat1va. L miziat.va puu essere contemp.ata sotto un du– p,ice profilo, come princ,p.o che contiene 1 motivi del! azione, e come azione in atto; ·ne'. primo caso è forma, nel secondo, è comenuto. Ma cond.z10ne a primi o rea.là in fieri, essa non acquista vU:ore po:itico se non quando si traduce m un risu..tato giuridico, si conf.gura in un sistema rego:ativo dei rapporti soc;a.i. La forma ael.a po.il.ca è i. d.ntto, che non costituisce pertanto un momento deJa dialettica attra– verso cui que.:a si svolge, ma 'la sua sintesi etfetti va. Una sintesi mobue, è ovvio, che tende di contmuo a scomporsi e r,comporsi, secondo :a d:namica comp:es;a dei fattori che di– rigono :a v,icenda del':e società umane: gl istituti variano per adeguarsi a: mutare de!le situazioni, a.trimenti il pro– cesso storico si arresterebbe. E' in questo senso che :a situa– zione crea la norma (empirica); ma :a norma a sua- vol– ta dev'essere sussumib[e ne!.:a re:azione più generU:e espre3-, sa da::a ca~oriq che rappresenta essa stessa '1 estrema istanza normativa, il princ:p:o u:tlIIlo di svolgimento di tutta la feno– meno:ogia de: diritto. Cos è a::ora che garantisce :a libertà? L'iniziativa che dà vita a-1 momento po:itico pur senza realizzar:o, g:'impedi– sce di cristit:•:tlzzal\Si e quindi di costituire un ostaco:o al:o sviluppo, oppure il . principio che ne regola .J'esp:icazione? Per conto nostro quest'u:t1mo. Infatti soìo ;'universalità della forma imposta a::·agire assicura identità di condizioni per. tutti, permettendo at:e forze diverse e contra;tanti che L progresso sprigiona di afferma·rsi e conso:idarsi. Essa ab– _braccia ne1:a '.atitudine de::a sua estensione non solo !il pre– sente ma il futuro, perchè ne contiene impliciti i presup– posti ne:ìe possibUtà che accog:ie e che L mutare de::e esigenze sociali traduce man mano nella rea:tà dei fatti. Af. finchè la storia, teleologicamente intesa come progressiva at– tuazione degli idea,'.i de:Jo .spirito, non si smarrisca !!ell' osou: ro agitarsi di fermenti e di -impu:si che ne costituisce l' humu:;, bisogna che :a :oro cieca potenziaiità si organi ne:– i'un:tà di un principio atto a disciplinarne la man:festazione e così a renderli fecondi. Que::o che conta è in conseguenza i'. rispetto della norma. - Ma quU:e norma? Evidentemente non ogni norma: se la norina è intesa solo a conservare :•ordine cost'tuito, il progresso non può aver p:ù luogo. Quindi so:o :a :egge ch'è autolimite, che fissando i termini entro cui il sistema po'.it:co - giuridico in atto può far sentire ,:a sua presenza inib:trice, salva:,'~arda i! gioco deTiniziativa e così :a spinta a'. diveni– re. Ecco in che consiste '.a legalità 'libera:e. Dunque ,a lr bertà s; concentra ne:•'.'ordine giuridico che regola l'azione po:itica, -:a condiziona obiettivamente fornendole :o schema entro cui svolgersi. E la cond:ziona appunto perchè ne con– sente l'e~:icarsi purchè o9Servi qu-e: :imite che le v:efa di porsi essa stessa, ne[a sua. spinta, c'oè ne: suo aspetto empirico, come momento ob:ettivo. 0hè allora ,a poìitica verrebbe ricondotta a un urto <li forze in cui predomi– na non que::a storicamente va:ida, perchè incarna la volon– tà soc:aJ'.e (2), ma que:la ohe, priva di una consapevo:ezza (2) E' ~adJie oble>ttaire a questo punto ct,., un sistema op,pr<!&– s1,vo, Q•!J1'<l' ora orttt=,nesse J" su.ttra~;o d'r•! ccnsoc-iat.t, s 0 e0rndn un.1 J)OSl– zion-e demo·oratica, se non st·rrttamien,te Ubema1le, irtsu.Merebbe, 1egt~ tlimo. Rt..spond.1-arno dhe n-eJ..lia. fattisp&~ie 11 coinsenoo è so:o appa 1 ren,.. te: Ca vo:"Ontà non è taile se non è consap~vole, cioè se n~n 1nc1ude L" ~è ~-a cosc!,f>,nza d,'. 'CYò che vuo 1 •e. e una ivo:n..ntà ·osc!-ente n·on J',trò vo1iere b propria mo.rttflcWooe perchè sl .annullerebbe n~J•,atto me. cksimo in cui si espr'.im:e. Jinol.tre l'a stessa tonia che l·eg!ttl,mamM,te si ,a.fferma 1111 quanto risponde aJ.ilia determinaz.tone consapevoli! •d·i una maggioranza qua.li~ eatoa d-ev-e. sotto pma. eh-e :,a Ubertà sia :orn,pr:o– messa,. d!s:tLp&.'DJ,rsi 1n modo da render pos&ibil,e 1il proprio supe– ram.rento

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