Lo Stato Moderno - anno V - n.1-2 - 5-20 gennaio 1948

LO STATO MODERNO Intorno al· problema della libertà I: tema de[a libertà ha manifestato ancora in questi giorni [ suo mordente in una po:emica che muove da[a po– litica e ala politica ritorna ma passando per un piano più 1ùo di cultura. Vittor (Paggi) rivendica, ne: controbattere al– cune proposizioni di Lukacs riassuntive dei più recente or;en– tamento de: pensiero marxista, 1: s:gnificato forma:e deJa libertà; Segre ne accentua, rep:icando a un articolo di Giac– chi su: • Popo:o » del 7 d:c., i: significato sostanziale pur senza negarne l'altro (v. « Stato Moderno» de: 20 clic.). Paggi ha ragione quando rimprovera al marxismo di diventare una fi:osofia rnazionaria anzichè essere un lievito di l?rogresso capace di schiudere più vasti orizzonti aJ:a ci– vilta. Se a Lukacs bisogna ,riconoscere ì: merito di averci de– ìineato con rigore unitario una prospettiva marxista dei più inquietanti interrogativi de[o ~p,rao contemporaneo, •non si può a meno d 'a:tro canto di osservare che la sua conce– zione de::a Ubertà finisce col restringerne il contenuto a un ideale - o a u·n interesse - di partito o di c!asse. I: marxi– smo non si era ancora definito così drasticamente come anti– tesi de: liberalismo. Eppure Marx giunge a: suo postu:ato co:Jettivista da un'istanza libertaria: ·:'istanza di una libertà Integra e piena ohe guardi a:J"uomo nel:a sua rea:tà sociU:e anzichè ne]a sua primitività naturale, a,::•uomo ne:la com– p:essità dei suoi nessi umani anzichè ne!I'isolamento indivi– dua.Jistico in cui ;o concepisce e !o co:,:oca la società borghese. La differenza fra le due concezioni sorge quando si procede dai.l'ambito de::e esigenze psico:ogico-morali a[a sfera, sem– pre mobile e vaga, ma già più definita, de]'ideo:ogia: si pun– tualizza - Lukacs e Banfi :o hanno ricordato a! Convegno di Mi:ano, a]a Casa deJ:a Ou;tura - nel contrasto fra i: con– oetto, pecU:iare ai marxismo, deJ:a ;ibertà come integrazione, e quelfo, pecu:iare al :iberolismo, de:Ja libertà come ·!imite. Ma la -polen1ica contro i forma:ismo borghese de::e strut– ture giuridiche, con conseguente polarizzazione dei rapporti polit:oo-socia:i ne: loro aspetto contenutistico, ricb:ama, nono– stante ·!osforzo di restituire a posteriori una funzionU:ità nor– mativa al diritto, -:a po:em:ca nazionalsocia:ista cont·ro il nor– mativismo <le::o Stato :iberale. E mentre per un verso si '!"&– ~pinge nel :suo fondamento ind;vidualistico e nichilistico quel– l'etica defo decisione in cui lo Schmitt avvicina Marx a Kier– kegaard, per i'altro se ne ravvalora l'interna problematica in un'impostazione di pens:ero che non riesce a nascondere de: <tutto le proprie origini esistenzial-iste. E dell'esistenzialismo si aO<."fs:ie il dato più negativo, il determinismo ontolog:co riaf– ftor:mte nel!'apoftegma che « ,:a libertà consiste ne[a neoes– sma di cui si è preso coscienza » (Lukacs). Invece fimpegno dl f ,ukacs era, proprio on sede morale, di purgare i.: mand– sm•• da ogni contaminazione es:stenz:alistica o, meg:io, di respn:>gere l'odierno tentativo di un'interpretazione esisten– zia.1.,tica de: marxismo. A,,,.lie più attua:e che non sia il problema de::e re:azioni tra , .. cia:ismo e •:ibera:ismo è, nel presente or:entamentt> dei pa.rr. •i, il prob:ema de:le re:azioni tra libera::smo e catto:i– diSIJ•fJ. La percezione de::e antinomie ideo:ogiche esistenti fra le ;1,,e dottrine rende perplessi sul va:ore di certe concor– drune pratiche che si sono venute a verificare e tende a con– fin~•le su: piano de:la contingenza po:itica sminuendone :a por11ta storica. Tutto sta nel determinare :·entità effettiva di t.ali antinomie· che portano su:Ia valutazione del principio di Libertà. r.he i'. catto'.icesimo ufficiale, come Ch:esa e CO}Tle organiz– :W7ÌOI}~ politica, si trovi oggi a difendere certe .posizioni ti- piche del libera:ismo, quando questo si è affermato proprio attraverso la :otta contro i,:princip:o d'autorità implic;to sem– pre, se pur non sempre esp:icitamente formulato, ne.la dogma– tica teÒlogica di queL:o, è un fatto che può desta-re qua:che :&– gittima meraviglia. Ma a: fondo de: <i.battito fra Orio Giacchi e Umberto Segre SU: paradosso apparente o reale de[a situazio– ne descritta, c è un sotti:e equ:voco che <rischiadi coruondere i termini de::e rispettive impostazioni. Giacchi, sostenendo che la Chiesa rias.mme in sè le esigenze e i motivi più va:idi del liberalismo, si riferisce a: liberùsmo eterno, a: patho.s de:i:a ,libertà, e quel pathos ha la sua espressione più augusta nel sacrificio del:a Croce, ne: dramma divino del riscatto umano da:Ja sch:avitù della co:pa che aveva privato :a creatura del suo potere originario. La prima asserzione deHa libertà è nel mes;aggio evangelico, 111e:J'annuncio di una ·'reintegrazione de:l'uomo ne::a sua autonomia morale. Segre a: contrario guarda a: ,:iberalismo -storico che per le sue fonti ideolog:che, da::a cu:tura protestante al:'idea:ismo romantico, si presenta non solo con carattere :aico, ma assume s:gnificato e.-etica:e: costituisce l'eresia moderna del cristianesimo, queJ.:a che Giac– chi considera :a sua « decantazione profana » (1). Si tratta non tanto <li due prospettive diverse quanto di due diversi prob:emi che, è ovvio, non potevano ammettere identità di so:uzioni. Ma :o scritto de: Segre contiene, anche se svo:ta so:o in parte, un ·enunc:azione rpiù profonda su cui poggia di fatto i: nerbo del:a sua argomentazione. Egli introduce una di– stinzione de: ma@gior interesse tra due specie di libertà o, meglio, tra due significati diversi de:-:a libertà: una libertà tutta esterna e negativa che è l'insieme de::e condizioni 4tte a garantire :ega:mente :'esp:icarsi della persona umana, e una ìibertà positiva che è quest'effettivo esplicarsi come insor– genza vita:e, aff.usso <li energie creative, apporto di ispira– zioni e va·lori nuovi. In a:tri term'ni la discriminazione è tra ia libertà come metodo e la !ibertà come in-iziativa, tra :a li– bertà come fomw, e .Ja libertà come contenuto. Ebbene, viene a dici Segre, que:•:a libertà e!tema è un puro schema che non ha va:ore se non è rietilpito e animato dal:' espansione de::a personalità secondo le infinite direzioni poss:bili del suo accrescimento e del suo svi'.uppo. E se la Chiesa è d:sposta oggi a consentire a::a prima libertà poichè in una :ibertà tutta estertla e :ega:istica essa scorge i: mezzo onde meglo difendere il proprio dominio mora:e su l'indivi– duo da: domin:o politico del'.o Stato, che in definitiva :imita o soppr:me quel dominio mora:e stesso, distrugge nel fatto :a seconda perchè mortifica t :ibero moto deio spirito con i: vinco:o dogmatico posto corpe barriera insormon:abi:e al– i' indagine critica de: singo:o. Visto sotto quest'aspetto più so– stanz'ale si chiarirebbe il vero rapporto - rnpporto d' anti– tesi - fra :iberalismo e catto:icismo. . Indubbiamente, se ci fermiamo al:a !ettera de: precetto ecc:esiastico, a:Ja :egis:az:one canon'ca in materia di credenza e di costume, !'opera de:,:a Chiesa ci risulterà di disc:p:ina– mento e di regolazione, non di stimo:az:one e d'impulso. E se ci vo:giamo a considerare i: cattolicismo ne! suo contenuto teologico-morale, esso ci apparirà come Verbo rive'.ato che so::ecita :'adesione de['inte[etto o, in un grado più a:to, l'illuminazione de::a fede, non verità che lo spirito perig:io- (1) In ,un art~Mlo su:eesstvo: n Qu.a-rantotto, pubb:icato su1 • Po– p'>·o • del 1° gM1ria.10, Gi·icchl ess(gr:e oggi al part:t1 cauol'ct tn. corrwlto di d!.fendere e prosegutre ù::: ·onqulste de::•.,.,tà 1lbo.r:i 1 e lnaUgtUra•ta con te ~voluz1ont dl 'l1n secolo fa. Ma. al solito. anche qui evld.,n4ementc e1n ha dl m'.ra, otù che U part·colan, prog"-.mma pod.lt.Jco di •un nwvùnent.o, la sua lsplraZion-e ide&:e..

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