Lo Stato Moderno - anno V - n.1-2 - 5-20 gennaio 1948

LO STATO MODERNO '19 Concordato e libertà religiosa lll Italia IV ll "Con jlu lo dopo lo luncilrnz1one·' Dal '29 ad oggi molto cose sono mutate: il « conflitto dopo :a concLiazione » ha avuto i suoi svolgimenti in una ,;ituazione storica che ha f:nito, co: tempo, co: rovesc:arsi, Due furono :e fa.;i de: conf:itto fra la po:itica di Musso– lini e la po.itica della Chiesa: il contrasto sui :im,ti det'Azione Cattol.ca ne. '31, composto ne: '32 con precisazioni r:guar– danti :·art, 43 de: Concordato; e que:lo su..a :egis:azione ra– ziale, da: '38 in poi, che limitava gli effetti giurid;ci del ma– •trimoa:o re:ig.oso regolato da'.:'art. 33 de. Concord:.to, e ché si r.torse in nuove rappresaglie contro l'Azione CattJ ica La linea de: -conflitto era ev1dente: :o Stato fascista diveniva ,sempre più tota::tario, come i suoi oppositori (che erano anche gJ oppositori della Chiesa concordataria) avevano previsto: -es.;o stabiliva un proprio corpo dottrina:e e assumeva come filosofia uffic:a:e que::a gentil.ana de::o Stato etico, Dei resto Mussolini fin da: ·29 aveva mostrato chiaramente le sue ten– denze: « Lo Stato fascista rivendica in pi,eno il suo carattere di eticità: è catto:ico, ma è fascista: anzi soprattutto, esc:usi– oomente, essel1Z'ialnwnbefascista. Il Catto:icesimo lo integra, e noi lo dichiariamo apertamente, ma nessuno pensi, sotto ~ecie fl:osofica o metafisica, di cambiarci le carte in tavo:a ». (Relazioni sugli Accordi del Laterano). Invano il Pontefice re– plicava: « Stato cattolioo, si dice e si ripete, ma Stato fasci– sta; ne prendiamo atto senza difficoltà, anzi volentieri, giacchè ciò vuo.e indubbiamente dire che lo Stato fascbsta, tanto ne:– l'ordine de.:le idee e delle dottrine quonto ne!l'ordine della pratica azione, nu.J:avuole àmrr.ettere che non si accordi con la dottrina e con la pratica cattoli>ca,senza di che Stato cat– tO:ico non S{I;Tebbe, nè potrebbe essere ». (Lettera pubb:icata ,il 6 giugno '29 da::'Osservatore Romano). Musso:ini aveva previsto tuttavia :'obbiezione: e aveva d:chiarato che '.e pa– iole non potevano costituire un'opposizione suff:c:ente contro i fatti- La Chiesa aveva patteggiato col diavolo, e se ne sa– rebbe accorta; i: fascismo, come regime d:\tatoria:e, si sarebbe ;ritorto contro di essa. Ormai era chiaro che la funzione de'.:a Conciliazione nel fiUO insieme andava ancora una volta distinta: per :o Stato autoritario rappresentava un attivo ormai scontato in gran parte, un successo di po:itica interna e internaziona:e, che era divenuto un e:emento ne: giuoco de::a sua nuova fase impe– .ria:istica; per la Chiesa non cosUu:va ormai p:ù che una spe– ranza avvenire, una specie di garanzia e una riserva sia nel– l' eventua:ità di un mutamento de:la situazione con un'accen– tuazione de[a forza de:la dittatura, sia ne:t'eventuaìità de::a ,scomparsa de'.!'autoritarismo, Ne: '39 termina la guerra di Spagna, se ne inizia una nuova, e Pio XII succede a Pio XI. La fine de]a guerra apre una nuova fase di lotte intorno ai Patti Lateranensi e soprat– tutto intorno a'. Concordato: :o Stato ital:ano non è più tota– Jitario ma democratico, non più dittatoria:e ma popolare; muta perciò la ragione de: suo interesse a conservare i Patti Late– ;ranensi. Al fascismo premeva la conservazione di un successo, la sua ulteriore va:orizizazione in funzione imperia'.istica, stra– tegica; l'interesse de: nuovo Stato è in funzione deJ:a pace religiooa, necessaria alla edifioazione di una democrazia pa– cifica. Ma è qui che il Concordato più che mai raporesenta un limite, laddove il Trattato <rappresenta un beneficio già · scontato: è qui che l'ipotesi della denuncia del Concordato, In un regime democratico, diviene più probabi'.e che non in nr gime autoritario. La nuova situazione è ancora una vo'.ta dominata da[a Jpotesi di denuncia de: solo Concordato da parte deJo Stato, ora democratico - ed ecco :a variazione -; e d'altro canto, come vera e ,propria contropartita, dall'ipotesi anche, assai meno probabile, di denuncia del Trattato da parte della Chiesa. Bisognerà pertanto misurare, ne:la nuova situazione creatasi, i grado di insc:ndibi:ità de: Concordato e del Trattato. Indubbiamente esso non - è più que:lo de: '29, quando l'asso:uta insc:ndibilità ven:va sostenuta da Pio XI e da'.:a Cil>iltàCattolica, prima de;:a ratifica; e non è neppure que:Jo so.;tenuto poco dopo da:la Chiesa e va::do soprattutto come argomento polem:co rivolto a limitare le interpretazioni laiciste, apparentemente libera:i e sostanzia:mente sempre più totali– tarie, deJo Stato fascista. Oggi la situazione internaziona:e è ancora una vo:ta mutata. Se l'altro dopoguerra aveva visto lo sgonf:amento de]a questione romana a:meno come que– stione internazionale (con i: cro::o de[' Austria-Ungheria, con i: mutato orientamento po'.itico de:la Russia, con la ormai di– mostrata p'ena :ibertà de[a Chiesa anche in un :ungo periodo di emergenza, con -:a r:presa dei rapporti diplomatici fra :a• Franc:a ed il Vaticano, dopo :'inc:élente Loubet, con la ces– sazione de::e prote.;te pontificie a:Ie visite dei Capi di Stato al re d'Ital'a), oggi si può dire che essa lè finita od ha co– munque m'n:me possibi:ità di r'nascere. La Città de: Vati– cano è riconosciuta da'.:'intero ordine iriternaziona:e; e la Chiesa, pur denunciando un Trattato che :'Ita:ia da parte sua non tralascerebbe di riconfermare, non potrebbe impo– stare una questione di carattere politico-territoria,e che in– teressasse '.e diplomazie: appena il regime franchista potrebbe tentare di prendere in considerazione :a cosa, mentre :e de– mocraz:e libe~ali, laburiste e socialiste che oggi rnggono il mondo non potrebbero fare altrettanto. Tl!tto si riso:verebbe, con mo:ta probabi: ità, in una temporanea rottura dei rapporti d:p:omatici de"la sola Ita:ia col Vaticano. Mussol:ni in rea:tà riso:se :a questione romana quando già essa era sfiorita come que,t'one inte•nazionale e rimaneva solo come questione interna di pacificazione. E tale è oggi la questione fondamenta'.e, portata dal Con– cordato. Tanto la sua denuncia quanto '.a sua conservazione non e:imlneranno i contrasti. Nemmeno !a terza vfa della re– visione, che è oue:la, forse, che ha meno probabilità di rea– iizzarsi, vi potrebbe riuscire. Si tratta di questione di grande comp'.essità, che rende i'. Paese perp:esso, nonostante la sicurezza con cui vengono difese '.e tesi contrastanti. Il prob'.ema del Concordato come problema de:la libertà religiosa, è affiorato so'.o dopo i: 2 giugno, dopo cioè che si era g'à formato, su questioni apparse più urgenfi - restaurazione delle libertà po:itiche, rinnova– mento istituziona:e - l'orientamento po:itico popo:are da cui è scaturita la Costituzione, compreso !'art, 7 che fa richiamo • ai l>atti Lateranensi. Il corpo e:ettora:e, preoccupato ?.a:Je questioni di ordine istituziona:e e sociàle, non aveva a..ora affidato alcun mandato su[a questione de:la :ibertà re'.igiosa ai propri deputati: da questo punto di vista manca la per– fetta espressione deJ:a vo:ontà popo'.are. Fu in seguito cbe tanto il corpo e'.ettora:e quanto la c:asse politica ed inteJ:et– tua:e presero posizione dinanzi al prob:ema. Un fatto di gran~ <le importanza era avvenuto co: 2 giugno: per la prima volta nel!a storia de::'Italia democratica il capo di un partito cat– tolico riceveva il mandato dal suffrag:o popolare di gover.• nare il Paese. Questa fu la ragione deI:e opposizioni ad un

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