Lo Stato Moderno - anno IV - n.24 - 20 dicembre 1947

LO STATO MODERNO importa lumeggiare, che occorre dimostrare con verosimi– . g:ianza o, dove possibile far:o, con -:a certezza che viene da prove raggiunte. Il Comitato promotore, presieduto fino al:a fine del '.uglio dal Presidente de:ta Deputazione Provinciale di Milano, avv. G· B· Migliori, passò a quella data sotto gli auspici deìla Camera di Commercio e la ,µresidenza de: comm. Giuseppe Corridori. Dal'.a fase de::-e ricerche metod'che. della raccolta di documentazioni e pareri di esperti, dei raffronti con altre iniziative italiane e stran:ere, si procedette ai primi tentativi d'attuazione. L'ideazione stessa de:la grande opera non sarebbe stata neppur possibi:e senza -:a vo:ontà espressa de: governo cen– tra:e di conferire a::·aeroporto tutto ciò che può servire all'in– tento in fatto di aree ed impianti del Demanio aeronautico militare che più non servono ag:i scopi d'origine. Ed accanto a questi apporti di cose si ebbe la valida collaborazione del Ministero del:a difesa e del Comando de::a Zona aerea ter– ritoria:e. Lo spiri~9 col quale questa co::aborazione venne mani– festandosi fu talmente agile, che da parte del Comitato pro– motore si potè procedere non solo a organizzare un piano graduale. ma anche ad iniziarlo ancor prima che fossero ot– tenute delle leg'tt:mazioni formali· Con mezzi esigui si è pervenuti ad· uti'.izzare l'aeroporto di Lonate Pozzo:o, nel set– tore meridiona:e de::a Brughiera, quale scalo di aerei merci di linee straniere. che hanno potuto inserire negli it'nerari la « toccata» di Valle Padana. Così avvenne dal:a fine ottobre per la .Jinea Londra-Roma-Atene della « British European Airwavs », :inea merci rego:are b:settimana'.e. Ma la funzione deJ:'aerooorto, che si vo::e denominare di Turb'go so:o per ovviare al:'assonanza tra i nomi di Linate e di Lonate ed evitare errori d'interpretazione de'.le comuni– cazioni tra la terra e gli aerei in volo, non fu solo que::a di ospitare aerei merci che non potrebbero atterrare senza pe– .rico:o su a'.tri campi di Lombardia, dove mancano striscie o piste di atterraggio dotate di svi:uppo e :ibertà d'approccio pari a que::a di Turbigo; l'aeroporto assunse anche funzione di scalo sussidiario nei confronti di que:Io di Linate, spesso ammantato di nebbie e inaccessibile quando le piogge ne inzuppano i•: terreno. La pratica impone in tutti i paesi che g'.i aeroporti non operino iso:atamente, ma in collaborazione, come elementi di un sistema, di una rete. E ouesto indirizzo si impone sem– pre p:ù, man mano che l'aviazione si comp'.ica per differenze dei ti1Pie funzioni deg:i aeromobi'.i. E neppure si deve pensare ad un so'.o scalo aereo inter– continenta'.e, a:Ia concentrazione in un so:o luogo del reca– pito cl; tutti i vo'.i '.ontani. ma ad un s'stema di sca:i cnlla– boranti che includa a'.meno tre stazioni: noma, Genova, Lombardia. A Roma si è provvisto 'attrezzando con meni di fortuna sin da: 1945 l'aeroporto di Ciampino, munendo'.o di pista me'taTca, che recentemente fu rifatta quasi de'. tutto. Ma per Roma si è costretti, com'è noto, ,a prog€ttare un aeroporto nuovo e diverso, che pei caratteri specifici del territorio im– porrà una spesa di miliardi so:o per ottenere il piano di fondo sul qua'.e poi costruire le ,piste a struttura cementizia. A Genova si osa progettare la conquista di un'area al mare, che lmporrà un dispendio di o'.tre 5 miliardi di lire solo per giungere a possedere il piano di fonrlo. Nel:a Brughiera, sia ne'. campo di Turb'go al sud che in oue:lo di Malpensa al nord. il plano di fonao fu creato da madre natura, come già sappiamo, 1n modi mirabilmente con– facenti a: nostro intento. E' ne'. « campo sud • che per mo'.te ragioni topiche dovrà · · stendersi il grande aeroporto stabi'.e, dotato di piste in dire– , zione sud-nord ed in direzione est-ovest. Ma per realizzare quest'opera, dove una so:a pista di 2000 metri di :unghezza in calcestruzzo comporterà una spesa de:l'ordine di mezzo m:liardo di lire attua\ occorre potere giostrare nel vasto am– bito del:a Brughiera e mettere in attività il « campo nord », che reca i: nome, tradiziona:mente notissimo ag:i aviatori mi– litari, di Malpensa. Sul campo de::a Ma:pensa i Tedeschi crearono ne:I'ul– timo anno di guerra una pista cementizia di 2000 metri di lunghezza, prevista per aerei che pesavano su:Ie 12 tonneJ;ate. Poi, prima di mo'.lare '.a preda e disperdersi per le va:li da cui erano discesi ancora una vo'.ta baldanzosamente, dan– negg:arono la pista facendovi brCare de::e mine. Nessun tecn:co che si ded'casse al c0mpito di situare a regola d'arte una pista per voli civili, le darebbe la giac:tura. che i Tedeschi. animati da tutt'altri intenti, dettero a questa. E' ovvio che i parametri e '.e ragioni che guidano i costrut– tori di un aeroporto mi:itare sono sempre diversi. spesso op– posti a que:li che s'impongono al costruttore civile. Ma anche così come sta, purchè riattata a regola d'arte, la pista tedesca potrà servire per un certo tempo, anche per :•uso di aerei di maggior mo'.e e peso che non fossero que:Ii germanici. Qui noi incontriamo 'Una vantaggiosa sintesi dei due e'.ementi col:aboranti: la struttura cementizia del'.a pista e la natura omogenea ed estremamente idonea a: carico del terreno di posa. Abbiamo così lumeggiato due fasi, una realizzata l'a:tra di imminente rea'.izzazione, de:Ia vita aeronautica civi'.e su'.:a Brugh:era: il campo sud, «Turbigo», è e resterà in funzione con la sua modestissima attrezzatura ottenuta utilizzando i residui de! campo militare, fino al giorno in cui entrerà in funzione il campo nord, « Ma'.pensa ». oon la sua pista ce- mentizia conven:entemente riattata. ' Questa seconda fase verrà a sua vo:ta a cessare quando l'azienda civi'.e deJ:'aeroporto avrà rea'.izzato :a prima pista stabile ne: campo sud, primo e:emento dell'aeroporto definitivo. Gli immobi:izzi patrimoniali di un moderno aeroporto sono evidentemente ingenti. Una so:a pista stabile, di 2 km. di :unghezza, tenuto conto de'.'.e propaggini pe: ru::aggio degli apparecchi prima del volo e dopo l'atterraggio, comporta una estensione superficiale omogenea di circa 20 ettari: è un'aia gigantesca. non mai neppur pensata da nessm\ romanziere ~ pei contadini del paese dei giganti. Le tariffe internaziona:i prevedono tasse d'atterraggio di due misure, più elevate negli aeroporti mun'ti di piste so:ide. Ma con gli aerei da 40.000 kg. (D.C.6.) che gradualmente sostituiranno il Dakota da 28.000 kg. (D.C.4) le p:ste erbose saranno nettamente o:trepassate e varranno so:o de::e piste adeguate a quei carichi. . Il successo di un aeroporto sta nel non giungere nè troppo presto nè troppo tardi. L'aeroporto di Lombardia ebbe la fortuna di potere iniziare un servizio con del'.e strutture preesistenti: potrà offrire ospita'.ità ad un raduno aeronautico internaziona'.e nell'aprile del 1948, in occasione del'.a Fiera di Mi:ano, va'.endosi di una pista di guerra ed avere abbastanza respiro per dotarsi successivamente di una prima pista per– fetta. Ne::a fase presente basta raccog:iere dei capita'.i rela– tivamente modesti, che troveranno nel:e tasse di atterraggio e nei proventi accessori compenso ed ammortizzo. Taluni dati di traffico deg:i aeroporti ita:iani confortano ne'.le previsioni. All'aeroporto Forlan'ni (Linate) le linee rego– :ari ita:iane ripresero servizio solo il 16 apri'.e 1947 ed a'.'.a fine di settembre si era ad una frequenza di 55 apparecchi di '.lnea o « fuori orario» al giorno. ATaeroporto di Ciamp'no (Roma), riservato alle linee straniere, si hanno 22 Compagnie estere con una media sui 60 apparecchi medi o pesanti al giorno. Nello stesso Turbigo fin dal primo mese di esercizio

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