Lo Stato Moderno - anno IV - n.24 - 20 dicembre 1947

LO STATO MODERNO di yuelle genti, il loro sospetto reciproco, :il loro smanioso bisogno di indipendenza. Nè tragga in inganno la diffusione nell'Italia meridionale, e la persistenza, di demani comunali, cli proprietà promiscue, di usi civici, di domini collettivi, tcntat;vi - tutti - <li mi– tigare il rigore dei d:ritti feudali, e che non hanno avuto più ragion d'essere con l'abolizione deìla feudalità. Hanno resistito, sopravvivenze anacronistiche (o piutto– sto ritorni alla notte del collettivismo primordiale?) per lo spi– rito di conservazione delle popolazioni rurali ed il loro timore di innovazione; ma si sono sempre più assottigliati e ridotti, .in uno al latifondo di cui costitu:scono i: natura:e complemento. Del resto, si tratta di promiscuità limitata generalmente all'uso e non anche estesa a:Ia proprietà; ed uso significa quasi soltanto diritto di pascolo e di far legna. cioè forme di sfrut– mento della terra che non sono vera agricoltura. Quando il progresso agrario cominciò ad imporsi, si ini– ziò la lotta contro questi relitti, ammessi e g'ustificati prima di allora per motivi economici elementari. E per tutto il se– co:o scorso, fico ai giorni nostri, si è svi:uppata, que-;ta bat– taglia, che ha per meta finale la quotazione, e non l'accen– tramento. · Allorchè nel Regno delle Due Sic:lie i feudatari persero la posta contro la corona, i coloni sperarono di poter saziare l'antica fame di terra, ma furono una volta di più disillwi. Alla fine_del secolo XVIII ancora sussultarono, e poi ancora dopo Murat e dopo l'annessione - col br:gantaggio -, e nel 1890 coi Fasci di Sicilia, sempre e solo per lo stesso mo– tivo non politico ma economico: la terra. Garibaldi promise e decretò la spartizione delle terre, con la quale si sarebbe addivenuti alla creazione di una miriade di proprietari: per la mancanza di un eff:ciente ceto medio i :atifondisti una vo:ta di più prevalsero sui contad:n:, che ancor oggi tumultuano ed uccidono e bruc:ano per diventar padroni della terra che lavorano, braccianti, fittabili, parteci– panti ..., ma non già per cambiar padrone, essere soggetti a un rappresentante del potere centrale anzichè del proprietario, avere obblighi non meno duri di quelli attuali e non mag– giori diritti, vedere dissolvere per sempre il sogno di sempre· Ma pur non essendo capitalista la soc:età agraria del Mez– zogiorno, pur non essendo proletari i lavoratori deJ:a terra, pur non essendo attuabili per loro i piani concepiti per i prc letari dell'economia capitalista ..., si continua ad impostare ed a svolgere la propaganda come se queste premesse non esi– stessero, ma anzi esistessero '.e premesso contrarie. E le conseguenze, morali, sociali, pol:tiche, sono evidenti e più ancora lo saranno. ALDO DURANTE L'ACCER1 A_~1EN10 DEI COS1 I DI PRODUZIONE Ne:l'ormai '.ontano dicembre 1943 il governo autocosti– tuitosi in A:ta Ita:ia aveva creato, nel:'intento di rafforzare !a discip:ina da::•a:to dei prezzi, un ruolo di tecnici aventi lo specifico compito di effettuare rilevazioni azieuda:i. Questi esperti erano tenuti a: segreto d'uff:cio e potevano prendere in esame tutti i documenti giustificativi contabili de[e impre– se; le qua:i, da'. canto :oro, avevano l'obb:igo di tenere :e scritture in modo da consent:re in qualunque momento la ru:evazione dei costi di produzione secondo uno schema uffi– cia:e. Que;te d:sposizioni, al pari di tante a'.tre rientranti nel quadro de:la tirannia de:la p:anificazione, restarono per :o più lettera morta (la grand,e massa de]e picco:e e medie aziende ignora, di massima, ogni raziona:e ri:evazione contabi'.e diversa da quella de::a tenuta de: comune giorna:e mastro). Esse pre– sentavano punti censurabi:i anche sotto :•aspetto sc:entifico e pratico, come abbiamo avuto occasione di accennare in a:tre nota. Qui pertanto ci :imitiamo a ricordare la prescrizione per cui gli ammortamenti dovevano essere riferiti al valore degli impianti commisurati al presunto cost:o di acquisizione deg:i stessi a una data fissa - dicembre 1940 - e al vo:ume de::a produzfone norma:e - primo semestre 1943 -. Date, si badi, che non consentivano alcun rapporto di logica commisurazione, perchè !'nna si riferiva ad un'epoca in cui l'industria doveva fronteggiare i consumi di tutto i'. territol1io nazionale, e l'a:tra ad un momento del tutto diverso, in cui cioè i! territor:o na– zionale si trovava spezzato in due, e l'attività ne::e fabbriche tendeva di giorno in g'orno a spegner.'li per :·emur:mento de::e materie prime, dei combustibi:i, de]a forza elettrica, per l'ab– bassamento de'. rendimento '.avorativo de:la massa operaia in d:pendcnza de::e cont:nwe interruzioni provocate dagli a'.'.armi aerei, della :otta c:anclestina per ostaco:are le roqu,isizioni da parte dell'occupante, de::a tragica situazione dei trasporti, ecc. Quando si mette in gioco il dato deI:a produzione è tutta l'ana:isi de'. costo che resta compromessa, po:chè il costo uni– tario è per l'appunto ottenuto di~iidcndo :a spesa comp:essiva per la produzione. E' faci'.e quindi immaginare qua'.i assurdi risu:tati si ottenessero dai rilievi disposti per :egge e da]e ispezioni che dovevano fornir: i. Se oi è concesso un aneddoto, ricorderemo la visita di un ispettore tecnico di indubbia com- petenza e diligenza a una grande società per ri:evare dai pe– santi vo!umi di essa i datri statistici e l'ammontare de::e spese per una !unga serie di anni; ca:co:i su calc:o:i si a:I:neavano su:la carta, mentre al di fuori de::•ufficio, fattosi deserto per l'azione aerea in corso, !a v,ita si arrestava. A un certo mo– mento venne anche a mancare la '.uce. Che importa? Nep, pure que:la circostanza frenò lo zelo de::'ispettore, che con l'aùuto di una modesta !ampad:na tascab[e vo::e term:nare il suo lavoro, fiero di aver ricostru:to finalmente il costo giusto riferito, come prescrivevano :e norme min'ster'ali, ad un'epoca con produzione norma:e. Il ,dabben uomo non vo::e neppur sentire che l'unità di qtte'.la produzione per cui tanto si affan– nava a ricercare il costo era andata sconvolta; che la merce, ne::e p'eghe de:l'imperfetto congegno de:le assegnazioni dal– l'a:to, fini\·a c:a'lldestinamente su: mercato nero e scontava prezzi dieci, venti volte superiori; che i! torchio continuava a stampare carta per pagare le spese de:le truppe occupanti, creando una situazione che incideva su::e prevision'; e a:tro ancora che il buon senso e la realtà de[e cose suggerivano. Questo piccolo aneddoto aiuta a spiegare il perchè, a guerra ultimata. ,·e grandi industrie si trovarono con :e casse vuote, in un momento in cui sarebbe stato di fondamentale impor– tanza poter contare su'.le possibilità di un autof'nanz:amento per ricostruire le fabbriche colpite, ~e scorte distrutte, per attuare :e conversioni dei reparti a::•economia di pace, dar lavoro ai reduci che ritornavano dai campi di concentramento o da:Je montagne; e tutto ciò quando vasti strati di improv– visati trafficanii avevano per le mani decine di mi'.àoni che non sapevano, forse, neppure va'.utare con sufficiente preci– sione. Il torch:o dei big:ietti tornò così a funzionare per evi– tare una tragica disoccupazione, spede ne:le grandi fabbr:che e nei cantieri fattisi semi-inattivi per la cessazione del:e com– messe be:liche. Di fronte a questa amara esperienza la Commissione Centra:e economica de: C.L.N.A.I. prjma, g:i organi tradizio– nali del:a nostra amministrazione governativa poi, a mano' a mano che i vari settori economici accennavano ad assestarsi, iniziarono - sia pure tra incertezze e sotto l'fafluenza dei produttori - lo sb'.occo dal regime di guerra o di cont:in-

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