Lo Stato Moderno - anno IV - n.24 - 20 dicembre 1947

LU 8TATO MODERNO 1563 <.:iale(mm Vli dicono n:en1e ,1:'Utti questi commendatori e co·'.on– nat,i e genera:i in ritiro ne:J'U.Q.?). E' :a t;pica pigrizia semi– amba di chi si contenta del min'.imo di sCOC'C:ature in oa:;,a propria. E' un senso d',iwlamento che rende schiavi di abitu– d'ni antisocia:i; e i•n questo seruso - che ancora non vog:no diùungarmi a in<la.gare, ma che è ti,p:co per ohi CO/flosceap– pena :a vecch:a ,provincia merid:ooo:e e i-nsulare - r: « non rompeteoi le scatole» riassume in è un brutto ve·'.eno di pi– g,,izia ego:smo diff:denw. Tale fom1a di ant-:vincoi:1smo,pura– merute anN~odaJe, è propria, dà- resto, di quasi tutte :e pic– co'.e borghesie, e ·non solo di quelle mer:diona:i, :e qua:i l'ac– centuano maggiormente nelle forme esteriori per vecchie abitud.ni a•rabo-spagnO:esche d'iso:~mento e di cburura. Lo Stato amministrativo a -sua volta vorrebbe essere la colonna ideo'.ogica e insieme :o s:ogan più attivo de::•u.Q.; ma Gian,nini si è ben guardato da: chiaùe una so:a volta in che cosa consista e che cosa esso sia (avrebbe anzi detto - ed è veros:mile e degno de(,:a sua arguta inte:l:genza - che è iuna « baKa » ~vendo ogni part:to bisogno di « ba::ie » per le sue mMse); precisamente come Nenni non ci ha mai detto qua1:i siano :e sue riforme di struttu-ra e il suo caos; :e dema– gog:e si toccamo. L'U.Q. si è sempre :imitato a dire che lo Stato amm:rrs,rot:vo dovrebbe essere uno Stato con snefo e rap:da. burocrazia, accentrato ma agi'.e, e via di seguito: parole, su cui siamo tutti d'accordo, come chi d-'cesse che l'uomo dev'essere onesto, sano, nè U.:tonè basso e moderato nei -costumi. Ora so.:itanto assisti,amo ad uno strenuo tentativo - nel sett'man:r:e qua,:unquista - da pa-rte di un vo'.onte– roso, di defin<i.requesto Stato amministrativo; di definì-rio, n.a– tu,railmentè, come ,piace a,:Jo scopritore, e quaie una straor– d,naria paro'.a nuova 11eh1 scienza .giur-idica po:ffca e sociale. Andiamo qu·•nd:iun ,po' a fondo. Intanto, se .per Stato .ammi:ni-strat:,vos'mtende, come il buon senso cons:glierebbe, una ,5emp'..:ce •~:va'.ut.azionedel vec– chio tipo di Stato :iberJ-sta, che :imita a•: mass:mo le proprie interferenze con le sfere ,d'abtività dei sin-go:,i,non c'è nu[a di nuovo e n'UP,'ada menar vanto nè da pretendere che i•l mondo « stupisca »: saCcvo ,a compiacersi per la frase ino',siva ed efficacemente e'.ementare con cui è stato propagandato (« Lo Stato amm:nL~trativo svi:uppa ossigeno... ». Che ne pen– sate?). Anohe qureta posrz:one tuttavfa, se portata ag'.i estre– mi - come fat:arnente accade quando se. ne vuo-: fare uno slogan propagandistico - drventa il'.usoria: giacchè ne::a cri&i de:Ja società modema i compi•ti d€1:llb Stato non .sono de– stinati a r,idursi di vo'.ume, ma solo a isceg1:ere acutamente i settori in cui l'intervento è -uti•'.e;e data questa necessità, che è ne::•ord'ne obietticvo d€1'.:ecose, non c'è che da bi'.anciare l'attività de:,:o Stato (amm,nistrativa) con il contfouo controllo delle forze po'.itiche, liberamente sviluppate e operanti. Per razionùzz.are ;'interventismo statale, e per meg:io tute'.are le !ibertà, bi.sogna accettare !a d'alettica dei partiti e delle o' .ru.si ,e non pensare di abo:ir'.e ,M'ti•.fiiciosamente come il qua– lunquismo pretenderebbe, o megi'.do, avrebbe in un primo tempo preteso. Siamo pertanto costretti a pensare che lo Stato ammini– strativo, presentato aggressivamente, in modo polemico, esclusivista, come un'idea-principe, voglia essere qualche cosa di più e di di,verso: cioè :o Stato che riassume tutta la sua atti– vità e la ~ua struttura ne::•amministrazione, ossia '.o Stato che riduce a! secondo piano e quindi abd.iisce come inutile dispen– dio di energie e sciupio di tempo la politica; la quale per definizione non ammette limiti alla propria sovrana- priorità, alla propria azione, al proprio permanente controllo sulla ge– neralità dei fatti sociali storicamente attuantisi. Ciò coJJ!imacon [a prim:tiva ,propaganda antipo'..itica di Giannini e oon iL pr:mitivo carattere antipamtico de: suo mo– vimento; ma collima ,pure e ancor più con ìe odieme of- ferte di aiutare con tutte le forze il comunismo, ossia un to– ta:itarismo concreto (sci. che sia... oozionalista). Sono queste le sorprese e le contraddiziorri propagandistiche de:l'U.Q. (il qua'.e è ora arrivato per,fono a una 9Peoie di giust'ficazione de::a partitocrazia); e sono anche le conseguenze del:a sua concezione di spoliticizzazione della vita statale, che, teori• camente ingenua, ed escato:ogica in partenza <le! Hbera– lisrno, porta di fatto a[ fascismo e al comunismo. Questa concez.ic- nè, come ho detto, presuppone una soc:età senza classi; e poiohè questa è una pura e ipotetica astrazione, Ca poos:bi':i-tàde'.[a SJUa ttuazione si verifica so:o quando e dove la situazione cllalssista sia stabilmente ori.stail:zzata con il sa:to di un dominio inequivocabile; è assurda invece ne::a nostra società moderna - occ:den~e - che è un travag:io di c:•assi·e di gru,ppi. In Rus:s:a sì, ,o Staito può faire vera– mente del:'ammin:strazione, e -tutte (e sue atthri1à si ridu– cono ad amministrazione {anche '.11 ,:egislativa, anche la giu– risdiziona:e. Tipiche deI:e dittature, e necessarie per chi vuole scùanto amministrare, sono ·tutte le interferenze def.(a po·:i– zia sul[a magistratura, come in Ru,.;,sia,ne'.la German'a na– zista, ne:ntalia fascista). Da ciò le sempre più ,:airghe fa– co'.tà di emanare norme giur:d:che attribuite al potere am– ministrativo; da ciò ,La gradu.de r,duzione, fino all'impossi– bi:ità, dei cont-ro'.li e deh libera cò.laborazione ne]a forma– z'one deEe norme giur'diche, che son sempre contro:li e col– laborazioni cli gruppi po:itici. La società moderna, in cui i': dmmma del!:e c'.assi si attua in una (otta o meg'.fo in una d,aJett:ca SetT<\ta, preO:ude asso'.u•tamente :a ,possib_ilità di uno Stato puramente ammi– ni.;trativo, compatibfo con •le libertà '.ibera\ e impone .i-n– vece uno Stato ampiamente politico. Se i:l qualunquismo crede di affer,marsi come liberai.-ismo progredito con lo Stato am• ministrativo, sbag:ia; esso è :•antibemlisrno puro ed asso'.uto. 1: hhera'.Jsmo è una sistemazione, una sintesi fornui:e de:ta civiltà moderna, squ'sitamente politica, e dete,rmina (a sola garanzfa possibille delle pubb:iche e private libertà proprio ne:J-a coesistenza e 111e: concorrere di gruppi economici e di gruppi po:itici. 'vo'.er imporre •:',abo•:izionedei gruppi po'.itici ed economici in un'amministrazione pura, con i!'.attua:'.estrut– tura classista del:a soc:età, non può che significare dittatura;. e ,perciò si ha l'apparente paradosso che qua'.'Unqu:smo puro , (come idea e non come stato d'a,nimo) coincide con comu- nismo puro. Lo notò acutamente Togi'.iatti, quando accennò alla comune idea marxista deJ::a spoliticizzazione de'.·'.a vita socia.'.e in un'amministrazione di cose; e Giannini, ·:us:ngato, approvò. * *. eo:ui che cerca di chiairire .il concetto qua'.unouista di Stiato amministra,Nvo si è accorto di questo formidabfo di– fetto - che butta a];',ar:a ,tre anni di propaganda ant:comu– nista e che sui giregari non ha aincora futto il suo esp:osivo effetto semp:icemente ,perchè l'approfond:mento dei pr'.cnc:pi n:m è li forte dei grega,ri gua·'.unquisti -; e cer.ca di rime– diarvi. Egili dice: « Non è punto esatto che nello Stato qua– :unquista '.a po:itica debba considerarsi fuori de:•:a vita del:o Stato: soùtainto essa deve -Jimita-re il -suo compito a ciò che ' !e è strettamente proprio, e cioè la determ:•nazione dei fini genera'.i de'.'.o Stato... Una volta che la polit:ca ha fissato questi fini speHerà aJE'ammi-nistrazione di sodd:sfarli ... con i criteri obbi-ett:ivi de:(a scienza ammin:stmtiva de:i' economia de]a finanza de:Ciiriene de1:a tecn,ca ecc..., senza preoccu– pazioni politiche». - Altrove, Jo s-tesso: « Lo Stato deve ispi– rare :a sua azione a::a cura obiett:va degl1 interessi dei cit– tad:ni senza ie deviazioni create da.I profes.s:ollli:smopo'.itico a: so'.o scopo di giovare a singoli gruppi o d:assi... "· Ma i cittadini, nel'.a nostra società,si arganizzano natura.mente in gruppi e classi; ed è evidente che 'Uno Stato ii: quale \l'l!OI

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