Lo Stato Moderno - anno IV - n.11 - 5 giugno 1947

l52 LO STATO MODERNO interventi statali, pianificazioni, forme di approccio collettivo ministro dell'Istruzione Richard Austin Butler, e che acquista ai problemi economici e sociali. Quale tipico esempio di que- tanto maggior rilievo in quanto i « riformatori » più in vista sto.stato d'animo potremmo citare una analisi fatta mesi addie- vennero ascoltati dal comitato, ma non ne facevano parte. tro dalla Nineteenth Century, in cui era fra l'altro detto: « Può Essa prende le mosse dalla affermazione-base che in caso essere che uoi si stia vivendo l'inizio di un periodo ciclico di un ritorno ·ai potere del partito conservatore non è detto del socialismo, di forza e di estensione paragonabili al libera- che si debba necessariamente procedere alla denaz:onaliz- lismo che dominò la politica britannica nell'ultimo secolo. Dob- zazione delle industrie che il governo laburista ha nazionaliz. biamo forse prevedere che per un quarto di secolo possa zato. I conservatori intendono lasciarsi guidare dal!'esame, caso scomparire un partito conservatore vero e proprio, e in sua per caso, dei singoli settori. Così, essi ammettono che le nazio- vece subentrare un partito che, pur mantenendone il nome, nalizzazioni della Banca d'Inghilterra, delle miniere di carbone auspichi una politica di conservatorismo progressista? Un tal e delle ferrovie non devono essere abrogate. Si oppongono per partito potrebbe scoprire i propri capi fra i giovani « pianifi- contro alla nazionalizzazione dell'industria del ferro e dell'ac. catori » conservatori, ai quali accade di trovare che i loro ciaio. E vorrebbero ridare parte della perduta libertà ai tra- piani non sono che una variante di quelli elaborati dai la- sporti su strada e alle linee aeree civili. Anche nel caso delle buristi ». nazionalizzazioni che essi reputano debbano essere conserva- Ma anche a prescindere da questa frazione di torysrrw te, procederanno però a una indagine sul sistema della loro dichiaratamente progressista, un lievito di rinnovamento, o gestione, in quanto ritengono che gli organi burocratici inve. quanto meno di aggiornamento, può ravvisarsi in tutto il par- stiti della gestione siano troppo pesanti e forniti di poteri tito. E ciò è naturale. I conservatori devono cercare di ricupe- eccessivi. rare il t_errenoperduto e di avviare quel moto péndolare, cui La « Carta dell'industria» accetta inoltre i criteri ed i s'è fatto sopra cenno, che potrebbe ridar loro maggior copia piani di assistenza sociale, ed è, anzi, accompagnata da una di consensi nell'opinione pubblica. E per questo devono tener « Carta del lavoratore» nella quale vengono fissati alcuni conto della realtà nuova costituita dalle nazionalizzazioni e punti fondamentali per il miglioramento delle condizioni di pianificazioni in atto, nonchè dell'adattamento dell'opinione lavoro, salariali, di preavviso e di tutela della dignità sociale pubblica a detta realtà. • dei lavoratori, « come uomini e donne, e non come semplici Il partito conservatore inglese, peraltro, non è mai stato manovratori di macchine ». · un partito retrivo, chiuso alla marcia del tempo. Al contrario. La « Carta » auspica infine una Ìntensificazione della L'origine della grande legislazione sociale inglese risale alla produzione, nonchè condizioni preferenziali per le industrie età di Disraeli: a un'età cioè di .predominio conservatore, sia interessanti l'esportazione e per le industrie più importanti ai in seno all'opinione pubblica che in seno a1governo. « Il record fini del benessere sociale. del partito conservatore nel campo delle riforme sociali non I criteri informatori della « Carta dell'industria » sono sta. teme rivali » ebbe a scrivere un anno fa il Daily Telegraph. ti poi ribaditi e· sviluppati da alcune dichiarazioni di Butler, E analogamente uno dei più vivaci conservatori riformisti, il il quale ha detto eh~ il partito conservatore rappresenta ancor visconte Hinchingbrooke, in un suo volume di « Saggi sulla oggi la metà circa -dell'opinione pubblica del paese; che esso è riforma del Torysmo », sottolineava come il partito conserva- animato da volontà di governo; che esso ritiene che i poteri tore sia sempre stato « il più sollecito fra i partiti a trarre le del governo sul terreno economico non devono essere indebo- conseguenze da un mutar di situazioni ». liti, ma solo riveduti e trasformati: il governo deve fissare le Ciò premesso, alla !~ce di queste tradizioni e sulla base grandi linee della politica economica, ma la esecuzione pra- delle attuali condizioni inglesi, quali sono le possibilità con- tica deve essere lasciata, senza impedimenti burocratici, alla crete che al partito conservatore si offrono? iniziativa privata. Occorre che vi sia meno burocrazia (nel Le possibilità sono varie, e vanno dall'aggiornamento del corso degli ultimi anni si calcola che la burocrazia inglese prc,gramma conservatore, nel senso auspicato dai « riformi- sia cresciuta di 600 mila unità) e maggior iniziativa per i sti », al tentativo di formare un fronte unico d'opposizione. datori di lavoro e per le Trade Unions. sfruttando le resistenze al socialismo, the si delineano quale In sostanza, quindi, i conservatori non offrono, rispetto ai naturale reazione alla politica governativa, nonchè l!=J sugge- laburisti, una alternativa per la soluzione dei problemi econo- stiooi che le formule liberali ancora possono creare nell' opi- mico-sociali. Essi aoçettano il regime economico-sociale oggi nione pubblica. esistente in Inghilterra. Promettono solo di procedere sulla Sotto la veste esteriore, rientrano in tali sforzo sia i tenta- via delle riforme con maggior cautela, con maggior rispetto tivi di mutare il nome del partito {si sono suggerite le formule della libertà di iniziativa del singolo datore di lavoro e della « conservatore-democratico », « conservatore-progressista », ed dignità del singolo lavoratore; e affermano possedere uomini altre ancora,) sia i tentativi di alleanza o di .fusione con i libe- più qualiffoati di quanti uon ne posseggano i labur,isti, per reg- rali (o, in primo tempo, con i nazional-liberali) effettuati lo gere il governo. scorso autunno, respinti dai liberal-i, e successivamente ripresi .Si è osservato da taluno che tutto ciò ha un significato perifericamente, sotto forma di alleanze locali, soprattutto nel- e mire propagandisbiche. Il che può essere anche vero, giac- l'Inghilterra del Nord e in Scozia. chè in Inghilterra, dopo due anni di esperienza laburista, ci In concreto però, per quanto interessante sia questo lievito si può, in certo senso, già considerare in periodo preelettorale. di rinnovamento, i risultati effettivi fin qui raggiunti non ap- Ci pare però che siffatta ovvia interpretazione possa, e debba, ~a(ono c_hiarinè .conclusivi_-~el tutto nulli possono poi dirsi venir integrata sulla falsariga del Times, il quale, a commento 1 nsultah ottenuti alle elez.iom locali. - della « Carta dell'industria», ha constatato come il paftito Qu~Uo che conta, agli occhi di un osservatore straniero e conservatore abbia voluto e saputo tener conto dell'opinione disinteressato, non ~ tanto la ~isura delle chances o dei _ris~l- predominante del paese; e sulla falsariga del corrispondente tati dei .conservaton, quanto 11 senso e la portata del hev1to I d" d il N 2 .. h Ze"t •1 I · di "duava . . . , . . on mese e a eue urc er I ung, 1 qua e m v1 , evoluhvo ravv1Sab1lenel 1oro movunento. E sotto questo n- Il . d I. . !ili f gli guardo, particolarissimo interesse ha suscitato un documento, nel ceto medio e ne a categona ~ 1 operai. qu~ ~a- 1• dal titolo « Carta dell'industria », pubblicato !'II maggio dal- ambienti nei quali la nuova formulazione degli ob1eth~1 con- l'esecutivo del partito. Si tratta di una dichiarazione program- servatori può fare maggiormente presa. Lo stesso quartier ge- matica elaborata da un apposito comitato, presieduto dall'ex- nerale del partito comervatore ha del resto definito il suo

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