Lo Stato Moderno - anno IV - n.7 - 5 aprile 1947

156 LO STATO MODERNO con l'apporto di nuove energie e con l'introduzione di un nuovo metodo ne11a gestione de:l'impresa. Fin tanto che ai Comitati di fabbrica non &arà interdetta ogni ingerenza nella gestione dell'azienda, continuerà la loro azione disgregatrice anche nell'economia socializzata. Rimane così chiarita e conva!idata un'affermazione del– l'on. Di Vittorio sull'esperienza dei Consig:i di gestione nella Russia sovietica. Alla Costituente, l'on. Lucifero aveva rile– vato come i Consig:i di gestione avessero fa:lito in Russia e foss·ero &tati da tempo aboliti. Contro tale attestazione, era subito insorto !'on. Di Vittorio per spiegare come in Russia i Consii(.i di gestione avessero funzionato benissimo, tanto da rendersi del tutto superf.ui con la scomparsa deI:a co·ntro– parte capita-lista. In verità i Consigli di fabbrica sovietici a\re– vano esaurito ogni loro compito fin dai primi mesi della ri, vo!uzione con la « espropriazione degli espropriatori », come disse Lenin. ERNESTO BASSANELLI La difficile pace della Germania Vivissima era negli ambienti internazionali l'attesa per la Conferenza a quattro di Mosca, che doveva aprirsi i! 10 marzo, viviss(ma fin da quando, nello scorso dicembre, essa era stata decisa: perchè finalmente si sarebbe posto mano, a quasi due anni <la:la fine delle ostilità in Europa, aI:a soluzione di quello çhe costituisce il prob'.ema fondamenta:e per la ricostruzione d'Europa, :ll problema tedesco. Non già che si potesse peru;are di veder uscire dalla Conferenza neppure il primo abbozzo del futuro trattato <li pace con Ca tCermania: ben a ragione il nuovo Segretario di Stato americano Marsha:l, partendo il 5 marzo per la capitale sovietica, dichiarava che avrebbe consi– derato motivo di grande soddisfazione se si fosse raggiunto un accordo sui principi fondamentali che dovranno servire di base al trattato; e i diciassette mesi occorsi per portMe a compimento que:!i, assai meno importanti, con l'Italia e le Potenze minori, ammoniscono a non presumere troppo dal:a possibilità di intesa fra fo discordanti po:itiche dei Quattro. '.\fa, pur restringendone in questi termini realistici le pos– sibi'.ità effettive, questa Conferenza, in cui accantQ a:Je basi del trattato di pace con la Germania dovllvano essere esaminati anche quel:!o con l'Austria già portato a buon punto dai sostituti riuniti a Londra tra i; 14 gehnaio e il 25 febbraio, nonchè altri ,prolt!emi aperti nei ,rapporti fra i quattro grandi, appariva del massimo interesse, anche perchè per la prima vo:ta l'America vi sarebbe stata rappresentata, anzichè da Byrnes, dimessosi da Segretario di Stato dopo aver condotto a termine i primi cinque trattati, del suo successore gen. Marshall. La Conferenz~ s' miziò, come previsto, con l' esame del rapporto del Consiglio di Control:o interalleato di Ber:ino, che illustrava in otto punti ~i aspetti del problema tedesco: smili, tarizzazione, denazificazione, democratizzazione, principi eco– nomici, riparazioni, « disp!aced person, » cioè proh1ghi, riorga– nizzazione territoriale e creazione di organi centrali tecnico– amministrativi. Su tale base furono affrontati nella prima setti– mana, in forma po:emica specialmente fra sovietici e anglo– sassoni e senza ricercare alcuna sd:uzione, una serie di pro– b:emi inerenti alla Germania: smante:lamento del!e industrie belliche, scioglimento de:le formazioni ausiliarie tedesche esi– stenti ne]e zone ing!ese e americana, ,prigionieri tuttora trat– tenuti lontano da'.la Germania e preteso inquadramento di una parte di essi nelle forze armate russe, distruzione delle navi tedesche di classe C consegnate a questo scopo ali' U. R. S. S., denazificazione e libertà democratiche in Germania; mentre a:tri problemi di varia natura e impor– tanza furono suggeriti ai colleghi da Molotov (scambi. di informazioni su:le condizioni della Cina in vista òel-:a sua auspicata unificazione, proposta che provocò le ri– serve di -Bevin e di Marsha[ e una dichiarazione della Cina secondo cui essa non può accettare che i suoi problemi di po:itica interna siano oggetto di discussione alla Conferenza, onde ci si limitò a informaz.ioni scritte da parte di M-arshall e Molotov, con copia al!a Cina), da Bevin (situazione finanziaria d~ Territorio Libero di Trieste) e da Marshall (riduzione delle forze di occupazione in Europa). La discussione del rapporto del Consig:io di Con.trol'.odi Berlino continuava poi, con alter– native Idi scontri più o meno violenti e di :sedute più calme, e con qualche scorribanda in altri. settori (il 20 marzo, ad esempio, fu trattato anche il ,problema austriaco), fino al 22, quando un Comitato di coordinazione fu incaricato di mettere a confronto il lunedi 24 le tesi espresse dai quattro ministri degli Esteri su ciascuno deg;i otto punti e ,presentare l'indo– mani le conclusioni. In rea:tà, <late le notevoli divergenze esistenti su -quasi tutti i punti, il Comitato di coordinazione non potè presentare il 5uo .-apporto fino al giorno 28: ne~ frattempo la Con– ferenza si occupò de:la procedura de:la preparazione de: trat– tato di pace con la Germania, specia!mente in ordine agli Stati da invitare, e de:Ja sua accettazione da parte de·!la Ger– mania stessa (che Marshall proponeva non fosse richiesta di firmare, ma di impegnarsi ad accettarne le stipulazioni con una ciausdla de:Ia Costituzione), del problema finanziario del Ter– ritorio Libero di Trieste, dei beni tedeschi in Austria. Col giorno 28, dunque, av.rebbe dovuto iniziarsi la se– conda fase de:Ja Conferenza; ma le divergenze rivelate dal rapporto del Comitato di coordinazione erano tali da far rite– nere ancora troppo lontane le possibilità di una conclusione. Rari i punti d'accordo e limitati alle questioni di principio, mentre sulla loro applicazione i.J disaccordo appariva totale. Per accelerare j lavori, Marshall proponeva allora di affronta– re in sede di CollSiglio dei ministri degli Esteri solo ie que– stioni fondamentali de:la pace tedesca, e di deferire le questioni minori ai sostituti, con invito a presentme rapporto a·: Consi– glio per il 2 aprile. Accettata il 29 la nuova procedura, il 31 s'iniziava la òiscussione di sostanza sui problemi ritenuti fon– damentali - unificazione economica, riparazioni, livello della produzione industria:e e smilitarizzazione industriale della Ger– mania, formazione di, un Governo Provvisorio e sue attribu– zioni -; e dopo esposizioni di Bevin, Marshal! e Molotov che confermavano i già noti punti di dissenso si decideva, -ancora su proposta di MarshaH, .un'u}teriore innovazione nel senso di limitare la partecipazione, almeno a certe sedute, ad un nu– mero :imitato di consiglieri e di esperti. Con ciò si può considerare iniziato il secondo tempo della Conferenza, che gli Anglosassoni sembra vogliano veder con– clusa per la metà d'apri'.e, senza che per a:tro nessun spira· glio di soluzione ancora si presenti, dopo tre settimane di la– vori, attraverso l'intrico delle contrastanti posizioni dei Quat– tro, e principalmente, una volta ancora, dell'U.R.S.S. e degli Anglosassoni. U primo tempo ha valso tuttavia, se non all!ro, a mèttere meglio in luce, nel quadro delle già note divergenze di fondo, le posizioni proprie delle varie parti in causa. I problemi più spinosi appaiono quelli di natura econo• mica. L'unificazione economica della Germania è evidente– mente una necessità, tanto più palese dopo !'opposta espe– rienza di questi due anni, ed è esp:icitamente disposta da! parg, 14 del cap. III de:la dichiarazione di Potsdam; ma la Francia

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