Lo Stato Moderno - anno IV - n.6 - 20 marzo 1947

LO STATO MODERNO 119 DO V E' ANDJAMO • Oltre un anno fa il Ministero deJ.l'Industria e Commercio, allo scopo di. dare un'indicazione di massima sulle materie pri– me, sui materiali e sui prodotti finiti da importare in Italia nel 1946 per riattivare la produzione industriale, chiamò a raccolta professori e dottori appartenenti, più o meno, alla corrente ideologica dei pianificatori, cou a capo il prof. Pasquale Sa– raceno. I lineamenti generali e i criteri informatori del piano volevano essere indirizzati: · a soddisfare le necessità urgenti ed essenzia:i de[a popo– lazione ne: campo dei prodotti indu"stria:i; a provvedere al:a massima possibile rioccupazione della mano d'opera disponibi:e; a cementare una ripresa de:l'esportazione di prodotti in– dustria:i aì fine· di contribuire -quanto più possibile al finan– ziamento deJe importazioni. A conc:usione dei lavori, ne: quadro de:le indagini e delle determinazioni disposte dal ,Comitato Interministeriale per la Ricostruzione, fu pubblicata un'opera o, meglio, un mare di cifre. A noi, modesti psservatori dei fenomeni economici e non troppo convinti dei miracoli della pianificazione, il piano parve subito un po' troppo roseo; e tra amici non mancammo di rile– ,,are i pericoli derivanti dall'impostare l'economia su castelli illusori. Oggi, -raffrontando i preventivi con i consuntivi, balzano errori dell'ordine del 50-75 %. Sono sfasamenti enormi, che dovrebbero far comprendere quanto sia fallace adagiarsi nelle mani dei signori pianificatori e come la direzione accentrata della attività economica di un Paese costituisca un compito ben difficile ad essere razionalmente asso:to nell'insieme deLe com– plesse condizioni della vita moderna. La documentazione di queste differenze è offerta da una pubblicazione edita a cura ai una delle più importanti indu– strie italiane: Prodotti • progi,1mma ministeriale 1946 produzt~nel r~~~j~~::a differenza tonneUate ton nettate ---- ·- - . -- ------ solfato ammonico 200.000 nitrati 270.000 calciocianamide 110.000 totale concimi azotati 580.000 perfosfato minerale 1.200.000 ' 100.000 70.0110 27.0ll0 197.000 \ - 50 % - 74 % - 75,5% -=-66 % E' ben vero che la mancata ripresa della produzione dei concimi chimici è in rapporto alla deficienza di energia elet– trica, al:e limitatissime consegne di carbon fossile a]e nostre cokerie, alle inadeguate importazioni di fosforiti da-li'Africa francese, alle difficoltà per ottenere i carri ferroviari per tra– sportare la pirite dalle miniere ai cento e più stabilimenti di perfosfato minerale selJlinati nelle vari() regioni d'Italia; -ma tutto ciò non era, forse, facilmente prevedibile in un Paese ove la rete ferroviaria risultava distrutta o sconvolta dalla· guerra e la flotta mercan.tile ridotta ai minimi termini, in un Paese che, persino in tempi normali, doveva lottare per avere il carbon!l necessario alla sua vita? E se di tanto è errato il piano ministe– riale dei fertilizzanti, di quanto lo sono tutte quelle fitte pagine clicifre riflettenti gli altri settori industriali? * * * .Nel numero immediatamente successivo della stessa pub– blicazione si legge: « Nell'aprile 1945, di fronte ad un costo della vita quasi venti volte superiore a quello del 1938, i salari nominalierano saliti .a 4,7 ivolte, gli stipendi a 3,5 volte. I salari ' . ' reali rappresentavano Il 4, gli stipendi I/5 del loro valore nor– male, Nell'ottobre- 1946 i salari· e gli stipendi reali hanno toc– cato il massimo di questi ultimi venti inesi, raggiungendo i primi il 74 % del va:ore nomina:e e i secondi il 54 % ». A parte •laconsiderazione che lo sbalzo pauroso del costo, délla vita in Alta Italia si palesò in tutta la sua tragica realtà solo nell'immediata vigilia del crollo dell'occupazione tedesca e 1epubblichjna e che subì. ancora un più grave peggioramento quando ai biglietti stampati al Nord si aggiunse la non meno. cospicua massa di am-lire del Sud, sta di fatto che nella corsa ag:i adeguamenti la classe deg:i stipendiati è risu:tata forte– meute « handica-pata » nei confronti dei salariati. Per di più, bloccate le mercedi al livello dell'ottobre 1946, continuò a va– riare la contingenza (ormai ironia della sorte, superiore per molti lavoratori alla parte fissa della retribuzione); e dato che detta contingenza è, a:Ia base, uguale per g;i impiegati e per g:i opera.i, ne deriva che lo sfasamento ·rilevato continua a peg– giorare, praticandosi per tal modo un voluto livellamento fra due classi fondamentalmente differenti per mentalità, genere di lavoro -ed esigenze economiche ed etiche. Di questo atteggiamento di sorda politica di massa abbia– mo già in altra occasione illustrato gli aspetti negativi, e non sta;emo a ripeterci. Vog:iamo però aggiungere che non è suf– ficiente, secondo noi, giustificare la situazione rilevando che la tendenza al livellamento economico fra operai e impiegati è comune in molti paesi europei e perfino in America, dove l'ope– raio avrebbe realizzato un aumento reale del 35 %, mentre gli stipendi, poichè sono rimasti nominalqiente invariati, hanno subito un sacrificio del 30 %- In America un '5emplice capo ufficio può tutt'ora tenersi con tutto agio una piccola auto, avere una decorosa casetta; mentre da noi se deve ,acquistare un paio di scarpe deve wnsarci due volte per non "sbilanciarsi. · Questo sfasamento 'va messo a posto nell'interesse stesso dei datori di lavoro, che non devono comodamente trincerarsi die– tro la tabella dei minimi, il prodotto della politica di _parte de– gli organizzatori sindacali! D'a:tro canto, le stesse correnti di sinistra non dovrebbero avere interesse ad alienarsi « in tot9 » il piccolo ceto medio, per non trovarsi un giorno -non lontano di fronte ad amare ~orprese, ,Già nelle ultime elezioni politiche, a Milano, abbiamo notato un fatto che fa pensare: esaminando la distribuzione per quartieri più agiati ed abitati da classi professionali e culturali, il Partito Liberale -aveva ottenuto qua:che riconoscimento e qua:che affermazione; ma a mano a mano che si andava verso la -perife– ria, i voti si riducevano rapidamente fino a scomparire, Il mo– vimento dell'U. Q. invece, presentava un andament-0 perfetta-• mente invertito; la sua presenza, cioè, si de:ineava soprattutto nei quartieri -popolari. Non vorremmo· che l'attuale imposta– zione dei problemi economici facesse, in un prossimo avvenire, spostare più larghi strati del ceto medio dalla loro posizione Jo: gica di centro; e, ripetendosi condizioni psicologiche e di vita materiale analoghe a quelle di un altro dopo guerra, che tali strati si volgessero, ancorchè inconsciamente, a percorrere quel terreno fertile ali'allignare di un sistema politico totalitario che, , sia di destra o di sinistra, è sempre stato causa di rovesci e di lutti ineguagliati. * * * I dati della situazione economica italiana, riportati mensil– .mente con dilige~te cura da Congiuntura Economica, rilevano la tragicitl\ del!' andamento della nostra circolazione·monet:rria. e quindi anche della piccola modesta borghefia italiana, che

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