Lo Stato Moderno - anno IV - n.5 - 5 marzo 1947

LO STATO MODERNO 103 invoce aperto il problema de'. libera!ismo. Probabi:mente nem– meno la scomparsa di ogni forza politica « libera:e » potrebbe significare :a conélusione del problema e de::a crisi del libe– ralismo - come civi:tà libera:e, come regime cioè di ~ibertà _ che rimane e non può non rimanere un'esigenza eterna– mente viva. I: travag:io i<leo:ogico non cessa, anzi su:Ja scorta degli eventi s'accresce, così come non si arena ma si' rin– nova il problema partico'.are di suscitare e formare una forza po:itica autenticamente liberale. Nè le ·ragioni di un attento si'stematico esame dei positivi rapporti fra :e diverse cerchia di :ibertà considerate ne: momento e nel:a situazione attuale (libertà pc,:itica, re:igiosa, socia:e), nè i; problema fondamen– ta:e del rapporto fra libertà e socialismo - nel quale il regime di :ibertà potrebbe o anche non potrebbe trovare la sua conti– nuazione - vengono meno. ENZO SANTARELLI Rivalutazione delle cnnsistenze patrimoniali - . La necessità de::a rivalutazione dei capita!i fissi iscritti . a bilancio del:e società azionarie è più che ovvia. Esigenze d'ordine economico e tributario impongono da tempo che si proceda, sia pure con criteri di gradua'.ità, a correggere h ind'.cazioninomina:i che, con i: processo de:'.'inflazione mone– taria, hanno finito per perdere ogni pur m:nimo 1iignifiçato concreto. Pur tenendo conto delle diversissime situazioni e necessità che intercorrono da azienda a<l azienda, è bene che queste sieno messe in grado di assestare le specifiche posizioni per pePmettere, se non a:tro, una mig:iore deter– minazione <lei costi di ammortamento e deperimento de:le proprie immobGzzazioni tecniche (siano queste fabbricati, terreni, impianti, macchinari, scorte, etc.), i;ottraendo ne: con. tempo i re:ativi plusvalori al:a tassazione de[a R. M. Questo a::ineamento però, a]o stato attuale del:a nostra legislazione, non può essere fatto « ad libitu!I\ » dai singo:1 consig:i di amministrazione, dovendosi rispettare coefficienti stabi:iti dal decreto 27 maggio 1946 n. 436, sa'.vo assogget– tarsi vo1ontariamente .a::à R.M. e re:ativa addizionale per i p'.usva:ori oltrepassanti la maggiorazione consentita. J coeffi– cienti ,ammessi sono, per i; vero; assai modesti, quando si consideri che la nostra svalutazione monetaria -è al'.'incirca pari al rapporto da 1 a 3.0 (:a so:a circo:azione cartacea è pas– sata da 18/20 miliardi nel 1938 a 370 mi:iaroi ·ne: gennaio 1946,·a 465 mi:iardi nel novembre stesso anno, si annunzia ora cli 510 miliardi. E' una vergogna!): coefficiente 5 per capitali investiti nel i937-38 )) 4,35 )) )) )) 1939 )) 3,75 » )) )) ~ 1940 » 3,15 )) » » )) 1941-42 )) 2,50 )) » » )) 1943 )) 1,25 )) )) » )) 1944 La modestia di tali rapporti indica come si tratti, evidente– mente, di una rivalutazione provvisoria, di un passo prudente verso que:Ia meta che potrà essere raggiunta so:o in para::e:o con una definitiva ,stabi'.ità de::a lira, la qua:e peraltro dovrà risultare aderente non già ad un livello dettato da una mera impostazione politica del prob:ema, bensì da::e esigenze de:la reùà economica <lei mercato. Sembrava, comunque, che ci ·si ~vviasse su'.la strada de!– !' adeguamento, quando, a cie: se.rena, venne emanato il de– creto 13 settembre 1946 n. 241 con il quale, n'ell'intento <li colpire i maggiori valori dei beni rea:i originati da'.:a svaluta– zione della moneta, :o Stato ha prescritto che r sa'.<liattivi. de::e riva:utazioni monetarie dal 1937 in poi, quando siano tra– sferiti a capita:e, vadano soggetti alla contribuzione fiscale <l~l25%. Detta aliquota apparve immediatamente enorme, ta.e da far soprassedere ogni più ostinata vo:ontà <li chiarire '.e ormai oscure e superate impostazioni dei bilanci aziendali . Le de'.ibere in corso, anzi, vennero ipso facto sospese; nè va:se a -revocare questa specie di « sciopero » deg:i azionisti :a· facilitazione che il decreto credette, forse, di stabi:ire: quando i sa'.di attivi in parola siano accantonati a riserva, la· tass'<I_ viene ridotta al 15%, sa'.vo i! pagamento de: restante 10_% a'. momento in cui i sa'.di vengano trasfer:ti a cap:tale. Tanto meno potè costituire e:emento d'attrazione :a faco:tà grazio-, samente e:argita a::a socilltà di soddisfare ;•onere della devo– luzione del 25% mediante :a consegna allo Stato di azioni gratuite di va'.ore nominale complessivo corrispondente a::'im– porto dei famosi sa:di attivi, salvo il diritto di riscatto: in quanto dar· corso ad una simile proposta avrebbe significato sconvolgere l'equi'.ibrio e i: gioco - purtroppo non sem_pre corretto - deg'.i interessi precostituiti nella proprietà e <lire-. zione de]e società e facilitare <li contro la <liretta parteci– pazione di funzionari o, peggio, di po:itici in veste di pretesi rappresentanti del potere pcùtico in seno ai consigli de]e aziende stesse. • Nondimeno mo'.te società stanno avvalendosi (ne: caso che in precedenza non· l'ayessero ancora· fatto o comunque fatto parzia'.mente) della -rivalutazione, che trova !a sua ragione d'essere neTal::irieamento <le:, va:ore dei beni secondo il metro monetario stabi'.ito nell'ottobre 1936, a];indomani cioè de::a guerra etiopica e che l'attuale l.egislazione non ostaco:a. Ma al:'infuori <li questa eccezione non vi è dubbio che quà:– siasi sa'.do attivo risultante dal:a ·rivalutazione cade sotto :'ap– plicazione del:a nuova tassazione de: 25%, tasso, còme ab– biamo già rilevato, che preclude ogni pratica convenienza a scoprire le proprie posizioni. L'imposta in paro'.a è stat~ probabùnente dettata da!:a •. considerazione ché lo Stato aveva ed ha bisogno urgente qi masse di denaro per tentare il pareggio finanzia-rio tra :e sue entrate e uscite. Non potendo battere sul terreno libero ' la concorrenza del:'iniziativa privata· (pa~o'.a questa che suona orrore ai signori pianificatori), i pubb:ici poteri addossano sù quest'ultima gravami tali da creare indirettamente le èon<li– zioni per cui i cittadini possono avere· la· convenienza di sot 0 toscrivere ai pur necessari prestiti stata:i. Se questa po:itica si fosse contenuta nei limiti saggi d'un tempo a~ebbe potuto non solo essere giustificata, ma <lare qualche frutto. Or.a però sembra che- si vog:ia percorrere il cieco vico:o d~g:i eccessi. _I; . Pr~tito della Ricostruzione è stato concluso (sia ·pure con risu:tati ine<lioci-i),e quindi sorge l'opportunità di esaminare se sia' giu~to il· momento di concedere che le aziende, attra– verso :a correzion~ nominale dei va:ori di immobi:izzazio~e, diano un contenuto un po' più chiaro e s:gnificativo ai loro biianç.i, :0,1 p:\rte nostra riteniamo che una riduzione <le\-

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