Lo Stato Moderno - anno III - n.23 - 5 dicembre 1946

~O STK~O "MODERNO 533 liana A ancora quello del 1870, con tutti i peggioramenti sub:ti più tardi. Che tutto ciò non commuova il gran pubb:ico si può com– prendere, disabituato com'è da::·esercizio de::a democrazia popo:are; ma che questi prob:emi non riescano ad uscire dalla cerchia burocratica de: Ministero del Tesoro per dar luogo ad un pubb:ico dibattito vuol dire, vivaddio, rinunciare a:la parte più sostanziale de[a democrazia, vuo: dire prestare i: tanco ai suoi denigratori. Dai tempi in cui sir Stephen Fox, funzionario del Tesoro, era membro de::a Camera dei Comuni e prendeva viva parte ai "dibattiti sono passati quasi tre seco:i. In questi tre secoli la democrazia britannica ha fatto davvero mo:ta strada. Per noi si tratta di cominciare di là, se vogliamo fare de::a demo– crazia e non soltanto par:arne; e abbiamo bisogno di far pre– sto, se vog:iamo guadagnare il tempo perduto e dare una base alla Repubb:ica. Ma se non prendiamo subito questa via non rimane che l'a:tra: :a vià diretta, cioè i: passaggio del:a direzione de::·economia da una c:asse che non riesce a' gui– dar:a democraticamente ad una classe che attui la democra– zia ne:l'economia stessa. La Storia non aspetta.' PIERO DELLA GIUSTA L'ERROREDEL SOCIALISMO ECONOMICO Nel ripetersi cic:ico della crisi de! socia:ismo sta un mo– tivo profondo: i: socia:ismo economico non è rea:izzabi:e in– tegrn:mentel Ad un certo momento la c'.asse operaia raggiunge il suo massimo di potenza politica, ma ben presto si avvede che il numero de::e sue schede non può far approvare la legge espro– priatrice dei mezzi privati di produzione con la metà p:ù uno, perchè, per un fatto incontrovertibi:e, i ceti medi ed a:ti ed una frazione dei ceti bassi (contadini, lavoro qua:ificato, arti– gianato) restano in :ieve maggioranza e i:omunque in grado di respingere cotesta legge espropriatrice. Sembra che l'esperienza esprima una :egge di dimensione dei partiti e di equi:ibrio fra le c:assi che impedisce al pro:e– tariato la vittoria totale con mezzi pacifici di democrazia. Avviene, a questo critico punto, che la frazione rivo:u– zionaria de: socialismo (comunisti e soc:a:isti massima:isti) me– dita o pone esp:icitamente l'ipotesi de::·atto di vio:enza, de::a dittatura di classe. · Ne: contempo, però, la frazione di puro spirito democra– tico rifiuta di sub:re ,:'altra corrente perchè intuisce e conosce che unica conseguenza sarebbe la perdita de:Ja :ibertà di :a. voro, consumo, residenza, il trionfo de: capita:ismo di Stato e de:-:o stata:ismo, ossia :a negazione del socia:ismo come ideale. Da qui le diatribe 'è :e scissioni ed il cadere de:'.a viru'.enza rivo:uzionaria, none~ la purificazione del:a dottrina socia:ista dall'errore marxista. In che consiste quest'errore? Ne: ritenere che vi possa essere una soc:età economica– mente organinata senza imprenditori privati in condizioni di ·conservare la _persona umana ne::a pienezza de: suo diritto di libertà e di g:ustizia e ne::a pienezza del suo potere di accre- Acimento, im;entiva, iniziativa. Tutta :·esperienza soviet'ca (nonostante le apparenze}, ,utta l'esperienza empirica del ~aburismo e di paesi semi-socia– listi (o semi-capita:isti}, tutta la critica scientifica {Pigou, Bre– sciani-Turroni, A. F. von Ayek, N. G. Pierson, Ludovico von Mises, George Halm, ecc.), sta a dimostrare che :•ordinamento economico non è costruibi:e d'autorità, con genera:e pianifica– zione, pena enormi perdite, gravi ingiustizie socia!i, formazioni di enormi burocrazie e imperiosi gruppi privi:egiati. Invece :a critica economica moderna e annose esperienze, riconosciute perfino da: compianto Keynes (La fine del lasciar fare), hanno potuto stabi:ire questi due assiomi: 1) Vi è una sfera di attività economica in cui, nel'.e at– tuali condizioni de:Ia tecnica e de]a natura umana, -:'impren– ditore privato è insostituibi:e, come, ad esempio, ne::e picco:e e medie aziende agricole, commerciali, industria:i, di trasporto, eèé., da],; qua:i non si riesce-a fare a meno per naturale im• possibi:ità e-ché costituiscç>nola maggioranza de:_tessuto eco• Mmico-socialè; 2)-vi ·è· un~ sfera· di attività economica in cui l'imprendi- tore privato è o assolutamente inefficiente o parassitario, e questo si verifica ne]e aziende di immediata pubb-:ica uti:ità ed in quel:e in cui, dovendo predominare i: coefficiente deJ.:a · dimensione massima, ben poco può essere lasciato a:I'arbitrio. ed a: profitto de: singolo. La netta distinzione fra le due sfere, individualista l'una (in cui la cooperazione, che è un modo di individua:ismo, può benissimo operare}, co:Iettivista l'altra, consente che esse pos– sano giuridicamente, politicamente, socia'.mente coesistere. Su questo terreno fiorisce i: socia:ismo democratico e muore quel:o rivo'.uzionario; ed ivi si incontrano le sue ten– denze revisioniste e gradua:iste con que::e de['ammoderna– ~ento repubb:icano, con il possibilismo demo:aburista e del libera'.ismo progressista, con -l'azione socia'.e de:Ia democrazia cristiana. E non so'.o in Ita:ia. Particolare ri:ievo è da prevedersi che assumerà l'incontro de: socia:ismo democratico, consenziente a rea:izzarsi nel:'eco– nomia solo parzia:mente, con :a dottrina mazziniana, per la qua:e '.a proprietà del '.avoratore viene conservata, e ne'.'.'.asso– ciazionismo può trovar posto la formula che unisce i; lavoro imprenditoria:e al :avoro ordinario ed a'. capita:e. Non solo, ma i: socialismo democrat:co, che rinuncia al– l'idea:e pa:ingenetico deJ:'abo:izione totale de]a proprietà pri– vata dei mezzi di produzione, conserva tutto il ca:ore umano e cristiano de: suo idea-:e dest.'nato a riempire di sè gli e:abo– rati del diritto; e viene a sposarsi con il principio de:Ia teoria dei doveri che son •linfa vita:e de[e democrazie mazziniana e cristian(I e potrà contribuire a far sì che la società ventura poggi sui due pilastri ugua'.mente poderosi: funo de'.:a Di– chiarazione dei Diritti, J'a'.tro de[a Dichiarazione dei Doveri. Su questi pi:astri si edificherà lo Stato moderno, ed in esso troveranno nuova e mig:iore disciplina giuridica i due grandi fenomeni del tempo: i partiti ed i sindacati, che ora conten– dono ai governi L potere come diarchi inconciliabi'.i fra loro. La crisi bussa nuovamente al portone de: Congresso So– cialista: cfisi di basi teoriche, di metodo, soprattutto di finalità. Se i'. socialismo non si :ibera -daJ:'utopia comunista della economia tota:mente regolata, se non respinge il dogmatismo che porta a fare dello Stato un padrone impossibi'.e, gli uomini avranno perduto una grande speranza, C Paese una grando possibi'.ità di paée e di progresso. Bisogna avere il coraggio_ de'.•'.arevisione di Marx e di Lenin: la forza çli constatare èhe non esiste un mondo esc'.u– sivamente individuùsta, come vorrebbe l'tlusione '.ibera'.e; mp che non può neppure sussistere un mondo esclusivamente col– lettivista, come pretendono i Nenni ed i Tog'.iatti. Se il socialismo è umano, non può ignorare :•uomo: &– l'uomo è un anima'.e ro:o parzia'.mente co:lettivista in cui pre– va'.e, invece, il giudizio individuale di va'.ore e la dign:tà di un'anima che non può essere che individua:e, so:a in sè e COA Dio. CARLO CASALI

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