Lo Stato Moderno - anno III - n.22 - 20 novembre 1946

LO STATO MODERNO ELEZIONILEGlSLArfIVE IN FRANClt\ Per Li .rettima volta nel corso di poco più <li un an,no gli eletj:ori fran<;esi sono stati con:vocati alle urne; e l'afflUISSo è sta.tu veramente notevole i.e ben 19.148.744 ,su 24.381.àl5 iséritti per il ,territorio ,metropolitano hanno <lato il loi:o voto, ccn una !Percentuale .del 78 per cento. Questo è f0!"5eil ri– su:tato ,più consolante de;le e:e;i:ioniperchè, dopo la crisi del referendum del 13 .ottobre, era lecito attendersi un uguale e forse più esteso astensionismo. Tuttavia una tale dimootrazione .di interesse <lata dal popolo francese non vale a cancellare l'impressione che esso sia andato a votare senza &dee chiare in testa. La campagna elettora'te fu fiacca e non disse 111u1,la di ·nuovo: quaìche clan-eroso incidente .tra i comunisti, i ll'adicali e il P. R. L. ripetè l'ootico motivo delle responsabilità della guerra e non valse a 5ctlotere la .generale atonia. I par– titi erano troppo occupati a sorvegliarsi l'un l'altro. troppo t:n:oro5i di compiere ,pas5i falsi ,per ,poter dire al Paese una puola chiarificatrice. Tutti si scagliarono contro iL tri– partitismo, di fronte al ,pericolo degaull..ista, mentre cia– scuno in segreto vedeva in esso l'unica possibile forma di Governo. Nessuno iparve apertamente disposto ad assu– rrers-i J:a ,responsabilità della direzione politica con una maggimanza clie non rosse .schiacciante. Ne venne di con– seguenza che i francesi, non riuscendo ad avere piena fi– ducia :nei loro capi, votarono d'impulso e naturalmente op– tarono per !e so'.uzioni più nette, agli estremi, scavalcando pro– prio quei gruppi politici che potevano avere funzione mo– deratrice. Vediamo i risultati, relativi a 617 seggi su 619 (man– cando .il deputato dell'~ania, che verrà eletto i1 24 no– verr.hre e quello della .Cocincina, la data dell'elezione del quale noo è stata anoora fissata): eletioni del eleiioni del 10-11-19(6 U-19(6 Comunisti 170 27,5 146 25 Repubblicani e resistenti 13 2,1 7 1,1 Socia:isti S. F. I. O. 105 17 129 22 U. D. S. R. 22 3,6 21 3,6 Radica!socialisti 42 6,8 32. 5,5 Repub:icani Indipendenti 22 3,6 23 3,9 M. R. P. 164 26,5 167 28,5 Trionfo de!le libertà repubblica- ne (Messali Hadj) 5 0,8 Manifesto a:gerino "11 1,9 MusU:mani Indipendenti 7 1,1 Deputati indigeni indipendenti 6 0,9 6 1 Union Gaulliste 10 1,6 P. R. L. 40 6,5 35 6 Azione contadina 11 1,8 9 1,5 617 99,8 586 100 (Per rendersi conto esattamente de:Ja n~ova situazione non basta osservare il numero asso'.uto dei seggi conquistati, dato che ne:la nuova Assemb'.ea Jegis:a-tivasiederanno ben 33 deputati- in più che ne:Ja precedente. Si tenga pure presente che i deputati «repubb'.icani e resistenti» si considerano a.ppa– rentés ai comunisti; che l'U. D. S. R. e i Repubb'.icani Indi– pendenti tendono abitua'.mente, ma non sempre, a far b'.occo coi radica:socialisti; che jl Manifesto algerino non ha presen– tatQ :iste proprie in queste e:ezioni, invitand~ i propri seguaci a votare per j comunisti; e infine che r Azione contadina si considera apparentée al P. R. L. Quanto al:'Union Gaulliste tutti ricordano che si è formata solo in vista della campagna per il secondo referendum sulla costituzione del 13 ottobre scorso). Il primo risu1tato che salta immediatamente all'oc– chio è il grave jn<le,bolimento del partitu socialista, in gran parte a vantaggio del comunista. Sulla causa di tale scon– fitta e sulla crisi Jn cui sj .dibatte il partito socialista è inu– ti'.e tornare; basti accennare che la sconfitta di oggi è una nuova riprova ohe non è lecito ad alcun ,grll!PpOpolitico di insistere in una sterile furuzione di mediazione senza logo– rarsj e sensa corr![:rorrettere pericolosamente la propria compattezza. Lo sfalderrento evidente mlla sinistra del partitu socialista 5ta a dùrostrarlo. Di modo ohe oggi alla direzione ,rocialista sono d'innanzi .gli stessi problemi che già la angustiavano nel 1945, e dipenderà in g-ran parte dalla soluzione cibe ad essi verrà data la pofs'bil:tà di ri– prendere il terreno,perduto o ht necessità di riconoscere una irrimediabile soonfitta. Ma non tutti i suffragi perduti dai ·socialisti si sono ri– versati sui comunisti, e questo aumenta la gravità della sconfitta socialista: anche sulla destra vi è stato un note– vole riflusso di forze. In parl:icolare verso i radicalsociali– sti, che, pur· senza migliorare il numero di voti comples– sivi de1 giugno scorso, si s-ono =icurati un numero supé– riore di seggi; appaxenl'e contraddizione spiegata dal fatto che i radfoalsocialisti piuttosto che presentarsi in circoscri– zioni nelle quali sapevano di essere battuti, hanno prefe– rito concentrare i ,propri sf:orzi su di un numero limitato di dipa~timenti. SolUZ>ione a:bile-nella oontingenza politica, ma che tuttaviia ~cia pensosi stille capacità fu,tuTe dei radi– cali di -riprendere le posizioni oggi abbandonate: tanto più che, occor-re rioordarlo, il partito si ,impernia tuttora su di alcune note personalità quali Herriot, Daladier, Reynaud (quest'ul<tirro in veste di repubblicano indipendente) e tro– va una singolare difficoltà a rinnovare i suoi quadrL Ancora più a destra, i1 partitu repubblicano .della li– bertà è, con i comunisti, il vero vincitore del:e elezioni del 10 novembre; nè si può dire che questo sia l'ultimo pro– gresso del P. R. L., tantu più se, conuariamente ai radicali i quali si mostrano sensibili alla sirena .governativa, esso mantemà fede all'a ,propria decisione .di non paTtec:pare al C overno e riuscirà a rnccogliere definitivamente attorno a sè anche quegli altri nuclei dispersi - maggiore ha tutti l'Union gaulUste di Capitant - che, pur senza raggiungere risultati notevoli .per conto proprio hanno, oon la moltipli– cazione delle l'iste presentate, reso più difficile l'afferma– zione dei candidati di destra. Inf~e, il Movimento· repubblicano .popolare, sul quale, prirra delle elezioni, convergevano tutte le critiche, da De C aulle ai oon:unisti. E infatti, .dopo l'aperta rottura col ge– nerale e la soonfessione evidente della direzione del pa,r– titu da parte della base nel ref&endum del 13 ottobre, la pos.iziÒne del M.R.P. poteva sen:bJ"are ed era seriamente scossa. Tuttavia, il partito cattolico è riuscito nelle ultime elezioni a mantenere pressochè inva'riato il numero dei propri elettori; e se questo più che ai meriti intrin~eci del n :ovimen.to può 65Sere -attribuito alla confusione dell'elet– torato francese, il fatto resta ed è .tale da porre anoora il M.R.P., pur numericamente secondo, al centro dello iph:i,– ramento ,politioo francese. Questi i mutan:enti dallo scorso giugno ad oggi, sin– tomatici. o:a pux ,non ~ootanziati: come .sostanziale non è il

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