Lo Stato Moderno - anno III - n.22 - 20 novembre 1946

520 LO STATO MODERNO- l'immobile: pensano a'.•:emerci, alle va!ute straniere; pensano - perfino al .nuovo prestito, che Jo Stato, con la bonaxietà di un padre indu:gente, offre loro· come un buon nascondiglio, fornito di una specie di medioeva:e « diritto d'asilo » contro g:i assa:ti del fisco. • Vien fatto di- sospettare un a:tro motivo di coaesto ac– canirsi sU:la prQPrietà edilizia; ed è che questo sia' l'unico campo dove i divieti -statù. alla libertà economica possano farsi veramente rispettare. Lo Stato vor[ebbe contro:larlo tutto, questo mercato in, cos\, perico'.oso squilibrio, ma nop può; in Italia, ·con :a tradizionale indiscip'.ina deg:i ltaìil)ni, non può. 1; calmiere sul:.e calzature sarebbe una burletta, queI:o sul:.e case funziona benissimo. , antiche mli sempre saldissime ,!eggi, è, come la matematica, una scienza strumenta:e, che deve sqlo indicare il mezzo ni'!g'.iore per attuare concretamente nel campo economico le esigenze del:' etica. · Ora, dobbiamo subito riconoscere che da gran tempo l' ~tteggiamento psico:ogico diffuso tra i più è avverso ai proprietario che affitta una casa -d'abitazione a terzi: sono decenni e decenni che la caricatura del padron di casa, col cipiglio burbanzoso, coi bréloques d'oro tintinnanti sul ben gonfio panciotto, è· diventata una vignetta abituale dei gior– nali satirici. · La funzione di co!ui clìe, per aver fatto o ereditato dei risparmi, può far pagare un affitto '°a chi ha bisogno di quei beni, è antipatica ai più, è, il'.ogicamente ma energicamente, sentita come parassitaria. Gli a'.tri risparmiatori sono as~! meno m~trattati da:Ja media opiniòne pubb'.ica. · - L'avversione al proprietario di case è rusc:tata-oggi anche Si deve ammettere che, guardando fa questione dal solo punto di vista economico, i rilievi del comune buon senso sono giusti; codesto b:occo, insieme ai mancati risarcimenti dei ~noi di guerra, insieme ate imprecise minacce che dif– fondono il terrore fiscale, insomma tutti codesti vincoli a:Ia libera proprietà ottengono un effetto contrario al fine che si prefiggono. I proprietari di casa, que:li che sono più toccati al vivo nel!a borsa e fors'anche nel:a dignità socia:e, dicono a'.to e chiaro che c'è un a:tro motivo di codesta antieconomica con-– dotta, ed è ciò clìe essi chiamano il demagogismo, quello che vuo:e ingraziarsi a qualunque costo la mas-sa df!g:i e'.ettori, che è di inquilini e non di proI)'rietari. E. stri]ano che quel demagogismo sta mandando, in tutti i modi e in tutti i campi, ~ dall'invidia dei disgraziati risparmiatori - e sono. legione - che si affidarono ai tito:i a reddito fiss~, e li vedono polve– rizzarsi nelle foro mani; si perdona diffici'.mènte a chi fu più cauto e più avveduto di nor;-anzi si esige - e l'esigenza ha un sa'.po motivo di equità - che· sia parificato a noi ne:~a sventura. nl:a ma'.ora il _Paesé'. · . _; Se pure, come si è detto, tutte queste osservazioni, com– presa fors'anche l'ultiQla, racchiudono un noccio'.o di vero, è da ricordare che la questione non può certo <;onsider-arsiin un modo semplicistico; :a ,ibertà di un mercato in un così pauroso squi!ibrio non è ammissibile, per la giustizia e fa tranqui:lità socia:e: un'im{lrovvisa libertà deg:i affitti avrebbe ripercussiQni immense in tutti g'.i aspetti de::a vita socia'.e. E' bens' vero che nessuno pensa a una libertà tota:e e immediata; se mai, si propongono sblocchi gradua6 in un iungo numero di anni: ma, poichè ciò che importa in eco– pomia è :a certezza dei futuri rapporti economici, si chiede un programma, graduato e regolato nel modo più cauto, purchè completo e irrevocabile. Ta'.e programma dovrebbe però anche fare i conti con la dì.fficoltà di aumentare :a disponibilità di abitazioni, in causa de'.'.a scarsità dei mezzi àisponibei. A.parte ogni a'.tra considerazione, le nuove case 'l!On possono farsi che col ri- ,. sparmio, e il ritm.o del:.a ricostruzione è "segnato dal ritmo del formarsi del risparmio; e questo è, per molte ragioni, assai lento, più assai che ne;\' anteguerra. E que: pot.ero risparmio deve essere anzitutto impiegato a ricostruire beni strumentali, s!'guendo l'esempio che ci dà, cdn ferrea discip'.ina, !'lo– ghi:terra. Ma, detto questo, rimangon·o, se vog:iamo esami– nare più a fondo la, questione, ben a:tre cose da dire: , * * •.,, E' da dire, anzitutto, che il prob'.ema non è puramente economico, ma anche etico. E' ~vero, verissimo: è una funzione socia:mente util quella del risparmiatore che investe -in un ilJIIllobi'.e i sùoi capitali e ne trae un reddito attraverso l'affitto. Se non vi fossero costoro, che, per ·ottenere i vantaggi che offre un investimento di beni reali, si contentano di un basso réddito, · e si espongono - in Italia soprattutto - ag'.i assa:ti del fisco, bisognerebbe affidare que;'.a funzione socia'.e ad a'.tre èntità economiche, .certo con- i;naggiori costi per la co:Jettività. ~ Ma questa' considera-tione, e tutte que::e che precedono, sono dettate da una concezione rigidamente liberista dell'as– •11tto economico, Si dimentica I che l'eco11omia, con le .sue Di queste oscure ragion1' si fanno interpreti i governi, soprattutto in momenti di crisi finanziaria. Benchè ormai quasi da tutti si veda indispensabile una gradua'.e ,libertà, per risanare, come g'.i a:tri mercati, anche quello degli affitti, i governi sono riluttanti a conceder.a, èòme risu'.ta ·da::e di– scussioni odierne in seno al C.l.R.; benchè tutti - o quasi tutti, anche le Conflavoro - propongano di riso:vere la crisi edi:izià ne: grembo de:la stessa proprietà edilizia,~ di devol– vere gli aumenti dl affitti a::a ricottruzione, pure priv~o o quasi di reddito; per mo'.ti anni ancora, i proprietari attuali, il C.I.R. è contrario ad adottare ta~e principio. I governi vogliono, o sembrano volere J'a'.lontanamento del capita,!e privato da! campo immobi:iare, quantunque pro– prio que:Jo .i,ia il meg'.io esposto a!!a falce fiscàe. Di questo diffuso orientamento de'.l'opinione, si valgono , gli avversari del capitalismo per attaccarlo: per il grosso pubb:ico il « ca– va'.iere da]a triste figura » di Car:o Marx si identifica col proprietario di case, que!•!'uomo che non lavora e si fa pa– gare caro un servizio di cui non si può fare a meno. Forse, io rea'.tà, il « grosso·1>ubblico » vorrebbe ritornare a una concezione medioevale dei rapporti economi<ti: l'eco– nomia di. San Tomaso, coi suoi principi de! giusto prezzo, de'. reddi!o di · capita:e considerato -usura peccaminosa. del commercio rappresentato come illecita speculazione, sarebbe, oggi ancora, acco:ta dal p'.auso dei più. - .: * *:... I Per la media de'.•'.'opinione pubb!ica, dunque, l'attuale ordinamentò de[a proprietà nel settore del!'abitazione è odioso, e dovrebbe esser sostituito con una nuova forma. Ma, siccome non si dice qua!e sia codesta _puova forma - e forse non fo si sa - co~l le disposizioni attua'.i creano una situazione veramente contradditoria. Lo Stato interviene e strozza il mercato libero. Invece, se vuol che l'oper!I sua non sia affatto inutile, non dovrebbe fermarsi a ciò: dovrebbe intervenire più oltre, e creare ,un altro mercato. Se b'.occa le forze spontanee, faccia agire coattivamente a'.tre forze. Perciò sono conseguenti i totalitari ( e totalitarismo ce n'è ancora, ahimè, in quasi tutte le teste) i qua:i sostengono che la casa è un diritto fondamenta'.e de'.l'uomo, e che la co'.lettività deve pensare a soddisfar'.o: oosl è già accaduto, si dice,. nel campo del:' edilizia po{lOlare; cosi si faccia in tutti i campi.

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