Lo Stato Moderno - anno III - n.22 - 20 novembre 1946

I I , 514 \ LO STATO MODERNO \ 1939, una ri:evazione compiuta ag'.i effetti de!:e opzioni, d~de i seguenti risu:tati: 228 mila abitanti di lingua tedesca (com– presi però 13 mi:a !adini che erano sempre stati censiti come ita'.iani) e 78 mila. di lingua ita:iana. Ne: .settembre 1943, per effetto del trasferimento oltre Brennero <li una parte deg:i , optanti per la Germania, '.a consistenza dei due gruppi etnici f! stata così ca'.co:ata per :a sola provincia di Bolzano (esc:usi pertanto g'.i a::og'.otti della provincia di Trento): 115 mi'.a ita:iani, 159 mila tedeschl. E' in queste condizioni di cose loca:i che si apre, al'.a liberazione, la nuova fase de::a questione a:toates:na, con due aspetti ben definiti ma interdipendenti: Uf\O interno, ita'.iano, uno internazionale. Il primo, non vi è dubbio che dovesse • sussistere dopo :a fine <li questa guerra come era sempre esi– stito da::•annessione de:J'A:to Adige a:J'Ita'.ia. Ma il secondo? Mo:ti si sono meravig'.iati che, non essendo gran che diverse ne: 1945 rispetto, al 1919 le posizioni reciproche dei due' paesi direUamente interessatj e i rapporti di ciascuno di essi coi vincitori, si sia fatto de:J'Alto Adige un caso intemaziona:e col perico:o di vederlo riso'.to in seriso sfavorevo'.e 111'.'Ita:ia. In 1ea'.tà 1 :a situazione genera!e determinata dalla seconda guerra mondia'.e era troppo diversa da que:Ja lasciata da::a prima per esc'.udere che nel:a sistemazione europea anche l'attribuzione del:'Alto Adige all'Ita:ia potesse essere posta in discussione, Anzitutto, una revisione de'.!a decisione di Parigi de: 1919 poteva avvenire su]a base di principi di ordine inter– nazionale sui qua:i si vo'.esse dai vincitori assi<lere ;a nuova pa!Tu,Tale era ad esempio i'. pril)cipio di autode~ione tor– mU:ato al punto 2 della Carta At:antica. Ma la rea:tà de::a vita po:it:ca ha una volta di più preva'.so sU::a impostazione idea'.istica del:'ordinamento internazionale. Le dec:s:oni dei tre «grandi» a Ya'.ta circa :e frontiere occidenta'.i del:a Po– lonia fornirono. ancor prima della fine de::e osti:ità, :a prova del preva:ere deg:i interessi sui principi. A:la-fine della guerra si po 1 eva quindi esser certi che il puntu 2 de::a Carta Atla1tlica non avrebbe avuto app:icazione ne:-'caso del:' Alto Adige, se non per ragioni affatto estraneé a consideraziom di principio, Que]a previsione è stata poi conÌermat~ dai fatti, e conviene ri'.evar:a sin da ora per quando dovremo giudicare certi atteggiamenti assunti nella questione. Quanto al:'a:tro principio invocabi'.e per giungere a!lo •stesso risultato, queJo de::a protezione delle minoranze, s1 poteva opporre O::'Ita'.ia il trattamento usath dal fascismo a::a minoranza sudtiro'.ese. Ma llnche questa argomentaiione doveva cadére di fronte a::e espulsioni dei tedeschi dalla Boemia, e • dai territori de::a Germania orientale assegnati a'.la Polonia. r A cdnclusioni e previsioni diverse, se pure improbabi:i, poteva condurre ;•esame dei concreti rapporl't internaziona:i. Anzitutto l'Ita:ia non era, come nel '19, alleata dei vinci– tori, ma solo cobe::igerante di fatto dopo un :ungo periodo di osti:ità: nè :•Austria era considerata <lai vincitori stessi uno Stato propriamente nemico, o comunque su::o stesso piano de'.:a Germania, come dimostrava la dichiarazione di Mosca dell'ottobre 1943. A suo favore giocava, se non il movimento interno di resistenza al nazismo, che ha avuto proporzioni trascurabi:i, la vio:enza sub'.ta da'.la Germania ne: 1938-. :a speranza di sottrarla con un trattamento di fa. vore da:Ja solidarietà col resto de! mondo germanico. Per converso. l'Ita:ia poteva vantare· lo scarso calore d~]a ade– sione popo:are a]a guerra hit:eriana, l'abbattimento de: Ja– soismo e i'. rovesciamento de: fronte, J' attiva e onerosa parte– cipazione. a:Ia lotta con le formazioni p·artigiane e con· que:Je combattenti a fianco degli al:eati; mentre :•Austria ben dif~ ficilmente poteva scagionarsi da:!' accusa di avere sostan• zia'.mente•fotto causa comune col nazismo germanico e di avere appoggiato lo sforzo be:lico con asso!uta • lea!tà sino alla fine. - St;mdo così ,le cose, secondo un esame necessariamente sommario e un po' grosso:ano,' i motivi in base ai qua:t nel 1919 era stato riconosciuto all'lta:ia il confine al Brennero ' erano ne: 1945, se pure un po' svalutati, sostanzia:mente an-" • cora va'.idi; ma ancor più di guei motivi va'.eva a nostro fa. vore L m'utamento ne:Ja situazione loca'.e avvenuto ne! quar– to di seco:o di annessione a'.:'Italia, a cui già abbiamo ac– cennato. La vivente rea'.tà politica spaziava però òen al di là e al di fuori di questi termini de::a questione. C'erano in– fatti in più,• come fattori ben a:triménti determinanti de:Ja soìuzione, gli interessi .e la po:itica dei vincitori, singoli o raggruppati, ne::a visione po:itica di a:cuni dei quali pote– vano riprendere vigore concetti e posizioni preesistenti al:a situazione contingente. Per :iberarci subito di questi u:timi, di valore secondario ma che hanno però pesato su::a evolu– zione internazionale de: prob'.ema, basterà ricordare l'atteg– giamento di ,certi ambienti inglesi tradizionalmente fi:o– anstriaci per ragioni che stanno a mezzo fra i: sentimento e :a po:itica, F avversi a:Ia attribuzione de'.:'Alto .Adige a:J'Italia sin dal'.'altra guerra. Condividendo questà' posi: zione e:ementi di vari partiti, come si è visto ne:Ja cam– pagna contro l'A:to Adige ita'.iano, condotta durante !e di– ~cussioni internaziona'.i del 1945 e 1946, da parte di organi di stampa e di parlamentari, partico:armente conservatori' e !iberali- Ma nemmeno il gruppo laburista andava esente ·d~ incertezze e ·dovette essere persuaso non senza fatica <leJ:e ragioni nostre; e persino l'arcinemico del germanesimo Lord Vansittart-mostrò nei confronti de::'Austria, in ta:e questione, _ una tenace e marcata benevo'.enza. Anche :,rg_a parte de'.la opinione pubb:ica ing:ese~ influenzata dk questi atteggia– menti dei suoi uomini po1itici e da una abi:e propaganda, non riusciva a comprendere per 1 qua'.e ragione '.'Italia vo:es– se trattenere l'Alto Adige poP,o'.ato in parte da gente non italiana. In America, atteggiamen'to non dissimi:e, sebbene di estensione e intensità minori; e anche :à :a tesi a favore de::·Austria riechegg:ava i motivi .<lei '19 fl i pentjmenti di Wi'.son p.er avere acconsentito per « insùffic;:ientestudio de!!a questione • a far giungere il confine .italiano al Brennero., Diverse, e natùra!mente più importanti di questi atteg– giamenti di opinione pubblica e di ambienti po'.itici, pote– vano essere le ragioni dei Governi, mossi non da pregiu– dizi o da attaccamenti a formule e schemi astratti, ma da ben concreti prob:emi di equLibrio 1/di manovra dip:oma– tica, tanto più rilevanti in quanto la sistemazione europea doveva avvenire sotto i'. segno dei forti contrasti <li interessi, per nu::a addo:citi da superiori visioni europeistiche. Per il gruppo ,ang'.osassone il soddisfacimento del:a rivendicazio– ne austriaca su:I'Alto Aiige poteva presentarsi come mezzo per attrarre l'Austria ne.:'orbita occidenta:e, e nel contempo come sfoggio, di-fronte aJ:'opinione pubb:ica - specia'.mente ing'.ese - di deferenza ai principi o anche come gesto di benevo:enza mirante ad appagare il popolo austriaco ed a trattenerlo dal rivolgere troppo intensamente, il pensiero a:la Germania accomunata ne:Ia -sorte di una' pace punitiva. ~na– logo poteva essere :'atteggiamento de]a Russia in funzi6ne de:la sua .po:itica centroeuropea e di una eventua:e politica di avvo:gimento del:'Italia dal nord, E poi, sia agli uni che a'.l'a:tra, 1'A:to Adige poteva anch~apparire come mo.neta di scambio in· mercanteggia,menti miranti a dirimere più gravi conf.itti in re'.azione al trattato con l'Ita:ia o a situa• zionf anche più remÒte. In realtà,,.però, queste érano mere . ipotesi, .legittime ma scarsamente concrPte; giacchè ac<;ordl di cui ;' Alto Adige dove;se ·fare lJ! spese difficilmènte avreb- ,. ,be.ro influito su contrasti sorti per la Venezia GiU:ia o per I

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