Lo Stato Moderno - anno III - n.22 - 20 novembre 1946

LO STATO MODERNO -513 ..\.. IL PROBLEMAALTOATESINO (Continuazione dal numero precedente) Più importante del comportamento de:la minoranza nel periodo del:e opzioni, agli effetti dell'inquadramento psico– logico de::•attuale prob'.ema altoatesino, fu pyrò il comporta– mento di essa dopo i: fatidico. 8 settembre 1943. Il rovescia– mento di fronte compiuto dall'Italia con la firma de:l' armi– stizio, facendo cadere la finzione del:a solidarietà dei due popo:i, consenti al!a popolazione sudtiro:ése di dire prova del suo attaccamento al Reich e al regime nazista, G_µminando anche i; vero va:ore delle precedenti opzioni. E fu uno scoppio -di odio e di ostilità verso l'lta:ia traditriçe, palesatosi nei primi giorni con la caccia ai ,so'.dati fta:iani e poi, durante tutto il periodo di occupazione .nazista, con le angherie ai danni di italia1.1ie di optanti per l'Italia e con :e più gravi operazioni di rastretamento dei nostri patrioti, alle qua:i e:ementi nazisti loca!i contribuirono efficacemente, special– mente nel be:lunese. I s'udtlro'.esi poterono fina!mente abbandonarsi a) piacere , di essere tedeschi senza :imitazioni e~tterfugi. La svastica fio~ì sui muri e sui palchi de:le adunate e persino, si dice, -su:Ia buccia del:e mele e nell'interno de[e sa'.siccle; le folle in costume '.evarono ieraticamente il braccio ne:Jo Heil Hitler; mo!ti uomini poterono imbracciare- il fuci'.e e fregiarsi d11'.:a fascia del S.O.D (Sijdtiroler Ordnungsdienst); molti fooero meglio è si arruo:arono nelle S.S., con que: che segue. ~ l'ita:iano fu. più che mai l'odiato e disprezzato WaEsch, so'.o -5econdo ne::•avverl\ione de'.l'optante .per la Germania, al tra– ditore Dableiber, ali'optante per l'Italia non per calco:o, ma per convinzione. Il ccrrrcrt21rento di molti sudt'rolesi in aue,sto periodo è stato giustificato, specialmente al fine di esc'.udere il reato di col:aborazione col nemico, con argomentazioni di questo tenore: « Per quattro anni ~i optanti per la Germania ne: Sudt.irolo erano stati ed11cati nel senso de:Ja po :ir.ca de[' asse, in modo che essi non appartenevano più a'.lo Stato italiano, ma al Reich germanico, sotto ogni aspetto, anche per ciò che ripwtc''l'va la rrttll!z~one del servizio rnilit-are. Ogni optante per ,!a Germania che aveva il senso de'.l'onestà era conscio ne: profondo de: suo cuore che di fronte al Reich eg'.i aveva l'obb:jgo di piena fedeltà. Per gli-optanti sudtirolesi non esi– steva al:ora il prob'.ema di una eventuale nuova libefazione e ristabi:imento cìe:I'indipendenza deJ loro paese, ma so:o (come putacaso poteva esistere per l'Austria) l'obbligo mora'.e di conservare fede:tà alla nazione, al!a qua'.e essi, lega'.mente, attraverso l'opzione, avevano aderito ... G:i optanti sudtirolesi che non erano richiamati in servizio di guerra, ma che già come borghesi nella :oro terra natia erano di fronte a: Reich pure obb'.igati al:& prestazioni di guerra e pertanto le1tati al– l'obb'.igo di fede'.tà, avevano non solo Jl dovere, ma l'obbligo di irettere a d1q::osi2k:ne del Re:ob e deCe autorità dello stesso -EeD2'alcuna riserve. tutte le loro energie in quanto non si rlchieèevsnò loro a2k'ni costituenti delitti comuni secondo i generali principi di diritto penale. Con ,sicuro istinto giuri– dico g'.i optanti sudtiro!esi _per fa Germania considerarono g1,.1est'obbligodi fedeltà, rispetto al popo'.o per oui avevano votato, una cosa cosi naturale, che tutti g:i optànti sudtiro– lesi per la Germania si posero a disposizione delle autorita ted'esche come tedeschi ... •· • • Puf"ricordando che queste parole stanno in una rnemorfa defensiona:e in un processo ~r cotaborazionismo, si pu6 ritener~ che _esse di~no una idea esatta della situazione palco- logica deg!i optanti per la Germania durante i venti mesi del– !' occupazione nazista. Si può facilmente inµnaginare quale fosse !o stato d'animo degli italiani. L' opinìone comune è. che i sudtirolesi si sono :argamente ripagati in quei venti mesi dei torti subiti in- venti anni di fascismo. Se quindi, fra i dati di fatto che devono essere tenuti in considerazione per va:utare la situazione a:toatesina dopo la liberazione, c'è il risentimento del:a minoranza verso l'Italia p:er il trattamento ricevut~ dal fascismo, c'è anche indubbia– mente un risentimento. degli italiani verso la minoranza per il comportamento di questa durante il periodo de:l'occupazione l!azista. - Il prob'.ema del:' A!to Adige, nel suo aspetto interno pu– ramente umano, psico'.ogico, è uscito date crisi deg:i anni 1939-1945 decisamente aggravato. E ben più avrebbe potuto esserlo, se g;i italiani al momento de'.la liberazione si fossero abbandonati a disordinate rappresag'.ie, che invece non ci furono Òel modo più asso'.uto. II - Dal punto di vista economico, invece, 25 anni di annes– sione dell'Alto Adige all'It>a)jahanno notevolmoote contribu'.to a semplificaTe il prob~ma, oertamente nel ~uo aspetto in~– nazionale, aria anche-, a di&çetto di ogni contraria affermazione de:Ja minoranza, nel suo aspetto puramente foca'.e. La situa– zione economica .dell'Alto Adige è stata profondamente modi– ficata e pctenziata dall'annessione òi esso all'Italia. Ne fan– .no fede jl 10olevolesvilui:po della rete stradale, le opere idrau– liche a rEfckrrento di currerosi corsi d'aoqua, le opere di bonifica, il-1=oteoziarrento deH'att-re2zatura alberghiera e lo sviluppo del:e comunicazioni automobilisfcbe turistiche e par– ticolarmente il ,grandioso im,pulso .dato allo sfruttamento delle risorse idriche. , Cii impianti idroelettrici c):ui nel 1918 avevano, nella at– tuole povincia di Iofaano, una i:otenza installata di circa 37 mçn K'w. con una produzione di energia di ,155 mi– :ioni di Kwh, importavano nel 1942 una potenza insta'.- · lata di 483 mila Kw cQn una p-roduzione di 19Q9 miliogi di Kwh. A questo corrplesso di impianti bisogna aggiungere quelli {fffettat( e IPaTZia,lrr-fl'lre in costruzione per una.,pro– duzione di '700 milioni di Kwh. Nel campo industriale, tutto quanto .esiste in AltQ Adige come impianti metallurgici, mec– canici, chimici,è opera italiana dopo l'annessione. Le correnti commercia'.i verso il meridione, già attive sotto l'Austria, ac– quistarono notevole impulso dopo :'inserimento de'.,'A:to Adige nel .me1"caloitaliano. Cosicchè si può dire che gli inconve– nienti e le perdite inevitabili arrecare all'.econo1Il1lldella re– gione dal carr.biaµiento di sovranità furono più che compen• sati dai vantaggi, come gli stessi sudt.iro'.esi sanno e hanno sentito nei )unghi anni sucçesiiivi alla prima guerra mondiale, quaru:lo l'Austria si dibat.tè in eccezionali difficoltà economi– che, e sentono ~gi ,che quelle condizioni si ripresentano al di là del Brennero. Se non lo riconoscono, e vedremo che uf– ficialrrente non !o ,riconoscono, è eolo per -~gioni di tattica politica. . , Di pari pasro con la eituazione economica mutò quella etnica. Il censirrento austriaco del 1910 dwa 220 mila abi– tanti di lingua tede!ca jn Alto Adige, contro• 16 mila di lin– gua italiana-(-ac<;)Jratistudi def prof. Toniolo davano però per quell'anno 32 mia iteliani di cittadinanza austriaca, oltre a 9000 italiani .-egnicoli stab.ilmente residenti in A. A.). Nel

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