Lo Stato Moderno - anno III - n.5 - 5 marzo 1946

,,,. LO STATO MODERNO ..... 119 NOTE QUINDICINALI LA TRUFFA ARGENTINA 11 Libro AzzUNO d~1 Dipartimento di Stato americano sulla collal>or~zione dei governi dell'Argenl'ina, e in parti– colare di quello del colonnello Peròn e de1la sua cerchia, con i nemici degli alleati durante la guerra, ha suscitato nel mondo una vasta ripercussione. E' noto ad eseITl!Pio che l'ambasdatore della Spagna in Brasile ha dovuto a metà strada interrompere il suo viag– gio, essendo risultato implicato in una faccenda di contrabbando d'armi a fa– vore della Germania, e perciò non più gradito nella sua nuova carica che an– dava appunto a r.icoprire. Di rado un governo ha affermato con simil.e du– rezza la propria opinione su di un al– tro governo col quale ha relazioni di– plomatiche. La ,pubblicazione di una tale mole di importante materiale in– dica ormai con certezza che gli archivi tedeschi sono andati in gran -parte nel– le mani degli americani. Si pone ora la questione se la rottura delle rela– zioni diplomatiche tra Washington e Buenos Ayres debba fra breve segui– re. In molti circoli del Congresso la misura è vivamente sostenuta, ma per eventuali misure americane è ancora necessario attendere il sicuro risultato della coNente vincitrice nelle elezioni ora svoltesi nell'Argentina che, deter– minandone la nuova politica, solo per– metterebbe di decidere su di una even– tuale presa di posizione. La situazione non è pertanto facile dato che numerosi paesi europei e so– prattutto la Gran Bretagna e l'Olanda dipendono dall'Argentina per i loro ri– fornimenti e perchè le misure intra– prese una settimana or sono per un alleviamento della crisi aùimentare in Europa, non sono pienamente attuabili senza la collaborazione di questo paese. Questo è anche l'evidente motivo per il quale non sono state sinora possibili sanzioni economiche contro quel go– verno mi•litare che turbava tutte le re– lazioni interamericane. Si è deplorato da alcuni che la pub– blicazione del Libro Azzurro si sia ef– fettuata così tardi. Alla luce di nuovi documenti, la politica sinora seguita da Washington verso l'Argentina si è mo– strata sinora come giustificata dato che resta ora dimostrato che si è trattato in ciò non di un intervento nelle que– stioni interne di un altro paese per motivi ideologici, ma della fotta contro il regime che sotto l'apparenza della neutralità ha cospirato contro gli Stati Uniti e i suoi alleati. Con ciò essi han– no anche dimostrato come l'Argentina non abbia assunto in buona fede gli impegni della conferenza di Chapulte– pec e come la successiva dichiarazione di guerra alle potenze dell'asse sia ser– vita in seguit>Osolo ad ingannare l'opi– nione pubb3ica mondiale. Il Baltimo– Te Sun pat1la di: « Quailche cosa di molto vicino ad una frode •· Tale interpretazione fa però d'altra parte risorgere la critica al comporta– mento della deleeazione american~al- la conferenza di S. Francisco, dove come è noto fu per l'insistenza di Stet– tinius e contro l'energica opposizione di Molotov che l'Argentina fu accolta• tra le Nazioni Unite. Oggi arnme('le l'America stessa che questa cpO'litica che fu già allora vivacemente attacca– ta, era molto dubbia e che con essa si è reso un ben cattivo servizio al panamericanesimo. Una notizia secon– do -la quale l'Unione Sovietica avrebbe deciso di approfittare dell'incidente per risollevare •la questione, può presen– tare . un notevole inl-eresse se, attra– verso di essa, si venisse a chiarire la posizione dei partiti comunisti in tutto n· Sud-America e particolarmente in Argentina, ove il divieto del partito comunista è stato solo recentemente tolto. In ogni modo,.il caso dell'Argentina verrà tr-attato alla conferenza inter– americana di Rio de Janeiro che do– vrà essere tenuta verso la fine di mar– zo per redigere un patto di assistenza reciproca. Il Segretar,io di Stato ha ri– petutamente affermato ch'egli non fir– merà tale pablo se vi sarà compresa l'Argentina, riprendendo così la vec– chi,a, politi.ca di Oorde-11'Hull cbe era stata abbandonata alla conferenza del Messico per una molto dubbia politica di unità dell'emisfero occidentale. Cer– to che tale unità non potrà esistere sinchè l'Argentina sarà governata da « collaborazionisti •· • IL CASO ICKES • La crisi latente nella politica inter– na deU'amministirazione Truman, che negli ultimi tempi si era sensibilmente acuita, ha raggiunto in.fine il suo cul– mine col ,ritiro del ministro degli in– terni, Harold Ickes, l'unico superstite del primo gabinetto Roosevelt. Il ritiro di quest'uomo polit:ico, ben noto per la propria indipendenza di giudizio e l'as– soluta integrità nell'adempimento del suo ufficio, che non fu mai troppo lega– to ad un pa·rtito, è avvenuta in circo– stanze che gettano una viva luce su alcune delle più discusse debolezze del- LO STATO MODERNO edito dalla CASA EDITRICE GENTILE MILANO - Foro Buonaparte o. t8 Telefono 84.613 Direttori: Mario Paggi e Gaetano Baldacci Vice DiTettOTe: Antonio Basso Redattori: V. Albasini Scros!ltl, Ma– rio Boneschi, Enrico Bonomi, Li– bero Lenti, Giuliano Pischel, Or– lando Ronchi, Sergio Solrni, Cesare Spellanzon. I manoscritti non- si Testitut3cono - l'amministrazione attuale. Da tempo si era da parecchie parti accusato il Pre– sidente di limitarsi troppo, nella scelta dei suoi più intimi collaboratori, alla cerchia dei suoi amici del Missouri e di anteporre gli interessi privati o re– gionali a quelli dell'intera nazione. Le ultime settimane avevano portato ad una serie di nuove nomine di questo genere contro le _quali era sorta una forte opposizione. Il Congresso prese ad adottare il sistema di esaminare la idoneità dei candidati proposti dalla Casa Bianca, anche per l'intervento di lckes. Tale !Procedimento assunse for– me quasi drammatiche nel caso di Edwin Pauleys, l'ex-tesoriere del par– tito democratico, che il presidente vo- •leva nominare sottosegretario alla ma– rina. La situazione apparve insostenibile quando il ministro degli interni aper– tamente bollò la decisione del presi– dente come un'inl<erferenza di privati interessi con la politica ed accennò al precedente della amministrazione del presidente Harding, notoriamente cor– rotta. Malgrado le obbiezlioni di Ickes al quale si unirono anche altre perso– nalità della vita pubblica, Truman mantenne la nomina di Pauleys: in fa_ vore di questo era intervenuto princi– palmente il ministro delle poste, Han– negan, perchè Pauleys si era acquist'a– to dei meriti dirigendo la· tesoreria del partito. Da ciò Ickes trasse le sue conse– guenze, POLITICA IMPERIALE I ministri degli stati del Common– wealth si troveranno davanti alla Con– ferenza prevista per la fine di aprile o agi]j inizi di maggio, un vasto pro– gramma di lavoro. Sarà la prima con– ferenza dopo la fine della guerra e di rapporti interni, tra i Dominii della madre patria saranno evideni-emente in prima linea. E' immaginabile che, incuranti del– l'accordo di Bretton Woods e delle trattative anglo-americane per un prestito, verrà impostata di nuovo la questione del commercio e delle tarif– fe •doganal! preferenziali nell'ambito dell'impero. Il riavvicinamento tra la madre P1tr.ia ed i dominii è entrato prQPrio recentemente in una nuova fa– se, allorchè si è profilata la minaccia di una rarefazione n1ondiale nei pro– dotti alimentari ed i Dominii hanno avuto senza dubbio per Ja Gran Bre– tagna molta più comprensione che non qualsiasi altro paese straniero. Ii ,probll!!!la nei rapporti con l'India dovrà avere dopo i recenti fatti esso pure un'ampia disamina, e ciò perchè la futura posizione dell'India nell'am– bito dello Statuto di Westminster farà sorgere nuovi ,problemi. Il Pakistan, l'idea statale dei maomettani del nord, dovrà venire Tealizzata come si ap– prende, nella !leura di un Dominio

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