Lo Stato Moderno - anno III - n.1 - 5 gennaio 1946

8 LO STATO MODERNO maggiore fonte di appogg:o a Parri. Lo spirito part,:giano es- che i liberali temano d'essersi fatti ingabbiare e meditino sendosi, ah:mè, molto affievol:to, Parri non rappresentava ai una nuova evasione, ma il timore della D. C. di restar a nostri occhi, ccme forse taluno ha creduto o mostrato di ere- fare da destr11 ,contro tre sinistre, e quello comune a entrambi dere a Roma, Maurizio il pa1tig,iano, ma il prof. Pàrri, uomo di un governo tutto delle sinistre, saranno il cementante della del no1d, con la nostra mentalità e le nostre abitud:ni, assai · combinazione, che tenterà di sopravvivere fino alla Costi- diverse da quet:e della clientela politica meridionale che cir- tuente (o, più modestamente, fino alle elezioni amministra- condava i. be « senza pa1tito » che aspiravano a succedergli. tive). i La soluzione ~-e Gasperi ha calmato queste apprensioni, ed è , Con questo panorama, faites vos ;eux, direi ai consigteri uno dei suoi pochi punti ali'attivo. • delle sinistre, se - indegnamente - fossi chiamato a por- Che •essa abbùa i;css:bilità di durare, e che i suoi tisultati gere loro i suggerimenti tli cui mi sono, ,sugli. umori che siano migliori di quelli che si sarebbero avuti mantenendo la corrono, reso interprete. coal:zzazione Pani, l'avvenire soltanto ce lo dirà. Sembra già ARRIGO CAJUMI • LA LEGISLAZIONE NAZIFASCLTA· nei territori ·liberati « Stato Moderno » non è UQ foglio g:uridico: può sem– brare quindi strano che vi si affronti un tema squisitamente di diritto, un te,ma che potrebbe apparire riservato ai tecnici e alle ~iviste di pura dottrina. Ma non' solo il precedente in– signe di valorosi giuristi - si parva licet ... - ci induce a prendere la penna a questo proposito: bensì la netta repu– gnanza, l'istintiva avversione che sempre, sin dai banchi uni– versitari, abb:amo sentita per tutte le teorie che volevano astrarre H d_irittodal fenomeno sociale e dal mondo etico, uno dei quali lo condiziona e l'a'.tro ,o guida, riducendolo a nudo astrattismo· concettuale, a pura tecnica. i più grandi problemi del diritto possono e debbono essere trattati dal punto di vista soda:e e da que::o mora:e. I paesi democratici ci hanno sempre mostrato con qua:e vigi!e interesse giornali e riviste seguano i grandi problemi giuridici, non studiandoli come problemi di mera tecnica, m3 valutandone il significato politico e le pratiche conseguenzf:!. I'n questo momento il pubblico, l'uomo della strada, si trova, soprattutto nelle provincie del Nord, disorientato e confuso. · Egli si vede co'.pito da leggi emanate dal fascismo re– pubblicano, contro di lui vengono appl'.cati atti amministra– tivi, opera di ministri e di prefetti repubblicani, vede sen– tenze emesse da tribunali fascisti repubblicani conservare il loro vigore, e non si rende conto del perchè di ciò che a lui appare un'enorme ingiustizia, un assurdo logico. Ricord:amo ·mo!to bene che in molti - e lo strano e che tra questi si trovavano anche numerosi tecnici - si era djffusa nel periodo clandestino la sensazione che tutto ~iò che aveva fatto il governo repubblicano fosse da spazzare via, che ogni atto, nel campo legislativo, g:udiziario, esecu– tivo, fosse di per se stesso nullo e di nessun effetto. Il giurista colto, che non si limita a studiare l'ordina– mento g·:urid:co da un punto .di vista .strettamente àstrat– tistico-dommatico, ma cerca di seguirne la vita e le vicende, sa che l'ordinamento statuale ha una vita autonoma e indi– pendente dallo Stato che l'ha creato: sa che)a norma giu– ridica, ccmunque nata, quando di fatto si e applicata ad una serie di .•rapporti, acquista p& ciò una consistenza effettiva che potrà p01tare a risultati iniqui, ma che non si può negare nel mondo dei fatti. Il giurista sa, o dovrebbe sapere, che nessuna rivoluzione ha significato la cadut,i dell'ordinamento giuridico, e quindi si è sempre partiti dal presupposto che l'es.istenza del Governo fascista repubblicano potià. essere una macchia che dobbiamo lavare, Ìna non è una vuota pa"'.'enza che dobbiamo fingere di ignorare- Per determinare il valore delle nqrme del Govèrno re– pubblicano bisogna anzitutto sapere quello che fu lo Stato repubblicano. Stato di fatto - si disse autorevo:mente - • intendendosi con ciò significare che era qualche cosa- che si presentava come ag:uridico, come illecito. rispetto allo Stato legale. Ma Ja· definizione non dice tutto. Una volta che si è .detto che lo Stato fascista repubblicano si pr-esentava come ag:urid:co rispetto allo Stato italiano, come qualcosa di ille– ga:e rispetto al Governo di diritto, bisogna dimostrare ciò che esso fu. In queste colonne noi abbiamo sostenuto che si trattava di una amministrazione -decentrata dello Stato t~desco O(l]Upante, e tale tesi ci sembra ancrua ora si possa sostenere. Di fronte agli atti di un tale Governo, che avrebbe do– vuto, secondo il diritto internazionale, limitarsi, come ogni governo occupante, ai campi de::·or<linaria ·ammin:strazione senza innovare lo stato di cose esistente, il ·Governo italiano aveva tre possibilità estreme: 1) annullare qualsiasi atto legislativo, amministrativo, giudiziario, compiuto dallo Stàto repubblicano fascista, salvo a fare rivivere per disposizione espressa ed in via· eccezio– nale, taluni degli atti; 2) considerare invece valida l'opera dello Stato-fascista repubblicano, o meglio considerarla invalida ma sanarla in blocco, ponendo il limite eccezionale dell'ordine pubbl:co; 3) considerare validi glf atti che, grosso modo, il , G. F. R. aveva, ~econdo il diritto internazion~e, il· potere di compiere, e cioè all'incirca gli atti di ordinaria amministra– zione que::i che in nulla innovavano rordinamento preesi– stente, insomma quelli che lo Stato occupante può compiere nel territorio occupato (lo S. F. R. infatti~ organo dello Stato tedesco, aveva tutti i poteri che allo Stato tedes~o sareb– bero spettati). A questa terza via, grosso modo, e non senza incer– tezze, :o Stato italiano si è attenuto emanando il D. L; L. 5 ottobrè 1944· n .. 249. Che tale sia il principio del-.a dispo– sizione; cetcheremo di ch:arire brevemente. Anzitutto manca una norma generale che stabilisca la nullità degli atti o provved:menti del Governo repubblicano: sono nulli soltanto taluni deg;i' atti specificati s:ngolarmente. E' questo un bene od un male? Chi pensa all'enorm"

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