Lo Stato Moderno - anno III - n.1 - 5 gennaio 1946

LO STATO MODERNO 5 ·GUA_RDIA SUL· RENO . Quando recentemente si apprese in Francia che al:a Con– ferenza di Mosca avrebbero parteGipato i ministri degli Esteri dei so:i Tre' Grandi, ~fe,re governative ed orfinione pubb:ica non nascosero una, certa preoccupazione che assicurazioni giunte da varie parti non riuscirono a ca:mare. Da::a presi• denza fdc: Consig:io venne ufficia4nente dichiarato che qua– .!ora i Tre Grandi prendessero delle « decisioni in!eressanti la Francia, senza che la Francia venisse consu: tata; il governo ne prenderà conoscenza ed e:everà ne::o stesso tempo una protesta », La Conferenza di Mosca si è chiusa fra mo:to ot– timismo e senza che gli interessi de::a Francia venissero in– vestiti direttamente (ma indirettamente :o furono nei Ba:– cani, chiusi -definitivamente a:J'infuenza francese). Tuttavia le preoccupazioni non sono del tutto scomparse. Su: formarsi di questo preoccupato statg d'animo ha in– fluito senza dubbio l'esperienza de[a conferenza di Potsdam. Qui i Tre Grandi hanno affrontato ed in parte risolto i: pro– b:ema tedesco senza tenere ne: giusto conto il pun a, di vista francese. Mentre ;eniva decisa (in modo so:o teoricamente provvisorio) :a ·sorte deJ:a Germania orienta:e con· :'attribu– zione di K6n:gsberg aJ:a Russia e -del:'Alta s:esia alla nuova Polonia, mentre' a: pari si stabilivano :e riparazioni a favore _dei Tre Graodi e si enunciavano i principii secondo i qua:i amministrare il paese vinto, nu'.'.a asso:utamente nu:la veniva deciso a proposito de: confine occidentale tedesco, di quel:a zona che la Francia 0 ha mo:te ragioni per considerar-e la sto- rica porta de:Je inva~ioni. Il primo scontro avvenne, com'era logico attend_ersi, a'.l'in– terno stesso di que: Consig'.io di Control:o, ch'è formato dai comandanti ae:Je quattro zone di occupazione in Germania e che ha il compito di conciliare ed armonizzare l'ammini– strazione e l'economia deta Germania ne::a sua unità. Poichè qui :e decisioni, per essere va:ide, han da essere prese al:a unanimità, il Consig'.io si trovò costantemente di fronte al veto del gen. francese Koenig tutte .le volte che si' trattò di deci– dere sul'.'a.costituzione immediata di ta~une amministrazioni centrali. La situazione si fece seria e que: che più conta senza via di uscita, dal momento che a Potsdam i Tre Grandi si \ erano impegnati di costituire in Germania cinque grandi di– visioni amministrative rette da tedeschi e responsabili so:i. ,nei confronti del Consig'.io di Contro::o, e per il fatto ancora che l'istituzione di questi organi centra:i si era fatta sentire come ·indispensabile al riassetto economico-am!Jlinistrativo del paese. Particolarmente tesi divennero a::ora i rapporti tra la Francia e g;i Stati Uniti. Agli u:timi de:Jo scorso novembre la Casa Bianca pubb:kò un rapporto deE'inviato di Truman in Germania, Byron Price, in cui la Francia veniva 11perta– mente accusata di ostruzionismo e di essere la causa de: vir– tua:e smembramento de:Ja Germania e del disordine econo– mico ed amministrativo colà regnanti. L'autorizzazione alla pubb:icazione di un simile rapporto è forse :a cosa più grave e ta:è in ogni modo da rivelare iJ grande interesse ,che :•Ame– rica annette al mantenimento de:!'unità economica de[a Ger– mania. Quanto alle accuse in esso contenute (alcune de:Ie qu!Li sicuramente esagerate), la Francia potè 'ribatterle so:o con una notevo'.e attenuazione de! puntp di vista fino aJ:ora apeitament1; rivendicato da De Gaul:e e da Bidau:t. Sostenne ancora che non essendo stata invitata a Potsdam essa non si sentiva legata da que'.'.e decisioni, ma dovette rirtunciare 11cd affermare sic et simpliciter che la divisione de:Ja Germania in Stati separati era uno scopo altamente desiderabile. Non venne per questo meno :a sua opposizione al:a unificazione amminlstrati~a germanica per i: timore che questa, una vo:ta estesa su tutto i! territofio occidentale, non portasse pregiudi– zio ata sua pretesa di un ordinamento specia:e per la Ruhr e la Renania. Ora, esaminata dal:' esterno, la questione presenta, tra il punto di vista americano ~egato ad una visione ed a interessi eminentemente pratici, e que:Io francese ispirato ad una do– '.orosa esperienza storica, un errore di metodo che si riper– cuote dannosamente ora su::·uno, ora suTaltro. E' stato senza dubbio un grave errore da parte dei Tre Grandi que::o di aver affrontato il problema tedesco poco per vo:ta, direi quasi• a:la spiccio:ata, senza la visione organica ~i un prob:ema che è organ:co i:;er eccel:enza, cercando un accordo nel procedi– men;o :addove doveva raggiungersi prima di tutto unità d'in– tenti, riso:vendo ad oriente e trascurando ad occidente; quasi che i problemi internaziona'.i si potessero ignorare o di:azio– nare ne: tempo e non si imponessero invece da so:i. Non ba– stas;ero :e condizioni geopo:it:che, v'erano ragioni storiche e psicologiche ad o:tranza che ~onsig:ijlvano di prendere una decisione circa la Renania e la Ruhr a:meno ne[o stesso tempo in cui si decideva del futuro de:Ja Prussia Orienta:e o de!- 1' A:ta Slesia. Gran parte deJ:e infin:te· diffico:tà che oggi tra– vag:iano il Consiglio di Contro::o e che obnubilano nei vari i:aesi ;~atta visione de[e cose, non avrebbero certo ragione di e;istere: In Francia :a tesi del necessario smembramento de[a Germania non troverehbe tanti seguaci fra :·opinione pubblica se questa non fosse &paventata da:J'eventua:ità_ di trovarsi tra qua:che anno a dover far i èonti con un nemico tradiziona:e unito come prima e per giunta premuto a[e spalle. Neg:i Stati Uniti - e prima anche in l~ghilterra - non si continuerebbe ad accu;are i francesi di sciov,n,smo e di vo.er smembrare la Getmania (ma anche i! presidente del Consi– g:io de::a Baviera control:ata dagli Americani, Wi'.helm Hoe– gner, si è pronunciato a favore di una Confederazione di Stati). Sembra che in questru!timi tempi vi -sia stata una certa distensione, specie dopo :'inv_io a Washington di Couve de Mervil:e e de[a· missione A:phand, a Mosca. Ma il prob:ema rimane. E se è vero- che, come scriveva or non è molto il Times l'amministrazione deJ;a vinta Germania è la pietra di parai~ne de:Ja so:idarietà fra g:i a:leati, vi è d~ dubitare per questa e per que::~ fino a· quando problemi così impor• tanti ncm-verranno riso:ti. Anche ;•atteggiamento inglese che è ~tato finora decisivo in materia - si ricordi r appoggio dato da· Castlereagh ai principi' di Gro:man e di· Gneisenau - sembra aver abl;>an– donato :a sua storica preoccupazione che un control:o fran– cese de[a Renania e de'.la Ruhr (o di conseguenza anche della Sarre) non dia· a:Jà repubb:ica latina una perico:osa prepon– deranza in Europa. De: resto, se era diffici'.e pretendere che l!1 Francia potesse tanto faci'.mente diment:care le due inva– sioni de! 1914 e del 1940 e que:J'ammonimento di Foch çhe da queste sembra aver pr,e;b un valore profetico: Die Y.,acht am Rheim (La guaroia sU: Reno), essa ha dimostrato una _ben dosata resipiscenza po:itica abbandonando ben presto i sogni di T~rdieu, di c:emenceau e de::o stesso Foch che yolevano . il confine francese portato al Refo-e smembrata la Germa– nia, per chiedere inv1;ce un regime autonomo per la Renania e :a internaziona:izzazione deJ:a Ruhr. E poichè anche que– sti progetti cQmportano 'non indifferenti difficoltà, non va ignorato che proprio in Francia si è levata recentemente :•a– sco'.tata voce di Leon B:um lld invitare gli Stati a cedere una parte de'.'.a $ro sovranità come il vero, sicuro mezzo per una pacifica coJ:aborazione dei popoli. · ENRICO SERRA

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