Lo Stato Moderno - anno III - n.1 - 5 gennaio 1946

• 6 LO STATO MODERNO POPOLI D'EUROPA ALLE·URNE A otto mesi dalla fine della guerra con la Germania e a quattro di quella col Giappone, più di metà dei Paesi già belligeranti d EurO'pa ha proceduto alle consultazionj elet– torali. Era naturale che così fosse, trattandosi in a!cuni casi di rinnovare i corpi rappresentativi di cui la guerra aveva imped:to la normale rinnovazione; in altri, dove regimi dit– tatoriali avevano in precedenza spazzato le vecch:e rappre– sentanze popolari, di ricrear li ex-novp. In ogni modo, era urgente riscontrare quali ripercussioni avessero avuto sul corpo elettorale, cioè sull'opinione pubblica, le drammatche vicende degli ultimj sei anni, e stabilire una nuova legal:tà, attraverso la leg'ttima investitura popolare, là dove il crollo o· la messa in mora dei regimi precedenti aveva fatto luogo ad una legalità provvisoria che attendeva dal responso delle urne la conval:da o la condanna. Per l'Inghilterra, sola che non avesse subìto occupa– zione stlen:eia, erano ancora, e soltanto, in lizza i partiti tradizionali; per altri Paesi, specia:mente dell'Europa occi– dentale, ove il reg'me esistente anteguerra non era stato po– sto in discussione ed i vecchi governi erano rientrati dal!'e– sil:o col loro prestigio inalterato, si agg:ungevano ai partiti tradizionali Quelli espressi dal travaglio de!la resistenza; in altri ancora, dove il regime di anteguerra era stato defini– tivamente rovesciato o posto sotto accusa, e la suprema au– torità era esercitata da governi. provvisori forrnatisi nel tu– multo della l:berazione, come la Francia, la Jugoslavia, l'Un– gheria, il panorama appariva assai mutato e le sorprese si preannunciavano maggiori. Ma nella considerazione dei •risultati dell'appello alle urne dei popoli che già vi sono stati chiamati nel corso del 1945 (il 1946 vedrà le elezioni in tutti gli altri Paesi d'Europa già be:ligeranti, dal!' U. R. S. S. ali Itala e dalla Polon:a alla Grecia: solo per la Germania è dubbio se gli Alleati ne riterranno già venuto il momento), agli effetti so– prattutto della vaJutaz:one della rispondenza dei risu:tati ufficiali alla reale volontà del Paese, altre categorie• sem– brano doversi soprattutto tener presenti: quelle dei Paesi_ vincitori e padroni di sè e dei Paesi vinti e occupati, mili– tai mente da eserciti stranieri; .o meg!io ancora quelle dei Paesi retti" da governi di coalizione che comprendevano, più o meno, tutte le ·gamme del! opinione pubblica, e dei Paesi re;ti da governi di un solo partito o, comunque. di un solo co'.ore, tanto più se la consultazione si -svo:se sulla base di una sola lista; che l'eletto1e poteva soltantp, nune fasC'.sta, accettai e o respingere, E' ch:aro che quest'ultima categoria di elezioru non pre– senfa sufficienti garanzie di imparz:alità e che dai loro ri– sultati non possono trarsi conc:usioni defin:tive circa il ge– nu:no orientamento popolare dei Paesi ove si sono svolte. E' questo il caso della Jugoslavia - dove ·le opposizioni ritennero di dover-si astenere per mancanza di garanzie, tanto più dopo l'annu::amento de:-:e elezioni :oca!i di Ragusa e di B'.ed in cui esse erano riuscite vittoriose -, de:Ja Bulgaria, de::'All:ania e del Portoga]o. In Jugoslavia è a: potere il go– verno de: Fronte Nazionale costituitosi con g'.i e'.ementi di .LO STATO MODERNO Abbonamento annuo . . . L. 480 Abbonamento sostenitore . L. 1000 Sono t11 vendita pres,o l'Editore, 11! prezzo di L. 500. poche ,erli; c11mpLete dei Ja.«:icoll stampati cllnde11in11• mente durnnte l'occupazione tedeaca sinistra più attivi nella resistenza sotto la direzione del ma– resciallo Tito. Gli elementi di altre tendenze che 'vi erano entrati all'.itto dell'accordo Tito-Subascic, compreso lo stesso Subascic, he sono defin:tivamente usciti dal 10 ottobre. De– mocratici, radicali, socialisti, una frazione degli agrari serbi, i partiti trad:zicnali della vecchia Serbia, 6ono ali'oppçsizio– ne. Ne: Fronte Naziona'.e sono rimasti i musulmani di Bo– snia, gruppi s!oveni e parte degli agrari serbi e ·di quelli croati, ma esso è nettamente dominato dai comunisti. E' bensì vero che la Jugoslavia è oggi federale, e ciò. dovrebbe aver dato soddisfazione alle unità nazionali già subordinate, ma la Chiesa Cattolica, a cui appartengono Croati e s:oveni, e quella ortodossa sono in urto con Tito, alcuni fra i più -noti capi del vecch:o glorioso partito contad:no croato, che rac– cog'.ieva :a quasi tota:ità dei Croati, e che d'a'.tra parte già sotto la mona1ch:a aveva finito con I ottenere un regime au– tonomo di suo grad:mento, sono, da Macek a Subascic, ostJi a Tito. Gli è ostile tutta l'emigrazione che pur fu ant;colla– borazionrsta; :a Corona, non eccessivam!!nte popo!are fuori dell'elemento serbo ma che ce1to conta dei seguaci· e che nella guerra non aveva esitato a prendere con gesto corag– gioso partito per gli Alleati, lo ha sconfessato. Se pertanto il Fronte Nazionale è certo il movimento che raccog:ie in Jugos:avia il maggior seguito (Loyett, fun– zionario de::•u. N. R. R. A,. ca'.co'.ava ch'esso non supe– rasse il 20 per cento; noi riteniamo invèce che Io superi di parecchio), non può evidentemente disporre di' quel:a mag– gioranza travolgente che si sarebbe manifestata L.11 novem– bre alle elezioni dell'Assemblea Costituente, svoltesi col con– corso dell'80 per cento deg:i elettori. I risultati, troppo fa– vorevoli testimoniano, come sempre in tali casi, contro la libertà e la sincerità delle elezioni. Non ci voleva di meg:io perchè il Re rifiutasse di rico– noscerne la validità. Ciò, non ha impedito tuttavia che la Costjtuente andasse per la sua strada. Essa· ha proclamato, C 29 novembre, la Repubblica Federa!e Popo'.are di Jugosla– via, ha confermato il marescia:Io Tito come capo del go– verno, ha eletto, a somig:ianza di quanto avviene nel! U. R. S.S., e sempre a::'unanimità, un « Presidium » Supremo come suprema autor:tà- de::o Stato. Intanto i! governo persegue ·un gigantesco programma di ricostiuzione. Se questo regime si conscliderà, e se la partita per la monarch:a s:a irrevoca– bilmente perduta, è troppo presto per dirlo. E molto di– penderà dal fatto che il nuovo regime ottenga, o meno, tutte le necessarie sanzioni internaziona!i. Jn·Bu!garia si è votato il 18. Anche là governo di Fronte Patriottico (costituito originalmente da comunisti, gruppo · Zveno socia:democratici e agrari) dominato dai comunisti, portato a: potere da: co:po di stato operato ali'atto de: suo arrivo dal marescial:o sovietico Tolbuchin, con a capo quel Kimon Gheorghiev che nel 1934 aveva in:ziato in Bulgaria la serie dei governi dittatoriali e abolito il Parlamento: ma più monoco'.ore, dato che la maggior parte dei non comu– nisti che ne facevano parte si son dovuti rume· ter e; anche :à democrat:ci, agrari, socjalisti, i vecchi partiti di sinistra, all'opposizione, pur mentre qua:che traz.one appoggia 11 go– verno, e vari loro esponenti perseguitati; anche là lista unica, che ha vuto 1'88 per cento dei voti espressi (l'affluen;aa alle urne era stata tra 1'80 e 1'85 per cen'o). Plebisciti. « totali– tari » a cui noi siamo avvezzi. Washington aveva avvertito il 16 che g!i Stati Uniti non avrebbero potuto riconoscere un governo uscito da simili elezioni ', (Continua). ANTONIO BASSO

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