Lo Stato Moderno - anno II - n.20 - 20 novembre 1945

ai d:Lpendenti sicurezza maggiore di quella del contadino francese. Il Sé– gur attesta di ,aver raccolto infiniti esempi di fedeltà e ne narra, tra cen– to, Ulllo: il conte S6uva 1 lov oppresso dai debiti stava per vendere la sua proprietà; in folla occorrono i suoi ser– vi della terra e il loro incaricato dice: « padrino, noi siamo felici sotto di te e non vogliamo perderti, abbiamo rac– colto il denaro che ti manca e tu devi accettarlo •. Ségur aggiiwlge che seccm– do lui il costume generale e l'influenza di Caterina hanno fatto per la libera– zione metà del cammino compiuto poi dalle leggi. In 5 anni di Russia non ha mai udito di angherie: • :E vero che i contadini vivono da schiavi, ma sono trattati con dolcezza e come ap– partenenti alla famiglia •· Questa comunione di vita, daL!e ori– gini remote, si ricollega alla comunio– ne nel villaggi dove tutta la popolazio– ne vive di pesca nei fiumi o di caccia nel boschi o di pastorizia e l'ammini– strazione è comune e il Mir è l'espres– sione giuridlca secolare di questa unità. Non è fuor di luogo accennare qui che dell'immenso territorio, per ragio– nd in parte a111che d, cldma, solo il 6% è coltivato. E la comunione della vita e dei rischi, nello sfondo degli spazi e con l'impronta del profondo mi– sticismo, concorre a spiegare la sem– pll!dirtà, la scarsezz,a di bisogni, la spon– tanea obbedienza alla legge dell'adat– tamento. Vediamo un ultimo brano del– l'Ossorgin: • Dallo spazio deriva anche la capacità di straordinari sforzi e l'ab– bandono, il sacrificio di sè e il disprez– zo dell'Interesse personale. Per l'euro– peo la ragione è il maggior stimolo e la prima autorità; il russo si lascia guidare dall'istinto che supera ogni cal– colo o riflessione. Nella vita quotidia– na questa concezione si traduce ne1 di– sprezzo dette comodità borghesi, della previdenza, e di ogni limitazione di fe– licità in vista del domani. Le gioie so– no comuni, donde la larga ospitalità che sorprende lo straniero. « Misticismo ispirano la fecondità naturale, la lentezza dell'autunno, la paralisi invernale, la dipendenza della vita dalle condizioni d'ambiente. Va– stità di campi, masse di neve, foreste, fiumi imprimono la senzazione della piccolezza di fronte allo sconfinato, del– la brevità e fragitità umana; psicolo– gia comune a tutte le razze del paese che porta al fata,lismo, alla scarsa sti– ma dei beni terrestri e a!1la interiore M– bertà. All'estero il russo appare irra– gionevole, sospetto, misterioso. Il me– tro europeo non può misurarlo•· ... Se in questi elementi etnici fonda– mentali e permanenti cerchiamo una base su'lia quaOe appog,giare le consta– tazioni relative al presente economi– co e politico, con quella simpatia che solo può nascere da uno sforzo di com– prensione, sembra lecito tentare delle conclusioni almeno parziali: LO STATO MODERNO 1. L'anima contemplativa del popolo russo e la sua i_ntima libertà spiritua– l·e, coeva per secoli ad una totale as– senza delle libentà politiche, accompa– gnata da una vita economica con ca– ratteristiche di colletti vi tà pressochè isola te nei g,randi spazi, hanno offerto un ter,reno favorevole alla instaura– zione di economie sociali. 2. Le passività insite nel sistema col– lettivo vengono largamente riparate dalle risorse pratiJcamente illimitate della terra, dalla scarsità della popo– lazione e dalla modestia dei suoi bi– sogni. 3. Queste economie collettive, agri– cole e industriali, dipendono tutte da un sistema politico centrale, fornito di potenti e lunghi tentacoli, che costitui– sce una vera dittatura; essa sorveglia la continuità del sistema economico e ne attenua gradualmente la rigidezza con parziali concessioni alle esigenze della natura umana, senza però atte– nuare .con istituzioni democratiche il proprio potere assoluto. Il. ta politica russa di guerra e le sue radici nella storia. A. Verso !' Europa. Descartes insegna fra l'altro ad evi– tare nello studio dei problemi la pre– cipitazione e la prevenzione, a con– durre i pensieri per ordine dai più semplici ai più confusi e a ddvidere le difficoltà in quante parti si può. Non ba!>ta dunque aveir cercato di evi– tare ogni prevenzione neLl'esaminare lo stadio attua11e del comunismo ed aver messo in luce la cllistinzione fra gli svolgimenti economici e quelli dit– tatoriali ricercando di ambedue le pro– babili origini etniche e sociali, il pre– cetto dd dividere le difficoltà non sa– rebbe osservato se non si esaminasse la linea storica della evoluzione russa, della quale il comunismo potrà forse un giorno essere considerato come una semplice fase. La conoscenza e, si potrebbe dire, la scoperta della Russia da parte dell'Eu– ropa non è molto anteriore a quella deLl'America. Quando l'•ambasaiatore dell'imperato– re tedesco Massimiliano I. si recava nel 1517 nel gigantesco e sconosciuto impero, altri ambasciatori erano stati prima respinti e gli strail!ieri che ani– vavano a Mosca correvano Il r,ischio di venire uccisi. Si credeva la Russia pie– na di alte monta.gne, abitata nel Sud da amazzoni e nel Levante da uomini mostruosi. Come l'ignoranza generava (ciò che sempre avviene) disprezzo ver– so le cose russe, così la Russia non voleva conoscere l'Europa e (due se– coli dopo Dante e quando già aveva brillato Lorenzo il Magnifico e viveva Raffaelilo) essa ig,norava compasso, pen– dolo, stampa, chimica, moneta. I con– tadini a milioni vivevano, cucinavano, dormivano suhla nuda terra. Una sola città aveva istituzioni ocddentali, Nov- gor·od, slmhle di importanza a Firenze e quasi isola di indipendenza; Ivan IV il Terribile (1533-1584) per conquistar la la distrugge e il Voo.chov copre di ghiacci migliaia di cadaveri sl che per secoli il popolo crede di udirne il mor– morio. Ivan IV è tuttavia ii primo che ten– ta, verso occidente, d,I arrivare al Ba[– tico e, verso Sud, di cacciare i tartari consueti invasorì. Da allora sono trac– ciate le linee dehla espansione russa su tutti i popdli° vicini, molti dei quali slavi e quasi tutti simHi di lingue e dialetti. Mutatia la dinastia con i Ro– manov nel secolo successivo, LI figlio di Alessio, PJetro (it Grande), vtive da ragazzo con popdlani e con i so)Ji stra– f!ieri che abitavano a Mosca (in un quartiere separato e neJle sole case di pietra esistenti), jmpara il loro lin– guaggio, studia geografia e scienze, si entusiasma per viagg.i e navtl, inizia la costituzdone della flotta nel 1696, scen– de i[ Don, vtlnce i tartarri e vince anche !,a impopol.airità che lo teneva sospetto per i suoi roppO!'ti con gli europei e per la su-a volonrtà di mutare i costu– md russi. Viag,gia, ritorna e combatte co11Jtro i tw-chi e contro Carlo XII di Svezia (ile due cllirrezioni di espansione verso i mari si ripetono); fonda Pie– troburgo nel 1703, vIDce ~ svedesi a Poltava (1709). Entusiasmo europeo: Leibndz i.ntuisce, raihlegirandosene, Cru! la R,ussia diventa potenza europea; Vol– taire dichiarava Poltava poticamente l'unica battaglia costruttiva perchè ha raddoppiato l'Elmopa. Ma ii popolo rimane misoneista. La Russia ottiene, con la pace di Nystadt nel 1721 dopo oltre un ventennio di guerre, I.JituanJia, Estonia, Ing,ria, parte dehla Oarelda (quanite volte questi nomi sanguinosamente ritornano poi per due secoli; e altrettante quelli del Sud!); ma, quando, dopo un altro ventennio di sovrani scuri e volgari, sale al tro– no Caterina imprig;[onando il dissolu– to marito, la vita della popdlazione è ancora come nei secoli addietro. La nuova Zarina è piena di volontà e di entusiasmo per illuminare ii popolo russo suHe sue capacità e insieme aprir– gli i benefici del!l'Occidente: ma non impone come Pietro istituzioni stranie– re e in molti campi raggiunge maggio– ri profondità sociali. Legge Voltaire e sta f.n corrispondenza con Oui per quin– dici anni; legge Montesquieu; legge Di– derot, lo aiuta e lo ospita (da Pietro– burgo a Parigi si comunicava nam– ralnlente sollo in carrozza e ~uaclando i :fliumi). Poi rovescia la sua condotta: dep1ora ,la rivo1U2Jione francese e s,chJac– cia la Polonia. Due volite entra in guer– ra con la Turchia ohe a1lora aveva un estesissimo impero. (Continuazione al prossimo numero)

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