Lo Stato Moderno - anno II - n.20 - 20 novembre 1945

Abbonamento per un anno: L, 350 Milano • Foro Bonaparte, N. 46 Conto corrento po,tala. Esce il 5 e il 20 di ogni mese LOSTATO MODER CRlTlCA POLl:l.'lCA ECONOMICA E SOCl.ALE Auno II - N. 20 20 NOVEMBRE 1945 Una copia L. 15 SOMMARIO MAGIO PAGGI: Responsabilità. ANTONIO BASSO: J « dodici punti» di Truman LUISA LENGHI: Inghilterra e Medio Oriente V. ALBASINI SCROSATI: Ordine pubblico MARIO BONESCHI: Il problema europeo delle pug. l!9i 299 301 302 autonomie regionali » 303 AGOSTINO DE VITA: Salari e costo della viw 305 FEDERICO FEDERICI: Dal procesrn di Riom al processo Pétai11: 7 - Il proce!So di Riom . 307 L. L.: Produrre di più . 308 GIULIANO PISCHEL: I co11sigli di gestione . pag. 309 GIULIO BERGMANN: L11ci ed ombre della Russia sovietica (terza puntata) » 311 DOCUMENTAZIONE: li problema palestinese » 313 LETTERE ALLO S1'ATO MODERNO: Viaggi. di GuUiver in Italia (Lettera a Giu– liano Pischel) . La filosofia nelle scuole medie . Sugli ispettorati dell'industria e del lavora J RASSEGNA DELLA STAMPA . DIARIO DELLA QUINDICINA 314 315 317 318 319 R E .s P O N S A B IL I T A' Ci si avvia verso una intensa fase di politica interna, mentre la pubblicazione dell'armistizio ha reso ancora più paradossale la già strana situazione internazionale dell'Italia. E se il rapporto tra i due aspetti della vita politica - l'interno e l'interna– zionale - non è mai da trascurare, in questa situa– zione è doveroso tenerlo costantemente sott'occhio. Infatti, tra la « terribilità» delle clausole d'ar– mistizio e la situazione reale, c'è un divario enorme, che è colmato, e ancor più sarà in avvenire, esclusi– vamente dal fatto politico, cioè dalla capacità poli– tica di cui sapranno dare prova e dimostrazione le classi dirigenti italiane. ,, I patti armistiziali non possono oggi pretendere di disciplinare la nuova situazione internazionale del nostro paese per una constatazione semplice quanto irrefutabile: che essi cioè furono dettati non in fun– zione della pace (come sarebbe stato loro ufficio, e questo fa anche la loro singolarità nella storia del diritto internazionale pubblico) bensì in funzione della continuazione della guerra contro la Germa– nia, e quindi della assicurazione di posizioni assolu– tamente certe di ordine militare, di quella certezza cioè che non ammette dubbi o discussioni. Questo spiega il carattere apparentemente « to– talitario» dell'armistizio; ma questo dà anche ragio– ne della sua assoluta ineffiçienza a chiarire e rego– lare la situazione internazionale dell'Italia attuale. Nel frattempo non solo la guerra con la Germania è finita, ma l'Italia è stata riconosciuta come cobelli– gerante (quando sorgerà un giurista a dimostrare, come è vero che, in fatto, l'Italia è stata assai p1u che cobelligerante una alleata in senso tecnico? che non si può usare di un esercito altrui sotto il proprio diretto comando se non in virtù di una alleanza e non di una semplice e casuale coincidenza di inte– ressi, come è il caso della cobelligeranza? I nostri giuristi dormono, o si perdono nelle querele interne. Urge che si risveglino e partecipino in forma più im– pegnativa alla elaborazione della attuale e futura vita della nazione), al governo Italiano è stata resti– tuita in amministrazione diretta gran parte della pe– nisola e il resto lo sarà tra breve, lo stesso peso inter– nazionale dell"Italia (diciamo pure per il semplice fatto della sua esistenza) comincia a rifarsi sentire, e sempre si parla dell'Italia vuoi in relazione alla Francia, vuoi in relazione alla sistemazione del baci– no danubiano, vuoi per quanto riflette la coabita– zione nel Mediterraneo che - ove si voglia estro– mettere l'Italia - diventa un problema sempre più spinoso e difficile, come quello che vuol risolvere un equilibrio ignorandone uno dei maggiori elementi. L'armistizio si presenta dunque come uno stru– mento totalmente inefficace a regolare gli attuali rapporti internazionali dell'Italia, nè parziali ritoc– chi sembrano in grado di darne una esauriente e de– finitiva sistemazione. Occorre dunque che interven– ga tra le Nazioni Alleate e l'Italia il tra'tt.ato di pace; e occorre che intervenga rapidamente e che ricon– sacri - anche di fronte all'incerta burocrazia alleata - la nostra piena ascesa alla dignità e alla sovra– nità di libero soggetto della politica internazionale.

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