Lo Stato Moderno - anno II - n.18 - 20 ottobre 1945

266 pense. ~uesto ha detemùnato un più a.Lto teno-re di vita per determinate ca– tegorie cli operai e questa nuova co– scienza di classe si manifesta in diffe– renza di abitazioni, di abitudini, di ve– stialI'io anche delle donne e dei figli di questi operai. In confidenza lo ammet– tono i funzionari ufficiali del regime. Ma cercano di spiegarlo con da teoria marx.ista che la ~ differenza di clas– se è quella fra operati. e capitalisti (proprietari e classe sfruttatrice); sic– come il sistema sovietico è un'impresa sociaUsta a favore dehlo Slato e non c'è una classe proprietaria, le differen– ze ci!tate non sono di classe•· Anche nell'esercito si è sostituita a'1- la camaraderie originarlia una serlie dli titoli, filethi d'oro, spalline, « ordini• e uniformi eleganti che distinguono va– rie classi. Una ulteriore prov,a del re– gredire del comunismo è nel contegno del governo verso la famiglia, il di– vorzio, Ja paternità, la patria e il sen– timento nazionale. Non si predica più proletariato mondiale e rivoluzione mondiale, ma patriottismo. Un intermezzo lieve ma pure non privo di colore: i pranzi. Ve n'è uno di signore il 14 marzo '37 (p. 87): Pran– zo di.i signore nella Dasoia (casa dii cam– pag,na) di Molotov. Casa signorule e vasta; tavola guarnita con molti fiori; vasi di serenelle viola e bianche al suolo. Anttpasti abbondanti; colazione raffinata, molte portate, tre portate di pesce (sei qualità). E ve n'è uno offerto da Litvinov il 10 giugno '39 al Corpo Diplomatico, descritto in una lettera alla figlia (pa– gina 279): Pranzo eccellente; tovaglie, argenteria, bicchieri dell'antico regime. V~no e vodKa squisiti. Menu eleganhi con faJJce e mar11ehlo-impressl in bian– co. Dopo il pranzo ricevimento e poi cena con abbondanza di cose ghiotte. I riil.freschi dal caviale ai gelati, sparsi in abbondanza: sei qua'1ità di vini e servizio perfetto. Altra nota, lieve come quella dei pranzi, ma anch'essa efficace: il teatro, Descritta una rappresentazione al tea– tro di Odessa in una lettera alla figlia, Davies aggiunge (p. 257): • Gli artisti ricevono da 250 rubli mensili a 4000 e anche 10.000 ». • Queste impressionanti disuguaglianze negli stipendi e salari richiamano alla mente l'episodio del celebre baritono Scialiapin narrato dall'americano Cham– berUn nell'ampia. « S\:oria della Rivo– luzione Russa »: • ancora negli anni del comunismo di Lenin, smii,tturato per cantare nel « Borlis Godunov », Scia– liapin chiese un compenso che parve enorme in quei tempi di uguaglianza; richiamato alla disciplina comunista egli dichiarò che per il salario comune avrebbe lavorato, ma come macchini– sta di scena; allora le autorità di fronte all'attesa del pubblico si piegarono e accordarono lo straf l)O, Non sono trascurabili le osservazioni LU STATO MODERNO economiche del Davies sul primo pre– stito per armamenti, in data 1 giugno 1937 (p. 125): Prestito di 4 miliardi di rubli al 4 % . Prova ~ che dal lavoro è uscito un plusvalore diventato capitale che viene compensato con un interesse in contrasto con la originaria idea co– munista che soJo il diretto ,J,avoro uma– no debba essere compensato•· Sull'industria riferisce il Davies in un memoriale al Segretario di Stato il 28 ilug,tio '37 (p. 141): Nonostante rail– lentamenti, accuse di sabotaggio, diver– genze sui metodi di salario, trasferi– menti di maestranze, ingerenze del par– tito, il progresso tecnico accresce la pro– duzione. Il partito ha 60.000 impiegati. Sul bilancio statale il Davies tra– smette molti dati; I principali sono (p. 143): Il bilancio del 1935 era di 65 miliardi di rubli: 46 % dati dall'agri– coltura, '26 % dall'industria alimentare (quindi ancora agricoltura, totale 72 %): commercio 12 '7o; industria pesante 9 %, leggera 4 o/o, presti ti e assicurazioni 3% . Base quindi la ricchezza terriera che supplisce a lentezze e sprechi. « L'orso russo è così grasso e ricco di riserve che se la caverà anche dalle situazioni più difficili ». E' il comunismo un pericolo per il mondo? A questa domanda, che suscita da anni discussioni appassional'e, Davies risponde il 4 aprile '38 in una lettera all'on. Early che il comunismo non è un pericolo (p. 246): « Personalmente non credo che U mondo sia minacciato da! comunismo. Esso non ha avuto suc– cesso. Il governo attuale è altra cosa. E' social~smo e per di più modificato da metodi capitalisti e individualisti ai quali fa continue concessioni perchè ·1 macchina giri. La vecchia natura umana riprende il suo posto. Il 6 giugno 1938 l'ambasciatore Da– vies manda un Rapporto Ufficiale a! Segretario di Stato sulla vita economica e le sue modificazioni durante la rivo– luzione (da p, 294 a 321), Vi si leggono questi plastici raffronti sulla popola– zione della Russia e di altri paesi: « La popolazione dell'Unione Sovietica è di 9 abitanti per chilometro quadrato; quella deg,li Stati Uil!iti 17, Francia 76, Italia 136, Germania 141, Inghil– terra (propi,iamente detta) 287. Se tutti g1i ruomin,i defila terra venis– sero portati nell'U. R. S. S. essa sa– rebbe ancora meno abitata della Ger– mania. Quadruplicati essi sarebbero an– cora meno fit\:i che in Inghilterra». Il rapporto prosegue illustrando le enormi ricchezze agricole e minerarie. Ricorda le tragedie della rivoluzione dal 1917 al 1921 e la resistenza al primo piano quinquennale del 1927 (da due a tre mili_oni di morti). Il partito è potente, i capi integri, i commissari hanno sti– pendi di 900 rubli mensili, ma lo Stato fornisce loro quasi tutto. Vivono al Cremlino e hanno villa e auto. Le i:randl industrie i.ono di Stato; le mi- nori -aziende, il commercio e l'agricol– tura sono gestiti con sistemi che ten– dono alla proprietà privata e all'inte– resse individuale. infine, sul tenomeno economico, me. riterebbe esame protondo il rapporto inviato dal lJav1es dopo una sua v1saa alle industrie· deL Sud (da p. 437 a 478). I più noti nomi di località sanguinosa. mente contese compaiono in questo do– cumento, nel qua1e è sollevato per la prima volta il velo del mistero suJ me– raviglioso sviluppo industriale che ha reso possibile la ,esistenza russa. Sol– levato s010 ui parte, perone o~tre al Sud vi è la zona degli Urali della quale an. cora si sa assai poco. Chwrkov: fabbrica dii trattxmi con 12.0UU dipendenti, fabbricazione conti– nua a nastro, opere sociali, gralici della ,produz10ne esposti, salano medio 230 ruoli m.e!lSiil.i. :t.aporoje: impian10 1dro– e~ettJrioo sul Druepe,r, produce p1u ener– gia cne tutto 11resLo 01 .l!;uropa ms1eme, na 2UUO sottostaz10ru. Su11a nva dll'un– peuo la gigantesca fabbrica di a11um1- mo (45.UUU tonn. annue) consuma metà del! ent:r~1a p1·uaoL,a aa11a ce:mra1e; la– vora con prema di rend!lmento. LJme– propetrovs1e: 1abbnca di ti.Lllli d acciato, 90UU persone; il direttore, trentacin– quenne, elegante e pronto nel rispon– dere scnieuamente in pel'tetto ing1ese con cllre e tabelle, è uno degli una1ci f1g1i di un contaomo e andava sca1zo fmche non entro a scuola, ha freq uen– ta to una Umvers1cà con :!b.UU0 stuaenti dove tutti ricevono sttpendto per pro– curarsi ab1t1, vitto, teatro ecc.; pot è stato m Uermama, Francia e Amenca, Hatum: ra11meria di petrolio, produ– zt0ne annua 2 milioni di tonn.; salario mto010 o~u ruou mt:nSlll, stacnanovtsLi 7-800 e alcuni anche 2UUU; gli operai ri– cevono monre 4/5 dell attitto, riscalda– mem'o, acqua, luce. N ovoross,sk: quat– tro fabbriche di cemento; salario medio auu 11uo11,si,acnanov,1St1 ~uu. Ja,Lta (Cn– mea): i vecchi stabilimenti vinicoli za– risti; sette tenute statali con 7000 per– sone occupate, sa,1ar,i-o 50U rubli, sta– chanov~l!i 1uuo, operai 250-350. In molte località del Sud: grandi co– lonie di ragazzi pionler~ in ville o nuovi edifici e parchi; vengono ammessi quel– li che nelle gare scolastiche sono riu• sciCi «guide», vivono insieme russi, russi bianchi, mongoli, armeni, ecc., vi erano anche profughi spagnoli; nella stampa di Mosca si legge: • Le spese (contributo) sono in proporzione del reddito delle famiglie», donde l'autore conferma che vi sono differenze di classi in ragione del reddito; egli os– serva ancora che questa selezione di giovani è assai promettente per Io sfruttamento delle enormi ricchezze naturali. Se dunque i salari sono in genere modesti, si deve riconoscere che sono più alti di quelli zaristi e notevol– mente integrati dall'assistenza sociale e resi varii dalla selezione della capa– cità nel campo della scuola e del la– voro. (Continuarione al prossimo num,ro)

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