Lo Stato Moderno - anno II - n.8 - 20 maggio 1945

r. LO ST'ATO. M'ODERNO.,_- 20 MAGO.IO ·1945 33 PROBLÉMI DE-L'LA-·SC'UOL·A_ SECONDARIA. ·I La· crisi della scuola è indubbiamente uno degli aspetti e propagandistici ma disinteressataménte storici, potrà. dar- fondamentali di quella crisi generale .ftel ·costume e quindi cene un'equa valutazione ». Se qui Si·vuol parlare di cose anche della cultura .e della vita morale da cui l'Italia sta ora presenti,.,e il distacco storico non è consentito• in cosa .così gradatàmente liberandosi. E' qui perciò che bisogna deci- urgente come la cura e il risollevamento dell'educazione ~ca– dersi a guardare insieme con durezza e con serenità, per giun- lastica italiana, corre tuttavia l'obbligo di essere sereni e di · gere a prospettarsi taluno dei più urgenti rimedi che valgano · - non cedere ali'amore della tesi. a ridare insieme alla scuola la sua dignità e l'efficienza della Là Riforma Gentile non fu la più fascista.delle rifom1e: sua funzione· educatrice. I problemi della scuola secondaria diciamo anzi che fu una de!lc riforme meno fasciste e più assumono poi un particolare rilievo in un processo di demo- civili che il fascismo abbia arrecato allo Stato italiano; aveva, cratizzazione dello Stato, ·che dovrebbe portare ad essa mag- come diremo subito, dei gravi difetti, proprio là dove si tro– giori e più estesi strati della popolazione, dàndo un'effettiva· vavano i suoi stessi meriti; ma questi meriti, effettivamente validità di cultura a coloro che, uscendo dalla scuola seèon- reali, non bisognerà nè dimenticarli nè abbandonarli. ·darià come fine a se stessa, si avviano alle professioni non "La Riforma Gentile non era fascista nel sensç>,anzitutto, richiedenti un cunicolo un'iversitario, sia a quelli che, en- che non nasceva da una mezza cultura, che vo!eva combat– trando nel:e università, non è più ammissibile ·vi 'rechino, tere la mezza cultura, e che il suo intento era anzi d{ ade– com'è troppo spesso. avvenuto negli ultim( anni, una mezza guare .la .scuola secondaria italiana al livello della miglior preparazione affrettatissima e fomia!e. D'altra parte, ·è vero cu!tura italiana. Nessuno ignora quale progresso l'idealismo, ·che, nella rètorica_,11fficiale, si parlava continuamente di « scuo- ::ielprimo ventennio del seco!o, specie per merito del Croce, la fascista», e tutti, padri,-figli, e professori, sanno benissimo ma, innegabilmente, anche del Gentile, avesse ,recato agli_ che cosa si pretendeva che la· scuola fascista fosse; ma, nono- studi storico-critici e umanistici in generale. Il Gentile, peda– stante l'opera dì corruzione che il fascismo esercitò sulla scuola, gogista e fervido maestro, volle far sì che la scuola secondaria proprio la scuola secondaria, più che pgni· altro ordine di si iiberasse da quella condizione umiliante - eh~ si verifica istituti, offrì, grazie ai suoi insegnanti, la più forte resistenza del resto in molti paesi - di essere perpetuamente in arre– passiva· - e _talora anche attiva - alle intimidazioni e· alle trato rispetto alla cultura universitaria .e al libero spirito di sollecitazioni dei poteri' esterni; i· professori italiani, specie ricerca critica e scientifica. I criteri che egli proponeva sono quelli formatisi prima del fascismo o n·ei primi anni di questo, tuttora indubbiamente validi, e nessuno esiterebbe, nella loro quando il veleno dei Guf e di Mistica fascista erano àncora enunciazione, a chiamarli liberali, perchè tendevano a svilup– ìnesistenti o inefficienti, continuarono a far di tutto per fare pare nei giovani le capacità di gusto e di giudizio personale, s·cuòla sul serio; e quando anche l'intrusione politica divenne il rigore -scientifico, l'abito al pensiero personale. « L'esame 'decisamente più forte· di loro, rifiutarono molto spesso di delle tre ,letterature non dey'essere una prova di memoria, ma farsene complici. E tuttàvia uria crisi della scuola es·iste, per- di cultura _e di gusto.. Sa il candidato leggere da sè i nostri chè quegli stessi insegnanti, anche gli apolitici, e appunto per grandi autori? Ha la capacità di gustarli? E' egli fornito delle quèsto, abdicarono per Io· più ad nna educazione. della per- conoscenze di storia e d'estetica per collocarli al loro posto?». sémalità morale e politica (queHi che non lo fecero furono I criteri per gli esami del gruppo letterario erano_ rigorosa– allontanati ·da11a · scuola;' e altri non numerosi dovettero ad mente storicistici; quelli del gruppo scientifico_miravano alla una singolare fortuna dell' a.mbiente e. alla loro sagacia e pru- possibilità di « saggiare la capacità del candidato_·a compren- . denza di ayer potuto serbare i loro posti), dicendo spesso ai dere e far sua una rigorosa sistemazione deduttiva». Per lo giovani la verità, ma non tutta ·1a verità; e si deve pur dire esame di storia: "Il senso degli avvenimenti è tutto nelle idee, cbe, specie negli ultimi anni, non sono mancàti i professori negli istituti da.cui sorgono e: a cui conducono, e questo d.eve che hanno .deliberatamente e in riòme del fascismo combat- essere ben . chiaro all'intelligenz_a d!;ll candidato, perchè è tuto nei gi~vani la vocazione ··all'indipendenza del giudizio,· quello eh~ deve rimanergli ben .fisso nel:'animo dello st:udio m~ntre i capi istituto (anche-qui, s'intende, non tutti) si sono. della storia; qualcuno dei minori particolari, quando gli. ~c– fatti" spesso complici di ·tanti criteri e misure politiche, specie correrà, saprà ritrovar:o se possederà un solido concetto dello all'atto degli scrutini, e· nella propaganda; a ciò si aggiungano ·sviluppo· ;totico del!a civiltà». Chiunque deve in buona fede cert· difetti fondamentali della Riforma Gentile e dei succes- sottoscriyere queste Avvertenze apposte ai programmi dell'esa– sivi ritocchi arrecatile; e infine la demagogÌca Riforma Bottai, me di maturità classica, logicamente ineccepibili, e che espri– c~mpromesso tra più concezioni educative, basso compromesso mono perfettamente l'ideale di una scuola seria e· formativa. del· resto per la· sua scarsa serietà, e che· era· il riflesso sco- ... Lè co·se,varino indubbiamente .meno bene nelle Avvertenzé ai liis1icodi quell'altro ind_egnocompromèsso ·o bluff che fu l'im- programmi per g:i Istituti .magistrali, dove l'esame d'abilita– pe~o_ìtaliano di Mussolini. : . . , - • . zione palesa, ne:l'intento del riformatore, una conformità µop- . ' 'Occorrerà dunquè• fermarsi un po~o su ciascuno di questi po rigida, allo spirito d._elta.maturità classica, in una scuola asi3ettj·della crisi della scùola italiana, rifarne rapidamente la' che è invece, di esigenze to.talmente diverse, scuola prevalen– storia, per vedere come ~ano sorti e come siano riparabili gli temente ad -indirizzo popolare. e professionale, scuola chi:i è aspetti più urgentemente gravi della situazione della scuolà fine a. se .stessa, e che, invece, .data la mole e. la varietà -ine- . sèèondaria. vitabile dei programmi concepiti dal. Gentile, non -riesèe pra- . : "'..... · o o o o· -ticamente a Preparare dei candidat~, se non in casi privile- . _ . giati, ad· una facciftà universitaria, sia pure .la Facoltà di M;i- 1. 0 :.•Wc.esatto che -il_principio di tutti i mali_vada ricerc~to ,.gistero.. Chi èonosce il Gentile pedagogista non può certo 1tu· nella; Riforma Gentile? ~A mio parere non è pe!fettamente pire di tale intento di _classicizzazione e· speculativii;~a:ii~ile esattò, ed •è anzi assai lontano dal vero. Anche qui bisogna de}la scuola"magistrale. Ma chi ha un po' d'espi:rienza. in que– tener- presente e valido l' avvertim_enfo,di Sergio Salmi, nel- . ~te cqse, sa che _da!le --Vecchie scuole_normali usc~vano iµ~ec... l'ultimo numero _diquesta Rivista: « Una condanna del ven- gnanti _con idee più semplici e chiare, _co_n ozioni più _precise tennio culturale sarebbe pur sempre, risolutamente i_ngiusta: e .quindi .con m~ggiori attitudini-al .delicato compito del primo e soltanto l'esame èhe il necessario distacco nel tempo ren- dirozzai:nento delle menff infantili; chi, ha in ·questi ·anni 1 esa– derà possibile; fattd in b~se non già a frettolosi criteri politici - m·inat'o i ·candidati alla scuo_Ja·media, li _ha vJeppiù trovati

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