Lo Stato Moderno - anno II - n.8 - 20 maggio 1945

LO STATO MODERNO .Abbonamento per un anno: L. 360 MIiano • Foro BuOJlaparte, ,N. ,46 Es.ce il 5 e il 20 ·di ogni mese ., 1 LO STATOMODERN . . _______ c_R_IT_I_C_A_P_O_L_IT_I_C_A_E_c_o_N_O_M_. I_C_A_E---,'S o c_r_A_L...,..E _ _ ...--'' ' t Apno'II • N. 8 DOMENICA 20 MAGGIO 1945 Un numero L. J? SOMMARIO M. PAGGI: La guerra e la pace ·v. ALBASINI SCROSATI: Commento a due pro· grammi o. r,: Osservazioni di un economista L. LENTI; Criteri per il calcolo del costo della guerrq E. -BONOMI: ·considerazioni sulla riforma agraria *-= Tecnica e politica U.. SEGRE: Problemi delle scuole- seconda_rie Polemiche d'attualità pag. 25 26 28 29 » 31 32 33 35 A. BASSO: Respo11sabilità della guerra e responso· bilità della pace • li E. SERRA: La seco11darepubblica d'Austria VITIOR: Venezia Giulia e Val d'Aosta OPINIONI DOCUMENTI: pag. 37' » S8 ... Memorandum del Comitato degli Jugoslaoi d'Italia. La dichiarazione di Yalta . . . . ., , . . . .. : · ,. 41 43 RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA DIARIO DELLA QUINDICINA '»... 4-1 47 LA GUERRA E LA PACE Dopo anni che, come per incubo angoscioso, pareva avessero ancorato e fissato per sempre la storia ad uno dei suoi termini, la legge del ciclo ha riaffermato i propri diritti: alla guerra è succeduta la pace. Strana pace però come, per certi versi, si potè e si potrà ancora in futuro parlare di strana guerra. Una pace non ancora totale e cqe i popoli non hanno accolto con il giubilante entusiasmo del '18, una guerra che non· ha risolto, o ha risolto forse diversamente dal previsto, i problemi che erano alla sua origine. In r·ealtà come la guerra ·fu una delle meno scoperte nei suoi motivi sostanziali e nei suoi fini coscienti, così questa pace sembra essere una delle più complesse e difficili da costruire. L'equilibrio europe9 è in frantumi; gli stessi grandi raggruppamenti mondiali hanno durante il corso della guerra mutato profondamente, se non la loro struttura visibile, certi loro modi di pensare e di' vivere politico che non mancheranno di estreme e forse rapide manifestazioni. La totale rovina della Germania, trascinata alle ultime follie dalla parte dionisiaca ed irrazionale del suo temperamento, ha forse superato le stesse .inten– zioni e previsioni dei suoi avversari e -ha posto sul terreno problemi di portata incalcolabile e di conse– guenze vastissime. Tutta la struttura dell'Europa ne uscirà scrollata dalle fondamenta.[ìfobbiamo neces– sariamente mutare, se non vorremo essere grave– mente sorpresi dagli avvenimenti, tutti i nostri modi tradizionali di considerare i rapporti tra le potenze, i dati della economia europea, le nozioni acquisite circa i problemi di frontiera, vedere, vedere chiara-. mente che più vasti raggruppamenti di nazioni sono \resi necessari, e· non già per quel semplice amor della 1 pace che rappresenta l'estremo anelito dell'illumi– nismo razionalista e cosmopolita settecentesco - tutto volto a ritrovar nella storia impossibili schemi di una inesistente' razionalità ·umana (inesistente, si intenda nella sua pretesa di esaurire la definizione della nostra vita) -, bensì dall'inesorabile modificarsi in ~rofondità dei tessuti sociali, dal dilatarsi irresistibile di mercati e di capitali e soprattutto dalla profonc a' rivoluzione in atto operatasi nel campo dell'equilibr:o europ~ ·, Tutto ciò non può essere affrontato, e soprattuttc– padroneggiatò, da mentalità attardate in visioni lo-– gore e superate, da intelligenze sperdute nel vano sfogo di applicare a nuovissime cose parole vecchie e vecchie misure. • Questa· esigenza di un totale rinnovamento nélla , metodologia politica è valevole per il mondo int~ro, ma è essenziale per la ripresa italiana. La guerra ha risparmiato l'Italia Settentrionale in virtù dell'ultima travolgente avanzata alleata che ha ', consentito all'organico poderoso sforzo partigia~o di preservare alla pace le fonti per più versi insostitui– bili delle nostre capacità produttive di oggi e di do- - mani, ponendo così una efficace pre1I1;essa ad un risveglio fertile e fervido della intera vita politica nazionale. Oggi tocca ai politici svolgere la premessa e trarne le conseguenze senza timori, senza remore e ~,, \, senza illusioni. Se i conservatori pretenderanno la restaurazione pura e semplice, e se le sinistre ten– teranno di celare dietro le ombre di un nubiloso mas- . simalismo l'aspirazione popolare ad una _vita più vigorosa nel campo economico, più rigorosa in quello morale, e più libera in quello istituzionale, la storia -l italiana si troverà ancora a scontare amarissimamente la mancanza di una organica direzione democratica e tutti gli uomini (e sono legione), che oggi pensano concordemente e sprecano le loro energie in partiti ' contrastanti tra loro, assumeranno una ben grave e fatale responsabilità per.accidia, inerzia o fiacch~zza: di volontà. , Questo non è fare del centrismo geometrico. Que– sta è semplice éonstatazione della insufficienza di vecchie distin~ioni riproposte ex integro, dopo venti– cinque anni durante i quali il mondo si è rif;ltfu nuovo, e della non ancora chiarissima coscienza di sè , -e della sua funzione di un movimento- che era .nato, che è n~_to;per operare sul terreno costrµttivo la fua.

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