Lo Stato Moderno - anno II - n.8 - 20 maggio 1945

36 LO S'fA,TO MODERNO - 20 MAGGIO 1945 Guardiamo come si ·presenti il suo con– fronto col materialismo storico, guar– diamo cos'è oggi per noi J'i_dealismo e cos'è il materialismo storico, riesami– niamo con semplicità il concetto di ma– teria e i-1concetto di spirito ce_rcandone il senso attravers~ ciò che in qualchE: modo affermiamo tutti - lo storic_ismo: Molte altre questioni risorgeranno. Quella del valore delle scienze, della Scienza. Quella dei principi_ e dei ca– ratteri dell'arte. Quella dell'interpre– tazione rigorosa della libertà e del di– ritto nella cultura politica. Altre que– stiémi più Jimitate, più tecniche: inter– ne ai vari strati della cultura. E so– prattutto il problema naturale e mera– viglioso della passione per Ja cultura, del sacriiicio per Ja cultura, della de– vozione completa di sè per le vittorie della cultura: dopo la peste fascista- sta dinanzi a noi un senso nuovo della lot– ta per J'intelligenza. Non lasciamolo ve– nir meno tra abitudini professionali e diffidenti, in un sacerdozio ancora dif– !icile ed ascoso. Prudenza, gusto, non diffidenza; il Fronte della Cultura è un'idea per spiriti giovani. Resterebbero giovani senza il contat– to col popolo? Non si tratta qui, Sica– nus, di confondere « i competenti con gli incompetenti». Intanto, l'argomento delle competenze è assai pericoloso se non porta a un criterio acuto dei com– petenti e del .loro lavoro: competente vero è colui che - lo diceva già• So– crate - dubita a fondo d'essere incom– petente, e cerca delle illuminazioni do- . yunqÙe. Ma si può dire subito che non vogliamo confondere nulla. Non voglia– mo esporre Picasso nelle officine, im– porre ai concerti di fabbrica le musiche di Strawinski, o far chiedere, attraverso i Giornali Murali d'un centro agricolo, l'opinione dei contadini . su Einstein. Piuttosto, gruppi di operai e di conta– dini si muov(}ranno da sè verso Picasso o Strawinski od Einstein, quando intor– no a loro respirerà una cultura gene– rosa e appropriata. Si tratterà invece di discutere insieme, entro riunioni di mass<!, sul cartellone di un partito o sul linguaggio d'un ,giornale o sul ca– rattere di uno spettacolo popolare; si tratterà di parlare di cinematografo o di scienza in modo da incoraggiare al– tri a ,parlarne; si tratterà di far la crttica del brutto (del -brutto a com– pleta disposizione del popolo, del brut– to più efficiente e scandaloso), ispiran– do nel tempo stesso spettacoli, manife– stazioni dove risplenda una -luce. Non ti pare che ci sarà· ancora Charlot da commentare per tutti, spiegando le sue ragioni? Non credi che in uno spetta– colo di cmzoni partigiane si potrà guar– dare che le canzoni e il modo dello spet– tacolo siano seri, armoniosi, diventando così un fatto di cultura? Ci saranno li– bri ed opuscoli da stampare per le va– rie specializzazioni, libri ed opuscoli da stampare per chi non ha specializzazio 0 ni. E nemmeno questo sarà· Università Popolare.·Le Università }:'opolari"-ripren- deranno secondo i propri schemi neces– sari; il Fronte non le !Ìmiterà. Qui deve essere la cultura « in assoluto», la cul– tura degli uomini vivi della cultura, a trovar ispi,razione dalle masse e ad avvicinare idee e sentimenti alle masse. Vedo benissimo il ,professor Banfi o Sergio Solmi, Vittorini o Raffaello Gioi– li o Manzù o il professor Vinci scam– biare dei sentimenti con le masse, di– scorrere con_ le masse, leggere con gli operai un Giomale Murale d'officina o presentare una commedia di Yeats in un comune rurale. Vedo Se,rgio Solmi, col suo viso cosi _umano, ridere di ciò che fara ridere gli uomini più semplici, essere completamente con Joro, e rac– contare anche di Gramsci o di Gobetti da un punto di vista del <tut-toumano, cioè di cultura. Non dev'essere questa la nostra democrazia? Se non sarà co– si, non saremo più giovani; il fascismo avrà consumato Ja nostra povera giovi– nezza. Altri resteranno in disparte da que– sto? Sarà giusto per loro rimanere in disparte. Non forzeremo Montale (non avremmo forzato Leopardi) a uscire da una forma segreta, di silenzio, che del resto sopravviverà in ciascheduno. Nè U Risveglio o I.I Nuovo Politecnico pen– seranno di esaurire le possibilità delJa cultura. Ma se il Fronte della Cu1tura resterà giovane cercherà, accorgendosi, di capire quanto lo avrà superato. Smetto. C'è ancora mollò .da ·dire. Altri scriveranno e faranno; nascerà il Fronte della Cultura, poichè è na-to già in noi. GIANSIRO FERRATA Sgombrato il terreno da pregiudizi di natura politica,, dò atto all'amico Fer– rata dell'affermata necessità di conti– nuare ,la lotta contro il fascismo anche e soprattutto in sede culturale; e ciò non perchè il fascismo abbia mai rap– presentato va-lori di cultura ma perchè durante ventidue anni ha profondamen– te inciso sul costume degli Italiani e quindi, di riflesso, sulla loro cultura. Il punto sul · quale dissento dal Fer– rata è un aUro. lo mi dico: si chiamano di cultura i valori universalmente urna-· ni. La scienza, l'arte, la · moralit_à · sono istanze supreme, imperiture, perpetua- mènte giovani mentre il ..mondo invec– "Chia. L'arte agisce sulla universalità, Gli a,rtisti sono per tal rispetto al d{ . fuori del t~mpo, _nessl,\no potrà costrin– gerli ad essere in un modo piuttosto' che in un altro. Facciamo il caso del. teatro; si faccia un teatro che sia real– tà di poesia ed il .popolo diventerà « .re– ligioso» come.fo volevano i greci. Non è quindi questione di contenuto, altri– menti anche tutti coloro che blaìeranò aUa radio in pessimo italiano otterreb– bero ,l'effetto voluto, ·mentre·· si sa che spesso l'unico effetto che ottengono è quetlo della noia nell'ascoltatore. Un problema, si, è quello di diffon– dere ·la cultura. Ma per questo io non vedo,- no, non io vedo Sergio Solmi col· suo volto umano ma il suo linguaggio necessariamente allusivo a far da alto– parlante. Vedo piuttosto il popolo anda– re ve-no la cultura attraver,so queUe nuove condizioni di vita e d'ambiente che noi aspiriamo sinceramente a crea– re per gli Italiani_. E per far si che il popolo si muova verso la cultura, come giustamente dice F-errata, non si· tratta tanto di affidarsi a questioni estiinse– che, a discutere il Giornale Mùrale, che, è, se si vuole, necessità didascalica ma non di cultura, ma piuttosto di rendere i modi di vita de! popolo più con.sen– tanei a questo suo possibile accè-sso !11a la cultura. E'. vero, non si dovrà perder di vista da parte dei « produttori di cul– tura » il dato di una v"ita impostata su nuovi termini di collaborazione e di progresso; ma tutti siamo qui a testi– moniare che questo incontro non può nascere per volontà di un « fronte » o di apposite leggi, ma per la felice coin– cidenza della nuova cultura con la vita sociale del tempo presente, frutto non solo di -una · rinnovata spiritualità in ogni senso e in ogni campo ma anche di ùn progresso morale, civile ed eco– nomico che è la premessa sulla quale abbiamo impostato la lotta politica che in questi giorni, lungi dal concludersi, ha aperto dinanzi a noi i! vasto'· e li– bero campo della vita italiana. SICANUS :~·=~::::::::::::::::::::::::::::::::~:::::::::::::::::~::.~:::.::::::::::.:::-.::::~:::::: i Il H~?a s~=!~~o•~~~!e~~m~;: d~:~~9~~~::~b~ 1 1 1• !I interruzioni notevoli, mercè la buona votontd appassionata di pochi uomini; pèr • 1 ! primo il tipografo (avv. Cesare Cabibbe) con i _!.Uoicollaboratori (s'intenda tipo- • grafo nel senso eletto). Al numeri clandestini hanno collaborato: Vittorio Alba, I Ì stni · (ltalicus); Ga~tan_EBaldacci (Sicanus); Arturo Barone (Seraficus); Antonio I! !i Basso (Libero); Domenico Boffito (• • •J; Aldo Boneschi (A. B., .Tricottero); Mario 1 1 Ìj Boneschi (Tricottero, Via(or); Enrico Bonomi (lcarus); Giu.seppe De Finetti (De- I Il dalus); Sandro Migliazza (Grotianus); Bruno Mino!etti (Tyrrhenicus); P. Monti .. j I. "(M. Gai); Mario Paggi (Vitte>r, Momus, Sysiphus); Giuliano Pischel (Pigreco); IÌ' Il Orlando Ronchi (Giancar1o); Mario Rotondi ({uridicus); Giuseppe Savino (Pila- • I I tus); Cesare Spellanzon (L'Osservator_e), ed altri occasionali. i' L:~=~:::::::::::::::::::::.:::::::::::::=::::::::::::::::~~::::=:::::::::::::::.~::::!"~:::

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