Il Socialismo - Anno II - n. 8 - 25 giugno 1903

120 IL SOCIALISMO du,tria 11a.z1on:ilc medi:tlll(' tariffe prote7.ioni!itc; 3° 1:, conclm,io11c Ji lmllati cummcrcinli a lungo 1cn11·11ccon l'~tcro, ccc. •· I~ così apert:i l:t vi!l nl prote2:iunismo, e non si può preve– dere a che puntb arrh•er¼ quC!>t:ltend~nza, µcrchè, per esempio, anche l:i. Croa1.ia rec:1:1.mcrà dal c:rnto suo fo. !o-Cparntiooc Jogn– n:ilc dall' lJngheria, l:l Bosni:L-Erxegovin!l d:'lll'Austrfa-Ungheri:t; e di qui In guerr:-t economic:i. fr-:i le di\'crse 11:u:ion:ili1àche com– J>Ongono<1uesto S1:uo. A..,g:ij più sollecit:uncntc che non questa, è st:i.t:i. tratt:lla l':iltrn <1ui.;1ione del progr:umn:l del l':utito. Il 1c ... 10 che la Commis,ione :-tppo,irn :wc"a de(1niti\•:tmcnte :ulott:110, è !italo :i.pprov:\to d:1.\ Congrcs!-0 qua<.i o,cm:a di!>i;u-.– ,ione. I .a p:-trtc tC.'Oric:i del progr:unma riassume !:i dottrina scxia– li"la intorno nll:1 evoluzione economic:t del regime borghese gr:1- vitallle per necc:ssità i,.torica verso il colleuivismo. Le. rivcndicn– tioni pratiche sono ~u per giù le stes-;e di quelle che si trov:mo in tutti i programmi 'IOCialisti. I ,a quì'itionc delle n:nionrtlità, che non potrà che ingross:\re sempre i,~ Vngherin, \'i è appena nccennntn. 11 programmn c;;j limitn n reclamnrc • ugunglinnL'\ di diritti per 1u1tc le n:u:ionn– lit:\ ,•iventi in L"nghcrin. • J ,:1 religione è proclnmntn • COS.'\ pri,·:t.t.'\•, e co11segucntc– mentc il progr:unm:i richi~-de l'e-.propri:uione dei beni ecclcsin- 1:;tici.Parnllelnmente vi si richiede l'estensione continu:-a, per di– "l>Osizioni succedentisi, della proprietà pubblica, con la nntionn– linntionc delle miniere, dei cor-.i d'acqua, dei boschi, ecc. E cosi l:i municipnliiuiione dei sen•i1.i pubblici che ricntrnno pili !-J)(."– cinlmcnte nelln sfern tl'n1ione del Comune, come I' illuminn1.ione 1 l':LC<jU:I, CCC, ll:l. molti nnni csi;,te in Unghcri:i un pnnito che si chinmn • l'nrtito del Popolu •, e che non è nitro se non l'orgnni1.znzione politicn del clericnJi,.mo cattolico. Esso ha molti dcputnli nlln C:unern, e cercn orn, dn qunlche tempo, di estendere In sun i11- fluen1.:t sull:i cl~ opernin ,lclln c:i.pitnle. \'i hn di pi\1: esso ha fondato nn giornale n due centesimi, che ci;ce un giorno ,i e uno no, e che, mentre dn un lato in- 1ensificn i rnpporti fm i gruppi operai che gli danno retta, fa una c:unpngna ,istem:itic:i di c:,,lunnìe e dilfamntioni a C.'lrico del p.'lr– tito ~inlist:t. e dc' Slloi uomini più noti. In prcsenz:t di ciò il Congresso hn delibernto :alla unanimità di fare nppello n 1u11i i compagni nffinchè dieno m:iggiorc impor– tnn1~'le n11ivi1!\nlln lott:t. anticlericale. I )el p,'lri nd unnnimitb. è stato votato u~ ordine del giorno per :t.ppogginre con unn rtgitntione gencrnle i socialisti cronti, -.ottvpO'iti rtd un regime della piì1 cruda reazione per pnrtc del Hano tli C'ro:u~in,conte i-:hucn I letlcrvary. 1 I )opo nvcr Co'tl co ~icn1.io< ;.'l.mcnte hvornto, il Conbrre~so si è chiu-.o, nvcn1lo scgn:ito 1.11bel pnsso :avanti ncll'org:u1izznzionc del l'nrtito, e nelb fortific:t1.ionc del gr:uule mo,•imcn!o socia• M. Popovitch. ' Il nano ,li Cro:ui:1 è 1111:1 "pccic di J:o\·cr1MOfc o ,·iccrè: viene nmni11::a10d.ill' im1~r ..1ore d'A11qri;a nella sua qualiLI di re d'Ungheria, pcrche l.t Cm.u:i.i di1~ude d,1ll'Unj:hcri::a, come, ad c~cmpio, 11nchc l'ila– liana ciu:a di /.:,u. Or;io, quc,10 l>cl tomo di 1::rno, conte Khucn IINlcn·.iry c 1111 \ero d,lmq11C11tt l"i:li è u;ito cund:11111:110 dal tribunale di <:)or per furto e 1).er fal,o ! li movimento delleclassi operaie inInghilterra In precedenti lettere nl S«ir,/ismo io ho ccrc:\to di rendere chi:iri i c:irntteri peculiari del mO\•imento delle clnssi opcrnic in– glesi e di spiegare gli effetti che gli ultimi importnnti nwcnimenli hanno prodo110 su questo movimento. Godendo forse di libertà p<)– litichc pi\1grnndi che ogni nhro popolo d'Europa, e ccn.:imentc go– dendole d:i pili lungo tempo che i lavoratori di otrni altro p:lCS(' europeo, i ln\•orntori inglesi, finora, si son contentati di servirsi dei loro voti per mnntcnere nl potere i loro pndroni. Ì~ 1111 fn110 no1evole che l'Inghilterra -· pioniera del costiturjonnli~mo, tlelle frnnchigic popolari e del C:overno pnrlnment:tre - sin il solo pnc<.e europ<.'O, che nbbi:i un Pnrlnmento senzn rappresentanti di 1111 par– tito democrntico-socinlis1n. Ci sono stati qui alcuni tentativi di organiu:trc un simile pnr– tito e di assicurare una • rnppresent:mu del lavoro • nel P:irla– mento brit:innico. Mn finora questi sfor.Gi non sono stn.ti coronnti dal pieno successo. I pochi • rappresent:t.nti del l:woro .. che sono stn;i eleui, ndn n.,·evano coscienz.:,. di cl!lSSC,e, :t.p.'lrte di ciò che essi considcrnno come interessi del loro pnnioob.rc mestiere, essi sono stnti costanti e strenui sostenitori dell'uno o dell'altro dei p:a.rtiti borghesi, il conservntore e il libernle. Ci vorrebbe troppo spnrio per esaminare le c:iuse di qucst:i po• litica rtrretr.:,.t:1. dei lavoratori inglesi, di questa noncur:m1.:t. :i fonnnre un pnrtito nnnlogo a quelli delle dnssi lnvorntrici degli nitri p.'\esi. lndubbinmcn'e, però, In r:1.i;..rione principale di ciò, è il conflitto frn. lo st :1.to di sviluppo economico troppo nv:tnt:ito e l :1.gr: un:a educ:l%ionc politic:i. delle m:1.ssc opcrnic. Va poi f..-OnsideratnIn m:iggiore nsluzin delle nostre clnssi go– vernntive, che, favorcggintc d:i gcnernzioni di cspcri<:nzn parlnmcn– tnre ncqui,;;tntn, hnnno sempre praticata l'arte di fare concessioni, o di spingere n farne, per impedire lo sviluppo di un sentimento politico, ostile n loro, d:1 pnrte delle clnssi lavorntrici, e la crcationc di un p:trtito <1u :i.le !-.'l.rebberisultato dn una opposizione risolutn che fosse st:tl:i fotta d:illn cl:1.ssc govem:totc. La loro t:ttticn, di fronte nllc :tSpirnzioni operaie per l'cm:incipazione politica, è st:ttn <p1clla di • sofl'ocnrle con la gentilenn. • Noi vedi:i.mo 1:J. medesima tattic.'l mess.'l in opern. Qm, che recenti n,•vcnimenti hanno di nuovo stimol:ite le fr:u:ioni org::miu.'\tC elci l:worntori verso un'uione politicn indipendente. Fino a pochi nnni fo In m:aggior:an%n delle 1i·adu-U11iom er:i antipolitica. I loro membri sono st:1.tiper lo più !tderenti dei partiti borgh~i e le discus– sioni di politiC:l ernno pruibite nei loro Comizi. Anche le poche l..'nioni che entmrono nella :izione clettornle, lo feoero solt:mto dal punto di vist:t corpor:itivo, e non dit quello di cl:tSSC. Per più di 20 :1.nni la Feder:u:ione soci:1.le dcmocr:itic:"L è statn obbligatn n combnttere questn tcndent:i con In su:i nlli"a propng:mdn soci:1.listn, e con In influcru.:i e l'opcr:1. dei suoi membri nelle Trntlu-U11io11S. Il ln\ooro è stato penoso, ma lentnmente il numero dei suoi ndcrcnti si è nccrcsciuto, ed hn nvuto alcuni successi nelle elezioni dei corpi nnuninistrnth•i. Non è però sinorn riuscita :ad ottenere che uno dei suoi membri fosse eletto nlla Camera dei Comuni. Our:t.nlc tutto questo tempo, però, css.'l. si è ~cupa.la di orgn• nizznre i lnvorntori, cui l'numenlo delle combinn%ioni fr:i i cnpitnlis1i rende In lotta di c\:i.sse sempre più difficile nel c.'\mpo economico, mentre gli scioperi diventnno di più in più disperati e dis:istrosi. I ref..-etui :1.v\•enimcnti confermnno qucst:1. ler.ionc. I .e decisioni in Tribunale e nlln Cnmern. dei Pnri contro le Trada-U11io11S e per le <111nli le L uioni sono rese responsabili dei dnuni e perdite c:iu– ~nlc d:t uno sciopero, h:mno p::i.ralizL'lt:t.l'::i.zione delle l'nioni in questo senw, e le h:mno obblig:ne :t 4.'Crca.redi rine< 1uist:t.recon l':t%ione politic:1 il loro perduto potere . .Naturnlmente quèslo hn dnto im1>ulso :ti movimento per una r:1.ppre.c;eman1"'lindipendente del lnvuro, hn ,treno un certo numeru di org:miu:ttioni opern.ie

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