Il Socialismo - Anno I - n. 4 - 10 aprile 1902

IL SOCIALISMO mini nelle principali industrie, della seta. del cotone. della lana, della carta, ecc., e le donne operaie di\'cn– tano ogni giorno più numerose. Se si a\'rà in Italia, in grazia delle forze idroelet– triche sempre più e meglio utilizzabili. quello slancio delle industrie che tutti speriamo. che cos.~ accadr:\ delle nO!:itrc po,·ere donne? Esse saranno tutte atlratte t::ntro g-li ingranaggi di queste industrie ed accadrà su pili \·asta estensione quello che è giù accaduto in pa– n.:cchi ct::ntri industriali, do,·c a popolazioni J . dù poco 0oridc per miseria se ne sono sos.tituitc altre più de– boli ancora e malate e viziate, sia per l'abbandono delle case eia pane delle donne, sia per il lavoro fa– ticoso e mal n.::tribuito di C!-SC in officine malsane. per lllllO il giorno e per parte ancora della notte. senza pro– lezione alcuna. senza difesa, insieme ai loro ragazzi, ccl alle loro fanciulle. E frattanto, mentre crcsceri1 così il numero ùdle donne operaie. non scemerà quello degli uomini di– soccupati, perche la mano d'opera femminile sarù sempn .. · assai più economica e<legualmente, se non pii1, prolicua per gli industriali. Ecco i rci;ultati che abbiamo anttu e che- a\'rcmu dalla applicazione del vantato liberismo in c1ut·sta grave questione del lavoro delle donne. Resultati gr.n-issimi. che debbono preoccupare tutti coloro che hanno a cuore. come l'abbiamo precipuamente noi socialisti. non sola– mente le sorti del prolet:iriato, ma l'a,·,·l'nin.: del nostru paese. ~on appare dunque miglior partito cercare di dimi– nuire, anche nell'interesse indiretto della donna. la disoccupazione maschile. anzichè fa,·orirc o proteg– gere, come ,·uole la Lombroso, \'estensione del la,·oro muliebre? Non sarebbe dunque utile, precisamente in visla dì ciò. applicare le leggi protettive da noi pro– poste che, secondo la I.ombroso. a,·rcbbcru anche il pott.'.rc cli limitare \'impiego delle atti\·ità femminili? ' lo credo di si. µerchC queste leggi sarebbero allora doppiamente benefiche: 1 ° migliorando le condizioni delle nostre l:n-oratrici. mettendo subito l' indispensa– bile freno alla progredicntc degenerazione della nostra razza. degenerazione tanto più minacciosa in \·isw. ciel J>rc,·eduto incremento delle nostre industrie: 2° restrin– gendo il numero delle indm;tric aperte alle attività della donna. diminuendo in proporzione la disoccupazione maschile. migliorando. come fa acutamente notare la I.ombroso. ma a scopo opposto al mio. le condizioni del laxoro degli uomini in rapporto alle migliorate con– dizioni del lavoro delle donne. prm·ocando una cle,·a– zionc dei salarii maschili e permettendo un maJ{~ior nu– mero di matrimonii. senza il bisogno ciel lavoro della donna a supplemento del bilancio famigliare, con tutte k felici conseguenze della permanenza della donna nella cas..,. i\la disJ{raziat.amentc io non creùo a qul·.sta cllicacia delle sole leggi protettive per limitare il lavoro delle donne. La Lombroso però ci crede e se ne sgomema e perciò le combatte. Perchè? !\on è facile compren– derlo. Una delle due: o la donna de,·c essere lasciata in balia dello sfruttamento attuale. o deve essere ad esso sottratta. 1\el primo caso non discuto. '.\'el secondo, domanùo: in qual modo? Gina Lombro.so risponde: con la organizzazione. Benissimo: ma allora che cosa domanderanno le lavoratrici organizzate - e ci vorrà del tempo perchè lo siano davvero ed efllcacemente - 1 O non è mcglio in\'e1..-c, fare delle coscienze, (m gli uomini e le donne, con 1:t propaganda. e l'organiu::11.ione, pcrchè il p= -oletaria.to ~:tppia e po!>~alutclarsi da sè, nella lotta di classe, senr.. 1.le leggi pro– tcltù.·e ,·enute malamente da.Il':tlto e in misura sempr e d erisoria? (N. d. D.). che cosa domanderanno invece di quello che ha do– mandato il partito socialista nei 300 e più comizii in favore della legge sul lavoro delle donne e dei fan– ciulli? Che cosa domanderanno perchè le loro richieste non turbino troppo gli interessi degli industriali e non li dissuadano dall'impiegare donne nelle loro industrie, come teme la I.ombroso, che avverrebbe domani, ap– pnn-ata la leg-gc in parola? ì'\on dovrebbero sempre domandare ed elevamento di salarii e diminuzione di ore di la,·oro a tutela della loro salute, cioè quelle cose medesime che noi oggi chiediamo? ' Ecco perchè. come socialista e come medico. credo si debba anzi inten:--ificare la propaganda in favore delle leggi protettive del lm·oro. perchC io credo che appunto ro11 /'app!icn::iont s11N·essi~·a delle for.=l' proldnrie mano mano organizzate. noi dobbiamo imporre alle classi pri,·ilegiate. sempre nuove e pili importanti restrizioni della odierna loro libertà di sfruttamento. -.i Fac-endo altrimenti. si fa il gioco dei <·apitalisti stessi ai quali non par vero - e lo dimostrano le loro lodi ai .sostenitori della inopportunità di quelle le~ud protet– ti,·e che c~si osteggiano per loro conto accanitamente - ai quali non par vero, dico. cli trovare alleati fra gli cH"versari loro. fra le ,·ittime mw.i della loro feroce. illimitata ingordi).ria. i\la ci sono anche altri argomenti che la Lombroso 11011 ha portato in campo. benchè forse lo meritassero. I .'acuta scrittrice. che ha avuto il gran merito - nei fc1111ninistiassai raro - di considerare in fondo come un fatto doloroso l'allontanamento della donna dalla casa. non ha tenuto abbastruw.a conto di tutti gli effetti lii questo allontanamento, il quale, se permette alla ùonna stessa di guadagnarsi la vita col lavoro, la mette altresì. in altro modo, ma forse pili grave. sempre più e peggio in balia dell'uomo, che, oltn:: allo sfruttarla come lavoratrice, la sfrutta cume donna senza offrirle le .soddisfazioni della famiglia. ma dandole invece tutti i dolori e tutte le ,·ergognc del concubinaggio e della prostitt1zionc. Ciò non accade molto spesso, è ben \'ero. fra le donne delle classi più c6lte; ma fra quelle delle umili classi sociali si verifica con enorme frequenza cd C perfettamente spiegato, per non dire giustificato. dalla esiguità talora incredibile dei salarii. dalla ,·ita aspra e sconsolata. dalla naturale inclinazione ad anrnrc e soprattutto a credere ed a cedere all'amore. dai frC'– quenti contatti con persone dell'altro sesso. contatti tanto più pericolosi quanto meno lo spirito C stato cdul·ato all'autocontrollo ed all'autogo,·crno della con– dotta morale. nonchè al giusto apprezzamcmo del con– <.:Ctto di moralitù. Tanto è vero ciò c;he alla tabella riportata dalla I .ombroso per dimostrare la diminuzione dei matrimoni i si potrebbe opporre un'altra tabella. parallela. andw essa molto importante : la quale dimostrerebbe, in pro– porzioni ben pili gr:l\·i. l'estendersi pauroso della ilk– ~illimità delle na:--cite cd un'altra tabella ancora dimo– strante la mortnlità spaventevole,cli questi illegiuimi. poveri esseri procreati in gran parte da quella mctù delle persone. che. secondo la egregia scrittrice. do– vrebbero « tr.:er ri11u11rinlo alle f1111zio11i del st·sso per esplicare, come nelle società delle formiche e delle api. le funzioni sociali e politiche.» 1 ì\l:\ con <1ucst:ldifferen7.:tche l.rn le leggi protcni,·c, :1ppu11to per la deficiente org:1nizzazi.:,ne prolc1:\ria, sono spes:-.o deri!-Oric (e 1:1trnfil:1 del Senato c'è apposta per mu1il:trle :mche di più); mentre fa difes.1.del prole1:1rinto,per effetto dcll:1 sua org:1ni1.1.a- zione, è meno artificiale e più efficace. (N. d. /.J.). 2 '.\la per queslo la prop..1.gandane1tamcn:e soci:1fo,ta <lit frutti assai migliori, che la prop:1ganda democratica per le leggi prote11i,·c. (/\", "· /J.),

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