Il Socialismo - Anno I - n. 4 - 10 aprile 1902

60 IL SOCIALISMO numero s1mgrnndc di bambini :lfTettid:l m:'llattie coslitu,:ion:ili, di t:udo s\'iluppo intellettuale, di difetti organici o f un:r.ion: i.li. All'e,·une, cui forono sottoposti i bmnbini :'lmmc::,;.;i per l:t prim:l ,·oh:i :i scnokt, .. i riscontrò il 62 per cento affetti d:t difetti fisici rile":uui. • E :mcor:\ si tenne solo conto, scri,·e il medico, delle :tltcr:\zioni p:uologichc ntte :\ diminuire sen.;;ibilmente l':ltti,•ità del bambino :1. scuoi:\, Se si fosse tenuto conto di tutti i difetti fi.. ici, pochissimi h:\ll1bini :wrei potuto dìchi:tmre S."tni. • Sopr:t 491 sco– lari il 62 °_ 0 ofTrh·:t alternzioni patologiche rile\"anti; si constat:l• rono 68 cnsi di mal:uti:-t o debole;,:z:i. nervos.'\ e 208 1 di malattia co:-tituzionalc. Mostmv:mo :mom:ilie patologiche dell:-t"i:.ta 62 e del– l'udito 66 bambini; 128 soffrivano di mal:"tltic del naso e della fa. ringe, 10 dei polmoni, 12 del cuore, 64 avevano una form:lzionc dife11os." del sistem:l osseo, 8 malattie della pelle. È. evidente che queste cifre indicano la decadenza fi-.ica di un:\ classe, dell:l classe dei lavor:tlori. J ,a grnnde, la fiorente, hl ma– gnific.'l':'I industri:a tedesc:i. ha !-fruttato una gran parte del prole– t:uiato :i.I punto d:i. distruggere la su:i. integrità fisica e quella della su:i. discendenza. J,.'\ Genn:mia ha conquistato il merc:ito mondiale, m:i. lo ha conquistato sfruttando la salute, la forza, l'an•cnire di grnnde p:1rtt: del suo popolo. La tutela del lavoro nell'industria degli Alberghi form:1 l'argomento di un :1rticolo di Poctzsch (Kmt Ztit dell'S fob.) che prende le mosse da un decreto del Bundesl'3t sulb questione, pubbliC!\tO il 27 gennaio 1902. O:tl 1893 1:t Commissione perma– nente per l:t statistic:\ oper:t.ia ha fatto delle inchieste per cono– :,;cere le condizioni di l:t\'Oro nelle trattorie, negli 3.lberghi e stn– hilimenti :i.ffini. l.'A. definisce i risultati dì t: i.le inchicst:t. come un quadro sp3.ventoso di modern:t schiavitl1. E difatti, solo il 4 ° 0 di tutti gli interrogati :we,·:mo una giornata di lavoro inferiore alle 12 ore; l' 8 % lavor:mo d:i. 12 a 14 ore, il 49 % lavorano da 14 a 16 ore, il 36% da 16 a 18 e fi03.Jmente 2% :li di là di 18 ore. E queslc sono cifre medie, stabilite col concorso :i. p:irti uguali di padroni e del personale. Tale giornata di ):lvoro si può dire che non subisce interru– zioni. L'inchiesta stabilisce bcnsl che nel 61 ° 10 delle aziende si h:inno delle pause regol:iri, che variano da un'or-3 ad un:\ mcz– z'orn. M:1 questi ·dati sono poco attendibili, mancando in quasi tutti i casi il p:lrere del personale. I padroni sostengono, che 13. giom:i.ta non è di 16 o 18 ore effettive: e che il personale si trova solo a disposù;iom per questo periodo, laYornndo in \"erit3 solamente 7 od 8 ore :al giorno. :\la quando si consultano i rc– gol:i.menti per il persoMle si trova che in tutte le gr.tndi :i.ziende, ai camerieri, ecc., è proibito n"'l tempo libero di ~der-i, di leg– gere, di p:,,rlarc, fom:i .re o ridere. Giornate di libertà si hanno secondo i princip:i.li in 22 °/ 0 degli stabilimenti, e <tecondo il pcrson:ile solo nel 18 ° / 0 • In tulti gli sta– bilimenti gli opemi hanno 24 ore di libertà UM \'Olta o due :li mese. Pare che nelle grandi citt!t !'li conceda quel va' di lit>t.~rt:\, Ji cni i camerieri approfitt:lnO per dormire, gi:1.cchè 3\trimenti non polrcb– hero resistere all'ccces.<i.ivostrapazzo. Gli effetti di tali condizioni sull:i. salute del pèrsonale furono stabiliti d:l un'inchiesta minut:l: mentre nel 1891 si ebbero in me– dia per tutto l'Impero 5.9 giornate di malatti:i. per ogni :lssicur:uo, la cassa speci:lle del pcrso n:i.lc degli :llherghi ne ;.egn:w:l 8.1 nel '90, 9.6 nel '91, 9.7 nel '92, 10.6 nel '93 e 9 4 nel '94. Anche la mortalit?i. per tubercolosi è molto m:i.ggiorc fr:l i c:i.– mcrieri che non rrn la popolazione totale. Dopo :avere con t:i.nta cur-3 s111di!l.tO il m:llt', CO'-!I. fa il (;averno foderale per gu:lrirlo o diminuirlo} 1 Si noti che que~te due cifre riguardano i cui di m:alaui:l, 1101'1 2li :a1 nmal:1.ti, in modo che un bambino affc110da diverse infennìt:l figura 2 o più ,•ohe. o ne l..in decreto fiss:i. che il personale al clisoprn dei 16 anni debb:l godere di otto ore di riposo ininterrotto 7 ,·ohe la settimana; per i giov:i.ni al di-;otto di 16 :i.nni il tempo di riposo deve es~re di 9 ore. Però per 3 mesi delr:i.nno esso può essere ridotto :i.dS ore pci gio,·ani, a 7 ore per gli adulti. La gioma.ta di la'"oro (che corre fr., 2 di tali periodi di riposo) non può eccedere le 16 ore p!i gio– ,•:mi, le 17 per gli adulti. )la il decreto anuncne per 6o giomi ddl':mno di prolungare il 1empo del lavoro fra due periodi di ri– poso senza limitazione alcuna, fuori di quella data dall'obbligo di concedere 7 volle per settiman:l le 7, S o 9 ore di riposo inin– terrolto. Cna giornata di liberti deve concedersi ogni due settimane p::r 24 ore di ~guito. Il decreto stabiJi,.ce poi 2 ore al giorno di riposo, ohrc il 1empo dei p:isti. Tale proiezione• si eslcnde solo al persunale qualificato, ciol·, :li c:imcricri, cuochi, al personale del lmjfet, senza occupar'-i del personale di camera, dei portinai, gar,-:oni, ecc. In questo modo ogni sorYeglianza li:&.p:1rte del Go,·emo è resa impossibile, pcrchè :-i troverà sempre mezzo di sruggire 3.d una contr:wvenzione, focenclo p:i.ssare il person:i.lc qualificato per personale d':i.iuto. Questo decreto, che si promulga dopo quasi 10 :inni di studi go'" ern:i.tivi, dopo lunghe e minuziose inchieste per stabilire mm giorm1/a 11rr111alt di ;6 ore (!) non fa dunque che sa.n2:ionare le con– dizioni tri;;;ti;;;~ime a. cui in\'ece do,·e"a p0rTC rimedio. Oda Lerda-Olberg. MOVIMENTO LEGISLAZIONE S CIALE La legislazione sociale in Europa ed America. Di:imo un elenco, rcd3HO accurat3.mcntc, delle leggi di tntcl:l operaia conseguite dal prolet:ariato internazionale. Cosl di\ferrà interess!\nte il raffronto dello st!\tO della legisl:&.zione it3.liana, an– cora immatura ed arretr:i.t:&.,con le rispc11ive legislazioni operaie rl' lnghilterra, Germania, Fr:i.ncia, Austria-Gngheri:a, Belgio, Olanda, Danimarc:i., Svezia-Norvegia, S,•iztcra, Sp:i.gnn, Portogallo, Russia, St: i.ti L"niti, Brasile e Repubblica .--\rgentin:i., E cominci:rn10 d:i.11' Inghilterr.i.. INGHILTERRA. Leggi di tutela del lavoro - Dentro la fabbrica. c1) TUTJ-:LA o'OROl~i,; Cll' RIOICO-DISCIPI.JN, \RI-'.. 1°, f.~ggi proltlli-.1r tltl salario. - Importante quella diretta contro il lriidt-sys/t1J1 (1831), cioè contro l'obbligo ingiunto agli opcr.ii di compr:lre i loro !l.limenti presso le botteghe padronali :lnne1-;;;e :lll'officin:l. 2°, /11uquutrobi/ilù dd solario (1871). - l•:,~ndo il ,;.1lari,1 l'unie:i. fonte <li e.:;istcnz:l per le cl::issi l:wor:ltrici, sottoporlo :1lreSt.·• euzionc for1,ata per pagamento giudiziario di ohhlig:11ioni civili, è un \'Cro altcnt:ato al diritto di esistenza. L·n·:i.1trn legge del J 887 s1abilisce ..;pccinli g:u·: 1.mo: icper il <::I– lario dei min:ltori. L"n·:lltm del 1883 proibisce il p:igamcnto d<'gli operai fauo nelle o~tcrie. 3°, Tuttla ddle rla1111t e fiuuiu/li. - Fino dnl 1802 il legisb– torc inglese provvide a limit:irc l'et:l necess.·uia pèr ('sserc :i.mme;;;~j al lavoro in alcune fobbriche-. Coi successivi sviluppi lcgislati,•i del 1819, del 1833, 64, 6i e i4, ;;;i è completamente ~tahilita una serie di norme per difendere la donna e il fanciullo dalle insidie dell:i fabbrica. Queste leggi contemplano il la,•oro, l'ornrio, l'età, le ,·ac:1n1.cobbligatorie, le condizioni igieniche dell:-ifabbrie:t, le norme procedurali per 1':1ssunzione delle donne e dei fanciulli :11 l:i.voro, ccc. Infine, a complet:i.re que;te disposizioni, ,·enne:

RkJQdWJsaXNoZXIy