La Rivoluzione Liberale - anno IV - n. 9 - 1 marzo 1925

SETTIMANALE EDITORE PIERO GCETTI TORINO VIA XX SETTEMBRE, 60 NOVITA DELLA SET f IMA NA L. SOLARI Abbn11omento a,,_ uo L. IO Estero l. TS U11 numero l, 0,50 ABBONAMENTO Per il 1925 .. 20 Semestre L. 10 Estero30 Sostenitore L. 100 Un numero L. 0,50 C. C •. POSTALE Chi riceve un nurn,e,r::, di saggio e non irite'? abbonarsi respinga Il giornale, eltnment1 gli continueremo l'Invio e dopo un mese pro-edorerno alla nscoss,one mediante tratta LA PlCCIONC!NA SI apedJ&ee fronu, di porta a rhl man_do uaglla di l. P, lllJ'edrto,e Q(;befti - ro,·n,;, Anno I V - N. ~ 1' Marzo 1925 SO )d. ~J A R 1O; L. S'l'l'Rzo: N•c•ss·,ta· d•lla 1. • b ·t • r· f'ArAX' JJ,, • rr,, • Banche e "" ~ ~ po 1t1ca, - F. PA1'm"o: In 1e:ma di proporzionale. -, B1::1<s~B1: Il par1ito del lavoro. - A. C>.t'l'A: tnlerno l'I annico. - Y. ✓ •• ,. '"'t • hanchismo nel mezzogiorno. _:_ CRJ'l'ONJ•:: B II f d I' d C Cat1aneo • reve storia del parlùo liberale. - U. A.; Bibliograldella Corsica, - Lenin visto da 6orchi - H. B1:1·x~u.,,: e era ,smo ' , • NEèESSIT À DELLA POLITICA • \ ,' urdina.1J1l,11lodella ~ocictà in 11110 Stato i-:. an;,Jtu{to cspre~sione dell'etica collc:.Ltiva, con.- cretizzazione dc:l g-iure, forn1az!one della lcgg<:. Ouc·sta ·attivith è <lata dall 'ordinamcnto deUo Stato, il quale no11 può e.s~ere basato che sa due priuciP.i : quello dcll'aulorità e quello deJla lii'arkdp.1rc ad un partito i:: c.:vm<::: avere in mano uno l->lrumc11tocli lavoro: il JYc:irl.ito11011 è un fine, t; me-a..o; ed l:' un mcz.7.,0ddicati5f,i1:r,0 nella su.a ftrn.zion.e e neila su.a finalità. Pino a cl1l' i regimi politici ci·ano autocratici o_,·~cTO?ligarchici, un dovc1'e politico at.tivo, c1oe dern-ante tblla }YJ.rtccipa,-,io11edi o!!l.ui citt:-i<.brroalla vita tlel 1>ropiio paese, non e:iste,·a; 111:t solo quello passi,·o clell'ossen1~m.za delle lco-- gi, del ri;-;petto nll 'auto1ità, della difesa della ~r:tria; on·ero quello iud1I·1...-ttodi pa1i.ecipa.re cou 1 . f->'l'Opriberti, sia Jnate:riali come le ricchez%e s~a merali come la scienza, a Ila maggiore elevaz~o.ne della patria. li clo,·cre di coscieuza attivo n~1edeYa solo uei dirigenti responsabili del regime o nelle rapp1·esenta11~ ili orga.n.ismi e di classi. \ Quando i1n·ece il regintc costituz.ionale chian~ò i citt.adi1.1i a partecipare d.:irettamente a,lla .. nta rldlo Si,;to e alla rapp,·esentmv.a e fonna7,iotJ.e dei poteri pubblici, oltre quelli che ho chia. mato doveri politici passfri o indi.retti si cous~~i<l~?1~ i d~~è~i po'~itici attivi, in conispettivo d,q d1ntt1 pohtic1 dati al popolo con La Costitu- ;,.,ione. Il doveTc sorge in conseguenza e contc:mJX)ranea.mente al dllitto. .Tut1:° ciò t/ p~cifico e ne.:::;suno,che io mi s.apprn, Vt coutratld1ce. ~1.a sorge qui tw problema: -. il Yincolo di rapporto fra il cittadino e Io Stato (e qui prendo lo Stato come la ptù alta e.s1)'Tess1ouerlella società 'organizzata, llla iuten- ~lq i~ludervì-.tu~ti. g-li altri o_rganismi pubblici) è: t,,ura.m~ute md1v1dnale, astratto da ogni altro collegamento fra i ~ittadini, o,·vero ammette una co1n-·e-genz.a iùtima, una solidarietà, twa eone. SìJ<>Jl6abiJità? ' J LJiberr1lismo atomico coµcepì il cittaùino isolato, S<>lolegato da n~ viuoolo personale allo Stato; to.ls~_Qyverq atten nò le• ge1~rcbie n..i rappon:r'd'l7mrr-t'i!tf"'1latu1'lm-;4lon concepl rapplesent.a.117.,e di seeoudo grado: l'economia e la politica 51 ·formarono S\Ù puro rapporto indivi<luaJe. Era naturale <'he questo concetto non fosse pttramente esteriore e· rorm..alisticò, ma Che rispec. cbias~ un'intima sfruttura. ideale. Difatti il principio r.a.7.À.onalista.fu l'iuionnatore della dottrina liberale; e la rottura di ogni rapporto sociale fra l' iudivi(luo e ogni altro organismo, compresa la Chiesa, indicava· la c011.c-ez.-ione politica. .prevalente, il soggetto politico non superava l'individuo, che acquistando i suoi diritti di libertà · e d:i sovranità si adergeva a unjco elemt1l.to cestru~ti,·o d~lla vita pubblica. Gonseguenze logiche: , la religti.011eè ~ffare dj coscie11,7.ae )lOn oggetto- di vita pubblica; l'etica ~ .in<li\iduai'e.•; .Ja legge positiva, crea l'etica ma Jl(J!l vi t; soggetta; la economia è libe~o.. sforzo in\li,vtduale; la po 0 litica è la somma_ delle .voloutit in,dl,::iduali, esp1·esse come maggioranza. . ;-,i;cvmprcnde beÙe che queste fonuule esaspe. rate;~{ i.tua logica inflessibile nel concreto della realta' snbiS<.."OUOle atte.11U.azio11idell'attrito di aitYe çorrenti e cfell~.difficoltà di assimilazione e '<.11attlla.Zion~; ma cl'nltro lato, la Jogica dei fatti è ::.mch•e:ssa rigoro.-;a qnando necessa1;ameute de1 ivi dalle: pr.emc~se. ~l~ sbstanza ~cli, queste premesse porta alla con.segue117..a che il dovere del cittadino cli adempic!e agli obblighi deriYanti· dai diritti politici, :-:ccofi.do i' im.postazionc oi-igiua1;a del liberalismo non rappresentava che m1 fatto individuale di ~cien.za, essendo l'iudfrid:uo, in quanto ta1e, hi~j~' soggctt.o dei di\ilti e ~ei doveri. ,:\.qpesta rigida concezione originaria faceva o.~\ac.019la• realt.à, .che si e,·olveva al <li là e al di _ftI,01i delle premesse liberali. ,\nz.itutto la necessità déll' orientamento politico e del proselitismo clett01·:ile obbligant la èlasse dirigente a11.-i' propaga uda ora le e seri tta, diretta. a far ,·aluta:re le dh-erse correnti politiche, eh~- non pot~vauo nel fatto non cornci·etarsi in partiti. lnolt're la corrente democratica 1 affermatasi col nascere delle costitt12ioni c.-outineutali, 1ni.rando xerso il suffragio prima allargato e poi univerE-alc, non pote,·a non incanalare "le masse parte'.. cipa.nti alla vita pubblica, in fon.na di organiz7.azione permanente, sia economica che politica. ·Per quanto fino al 19r9 non vi fossero in Jtalia pa1titi politici e pa~·lamcntairi organizzati in fxrma disi,iplinare e permanente (tranne i socialisti} pur tuttavia non potevauo mancare par. titi e nuclei che dalla periferia al centro, attraverso en.fi pubblici minori o enti economici e,, morali, non tendessero ad u.n' esistetl7..a. reale, autoOOma, di co1n-e:rgenz.a o di solidarietà politici. I p1·ogrammi ne formarono l'elemento diffe. rem..iale e- -il fond~ento teorico; li""' cui (a parte gli agg,·uppamenti personalistici) le gran- - di di,·isi011i poitichc si fonda,a1)0 sul libcnil sn10, la delllocnz.ia, il socialismo. La corrente fondo 1·eligioso s.-i chiamò clericalismo o,·vcro 1' confusa t:on il moderati&mo dell':\lta lt:ilia, bertà. Entro qu;-;ti confini si sviluppano tutte le attività umane, economiche, organiche, intcllet. tuali e morali. • prese il nome Ji democra,,-Ja crisiana, fino a ti politica.mente affrancati e liberi i f'attolici i n:a~gioranza. con,·erser~ ,·erso il' 1>0p~lari,;11w, 1 oggi u.na n1111ora11za <11 essi n•rso .-,J u:i%iç11.:i fascismo. <~ucsto Ora l:. pos:;ibile elle .._;ascnnp possa essere indifferente a qualsias·i 1.corla, e quiudi a qualsiasi processo storico sta ad indica.re du \11dfriz'l..Opolitico, in quello che cli f ondamentale fatti acquisiti e insopprimibili nella ,ita pol ,·i è per gli uomini, cioè l'etica, il diritto e la tica odierna: legge, l'autorità e la liberlà; e le loro innume· a) che l'eserciz.io <lei diritti politici ha supl rc,·o\i conseguenze' in tutti i campi del vivere rato lrno iniz.iale e non naturale stadio indiv' uma1.10? dualistico, e,·olveudosi verso una solidru·ietà co l...a politica è sintesi di te.arie e di interessi, di letti va, eh~, comunque si nomini, ha la caratt.( piincipi è di fatti; la politica l.· ,·i~a nel ~~ ristica cli partito; più completo della }Xll·ola; e quau.~1 a.i1c~e ~nd~- b) che una ragione notevole alla division rettamente ne partecipa110, o quanb anche rnd1d~i. partiti è data dai 1:xnucipi teorici· sui qua! rettameu.te ne risentono gli effetti, non possono s1 londano, e.che essi esprimono in pratici a 1 sfuggire dal porre i proble mi teorici in prima teggiamenti. linea, come quelli che di sè informano le raQuauto influiscano i principi te0tici sullo svo1 gioni sostanz~ali dèll'attività pubblica e l'indi • gersi dei partiti e sull'azione politica da ess rizzo del p0ese. ~011 dico c.:he cia.,.;cun.o debba, come ob;)li.{o di c.:o-;ciew...a,isçri-ver.si ad un JYdrtito, ma, a var. le le: eo11diz.io11iparticolari di c-fa_-;<·hedw10,rf' ... t.a u11 criterio direttivo generai.e, per eui la partecipazione mora.le 1p-iù o meno attiva) ad in1 lYJ.i1.1lo i! un vero obbligo in rappo1io all'e,.tl izio clei diritti politici. Se così 11011 fosse:, <..- :,;e per ipc,t.esi i migliori, i più one:;ti, g-li s.tmlio:,.,i, gli uo1nini che p-ro. 1x-iga110le id<..t morali e rcUgiuse, si appartas:- :-.cro dall'azione politica fcome a,·,·em1e per tantJ c?.ttoLici in ltalia) quale mera,;glia JX>i che pre- ,·algano nel pac..c;ccorrenti perniciCJSe:, tenden;r,e sopraffattrici I partiti ad ispirazione materia.lista, concez.ioui etiche }Yc1ga.ii..eggia11Ll? Q.uale meravi- . glia se la ,·ita ammi11lstrati,·a dello Stato e degli enti locali di venga un pubblico me:rcato, di fa,·ori, dj intdghi, di sp<:::cula.z.ioni,di dilapidazioni, di $perpe.ri, cli peculali? Quale meraYiglia se la ingiustizi~ trionfi? Su questo t:erreno il cittadino non può restare avulso dalla vita pubblica, e.'traueo ai dibattiti civici disinteressato dal bene sociale; sarebbe m1 aito di egoismo non tollerabile moral.ml:nk. E neppuze il citt.adino può 1;manere nell'h•o1mncuto della sua. cc::-cienza, che a,Tcbbe J)OC"."t o nessuna efficacia, ma deve partK-ipa.re alle correnti vive clel pensiero e dell'azione, ed inlor. maie queste agli ideali di bene che egli se11te e coltiva. Ll:lGL STCkZU {Da Pensiéro Antifascista che uscirà la pro:--::-im2. :-;cltim:ma). spiegata, uon può essere/pi-ecis.ata a /n'iori; per• Oggi si dice: non ba<liamo alle teo1ic ma a~ cbè c:iò dipende dall'influsso che tàli teorie han. fatti; se questi sono bnoni, poco importa che 1 no in tutto lo svolgersj della vita intellettuale motivi teorici siano erronei. Questa asserzione e .sociale; in modo che spesso il pa.rtito è uua non voglio mettere in bocca a cattolici (perchè semp,lice iisulta.nte politica: menb·e altr~ volte troppo .contraddice alle loro convinzionJ religioil partito è anche O principalmente un mezzo aJ. se) ma a. indifferenti ovvero a coloro che non éonquista intellettuale e morale. Certo si è chè hclnno l'abitudine dello studio e vedono solo la ne11:w10' e ♦ nell'~lt'.ro caso, llOU si dà un partit.o contii1genza. quotidia.n:a. Ho sentito aire ciò a s.toncamente e nazionalmente vitale che non si proposito dell'uso della forza pri,·at.a fatl..'t dal appoggi e non dva_ di principi: t~i~ici, ~ quaJi, partito fascista contro i p1.·oprt-a:vyersari. Quel fare appello, per dimostnnrc le ragioni della pro.. certo ordine che ne è stata fa conseguenza (se -~H&.gflk~t~zr2g1a11Rff'1t1c é1&N~~-l,;lk"''•a,•a~e"-;~m~r1;;,~~J~'.iL.~,"11"i4..,:n,,,a't"fo"". ~·sa"· ·.,1,,.ut;:;ì1 -''~.e-, ~ct'ì~=~·;,,,'c,,1c~,"'.:c-es,::,,=,C=l'e=-=,~.;~f"',;~t.,-:'to~a"';J:,"-";d':-i-,;J,-",=;_----d~.::--- ------ • I che adopera. ' f1101i della teo1;a, che non è accettabile. Il tema I prOpOrZIODa e Ciò posto~ la dinamica dei partiti teudc ad ·ora questo ragionameuto è w1 vecchio sofisma, altirare entro la propria orbita quanti conven- per t:ui ragio·11 morale i ·rngi<?"npolUica sono fra gono nei principt e accettano una possibile di- di sè disgi11.11lee s.pesso; 1nesse in coutrapposto; scip-lina politica; e qu.indi a superare La tenden- è un cbvor.zio questo non solo irra,,-..ionale ma z.a;. individua.lj.stica e personalistica di coloro che fondamentalmente innatura.le e quindi immorale. co1,cep-iscono il rapporto ch·ile esclush·-amente Lo s,·i1uppo della civiltà tende a supera.re le fra il cittadino ,e· lo Stato. difficoltà per riunire in unica sintesi ragio·ne poE che questo superamento risponda. alla natura 1-ilica e 1'agio11e 111orale, come altra sintesi viene della stessa vita sociale d·egli uomini, nc--ssuno tentata fra ragio11e eco110mia1 e ,-agionc morale. può mettere in dubbio, sol che pensi che tutta Tutto lo' s-iorzo••lllumiuato da r'.agione è verso la vita umana è comunica,1..ione ù:i ~iero, par- questo termine.' Ogni inversione e ogni distacco tecipazionc di affelli, solida1·ietà di interessi, e· ~ caus-4 pri11ia e fouclarncntale cl.i pcrtnrbamento. quind-i lotta verso coloro che negano J1uesto pe· Se questo distacco deriva da una teoria o che renne e rinnovantesi vincolo sociale. nega tu10 dei dne teTmini (il mora1e} o che li E come più intensa s-i fa. la vita collettiva, cd'ufonde insieme e fa de11a politica 1a risultante così 1>iù sentito è il vincolo di oocietà aJ di là morale o meglio <H11orate, tè dovere combattere della cerchia ,delb famig·Ii.a, l della tena natìa, umt teoda così erronea e perukiosa. della dasse sociale, fino a.Ha 1·egi0t11e al1a ua- Chiarito qttesto p1.u1to il rngiou:3menlo toh1a 7... ione, e al di là auche dei limiti 11aiiouali, come alla sua linea: oggi la differeuz.ia.z.ione politica più ele,-ata ,più generale è la cuJtura, il sen- 0 ~tanzialmente su basi progrann11..1ticbe e teolire e l'attività di ciascuno e. pitì vas,ti ne sono riche, uè può essere altrimenti dato il ;,..istema i rapporti. <)i libertà politica su.I quale si regge il regime E' henc quindi riflettere che se I 'esercizio cli democrntico, e clato il ,;;rado di evoluzione dello u11 diritto, che è anche d'altro lato un dovere, SG1to moderno. t riflessi delle teorie sulla praè tanto meglio adempiuto, qua.nto con pùì. effi- tiC'a possono esspe pit'1 o meno ,larghi e pitì o cacia può raggiungere il suo scopo, non' vi può meno' efficienti,· ma non possono negarsì. Il essere dubbio, che, ciasc11uo1 secondo le proprie prn.gmatismo politico, esperimentato cbll:i bor• fon.e, deve partecipare 3lla vita politica nella ghesia si credeva avere acqttisito J!unità morale fornia più utile e più conclusiva; cioè non iso~ del popolo attorno all'idea liberale; è oggi rilato, a sè stante, fu01i di qualsiasi solidarietà preso jn pieno dal fascismo che ci·ede di avere umana, che sarebbe inconcepibile, ma. parteci- impost.~ l'unità morale coll'esercizio della forza; p.111do a quella corrente (non, dic-o partito) e il µ,rag,uatismo politico no,~ regge all'11rto delle vivendo di quelle teorie cbe son collfonni •al rorrenti ideali, e se non cede, inquina e co1Tom..- proprio con"incimento. pc la vita pubblica, alimenta e increment.a il Due doveri di coscien.1..a.sgorgaiuo da questa girellismo, rende inconsiste11ti e ,·uote le corposizione: que1Io di seguire quelle teo1ie poli- renti ideali, e disfa la classe didgeJ1te, cbe non tiche che tispondouo ai proprl couviucimeuti; e ha più forza per resistere a.gli urli delle masse1 quello cli partecipan; (secondo la possibilità ùi organizzate e clèl nazionalismo esasperante. ciascuno) al movin1ento politico che sgorga dalle Ness11uo quindi che abbia u.n po' di logica· poidee professate. trà negare la necessità (e il fatto di oltre mezzo Prima di procedere avaut; nella nosti-a iu- secolo in Italia lo dimostra) che i. cittadini abdagine sorà bene intenderci perchè sopra tutto biano una conoscenza e un indirizzo (sia diretto noi mettiamo come dovere di coscienza l'ade- che riflesso) dei problemi generali d'ella polisione alle i.dee politiche che tispondono ai pro- tica del prop1io paese, ·e che questo crei il do- . prì conviucimenti. vere di associ:trsi, illuminarsi, prepararsi a ,1iPe1·chè il ragionamento non ruj faccia dilun. ce11da. gare dal tema, preciso in poche linee il mio SaJ'ebbe del resto un.a ben str~1. cosa, che pensiero. una persona ahbfa l'obbHgo cli con.osce!re l'orario\ La società umana non può essere basata che su elemen~i raziouali e ptincipalme-nte Dualistici; le ragoini finalistiche sono date da natura e costitn.iscxmo la norma della ,~ta pratica degli uomini e quindi creano l'etica. A ta.le norma sono Y-incolati gJi uon1ini, e: individualmente e socialmente; però, ~n C}uanto socialmente, Ja nonna etica viene concretizzata nel giure ed espres.-sa dalla legge. ferrovia.rio se vuol viaggiare, la regola del circolo se vuol esserne socio, il codice caval1er.esco se fa,à parte della cosi.detta società, le regole del galate.o se vuol tt·ovarsi i 11 bttOll-(1.com.pagnia, e non debba conoscere i doveri del cittadino, se deve (come dd fatto e ueccssrutunente deve) v1- ,·ere in una società civile, dalla. quale non si esce se non si è: malfattore e colldannato all'ergastolo o alla ghigliottina. In/tema di •perréz.ionamenti tecnici alla proporzionale ltn a1n-ico·ci ui.ancla la seguente proposta che p1.1òrispondere specfalmente alle obbiezioni degli 11: i11djvidnalist.i a . • Vedianw se sia possibile l' com,enientr l'appt-icacione della JYMporcionale al .'li,;IP• ma unin0111,inalechP, si voglia O no, è sem1)/'e preferito dal buon pubblico che II ragione o a to,·to vuol 1·otare pPl « suo ,, candidato e non per un assortinwnto di Carneadi. In credo di si, 11011 salo, ma credo ,chP ,P ne possa sortire un sistema capace di crmciliare per il meglio le diversP tendenze smussando fortemente gli inconvenienti dei di versi sist,,1ni ed accom,unand011e, sia p117e 1111 po· at,en.uati, i vantaggi. Si supponga ricostituita l'antica divisione in collegi i '}uali 1•e1,ganoJJPròag_qn.1ppati in drcoscrizù:mi, ad es. di dieci. Ogni partito ~ comitato presenla da 11110 a dieci candidati (no,1 più. di uno pn collerrio t•d ogni candidato in un num.no limitato rii collegi, z:rrrfnibilmentt> 11011 pùì r/1 /{1/0). In ogni collegio ac,,fr,1P la notacio,w, in 11wdo noto, preferibilmente con. schedn rii Stato, con,se{ITlatadal Presidente del seqgio all'elettore che avrà da scegliere uno fra i candidati presrmtati, ed indicali per nom.P e per contrassegno di partito O c0111ri.tato. Eseguito lo spo_qlioper srzioni, sì sommano i voti ri71ortatiin ogni sec;ioneda O{ITli candidato e quelli riportati da tutt-i i candidati dallo stesso contrassegno in tutta la circoscricùme: Queste ultime. cifre servira,1~ no di base per l'assegnacione proporzionai~ (lei .posti, mentre I.a votazione di ogni sù1golo candidato sen•irà; di base per stabilire la graduatoria. Il sistema 1wn mi pare com,plicato r• risultato, come proporcionalP è complP!o'. mentre obbli_qa i partiti a scegliere accm·atamente ·i loro uomini. Naturalme1!te anche questo sistema 11rrà i mai d·if.etti ma mli pare che possa essere 1.tna base di accordo tra le legittiJm>esiq,·11ze del.la trad-izione e del progresso. • Va da sè che perchè da questo, come da qualiinque altro· dstema elettorale, si possano ottenere i frutti sperati, è indiispensabile che le operaz'ioni tulle si svolgano su un terreno di legalità e libertà, delle quali è base prinia e insopprimibile l'assoluta ne,,ttralitìr,governativa, dato che il Governo dai com:izi deve trarre l'mdicazione per la /ul1tra politi.ca. 1 • FRANCESCOPATRl'rO.

bi Il partito del lavoro l. 'l- l'cqui\-o<.'o perfino nell;1 <lc110111iun1ioue. ~e :--lanuo parlando nei conn:gni confe{k:n.di e in IJattar;lie Si11da,cali i dirig-<·uli della Confl· d(;razion<: de! Lavoro. Anzi: 1 iparla udo; poichè, prima della gucn-a, avc,·ano accennato alla coi.Liluzionc di nn partito del la\'oro, C'he an·c:bbc do,utu rappre:-t(;11larc gli i utercs~i OJH:rai nel campo politko, al tli fuon ddlt· pregiudiziali leonch<.: En1 <.:.\'ide11t.eche -.1 mira,a alla costi-· lu.1.iollL di un partito rifo1111i~la, ,dic110 dalle intran:--i~enze, , erba li t pratfrhc, rh·oluz.ionarie e di-;po,...;toa contall1 con la democrazia; legislazione :--ociale - cooperati\"c sussidiale _ azle11de munidpali.7..1...at.c - slatizr ..al.Ìoni. H:ippresentauza dt-gli intere..-.si operai 11tl campo politico !jig11ifica\'a tutto q\11.:~to.E le pregiudi ✓,iali teoriche ~ig-niticaYano: silldac:ili~mo Iivoh1f,iona1ioi 1110rali-.mo -..a!,·emi11ianoi ecc. ciol· tutto q11dlo che no~ :111lLn·a a g"i...:11ioai dirigenti ddla Co11feder2z10111.:. Che la. Coufcclera7~iu11c ,·oglia i11quadrare il movi111e11toopera.io in organiu.az.ionl accentrate, mano\-r;mt.i agli ordini dei socialisti rit'onnisti, t 1..:,·ident.e.Che non capisca che l· impossibile: un partito d<.'i Lo~Jo-ro, .-;otto i suoi a11spieii dak le ;,1, ,·crsioui :-uscit.ate dagli e, idc11ti fini eg~. munict, è strano. 1·11 l'arbto del l,a\rJrrJ cht ,i-.u!Li!---.c c1,1111 org-anj1. ✓,: 1 1,1011i c;J,1 ·ti\ tH:ilc l<.tc 11 l1ttl:tm(:1JtC ~to di orga11ia~v.io1Ji <"001dioat.<.:JKr le 11l'C\!SS: politiche d<:lk- lotk ~i11dacali, e 11c-l U..:111po _-,te-;srJ;1ui l r'iform1 li Uivnlt:rd,1,,~n, ~ Sii adrd,b<· _rn _un nome pt'r la p:irt..ccipazio1H.:o no alle lotte I• sindacalismo &<.·nz'anima, tnlt/J {OlHJlrt· 0 ~ .>r.,n htH.'h<·, s;ircbbc un'<."'JJt:IH·ll/,a k'<'<,rnl:l eh ns~ cicdù. Chi j rif,,rmhti I os.-.r,w dom11rnre wJo lati r~1ma~h-~. • altran:r,ù l'a<Tt"lttramcutv d.Ìl("lho e_ l J.ITopa1 nlonmsl1 llOll J.}(Jt.n.·bl,l..'.ro t1.1.-.<-i11an•il m ganda politica cntrèrcbbe -,(_·inpt~a rt • ..;{·.,ihl:ire(;: ,i111<.:11tosi1Hlac-alène;ll'<Jrhita d<.:llcah·l11111icP'J 1,J ck·,·nre l'atnbic11t.c del sinchmti,. . la111p11t.fuje 111i11islc.ri.11i (·011 baratti p<Jlitid -.i tludla f]c-1 Partito <ld l,a\·oro • mu <pl(:.sllom.. mili a quelli a,·vc1111t1al kmpo <11 < ,10'1tti • <'hc ,·a chbatl11l:1. '-.ion t.ant/J j,(•n.1f• <-l ~1,:nw J)(rr rivolu;,..io11ari !-ii abilllCn:hbcro a far nmtn su'l ibilità di una pr<Jnt.:J c.- solHa n~lii. 7 ...a 7 ionc: prop11c fo,,,...c,mv<.:ccche:: ,u qudk· ddk 1m1 , tt ,,uanto pc:r<"hi-essa 1,n·S(·11l:1 dci 1,robl~mi < h<: La lotta politica fra i 1nrlit1 e le fr:11,imu 110 rnvesttJnCJ Lut.L:.1la ,il1 ùp<..1·;1i.:1 e: la 11g-<·nc:rada1111cg-gerchbcil mo,·imc11t<, si11d:1<"ak;u~uLu l'.lonc <lei partiti pohtid clH· "-i m<J'>tra 1' 111th è do la diffi<l<.:n/ao il disg-u •lo, dl'lk ma:-;st 0JJ1 mai neec·!:.~m·ia. raie. h ~archbc c\'itato I\:1ron: di trasu11:1rc· I Banche e Vita meridioaale " Banchismo ,, .\ ·h ;<,g,u, attr·nlan, ntk Jr, svol.ger:~• dei. fén,w11•rll éCtinornir:1 ,n qu<,.ste provrnc1e n,,n fJ•HJ pa.;-;sare Jn,,:r.-<;rvuta una ben congegnata ....-,.data ,. al nr,str,, risparrmr, da pari.e d """ ~luolo di l!an"h" g-r1,-,"; é rnedw. che 1 . .• I r,,,<•rmt.r<• alta qua!!<'tÙ fa. , 1r~1 quu:,I, 1 • , ,, 'f,.~;f1Jto oli~~ /:(Jr,r;br df>ll' Italia di Ja,..-;,~u. Trattasi di un mel 1,die1, ,;api_&nLe." /!'1111• paµx,,, . dd n<,stri, r:ar,1tale liqutd<,, li q,1;i~e n<,n avrebl,e nù,ulé iJi riprovévOlé, ama ,,;J.- ri·bl.w del tutti, 1<,dev<,lequandr,. qui ra.cv,1t,,, f<,~-! qui ~tesSt, 1rr1pjr;ga.trJ a _dare in<.:.r1~- rnen!J1 alla n,,slra ◄ !Cl)fJIJffilf.L agnr:,JlH, 'rod ,- Della vita inglese ,tria!<: c•(Jlflfl ,-remi~. S• ,;a: 1I r•n·d _, t , 1,an<'IH• i,,HT1lan1,, 11•,nne!rnE>nLe, la_ t nz INTERNO IRIT ANNI CO r,1• rJi n.Jrnr<· c:apit>d1 rl;i 1:hi li abblil. e n,,n ,appia n<m p<,5"" o non voglia. sfrult.a.rl,, f • y,,.,. f,.,:ll 1 ,a~,;a,·<, a c:h, -.a,,pia., pt,s:;a r, rngl,m .\lissc:-- Joy, la ,ccchia ~ignura scm:;,-A..'S<..'de: 11laime11tc, e: mi ha <letto che 1011sa cosa ara .... 1• t è I farli fruttare. '.\-J;i 11 rrv1lé e the 1 ~api ''" ~Ctlt; l'Ìg'li e cinque: hg-lic i: i11 11111110111<..-ntc,de:lla sua vha, ma. che quel che ~1inter<:Ssa a . l L1 di t1islcu.a. politica, le s<:dntc spiritiche h appa!-.ionano, qui J'Ul.iC{Jlti ('.(Jn tuU j gli a.CCA)rgt.rn,·n. I e '.! I.o ;1nnega nelle confiùcn,.c, rnrnti·c cc11tellina 111 entre la sola idea del matrimwio le ripugna. alletta,nenti della mdustria bancana. aono la birra, nel grande hicchiL·-rc di porccllaua co- Le ripugna, 1JC11batc,ha detto p-opiio C06Ì. D~- <:.-.;;~.>!'lati ;1 fec1)ndare terre e _induslrié. rr~ltr, • ta 1a n 11,n"tne da noi " non sdr,re m armon_ 1a, an: !orata, sno tìclo co111pag110 <li ogni sera dopo il t..cmi: yj pare una risposta st:n<- 4ll.CS', _- Li'. , • J t ,z1• talvolta f>értino m contrasti:, con 1 •OS•n suppc,. :;posta di una ra:,.;azza sana cli m;:ntc ! l man- - l'oml' taJJtc vecl'11ic 111..adringk"S:i anche lei nonio le: ripugna!! :-;pi.:r-iali inLB:ress-1. ba i lìgli clispe.1-s1pcl mondo, ~1U ~-arii conti- com<: si fa a sapere cos't il m.:1trimlJnio, prima D1fa.Ui un giornale n.1.eridionale, qvakhe 1 11 partito <lei lavoro in Italia richiederebbe 11c11li, separali dagli occm1i, ma unili dalJa bau. li es.tiers-i:;.posati? tcn1pù fa, !DOJi..<J ùpporl_unarn~nte fr._.. r,lùl'J· UJI ben di,·eiso :-dluppo e ben di,·c..rsi iucliiizzi cljcra britannica, partiti un gio1110, ani1ati sol- ft' impossibile, non ,·i pan::' rusa.rnent.e rileva.va.: glt affari me-1:-d,,Jnali di quelli che il mo,7.mcnto siu d acale possiede. L:1.ntodelld loro n1dezza, della loro tenacia, del ft's q'llile Joolisli. :,;(J0ù pochi e se questi pochi non_ 51 finanE un ben dhcrso modo di concepire la lotta di 1010 orgoalio brilanuicu. Fuori dell'J:.:,ola fi'Ladrc E fosse wlo :l'Iable a<l an.·re queste fi.si.\0-e, zia~tu da sè, ::,f,a,rebbe:ro freSC~l '. Per Iida:-.~e da [)arte dei \.;ri 1x1.rt.itidi :-.i11i~lra. " h la · d '' ne< rrer~ a tutto i.: stra11iero1 111:1 lutto questo mornlo stra- 1ues.te as!-:iurde idee per la test.a! JJa <:! anc ~ 11anziare la Sila :::,1 f' OVUIJIJ J ~ 1 ~uatt.ro con-enti politiche che tendono al do- niero si sforza di parlare ing-lc::.se per l 'inglest- Yiù piccola, Harbarai che ha ormai anche le11 ~ fonde, dettlJ della di8JCCupazione ; per finan: n1,iI1iodel mo,·imeuto operaio sono da tener pre- è in !unzione dell'Impero. liciott'anni, le sue idee sul matrimonio! :Ma s1, zia re l'Acquedotto di :'\afJOl~, ::::! ~n r~ovuti se11ti, nel cakolo delle possibilità della costi- Dei ci11qne figli !!i Missc-s Joy, John è in E- ,oi non lo credereste! Tempo fa è venuta a casa chiedere direttamente i fondi a1 pnva.l,1; per tuzionc del Partilo <lei La,·o-ro. gillo, impiegato di banca, Robert ufficiale a Cal- :,orlando \lll sacco cLi libri sul • Birth contro!' finanziare il Porto di .\'apoli si e dovuto La prima è quella elci socialisti riformisti ed culta, Richard, i11,gegt1erenelle miniere d'oro a ~ulla. I( Slavery o/ the woman 1. Un libro, _d'una ric<Jrrere agli americani, com' t:::ra avvenuto è inutile parlarne. La seconda~ quella c-om~mi-, Capetown, Peter a Buenos-.\Yres nell-1 South-.1- ::erta Yfo:-,. 1 H,\RD « The trulh abo-ut .Vlanage •, per il Porlo di Palermo: e ... l'elen<·o p<, sta ed anche di questa i: eYident.e la tendenza al mcri.can • Ra•ilwa·y Company ~(capjtaJi inglesi e ~be io ho sfoglialo, diceva, niente meno, che il tr-ebbe oont.inuare per un buon pezzo an: domiuio polilico delle masse sindacali. La terza persom1.le. dirigente importato dall'Inghilterra), :uatrim.onio è la schiavitù della donna, che l'tw- cora. B pure in maggioranza_ :;i t~atta d. (! la popolare, e sappiamo tutti come la sua azio- \Villi~n a SydJ1cy, maestro. mo è bnitale ed impone alla donna quello che affari garantiti dallo Stai.o, O di servizi pubne .:--indac--alecostituisce gran parte della sua .\nche le due figlie maggiori di fili!--~ Joy 1 .ui vu.ole! blici con tariff~ obbligak>rie. ragion d'cs.,t.:n,.: c0111c partito. La quarta è la quelle sposate, vi,·0110 fuori dall'Iughilicrra; twa E Barbara ma lo ha confcnuato se-ria.mente, <( 11 i< nurne bancario" - ooncluc.L·va il si11claca)i:;ta.rh·oluz.iouaria, ;d è a quest'ultima al Canadà, l'altra nella -:-Juo\·a Zé.L.'lllda. parlando con me. ~ predett-o quotidiano_:. non ci prottgge e non che credo utile accennare. ~on sono gli assenti però che cnicc-iano la « L'uomo - nii ha detto solennemeute - e ci odia. e· ignora semplicemenU:! quando:·· Questa corrente è nata come una reazione al \·ecchia madre. ~on li vede da otto O da dieci brutale ed ii matiimonio ed i figliuoli sono la si tratli di venire in aiuto di nostri l11sogn1 : politicismo ~ocialista, a 1i,·cndica.re la [umdoue anni; sa che ha.1.1110la lor·o vita cli fa1higlia e la nostra schiavitù. -:\""oi\·og1iamo finirla oon questa esso si preoccupa più delle piste da cavalli del ~incìacato 1...:omecellula di ricostruzione con- d:ifencl0110e la difenderau.uo per il meglio; uon tirannia! 0 da motociclette a Milano che, o 010 1 d' etro lo Stato acce11lrato, per 1·i\·e11cUcarel'azione le sc,-1,ono più di 1wa ,·olta all'anno, per dirle L'amicizia ~ il vero sentimento buono nella sempio, della questione degli ~lcools m:ri• diretta contro l'azione h:galitaria} ecc. Ma, poi, i loro aYveu.imeuti famigliari: nascita di nuoYi vita, ed io voglio viYere sempre colla mia amica dionali, che pure rappresen~ra_ un grosso 'il :;indacalismo 1;,•ohtzion.ario, dispe.iso il movi- figli, malattie, aumento o perdita,. cli 1icehczze. :\Iary 1. . . affare ed una grande arma d1 difesa nazffJme_nto eterogeneo ed incomposto, che si polariz- Quel che cruccia la vecclt.ia madre sono le tre E se n'è rut<lata agitan~lo 0011 grand_e decisione nale, non apperia si yorrà comprendeda. zò intorno ai teorici tLabrioJa Dinale Orauo più gio,·auj figlie che vivono con lei. ì\fable è la sua testina dai capelli bobbed.. . Le Banche non investono in questo nostro Paununzio, ecc.) t: a qualche 1 ti-ibuno ,tipo D~ u.scita di casa dopo il lunch~ clicc..ndole che 11011 E )luriel. ! 1:' venuto 3:-tro~·a~m1. 11 suo fidan- Ylezzogiorno nemmeno un terzo dei rispc.1.r- .-\mbris, si det~rminò ucll'Unione Sinda.cale Ita- -~arcbbe ton1ata che alla me-t:zaJJot.te. I .. a vecchia zato per chrm1 l:i sua chspe, azione per_chè ).In. mi che qui da noi esse raccolgono ; e n?n le liana,Jll--nrn::DO"-rrU 01gah1J.an:t:n·t--p-~r~d; I ·--"--•------1--...J.--'- ...... t.:~ -==~_,.,1·uti-1ffrl t'trf~·J,o _çhe non ntole sposars1,_percbè sole.-ba_ oc.h~ratt.ere nazionale. ed 1nt.erana-~11.-·!!"~"n\.J.· od aiia,·chici·. La politica sinda- dat..'t al • Cbri.s.tian .St.udcut. 's _Club»., oYe orma., ~ a] Eh . .,. "- '-.~5"' l ed i figliuoli, non potrà più giocare al golfi che n~10n e, ma pernr:io qu le ~~ oaocue cale ck,iti anarco.sindacalisti e dei sindacalisti passa le s~tc giorna.te. Miu 1 ~1 .e partita. a matti- è.· il suo grande hobby 1 p1u _mod~t-e, eh~ _s1 a~8:nt-ano d1 s:eduanarcheggianti partecipò alla degenerazione del- .110 per Bngton p~r pa• .;sarvl 11 "wc:ck-cncl II çon Ma che cose sono qJ.lcste! ~ 011 ,i sembrano .ce?t1 nomi <e me~1d10nahstie:1 n, sotto cui vo- ,_ ,"Jt•e a,·an!!iiru·"'e n·'"oluzionaric. Il movi- ale1mi amici e non torne-r-d cl1e lu.11edì se1.·,.1;Ras- I d d te d d I I "' " ' - w ' 1 ,~,.zie, g 10no are a in n. ere 1 vo er _essere e rn "nto s1·ndacal'e d1·,..,1,to' per costoro una massa l>a.raè <k'l.ie,; a Sout.·Jiampto_na gmoc;1,.rv. 1 1. carn.. "" I d I l l e o on dell ' , 1 cLi Ma per una donna la casa, i figli, il marit<>, è CO onne e nos ro 5\'l uppo e n 1100,_ a di manovra. La ginnastica degli scioperi, l'ap- p~oua~ dt golf e _n restera ~r ~n.a eiec-iua lutto, 11011 , i pare? poht1ca economica del nostro ).,fezzog1orno. P e11o alli.; mass-e, srli ordini dell'Unione Sindagionu. Le t.re fighe so.no usc1te cli c_asa, and.a.n- S I d ·1 ~ I I ta eh II Io ,·01rei s.-i;perechi mette in testa alle :,i~Yi- i dirà: .ma, come YO ete prel<:Il ere 1 cale din.:nnero per molti cli essi: l'azione di- e.lesene per a oro n e non puo a.Yer nu a fi I,_ I Ila lo J lr uettc cl'og-gi queste irl.ee balorde! Come se es.se•· nanziamento d. iniziative, d' imprese meri. retta, la politica rivoluzionaria, ecc. m con11u1c con que .Lc.'l ce ro Yecc ua mac e, - li clol r te do to rnadn, no11 fosse la ve-ra nostra superiorità di dionali, se queste sono generalmente scarse? L'Unione Siudacale s ulò sulla prnpria ade- e cen e semp tceme.:n quau ru.ermlno, e S · · h h I . . ~ 1 11 , bb <l ~.a.lLtL'lndohcon un I{ Good, by •11-z.iM11111y J » o, me- dom1e, di fronte agli uomini, di fronte a tntti. i risponde fac1lment.e e e. anc e que le ~rnne al~ Jlta rntei.t1~ona e,_ st_l a au ~no no dolcemente con un « Good by m.of/ie·r! ,. La Perchè mi sono sempre imposta a mio marito? poche e .. sicure che vi sono, come abbi.anta delle o~cinc, voluto dai « tra?1ton • della. Co11- madre su . ne dove no essere andate le Perchè i figli erano m:iei, prima che suoi, perchè più sopra di1nostraW, non Yengono neppure fede:raz.1one clel La,·oro e ogm qualvolta S-J pro. · ppo • ~ • io sapevo clU-arli, allevarli, perchè io davo a lu.i finanziate ; e poi: non è anchee c6mpito spettò la possibilità di fusione con la Coufede- ~e figli.e, perc~e ha sen~to clie ne parlaYano 11:1· d Il B h · alt d. . . . . 61=e I altro Q'lomo al ,t.n,.11e,•, ma esse non g-lic quella trru1quillità interna ed esterna che gli per- e e anc e - come av-viene rove - 1 r..iziom: pose con\e condizione: 11 mo,·1meuto ~ x 1 ·to di d li.e1 metteva d'andare nella \·ita a lottare. suscita.re e promuovere iniziati,·e? Ed è pro- ..siud3.cale se11za politica. E la politica era, nat11· l'hanno detto. • on 1.anno _senb. . overg O 1 · · · · , r fi 1· p1·1·0 se.r1·n.affermare che qt11·mancl1e1·ebbero d' to li I • dir alct111c.hè I matnmoruo e npugna.nte. g 1 sono una \' ralmcnti.:: n . _1.rtccipazioue a.Ile lotte: elettorali, u-e, come 11011 sen ~ c e ovei e " · · · · h davvero buone iniziat.ive ed impre;;a da pro- .. r • . to dall Stat alla mad1·e della 101·0vita. Sono tutte e tre ab- s.ch1.av1tu? 2\-lacosa cn~dono queste I"'a.c,,craz.7.e c e --~ <:ooperntiv1smo S-Ov\·e11Z-1ona o ol ecc. b-àstt.Lnz.alttdividuaHste da peI16aife a se stes~ Sia mai la vita? nn10vere, da incoraggiare e finanzia.re? /uichc. Lyigi Fabbi;i che è tLllO degli auarchici alle prop1ie c-ose, da andare per la \7.ta. difcn- Certo i figliuoli son.o un t.ormento, ma sono E non si dica neppure che i nostri risparpiù i.:quilibrnti ed intelligenti, scrivendo, in dendosi da sole. lnolb"e an-otondalio la reudita mia. gioia; ci pre.11tl0110 tutta la. noo.tra vita di n1i pompati dalle Banche siano misera, tra· Ctit-iro Po/i.Uca, sull'qnità sindacale, iibadi\·a iJ loro assegnata, con piccoli guadagni, ciò che au_ donne e ci I.asciano poi sole, esaurite, per andar- scura.bile cosa. Quando la Banca /lalùnu1 di i»·incii>io dell'apoJjticità del rno,~mento operaio, menta la loro inclipendew.a. sene altl'ovc, ma la soddisfazione d'aver dato Sconto chiuse i suoi sportelli. il Mezzogiorcercando di nascondere lo spirito squisitamente :'\cmmeno questo cruccia la vecchia mach-e. La tutto, ci conforta. nella vecchia.ia. Ed è la uo.stra no fu cornpreso nella n1oratoria e poi nel politico che è insito nella concezione si11dacali- autonomia della donna è nel carattere della raz- ricchez,.a. concordato per oltre novecento milioni, la -t.a.rivoluzi011aria. Il Fabb1i era coerente, ed io za. Anche lei, quando volle sposarsi, lo auulltll- Invece come \·h·raimo, cosa fa.ranno queste ra~ maggior part'e dei quali erano investili e in1coucordo in gran parte con le sue idee. :Ma credo .triò sem.plicemente al padre, senza, pensare di gazze d'oggi qu.c.'l11<losaranno vecchie? Oggi n1obilìzzati nel Nord. Ed anche t.utte le al- .:;;la questo il momento di affrontare il problema chiedergli il consiglio. In qneste sue tùtinie tre hauno del filo cla. torcere1 perchè sono gio,·ani e tre grandi Banche hanno depositi mer·idiodell'unjtà sindacale senza eccessive pregi udi- figlie, altre cose più profonde ed iuspiiegabili, belle! nali tutt'altro che trascurabili ; e poi tutte Liali e scuz-a jlltenti polemici. ai suoi occhi ed alla su.a ragione, tonne11.tano La n~cchia signora, ha m1a. p..1,,usae poi con. le Banche di media iinportanza, con no1n·i e Il Partito del Lavoro non può, se vuol vin.~re, Misses Joy. tin1 ua: carattere locale ... nel prendere 1 più che llel essere la Confedent7ione del La.voro ampliata _ Voi 11011 potete pensare _ mi dice diffou- - E poi, ,.,·oi che: siete vecchio più di me lo rendere. a:.in lo st.ra'tagcmma di un'etichetta uuova. La dendosi nel calore della 001 ifiden7.a. _ il senso di \.'>apete1 di certe cose nella v;ta non si può fare Da noi non rimangono che le piceolisslme Confl.'dt:razionc può farsene iniziatrice, ma deve s1n.an;me11to eh 'io p1·ovo co11sideran.do le mie tre a meno. abnche a compiere n1ediocremente le funmodificare la pro1)ria strutturai sì c-he le cven- figl:ic. Se non avessi la, coscienza d'aver fatto Ancor-a: ~a orgoglio, cliteut.i: se non ci zioni d'interinediarie del credito 1 che di qui tuali adesioni di forze sindacali 11011 siru10 accre- sempre il mio dovere, ne morirci. Io non capi- (OSSlmo state :mzitutto noi madri, ci sarebbe prendono e qui in)piega.no ; ma sono ben ~cimènti estenii facilmente hiabili all'attrito sco più nulla di 101-0 . La vita delle giovani d'og- stato l'Impero britannico?.. misera cosa, chè non possono avere alcuna delle molte concorrenze sll1dacali e dei probabili gi, non è solo differente, ma è opposta a quella Londra, r925. ALBERTO CAPPA seria influenza sui nost.ri bisogni, sul nostro ~ontrasti polit.ic-i, ma. forze ben distribuite in 1111 eh.e: ftt la mia, la noscra vita di giovani. Le no. svilLLppo economico. 01·_g-anismoabb.c1.st.a117.,a el stico ed artioolato per stre passio11i, le nostre ambizioni non sono più COù.ùEZIQl\1I Il problema bancario è per noi, quindi, conciliare l'unità direttiva nel campo stretta- le loro. Le vie che noi abbiamo percorso, le aspi- ~~ della più l'ilevante importanza. ?\oi $la.mo meule si11dacale con la vaiictà e i contrasti po- razioni che ci ag-ilaro110, le, méte che noi guar- 1923 _ 19:2.2{ poco a~ionisti delle banche, ma molto depoIiticii delle ~uc singole paJ·ti. d.an11110 ne1la nostl'a giove:11t.ù 1 le illusioni che ci sitanti e finiatno quasi smnpre col nl:and-are , Jl l'iera.ugeli, tn1ttando la questione su La fecero compiere il nostro doYere cli donne, nou Of VQ.ltUZI Qlf E ltlBEO AbE i nostri risparn1i a fecondare il Nord, •loenCritica Politica (genriaio c. a.) a.ffemta che il inleressa110 affatto le 110st1egiovani d'oggi, anzi I\ ~l I\ \re da uoi languono, per difetto cli capitali, tent:1.ti,·o della Confederazione dovrebbe concre. loro le disprezzano, ne hanno 01Tore e lo dicono L. 20 (ogni annata) affari cli 11011scar~a importanza. · tarsi « in una federazione di organizzazioni eco- chiaramente. Voi \"(~dete·tifable. Ha onnai venti11omiche della classe operaia con l'adesioue di cinqac muti. Dovrebbe pensare a sposa1·si, hl. Cediamo agli abbonati per Jire 20 l'una E così - notava il predetto quotìdiaILo di , 1u~-i .g-nrp»i 1,olitici, che pu1· 1,artendo da di- ,·ecc J>a&sa le sue giornate al Club a. fare dello Napoli - rnentrr ogni mode-sta e risd1iosa ,., queste annate ar11etrate. Sono le ·ultime ri- ,ersc premes8e ideali consentano nelh-l fiualità spir:itismo od al Labou1· Pa,rty a sciive.r<: articoli iniziativa privata si poggia nel Nord sulla <lell' cmancipa.zione operaia e in alcuni definiti per il giornale femminile laburista. A venticin- maste, ma mancano nell'annal,a ciel 1923 i banca,. c.he è anche nostra _ persino i lapunti programmatici di attualità più o meuo que :i.llni ! .\ ,·enticinque auui io avevo già due nun 1eri 1 - 2 - 3 - 4. vari pubblici più urgenti pilSsano da noi immediata, consentendo loro u11'arupfa llibe1ià figli e Yive\·o con mio marito ingegnere in una Numeri speciali sotto le forche caudine di appaltatori, di di pensiero, tli discussione e di clitica"· casa isolata sul lago Ontario, dove i pe.1icoli non strozzini e di profittatori, coine gli ultiiui \ quanto pare, il P. accenna ad uua specie cli n,ancano. Uua notte ci dovemmo difendere da Sul Nazionalismo errori commessi in alcune concessioni di laCo,titnente operaia, che farebbe eia pendant al w, attacco di predoni e mio ma.rito ed io con i Sul Fascismo vori in Basiiicata e in Calabria insegnano. blocco delle opposi,.ioni. Un Aventino sincla- domesbci ci cLifendemmo a lt1cilate. Sul Partito popolare [i;' un proble.ma sul quale ci proponi.;mo cale potrebbe dspondere alJe necessità cLifensive ~ Che p:eusa di fare Mable? di tornare e d'insistere vivamente. dd 1nomentoi nia non riSOl\'erebbe il problema - lo 11011 Cl capisco niente! Su Sorel (1923) L. {1923 L. 2 (1923) L. 2 (1923) L. 2 clell'uniJ.à sindacale. L'altro giorno glie! 'ho domandato, così incì. Sulla Proporzionale (1925) L. GIOVANNI CARANO DONVITO

bi L.\ RJVOLUZJ0::-11 LIWéRALF Breve storia del "Partito Liberale Italiano li Il. L\,J VISITA l'IW/'l//1/0J</I S<.f:!:-Ullo dc.i vari dementi del lleG-JY.t1i.1lopoti.:, nd '-<.'grct.o ùell'auimo, a.ccoglicrc: c.:on soddisfaz1on(.'.piena la soluzione ;--ivoluz.ionado--costiluzio. 11ak· :lc.ll'ottobrt 1922, <.:hetravolS<:, col goH:1110 <lt Romolo _\ugustolo Facta., lutto il n:cchio 111011do prililicu iLtliauo ùa ""\illi a 8ahrnllra. Ed il pnmo ,1ppcllo Ud 30 ottobre della UiH:z.1onc del l' I.. alk :--uc ~zioui, ~e prouU11cia parole di \.'.0111..l,.nna1x:r I gon;rni ccl i ~istcmi del passato, t:lc\·;: p(.'1Ò il ~OIL-'llllemònilo :e .);oi inlendiamo ciK la cri!->iodierna sbocchi rnpidament.e uell'orl 1 Ìlh.: e nella legalità >1 e pjù oltn.:: • ... i: do,c.tc cdl<.:-nost.,Ie st..:zioni difemkre gli i~tiluti rappre- '-..:::11t...1tid, giacchè il pcrchtra.rc <li µ1uv,·edimeuli t.:, cc.1-lonali ctl ogni governo cli ditlatw·a ~reb1,..:.roda conùftnnarsi. E' don~re delle n0::;tre sei'~lOlll salvaguard,n-e la libertà in tutte le sue fonn'--, affi11chè1 tla 4uesta convulsione nazionale, e.-.~t rafìo1:1.ala e detersa da og11i infausta degcth.:ra/jone •· ln sostanza 1 dunqttc, accettazione p\,;r !1.wzam,1g-giore del fatlÒ compiuto, e1 nella tema <li nuu,-i eccessi e dcviazioni 1 richiamo ri- :-.u1u\tl a1 p1i11cipii della libertà c. dei diritti st..atut...11·1.Co:.--ìla nirc1.ione, ma cou quale coesione lra 1 :;uoi componcnti 1 autorità e deciso \·olcre? \"ennto su il partito nei modi che abbiamo de- -..çriLto nella prima parte, la sua Direzione, an. chL 11!I' la mediocrità degli uomini di cui risultò cotnf<>Sta, non potè atro essere che \llla po,·era /....._1tt'-~-a 1 senza comando, in balìa dei flutti 1 punto d1 cc,ntatto e ùl elbioue delle forze cozzanti park\rnt"ntari, sabndrine e giolittiane, ed economico-inùustriali. Unico atto che le riuscì facile, perd1l' g-radlto, .anzi \·oluto dagli uni e dagli altri, tu Ja elimina7..ione1 dal suo corpo, dei miseri avanzi nitt..iani tl'on. Bianchi cli Bra e l'on. Falcioni di Domodossola.) cosl. bellame,1te motivata : , il l'. L. Yuol essere un fascio di tutte le for1..e ~aue: e uou w1 confusionismo di uomini e di t~nde,--nzeda cui deri,·ino, c01nc nel passato, all'idf:a. liberale danno e \Trgogua •- >Ia il solenne proIJ05ito di disciplinare in un un?co gruppo par. lam'-ntare i deputati aderenti non le riuscirà mai, pt'J" -..ua ini1.iali\·a, d'attuare, ed essa diverrà pn::-.lo in,·olontario zimbello di S. E. 11ussolini 1 ,-he nella Direzione del Partito Liberale tro\·erà 1m i-icnro barometro per la Yalutaz.ione delle re:1.ii condi1jcni atmosferiche nelle varie zone ck:l Hbc.rHli'-.mo.E fu proprio LUl vinto dei vinti, bach1t<> 1 uu giolittiano, un democratico, _l'ex.m.ini-..,b·o delb guerra ud gabinetto Facta, 1'ou. )t:,'n:ellO Soleri, mirabile criniera ,alla Enrico Fen-i, che, nel gt:nnaio del '23, consigliò la Di1c:7,ioue di offrire i coJ1se11si del P. L. al Duce. .\n=:ìarono akuni me111bri di essa dall' on. ::.\Iu.s- .oliui ad affenna.rgli l'intendimento di e fian- <:hc;_--j?"iare cordialmente • il go\·erno e la sicurC7.za , cht..: ,i rettificheranno quelle situazioni locali e ce,)..erannc quegli episodi che JX>rrebbero in cli- ::.ag-·oil P. L. •· ).fussolini prese atto con piacere dd\~ <locihtà liberale, li avverti però di vole1:e1 ::.po..%. al consenso 1 la forza 1 e1 con maliziosa abilità 1 iect pnre balena.re la spera117.41di « u11'i11tesa più stretta, uou esclusa quella a sistema federativo, fra i pa.1iiti fascista e liberale, più i na1;.o,1ali::;ti. Figurarsi la soddis-fa7,ione dcll 'iug. t ;ay 1 <"hevide risorgere per qual.elle tempo il mi1":.i.g"!.:,-io ciel :;uo parlitcmeJ e l'entusiasmo cli tutta la Dirc-...::ionc,che crede;a d'avere issofatto -valo. n:..,z;.aio, con quel colloquio, il partito. Ma l'iniziativa del •democratico Soleri, impazl~e di nuove glorie, av--:va dato l'allanue ai lib<.,r:1lisalandri11i 1 ministro' De-Capitani e deputa-E, elle ci tt'.:.llgonoall'esclusivo monopolio collaì:,<41ltivo; tant'è che, altiora della vis-it.a, Soleri dcv<.: trar:--i in d!c;parte, onde evitare, pcl momt'!:-1.o, chissà quali funeste scenate di gelosia e 1u::o~aFerie: di grattacapi a quei poveri dirigenti; i lfJaJi, iu s.eguito, stretti sempre fra due fu()('hi, c:o}.r,titiin pieno dalla fo1male dichiarazione di Se.lzndra di non Yolerc confusa 1n destra liberale COD Jc siuistre in un unico gntppo parlament.;n:i, wcntt·e }lussolini lo proclama, inserendosi lkP'.:J disputa, per aggravarne il tlisorcliue, • il ckr-"""jtario e l'alfiere della dotlrina libc-ralc e na/,l';ona.le) , bisticciando f-ra di loro, perchè an. c-h•c~i esponenti delle contrastanti fazioni del JX,,:11ito1 giungono alla primavera se.u7,.a potere 1111Pa concludere, assistendo tristi all 'a.ltrui feliciti!, .aJT'entrata, cioè·, valorizzatrice dei naziouaHe-li ne.I ~Ido c:.enodel fascismo . .Ma, non domi, fD(i(f..lo tm pri,·at..o torneo oratorio, a Milano (1° C<,r~glio ~aziona.le), in ct!i. eccelsero le virtù }i 'iarrocchi <; di Soleri, proposero all'app:rova- ;,,iù'J"IC• dei delega ti regionali ben due ordini del .!"ior·no: il primo 1 :1.h.imè,di rinvio sine die della cO-".rl.ihtz.ioncdelognrp.po, ed il secondo affermante do-Yerc il partito « lealmente sostenere coi con- .::t.11-.i e coli 1opcra il governo di Benito Mussolini, 1;1t ~)re con mano ferma attende alla rie.ostruzione •-:~•-:ile, economica e -finanziaria della Nazione». -:h..,ttono :dia porta Uel Duce. SERJIOX!i lcFFICJC I, _:nanclo i clirig~uti ottennero l'onore d •e;..~· i11Ll• -cì,otti ~r la c.econd..1.volta alla presen7.a ciel ~hHX.·, questi b<:nc-Yolmente li accolse 1 poscia uffi_ ,:i;,·mentc elog-iò, non senza concedere loro un •~·h:rno e pubblico sermone, (lettera del maggio 13J che nei punti salienti suona cosl: « Prendo aa() con soddisfazione della vostra rinnovata ed ap,.,-t« prnfessione di fede nel mio govelllo.. Gli è rliie il 1iberalis1110 è as&ai vat'iegnto cli ;ispctti. .. é;Jcliè' prese11ta di verse facce e tutte sono ugualm..:ntc ri.-;peU.abili •- Vi .;0110 cll·i libt.·r li c.hc • 111110\'onO una meschina ~ sc.,rdicl.1<>Jtposiz.irmc di dcttagllo •- il 1-'. L. • 11011 l' riuscilo JJHJra ai avere tUla sua rappr<.::;S.(!ula111.a all,1 L·11J11.·r.1, ',Olc lra qualche tempo avrà un suo vrg-ano, t·omc vo· mi annunziale, u.lficiale, che \'i dari1 1 quotidian co11nolali neoessari per m1 01i,;.:~Lo11<:ornJscimt:11 lo•· Conclusione: e Uttesta r·ollahora1,i1111csia cl buona lega e uon abbia I ';11ia cli una collabora zionc obliqua con 10tendimc11ll sp<..~ulat..Ì\i e su( (..'C:Ssorii•· Oh supplizio dt Tantalo I Uucg1i in11c centi, rabbrividendo, capiropo_ JX;rft·L~1n11...-nt..e i latino. IJuella lettera fatalclcl1vt·1mc ti loro e< dict: sacro. Assaliti dal timor panico e cl.al rmorso di colpe inesbltuti 1 rn,onti-0110 JX:n;rno ! tenebre dell'oblio uei loro jX>\·c:ricerv<:!Ji, in cli qualche memoria per'si-.;tcnt d1 qucll 'ont:ia di lib.- ralismo assimilato durante tanti anni di abitttlinarl.a lettura del Corriere della Sera. E di qui tempi tu li a\'resti visti sfuggire anche le omb'L; nella tema di sfiorare inciùeaL.,.1.lmeule quella li Lu.igi .\lbertini 1 l'uo1no cl.alta « 111(:schinae sadida opposizione•, che cou certi sttoi cnt<::gorici, i11ivcrenli c.:d imbarazzanti inlt.·-rrogativi, po.<.:i ad illlmlc.:iare l'opera dcj 1·icO½trutl<,ri,uuH'alto che da11110 re:cava alle promc:ttenti fortutH: d:I partito 1 di cui erasi fatto .)Ièntore inopportum. ira l'inabile, angoloso calvinista della politia,, dalla condotta tediosamente lineare ed intramigente, non a11drà guari che, cedendo ai mò:iti del Fromboliere~ fai-à, per un pcx:01 silenzio, :,.i.- stando i pregi di tma solitudine: amica, se1za rimpianti. .ISSl,.\l/il,EJ•; , U/iloliJ/ LI, In quel periodo cbe va dalla primavera del '23 a quella dell'anno successivo (il lettore run. mc.uti lu.i quello che io taccio cli quei tenpi felici) le assemblee liberali, qua e là ogni tanto convocate, ti offrivano uno strano fenomeno, direi, cli afasia~ che, gli psichiatri spiegano, è un certo male complicato e misterioso de! cere~ro, per cui, se ti coglie, potrai ancora ridere, pian. gen.: ed anche cantare, però non più articolare 1a parola. :Ifa per tutti, in quelle assemblee di imbaraz7,ati, agile e sciolto recitava ariette ir.gegnose, sonetti e madrigali d'occasione e garl:ati, quel simpatico pastorell.o segretario della novissima .:-\rcadia1 Alberto Gio,·ann.i.ni. Questi aveva a&nmto l'ambita carica dopo qu.:-ùche esitanza, iu parte dovuta. alla tema che la n..'"Ltu.rastessa cli quella, contraddicesse a.I suo fermo pt·oposito di ritentare la sorte, delle urne politiche, per due volti crudeli, una terza volta, al1a p'l-i.ma occasione. Trovandosi poi segretai-i.o, sbaHottato da quegli amari flutti del parlamentarismo liberale, tra Salandra e Giolitti, nell'angoscia del dubbio circa il loro destino, non sapendo doeidci1~i, vinta qualche slncera reticenza, s'era buttato a ·capofitto nell'onda Jluviale mussoliniana. La sua aLione, come quella del su.o partito, andò così a coincidere con gli atteggiamenti classici del sindacalismo degli industriali, il quale • non può mai non essere ministeri~e •, seoondo l'aforisma, che (; forse un modo di dire a.Oituale1 del democratico individualista sen. Agnelli. Ma, tra parentesi 1 sia bene presente che, in queste faccende di alta politica., non ha che in parte a vedere la ro1na11tica boria feudale dell 'on. l\{3Ù..ini 1 bensì la fredda adattabilità dell'on. Olivetti. In vero dei mormorii di scontento e cli protesta serpeggiavabo in quelle assemblee liberali : i gruppi giovanili fecero talvolta ttn po' di chiasoo; ma poi i rumori spegnevansi in una magica quiete, i più caparbi ribelli se ne andavano portando altrove il loro conuccio, mentre le segreterie delle sezioni locali e quelle dci deputati plutocrati davano novello incremento agli uffici romani e raccomandaziòni ed onorificenze», -v<JlOrizza1ido, cotne non mai, il partito, offerente validissimi e filantropici appoggi a.i poveri biso. gnosi. Giovannini, intanto, oonciliante., sempre in ve.n.a.di proselitismo, per la ricca selva f.rascolo~ gica mussoliniana si gìa 6a-nta-ndoed iscegliend.o fior da fiore; trascegliendo i bei fi01-cttoni color libCJ·ale,che, destramente intrecciati a glJirlanda, con gesto d'orgoglio ponevasi in capo e poscia gittava ai soci 1 che plaudivano a tempo cli danza la curiosa fatica. Credetemi, dccl.runa.va con Yoce dl bronzo e roseo volto, pronunciando le sacre parole, che, di quei tempi, molce\·ano il cuore cli ~\ntonio Sa1andra: « tra 1.qo\·imento liberale e quello fascista non e::.iste antitesi programmatica, ma soltanto, contingente divetsità dl metodo e un'identità circa ·11 fine supremo, grandc-a..a morale, materiale della. Nazione•- L' ben vero tut. tavia, che Beuito Mussolini, nel saggio dj filosofia politica a: Forza e consenso» constatava m1a. ceri.a p,.1trefa.7joue del hberalismo; ma invano si faceva, clella storia, della filosofia, della legisla7:ione, della cco11omia fascista in rtalia, e Luigi ~\lbcrtini 1 più matto della Fio1·in.a che sanava il cembalo a.i grilli 1 ne additava le co-nseguenze inesorabili: fa.ntasficoni co1ue tante 1-ltellc iuuamorate, Giovann.ini e i seguaci, parevano invasi dalb speranza di inscrivere, b~11presto, a socio onorario del P. L. il Duce fascist..1... PESS//è/W ED .!7./0,YE, UBE/iAU, ):"on l: dato sapere ai profani quello che rimase u11se:greto inviolabile per gli stessi accoliti, 1'opinio11e, cioè, del partito e dei suoi dirigenti circa la comple:-Sa attività politica, ~ociale, finanziaria ciel fascismo e tutte le varie riforme ab imis studiate ed attuate nelJ!ann.ata dei pieni poteri dal governo eh S. E. l\'Iussoli11i; ad ogni modo è certissimo che gli. organi diretti vi dì molte cose d· ,u1s ,<: ·o l on n~rJ J,-,1.-.,,u,,m .. L per-..ino, C<.Jm<:. di«·c \lll l'OH ~mL.1.ts,, • in parlic.:olarC! mor,o Ia 4u1.;-.tione ddlt' talJJft• dog,uia' -., ma t;.(-TTIJJTC• un -1-nnato t. prndenk. fl~('r1J<,fu mantc;null>, rotto ~,1L-1t1tc,!,Ottù i1 del,, eh aJ1<Jli, cl.al Con.-,ig1fo .:-..az.io1rn](:giug-110 1.i3, a J,rt,J-"1·,1U,ddla rifr;rma d1tt1,ralc \ccrbo, t-h(• rat<-olse l'unanime: aJ.rpro\azionc·. E qm lllJn i tuttr.,, • µerch(! nel l11glio '23, <·011alto numito II la IJin.::zionc: del P L. c·<ms.i(krato che i p..rtiti di opposizi(me approfittino ch•lla diffic·ll<' 1tua1,i<>lleper !,C:op:i :wtiuazi,,uali, in u,uf,,rmilù d,·11:, sua condotta •<:mpr<.;di ,·,tlido e s1111<:ro ..iutu agli sforzi <lc:l go\·<:rnCJ 11cll'opera ,li r(:8L1urazion<- n~JZJimale, ricorda a lutt1 l:1 di-;ciplim1 di partit.Jx ... <:dinvi¼ i deputati ius<.·ritt..iali,, Stzioni <lcl P. L. a svoJj{C:rt energica e falliva UJ)('ra pc;r l •11>J>r<.,v;•z.i(.;ne alla U1m<:1a della l<,ggc el<·ltorale propùsta dal gOH!TilO •· .\h alle ,-olL: 11whe il ,<:nin: Jli\.'c:nta dHlic.:1k mc:stH:H:, qu.ando il µ:1dro11<.; i.: his.be:tico e prq,oknk. In una c.:on\·ucaòonè regionale del partilo tc:11ut'lS1 a Torino nell'ottobre '23, Gio. vannini 11cll'nssecondarc, proprio JX--T ~ovf:rchio zelo, ntn cléllc ondate normaHzr...atrici governative, andò oltre alla spinta 1 iu~inuando, nel suo discor$o imhell<;ttato 1 « che 11011 sarebbe possi. bile acccllarc: una dfo1ma costilu.doual.e-». :Kon l'aves.<;t: mai fatto! d1l:, sollo la ~pc.--ciedi una 11ota ufficiosa dcll',Jgenzia rotta, 1Jlo\'\·egli ad- <los~ una solenne lavala cli caJJ01 J.H!fquel erimescolio dei Laz7.ar1 libe:rali risuscitati dal fa- ::icismo li. La faccenda minaccia\.'a ùi di,·enta.re :,.eria e compromettere ]e sorti del giovine partito. :\"on pc.---r nulla Torino passava per la rocca forte della sinistra liberale, che aveva per leader il gr. uff. C. (;ay. Questi, quando per una sagra ).lussolini fu a Torino 1 postosi alla testa della rappresentauz.a del paii.ito 1 dopo aver faticato di gomiti, pott farglisi innanzi e declamare: e I liberali del Piemonte, riconoscenti a voi per l'onore reso a Torino ... , ... vi ringraziano dell'opera possente compiuta ad ottenere la riaffermazione dell'autorità st.atàlc e la ricostruzione nazionale li. Per conto Sl\O Giovannini non stette con la mani alla cintola: prov,.,;de il 26 ottobre con un fer- \·ido appello a e rinnovare il consentimento del P. L. alla celebrazione dell'avven.lcento storico• della marcia su Roma, e, poco cli poi, assistit.o dall'on. Olivetti, pentito e mondo d'<>gni colpa, potè (terza visita). es.sere 1iammesso alla presenza del Duce, che benignamente lo intrattenne a cianciare cli liberalismo. lnfiue la Direzione del partito radunatasi nel dicembre 1 convinta « della necessità• della proroga dei •pieni poteri e che devono completare l'opera risanatrice iutra'.presa dal governo, invita i ~leputali inscritti al partito a dare pubblica e solenne approvazione al progetto di legge li . .);°on 1iferiamo i commenti elogiastici del Giornale lfTtaffa, divenuto, mercè l'iniziativa generosa del gr. tuf. Borzino, e l'organo ufficiale per un ones~ riconoscimento , . ELEZIONI 1Ia è imminente la fine della XXVI legislatura e la Direzione è convocata, e decide di attendere, oh diamine!, che il Duce manifesti la sua volontà. Tutto il campo liberale è in fermento, tutte le ipotesi sono ventilate, le zizzanie parlamentari tin.focolano, ed i salandai.iti sono presti, nella tema di cadere CO'llfttsicoi superstiti giolittlani, a porre in evidenz.a i loro specialissimi titoli di buon servizio alla causa del fascismo. Ecco il decreto cli scioglimento ed il grande discorso di S. E. Mussoli1ti a palazzo Vene1ia, con 1'inte:n·ento, in quella adunata esclusivamente fascista, dell'on. Olivetti, forse in rappresentanza del Sindacato industriale, e, forse, e perchè ne?, del P. L. Ancora qttalche piccola to~, un po' di ironia mussoli11iana a suo carico e poi 1 finalmente, il benemerito segrebni.o de.l P. L. Giova.nnini vede realizzato 1'ardente sogno della sua esistenza: la sua uolUÌJ.1aa deput...1.toè concessa : egli è nel listone. E la Direzjone? « Fiera di avere raggiunto un 'organiz.zazione nazionale unitaria a1~dl fLtori ed aJ di sopra delle cli visioni parlamc,:i;tani ", rompe le righe, e i ca-ttcus I.ocali, cli questo o cli quel caudick~to, trionfano nella _piena - liberal.e - iuclipcn.de.w.a. di pensiero e di azio,1e. BOOZ Farò grazia al lettore della rimanente istoria del P. L., avviatosi, dopo la mroi:e cli Giacomo ?liatteotti, sulla \-ia di Damasco; quando, cioè, ftt in pa1ie vinto quel ceito malefizio, che vien generato <la ciò che si potrebbe de.fin.ire lo stato di fondata pattra. Ru.ppc il malefico incanto 1 e fu vindice &ì.1pren10del liberalismo in quei giorni, Lulgi .\lbe.rtiui, pronunciando al Senato, fra la sgomenta maraviglia dei timici~ assertori del1'iclea liberale, la sua inesorabile requisitoria contro il regime fascista. C01ne i mattoni acco...-;.ta.ti I' m10 alP altro, se urti il primo 1 successl\·an1cnte cadono tutti, le varie frazioni del P. L. (trascuriamo le modeste persone degli onesti 1;conosce11ti), una per volta, come è ben noto, sotto l'imptùso d.t svari.ate forze, passarono ali 'opposizione. Persino Salandra, dall'ignominia del discorso elettorale di Milano1 incede ,·crso il Rubicone e lo varca; mentre \". E. Orlando, alquanto sensibile alla lode di , benemerito della Patria• nel tempo del li- :--:tone, non più s1indugia 1 e batte la medesima strada fa4ùe. Cosi, finalmente, la Direzione del P. L., do-po due anni di trepide angoscie, e cioè uei primi gion,i del 19251 gaudiosa. e trionfante, t.: ~gnala alle Se7:ioni la raggiunta concordia», ,.,ù1a.·J11,,rntaJ tutt. J 'oppoc:fawne liberale, qua.si t,il>li<:LKnth m,,af"'1t,, umile e ~gia, si giace a 1'1r-di del 1 kJf'11 l Dronero, f"be: t:enll(: non ~ uz~ qua' he 1vv~uta prud(:nza, sempre al ,ent,., pi,,g,ila la bandkra ,kl suo liberalismo. \Ja 11'.>ll V, uto 11 111 \'</6li<J analizzare i <lif• kn11ti mc·todi t •tttri e 1 di""gni strategie, seguiti dai tre tx 11n~frl<·nti; nè mi avventurerò :1 tn,rrc gli rJr,,seopi, dallt loro :.otelle protettri. 'i, <lr•lh• S~)rti Jilx.--rali dd mio PaE::&e. J>eriJ, t<·<:,,, mi .<Jllfr-t:o,1,01sondo che gli ~lunui-ncmici tli r .,ic>1-<rnnlGiolitti ritr.,rnino ; lui, dopo L-,11t,· battaglie, 1111~i e contriti, per salire, tw1gari donrnt1i, .1 braC{.-ett,)di Turati e .L>e G·a- ~pt'.'ri, l' \ V(_·IJt.HVJ, E c"l--i...sa, •,ra 1 hc .1nc:h<: j' \"·entiru-., ha trovito i I ,;wJ IJuc:e suprc..•tn<.>,che lo stato italiano dal ~.,dalismo JJlnt<}(:ratit-o r~erno non i.accia rdor- :H, all:1 F.mU. 1 gv,ix-rtl:rna d<::'611<,W...6ti w.,;ia- •lì..:.mi e phtl<x:nli<:o e prok-1:ari,-_.,, <Jh cùml- ~11,,ra t:,rrideranno iorte: cl.em<>-ra. zi,, e lilA-rtù i sacen14",t1daJle molte vite del t.cmpio cli J>lut,, ! J-'iangc~anno cli gioia, aJle ingannevoli un<l:11 i tdK-ri cu.r.1!1filantropi.ci, gli inn,,cent.i spiriti t<mdlianti, gli ignari e gli op-- 1,res~i. )la on: wm c.;fa liberis-rno, bugiarda e immonda i~ la democrazia, gracile donna sterile la politica Ubrrtà. Bibliografia della Corsica :--on intend,:, ,li dare una bibliografia r-omp!eta sulla Cor.--,ka, ma -.olo le indica.7.i.uni di pubbJi. carjoni pill rc.-centi, che possono giovan ad oii<:ntar~i sulla ~rtuazione attuale delJ·is.c.,b. t ·n.a bibliografia prcs~h(; completa c;1 trr>va in: A .. \ .·,rnuos1 - llzstOire- des Clrrses et de leur ci'vilisaticm, stampato a Bastla 1 1924. In vendita presso la Libn-ria Paoli, Bastia_ Prezw Fr. 8. Ottimo libro sulla politica di clan e sui costumi politici del!' isola è quello ,kl B<JT"RDE; En Corse, Calman Levy ed. L'ultima edizione i: del 18\)o. -~1.a trent'anni seno poca cosa per la Corsica_ Il llourde fn inviato speciale del Temps, e pok attingere a fonti ufficiali, che a un ita. liano restano assolutamente precluse, E' esattissime nella: documentazione; trascura però completamente, di proposito, tutta la questione dialettale, ctùturale, in una parola, la q=tione della e na7ion.a1ità • corsa. Fra i plù recenti : HE-"RlE'TTE CELARii-': - Un nwis en C<>rse, Paris, Hachette, 1923_ Letteratura per turisti, coppie in daggio cli n0;2.7..epittoresc:0 1 ecc. Pubblicazioni regionali : L' An11,u, Corsii, diretto da .-\.:-.To)[E BoXIFACil e PAcUJ ARRIGHt. Stamperia Gastaud, :'.>ii.v.a; in ,-endita presso la Libreria Paoli, Bastia. AnGra.ndal. Prc7..7.,oCinquanta soldi. .lL111a11accu. di • A .\-lw.,-ra •: 1923 (esaurito) -..:. 1924. _,jacciù, Stamperia di • .-\ Muvra • CourGrancleal. Pre,.zo Cinquanta soldi . / Tutti i giornali regionali sono interessanti per rendersi conto dei problemi locali. e degli interessi della popola.rione; i.n partia;lare della grande importanza del funzi.onarismo. TI settimanale , .I .ww...-ra • è importantissimo, per altre ragioni, già dette Le pubblicazioni della i\.1u:r-ra. sono poi tutte raccomandabili : in ispe. ci.e: MAISTRALE- Risa e canti. Ajacciu 1924. Fr. :, MARTINO :-\Pl'INZAP . \LU (Domenico Carlott:i). - Racconti e fole. Id. Fr. 3,50. - Con una prefa7..Ìone del prof. Clemente Merlo dell'UniYersità di Pi.sa. PIERRE BONARDI - La .'\!et et le J[aqu.iS, - P::uis, ed. 1923. - E' il romanzo del Partito Corso di Azione : storia di UD.:."t insurrezione fantastica, con riferimenti a uomini e avvenimenti della attuale nta célrsa. Le ragion.i e lo spirito del modment.c, corsista si apprendono meglio qui eh~ sugli stessi =-itti di propaganda. Rac=mandabile poi - sempre, signori, sempre! - la Yecchia Colc>mb_a di MERD<ÉE. di cui a Olmeto si può ,-edere la = e conoscere le n~cchic nipoti. E' la Corsica intiera. Leggere anche La vraie Colomba di LoRENZO DE' BR•n• Paris, Flarnm.anon ed. s. d. fr. 5), diligente ricostnt7.ione storica del! 'episodio su cui il Merimée costrui la sua novella. Fra gli scrittori italiani che recentemente b·attarono della Corsica : G. VouE: Eitropa e Med4.terraneo nel XVJI e X.Vlll Secolo in PoHtica, anno \.·1 num. XLIX. Vuole essere la int.nxluzione storica ad un mo- ,·imento cultura.le corsista in Italia. Il Volpe, se an~sse ,m po' più di tempo, fonderebbe l'irredentismo corso; ìortuna che è deputato, e molto preso anche dalla voglia cli cliventare ministro. C. BELLU::•/1: A.i ma·rgi-n.-ideU-'/WLia: il rcgionaliS11to c&rso. _ Breve scritto riassunti \"'0 1 in Critica. politica, Anno III, Fa...<:.c.12. Se:nkzioni e informazioni cli un \-iaggio in Corsica ha pure SIBILLA ALER...~o, in Andand<l e stando_ G. :B.PAR.A.VIA&, C. Eàitot'i • Li/>1'ai • TipogTafi TORINO • MILANO - FIRENZE • ROMA - NAPOLI - PALERMO Piccola Biblioteca di Filosofia e Pedagogia 610R610 BERKEhEY TrattatodBiprincipidallaconoscBnza umm Tra.d·wzione, int.rodu.:icrne e note a :ura ,ii Cn \oÌume L. ~ ..~o Dato ttn ce.uno biografico dell'A., C. ~lazzantini traccia i lineamenti fondamenta.i;. dr'.la f losofia berkclcyana: ili spiriti e le j.-Jee - lo imnrnte1iali~mo - il volonta1i.smo - il teismo cd ognuno di es.::.i, fatta.ne Pespos11:io1.1-=critica, :11 quadra nello s,•olgirnento storico della f,Jnsofi:.L

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