La Rivoluzione Liberale - anno IV - n. 9 - 1 marzo 1925

4.0 Leninvistoda6orchi [Su la u: Nc·uc R1111<lsd1a11 » ..,0110 apparsi dei ricordi di ".\la:-sim<> (;orchj :-.u LL·llin; ,e U.:slitnonrnno d'una eerta dist:1111:1 fra i dnc uomini (' sembnmo taholta ispirnti da 11110 scopo apologc:tico, a trnlli t11ttavfa si f:11mo , i,·i l' rit:sl'ollo :i r:111111H:11lnrc qudl'opu~colo di (~on:hi ... 11 ToJ..,toi du.: è qt1c1si u11 1110dclloj. J>e1·1ne l.A'nin uo11 è :-;oltanto I' i11cnr11,1/io11c ~lraonll11arimn<:11tc perfetta d'una ,·olonlà mit~nte a uno ~copo che JlCN;Utl uomo p1 ima di Itri s'era usato proporre; egli (: uirn di quelle gr:1.11di 1ìgm·e, uuo di qul'gli uomi11i tremc11di, mv ...zo leggcnd:ui che sboccia110 dj t..111t.oin lauto- dalla :--lo1·ia della R.us.sia, sempre inattesi, come Pi~t.ro il !{;raiudc, .i\fichcle Lo111onosoll, Leo. ne ToL~toi. Credo che certi tipi d'uominj 11011 son possibili altro thl" i11 Rn.:-;sia - te.rra la cui ~loria e la cui ,·ita mi fo -..l.'tnpre I iC:urdarc ,'Sndoma e Cu11101Ta. Per me l,enin .:_. !'ere~ di 1uw lt:gge11da, u11 Homo cl.ie ~•è ~tr::ippato il cuore va.mpaute dal petto pc.r illuminare agli alti i la strada che li co~l(lun.'.i IU01i dal vergognoso caos ... 11 :mo er.01sruo è pri,-o di qualunque ornamcuto; l: d'una qualità 11011 rara in Russia quc- ~ta 1nodesla., ascetica lcstimonia.11za clJun 1;voluzi011ru·io rispcHabile • e -intellettuale che crede onestamente nella possibilità della giustii"ja sulla terra, cl 'un eroe che ha rinunciato a tutti i piattri della ,·ita per la,·ora.r d11.ra.mentc per la felicità d.c1 .suoi s.imil1. Una sera, a 1\lo:;ca, mentre .J. Dobron-ein sonaYa le :;011;1te di Bct.::thm'et1 iu casa della sig-nor.:;1l'csdwff, Lenin dice,·,;: « ~011 conosco uulla p-iù bello dell'AJ_ypnssionat.:t; l.l vonei sentire tutti i gionii .. E', nna musil-a miracolosa, sovn.11uana. Penso sempr~, foTse 0011 nu piacere quasi p•ncrile: quali 111a.raYiglicgli uomini sanno ere.a.re! !. Poi, con un soniso se11i" .. cI gioia, a111111iccando: .: ì\fa - spesso 11011. posso ascoltar la musica. ~lì fa male ai nei-yi. Al'lora mi vien voglia di dir dc11e sciocchezze - di picchiar gli uomini amorevolmcnlc .sn la testa per le _be11e?" ... z.e che, stando in que~to sporco in(en10, sanno cre~u·e. Ma oggi nesSUllo oserebbe picchiarli cunotevolmente, si ri\"'CYlterebbero a mordergli la mano; bisogna colpirli in\ pieno, schiaccinrli senza p-iet.à benchè teoricamente si sia opposti a qu..'llunque uso della forza. E' un brutto lavoro». 11 còmpito d'1:111J;spettabite conduttore ùi po .. poli è S0Ynuuana111c11te difficile. Xon si p,u.ò immagiu.arre un oondottiere ch1.::non sia in. quaJche modo un tiranno. l 'robabilmente più u.oniini s011 stab uccisi sotto Lenin che sotto \Vat Tyler; Tommaso iVlti1v,er o GaribalW. ::\Ia1 anche, 1'opposiz.ionc a questa 1i,-0Ju.z.lone che Len-in. lrn capeggiato (: stata più ,·asta e più potente. Bisogna anche rnmmentare che col progredfre dell' e: i'D.cidlimenlo )I le vite umane han perso di prezxo. La perfezione tecnica dei m.ezzi che servono a distruggere e il gusto cl1e l' Eu;·opa modern.a vi troYa lo dimostrano senza lasciar dubbi. ~ell'auno cli faIDe 1919 Lenju si amareggiava a dover adoperare i· generi che i compagni,, i ~ sokla.ti e i contadini gli mandavano dalle 1,>roYince. Quando queste offerte d'amore giunge- ·vauo nella sua casa scomoda egli si attrista.va, :;i .rannuvolaxa tutto, e s'a.ffrcttava a d-istribnfr farina, zucchero, burro ai con1pagni amn1alati e denutriti. Una Yolta m'in vilò q. p•ranzo e osservò: « ..\ ,·ren:q del 1x-sce affun~ica.to - me l'han mandato t:la ..-\strak1iau >>; poi co1Tttgò le sop-rac. ciglia ::;ocratichc, sl ,guardò dalle parti coi suoi occhi cl1e ,rcde,·auo da per tutto e aggiuusc-: « me Io mc.111dauocome- se fos-:,;iun gra11d/ttom0. Come si può farli snwttcre? Se si rifl uta il d0uo si offencloi'io; e la gente maore di fame. E' stup~, ~ Aveva per sn.o conto modesti.ssi!ID bisogni, non be,·eva e 11011 fuma.,·a, e sta,·a a u111 pesante la,·oro da.lla mattina alla sen:1. ~O!l er.a capace di badare ai peric-oli per sé, be1lchè si p1Jeoccupa.sse per ~a dta del suoi col·leghl. La c.rnra cbe aYeYa <.Hloro era qualche cosa di tenero, quale cli solito •hanno le doune. Og,1i momento libero lo dava .1._g-li altri, c.: dimenticava _di cercar i-i.po.-.o per sé. Una sera ern al suo scrittoio, e sciiveva di furia. Sen11a al.zar la penna mi sahttò: e &nò li.be.ro fra un momento.. un compagno in provincia si sente scoraggiato; è stanco·. Bisogna clre io lo rianimi. Il « morn1e )) è cooa importante•· Sul tavolo c'è 1111a copia di II Guci't'a eoPace 11. e Sì, Tois-toi ! A \·èvo voglia di ril.egger la sceua della caccia, ma in que1 momento· mi, rlcon:tai C"he <love,·o sc.dvere a quel compagno. ~on dc- ::.co mai a finire di leggere. ,Non ho lett.o il vostro libro &u Tolstoi fino alla notte scorsa 11. Sorridente, cou gli occhi vispi e piccini, si stende nella poltrona e soggiunge in tono p:iù dolce : Il Che colosso, non è Yero? Che vecchio gigante! Si, amico, quello è un artista. E sapete quel eh 'è più slraordjn.ario <li tutto? La sua voce dil mugjk, la su.a mente da mugik - e'era lUJ \'CJ'o mugik in lui. Fino a che quel conte co. rninciò a se-rivere nou era comparso uu vero <.·ontadino ue11a letteratura ·- nemmeno uuo ».• f\'li fi$sa col Suo sguardo asiatico e chiede: e: Chi c'è da parag-onarglj in Europa? » e da si:: si rit--7>011de: ,e nessuno! b. E, come un gatto al sole, si frega ]& mani e ride co11tc11to. Gli ho spesso osservato· questo orgoglio della Russia, dei Russi, delPatte l'll&'ia. In lui, sembrava spesso strano e troppo ingenuo, ma più tardi vi riconobbi il segno d 'UJ.1 profondo gioioso amore del suo popolo LA RlVOU~!ONE LlBERALh '.\011 <:ollùSC'O altri 11omi11i da.-, colll(. l,t.:-nin s11pc:rio11 ai loro si111ili, 1<::,ist<.:sscro la11lo :d mo,si dell 'ambiz.ionc e 11,ostrasscro u;, tanto Ci!ldo rn l<:n·sse per la • p<,v<.:ragu1lc ,. 111 Russia, do\(' Li 111('l'~-;1ladtl ::-ofTn··c i..· p1<:- dical,a come una n:gnla 11111H1s;de)'(;I 1:1 s;1h·c·/. 1.a 1llll'ani111a, 11011 nmoscu Jll•ss11110d1e <.OSI prùio11dame:nlc odias":ic.:e disprc1z:iss.c...·la neces-- :-itit, la 111isl'1ia, h.: ,,ffl'lvll/C- rh-g;li 11,,111i11i. Uiwsto :-L·nliml:11lo, qu<.·sl'odi<, p<...ri dra111111i(; le Lmg-l'dic della \"ita inalza d1 n.10lto \·ladi111iro l.u1i11 alla mia ,·isl.a 1101110di fl·rro iu una tcrr:1 tlo,·c.: :-;iSfJJlo$<~ritti i più i11gcgno,.;i Vangch per c~allarc e onorare il dolore, dove la giovC1J.tit c1Jmi11<.:i:ia \'i,e:rc sul Lu10 dei libi-i cht uo11 ltumo altro che dcscrh·e1c I.a. monotonja d<:lJa ,-ita q11<Jlidi.11ta. l,~1 lct.kratura nissa è di tutte h più IJLs.:;irnislic:1; lutti i 110:,,lli libd so110 scritti Ml lo :--tesso aq.(OIIH 11to quanto soffriamo d:1 g-iov,rni l' da :1d11ili 1x:r çolp,;1 ddla sln..- piclagginc, clell 'oppres~ionc, delle donne, dei nostri :iITelti familiari, ddl'inadcg-w1lo online dc:1. l'--' <.:osc. Pùi, da ,·c.:cchi, :i ric-011oscc:rc· i nostri :-.bag-li, a pcrde:n..· ( d011ti ~ a far c:,lli\'(.; digeslioJJi; l" in fin1.:, per la 11etessiL:t dc:lla morte .. Fd'ise l.c11i11 i111agi11ay:1il dra111111a <lel\1 c:-,i- :'.>tc11z~troppo semplicemente, e lo stiman, di facili: co11clusio11c, come: do,Tcbb'e.<.;scr facile cli rimediare alla sporcizia. e al disordine della. vita rns~:1. E sia pure. Io npprczzo 1>:iìt che tut.lo que- .sta "ilht irri~onciliabile e indomabile o.-;tilità alla mi:=;cria umana, la sua fc:nn.a credenza che la miseria uon è; base necessaria alJa vita ma anzi qualcosa di detestabile che gli uomini debbo110 e posso110 sc:hiacciare. Questa sua caratteristica 1:i chiamerei ,l 'oltimistica gioia della battaglia; non era dan 1cro un carattere prop!1:io ai russi. ..\mmiravo la sua suprema cap--.acitàdi lavoro .. Co11uguale eutusiasmo sapeva giocare a scacchi, 'studiare la :;to1ia del costume, ùisc11te1·e con u,11 c01npngno per delle ore, pesca.re, ca.inmjnare tra h ali.A: di l ~q,ri !-..plemh11t1,d :-.olc:, rallegrar.o;i "i hfJri cl<,r,1ti e coi lJJm1i :-,c1.1J:,rnizzi.f ,a ',(.--ra, :1..,colta11<lou.H.conti ,Ji.lb dta d<·1 villagS,!i in Pu~siJ, soc..pir:I\·;, f"Oll Ì11\.idi:i. • ~on r<,IH)'-,c•ù' _1m1s-i JHJntcJ fo Rus~i:1. '-,1mhir-.k, K,1-.;;111 1 I'ie- ,11,l,urgo e J,<){ 111 altti JK,·.,,tJ d,J'. e flll nrnml<:V, • 1,i...11l'altro "· ,;0<JcL.1. d{,,·gll !--d1c:r/,i e 1irkva c<JI 1·oq,o rntuo, ,,mc· -<· sprofonda ...... ~<.: 1H·I riso, ~1x,s~r1 rideva fino p-iangcn·. Srq><.·va <'olonrc in mille: m,,di il !')uo 01 lr, e c-ar;ttleristieo • lu m, lH:m " dal1a m1""JTan: llouia al canto dubbio e s~ vl faceva rorren.: tauto hu,mou,, <"Olllc <' 1,0:-.sibil('. solo a 110 ~p-irito ;wuto c·hc~ 1 011<JSCC: lii diabolica ;1s11rdHà dc.:lla , it.1.. .\,-e\·a i 111od111u1tile:gg-eri e; ag-ili, i gesti rari 1a forti s'adalta,:an,, p<:Tfdt.amc.:nk al suo modo r: p,nlan:, par<.:odi JJ:11"016 c.: ri('(·O di <·<JSC:. \"ella (n:i,1 muscolosa gli g-iocl\·an.o c l,ruc·i:n·allo g-li n.:hi d'un c1n·iaton.= {'he ins<.:g-uc sen7...a trtgua I mu17ogne; e le misu·ic: ddhi , it...1. < )ra ridc:- \lllo irou:ici, orn vampa,·a110 a,Jirati. Lo sv-razzo <}g-li t>Cchi fa<.:C:Yachiaris!-imo qualmHjllC -;uo chcorso ..... Cli uomini ha11no se:k, !->C ha1111,,:-.ck ,li qu.:il- <: t.: cosa, JJoll d 'nn 111111.amenLo f ndamentale nei Ja·o nsi sociali, ma solo d'uua maggior fa.c-ilit.à e-d'un aumento. li g1ido dc:ll'11om0 (;: • 110n c1mpcdire: dj \'i,·cre come s'(:; sc.:mpn: vi..%uto "· 1..min, come 11<:..ssun~llrù, ave:, a t1-c,\·ato la \·ia dl'inpcd-ire agli uomini la loro soUta. vita. k· egli abbia in ,·ila n1ccolto µiÌt amore <.:he odu, io non lo so. L'odio che:: gli hanuo portati Cl sta davanti nudo e eYidentc. E io ten10 c-h, l 'amo1·e che molti gli portano 110u sia altro cl11 l'oscura fede dei ntiserabiH e dei disperati nel tamualttrgo; che sia un amore che aspetta i mi:acoli, ma che non saprebbe far nu1la per attmrc la sua. propria fon..a in una vita. quasi iutiri:i'Ait..-1 da.lle miserie che l'avidità di alcul1.l e la , ruta s.tnp-idilà d-i molti produce: .. IL FEDERALISMO.DI C. CATTANEO J ì Cattaneo pe1:L53Vache la libertà don~s.se un pn::,pcsito solo potevano tutte accordarsi, di identificar:;i con la repubblica federativa. (1), ed dC'Usar tutto alla miuisteriale arroganza ... L'Auecco la r~1gione della sua predilezione per la stria uon volle essere una. fede.razione di popoli Svizzera e per I' A.meiica : « solo aJ modo della S(~-1egge1Lti; non ,·olle essere: una federa.zione S,·ii"..1...cra e degli Stati Uniti può accoppiarsi commerciale, presieduta, splendidamente rla una lmità e libertà»; e la. condizion.e prima ~ f:.uniglia dj dogi ereditari. Ebbene, che divenne la. libertù della repubblica, è elle essa sopprima 01·a l'Austria? Dfreiwe una fccleraz.ioue (sempre l'esercito e formi la nazione armata.: « la con- una federn1Jone) di satrapi militru;, che tengodh..ione suprema della libertà fu iU,tesa solo no la 111:1110 sui tributi delle f.ffo\-incie, e lasciano dagli Svizzeri e dagli Ame1'icàuj: mifiii tutti e agli arc-iduchi una banca n1ota, u.n titolo svasoldati 'llessu.nv ». (S.P-.E. I. 275). « lo so110 fe- nito, e la re~pousabilità cli quanto d'atroce si deralista, cantonalista·, e nou •intendo meglio le commette in loro ncme i,. funz.ioni reµ11bblicane che le regie n, sc-ii,·eva ad Se la guena del '48 fosse :;tata ,·eramenb.: fe1111 amico J1el '49 (S.E'.1::. 11_!...L_l'crchè era_ rc~('.l·~J~. aYrebbe soTLilo .ben cli\·erso effetto: le pubbljcat10? J>ercbè « il prrincipio repubblicano, rorze comb;1ttcn(i s31·cbbero~atC in gran 11nCOYa.ndodalle viscere della na:Z.:iouequelli che mero superiore, e non si a\"Tebbe avu~ la predevono guidarla, improvviser.à e!Ietti merav;- 111ineuza del Piemonte, il quale non contribuì gliosi n (S.P.E-. II,, 15). Si doleva che la federa· che a suscitare invidie e ribellioni tra coloro che rione non fos.5e intesa, e ne recava la ragione al vo1e,·ano 1;manersi indipendenti dalla sua su .. fatto che non ebbe mai propaganda. 1 « Non v'è premazia. C'è poco da dire, ma è così! La seonrelig:ione I setIY..a predicatore. L'Italia è :6.s.ica- fitta fu l'effetto della mallìa della fusione, della mente e isto1;camente federale» (S.P.E., II, 21). confusione, che voleva unire ciò che non voleva E II il federalismo è 1a teorica della libetià, l'n- essere unito. E imagiuate voi, se 11 Piemonte niéa possibil teorica della libertà, anclie quando a\•esse vinto? 110nsi sarebbe fondata ugualmente ·n.on è 1.;olu,ta,da di'versità di razze) di li11giw, di la liberfà !--La Francia e la Spag.na in mano dei religione»; non questione cli ambizio11celle lo- governi; al coutrario della, Svizzera e de1l1Amecali (S.P.E., II, 42). Più che da ragioni teoriche rica, dove ogni singolo popolo tiene ferma in e filosofiche egli perveniva al concetto della re- puglll) Ja s'\" padronanza e la sua libertà. C'è pubblica federativa, dalla osservazione elci fatti. poco chi. dire, rna questa è la drtù dei principi, La costante e non maj iutermessa su·a ammira- fuori dei quali ogni sd'orzo d-i sacrificio e <li vor.ione per la S\·iz.zera e l 'Ame.iica llC fa f~e. ]ere è vano. e: Nè giova illudersi col dire - conPrima del 1848 il Cattaneo spetava dall'Au- tinua Cattaneo - che questi non siano princip-i; stria una 1;forma federale: perciò 11011 a~·eva son princip-i aa1cb'e'sSi di di1itto; sono per lo mai c:aldeggiat.o le insnrrez.ioni, anz.i le aveva meno principi di politica; e la. politi~ è la nescqn.slgliate. YI.a dopo il '48, quando \"i<le che le cessa ria tutrice del diritto; e principio è tutto sue speranze erano ~md.ate irdmedfabilmente de- ciò ·che genera ineYilabil :--e-rie cti conseguenze. luse, caldeggiava quahmqtte gue.Frn da q_ualun- .1 ~t giova illudersi col dire che, pe1- poco che si que parte venisse, pw ..~ht fosse 1;volta contro a.g-ginnga, e pe.r poco che si tolga, la feclera1Jone l'Austria. Egli si er'a finalmente accorto che \"iene bel bello a confondersi coH'unità; poicbC: l'Aust1ia centJ.'alista, buroc,_-atica, sospettosa di .in tutte le faccende del mondo il. passaggio da tuf:te le nazionalità., non c1xrebbe ma.i acco11d-i- cosa ·a cosa ~c;i fa per gradi; e talmente per sceso a che si fonn.asse una federazione di Stati gnidi si procede dalla pianta all'animale e dal.. liberi ed ugali. E però ora vole,·a che i singoli la foglia a.I fiore e al frutto 1 che la scien.z.a non Stati italiani conuqi.stassero, « wnguibus el ro. può additare il punto ove il passaggio avviene . stris », la lor'o libertà e indipendenza, e si con- Non per q1testo alcuno cambierà mai il fico colla federassero con patto di solidarietà perpetua foglia o la pecora col l'erba che la. pasce, o la contro ogni pericolo straniero. Nelle « Conside- paterna pres,ideuz...1 cli ,~·ashington colla truce r-a7ion-i 11 al primo volume de11' Archh;io Trie11- dittatura di Cavaignac •· nale, egli sclive: « Qnell' .!·\.ustr:i.a "fede1·ale che E' certo pe.rò che qui il Cattaneo, malgrado le aveva potuto nello s.tesso tempo governare le incontestabili ragioni che ha detto, non ha de-- Fiandre col consiglio di Ycscovi intolleranti 1 e terminato in che si differenzi l'unità d.'alla fedeMil-auo con quello di audaci pensatori, e re- razione. I.o fa pe1·ò i11 seguito, e dice che gli f,rtiare in Ungheda col libe1·0 YOto di genti a.r- nomini « sempre iu prc-<la a preèipitose :istram.ate1 erasi estinta can :'1aria Te1'esa. Già con i"ioni .,., non ve<lon.o 1:el mond.q- che gli indiGiuseppe di Lorena enrno t.ese d'ogni parte le vidui, poi le famiglie, e, gran ,·cutura, anche il sb;ugh·e dell'antica ccutr<1Htà... Per fars.i stret.. comune, combinazione cli poche famiglie. Poi ta1ne.J.1te 'll,1la, l'Austria doveva. preferire Ull.;'l -chiudono gli occhi « p0.r tutti gli altii internodi lingua, fra dieci: eleva.re a dominio una lllino- e ricapiti dell'umana .-;.ocic:i.à,balz.m1do tosto al-la ra11za : configgere su] letto dl Prm:nste tatte le nazione, che è qnauto dire alla li.ngua; ig110:rano altre ua:doni 1. Da quel giorno comiudò la sua lo Stato e le sue necessità». D-irn.que se nlla decadenza m.ate.i;.ale e morale: le fi.11.nuze:1.u- medesima lìug1.1a domina le isole Britan.nkhe, s.triache ,·acillavano sotto il peso dell'esercito lè Pen.silv:11lla, la Califon1ia, l'alto Ca.nadà, la 6'tanz.iale, uuico \"lncolo tra le ripì1g,1::mti mem- Ciamaica, 11 :\11~1:"ralia, per essi ,·'è :,;ob1ncnte a bra deJJo Stato. ~Cosiccliè- quando colla c:a- for su,11111a d'tLn maggior numero cl-i famiglie e Juta d1 Mctte1·u-ich, l'_l\nstria avrebbe potuto tor- di com1wi. Ulmque il p;ir]amcnto britannico non nare federale, togliendosi dj collo u il ·capestro ha da fa1· leggi; il Congresso americano sog1ia della cent.nlità 111 1mica ,·ia di rifarsi mode-rn.a, cl la\·er leggi da fare; tanto e più superflua nna e cessar d'essere ~ il tonnento de1le tlAfJoni 'Il, 1egisilazione provinciale per i fratelli della Penessa h1vece « 1bt1tò solo il nome alla vecchia s-i1nll1ia e i venturieri della C:1lifornia; l'nlg-ido catena 1. L'anadà, la tonida Giamaica 11011 debbono aYer Una costituzione unitaria che chia1n.."1n1a una leggi pi-oprie, che 1ispondano ai luoghi e nHc wla asse1nblea tutte le genti del!' imperio, tor.. tradizioni e alle varie mescolanze degli nomini riava assurti.a. e irnpossibil.e ... Le nn'ljanj, .-;chk- e alJa Yaria loro coscienza; l'_,.\nstralia de,·e a. •rate a fronte in quel babil011ico conciliabolo, in spettare -in eterno ogni provvc<limento d.-'l' suoi ,11:lip,<li, J.JC:n.heparla 1a sté~:;a ling-ua, e •.• .;.è1·ol<Jro :rna --ola nazione~ "· 1::vidtn.ternente h-1 Cf)';a (]evc andar dlver.,;amcnU..- 1 l.,<Jichè ~ qu;.,,iu.;1- 'Jllé ,ia la cumun.ani"..a dei r,(.•11..... ieri e dd ---t:n~:- mc:nti c:he una ling'ua propaga tra lt l.lmig-lir- ... i <Omun-i, un parJamento adumto in Londra ·Jon farà mai contenta l '.. Aimt"t'ÌQS; nn f.13.rlalllt.:nù, adun~1to a l'arij'..!'i non JJ<,tra m·,i ·ar ("'mtent i .. • .. llt\-ra; le lc-:g-gidj~cu.s<.,ein ~apoli non n:--usdt.arc,no mai la giatt·11l<- S-idlrn, J 1111.a ma~.!:v .. n:Jn1a. rJ1c-m,mt<:':,(;'si crederà in dl.:bito m •!; P' nsa.r notte e giorno a tra:;,fc,rmar la Sardr•g-na, o potrà render tt,ller;1bili tutti i :--tlr.,ipru, -dinH--llli in Venezfa o in .\Jilano. (Jgni popolo -;::.1ò :1\·<:re molti intc...,,..-e~.-.i ,la trattare in ('OJDUJh: con altri J.o<JJJOh, ma i ~>111> inten•,.;,si dic 1,ui tratL-tr<:.t:gli !--Olo,JKrthf- t·g-H ~;lo Ii ..... (:nlt, jA:!"' i?~ c.:gli &010 li mtende. J•, \., i; inr;ltrc.- in ogn{ i.,opvlo an ht la uJ'S<.-icn1...a del sur, e~e, an<:Ue iz _..;upe:rbiadel :,lW nome, anche la gel.u;ia del' 'a....-:- l.a sua terra, IJi là il diritto ((1'!erale:-, Ch"'.>b ;~ diritto dei popoli; il qual<:: dehb<; a\.'ere i! ~1:0 luog-u, accanto a1 diritto della ,·a:.io1t.1:J ar: -nto ai rlidtto dc:11'{.,·,nanità~. JJa ci<) che: abbiamo citato ~i puù t.x;Jlc •r:ttndcn:: la natura <lei U..--cleralismo,-attanea.n,J: una repuhblica ft.."<l<:-raleammini:,trath·:i a h'l-,e iutarchka, dijJ(."t1dente politicamente dalla c::q,it i~c. " La mi.a fonnula - scrl\·eva a Francese<., Cr:- ~P1 11(:-J 1860 - t Stati Cniti; :,<: n,Jetc, R-,:6:n:" Llliti; l'idea di mo1ti ca.p-i, che- fa r.x:ri., u:1.a J)(;::s.tiasola. I siciliani r,<.ftn:bbc..--rofare :1u zran heneficio all 'ltalia, rlando alt"' a1111es.sione il rc:ro sen~o della parola, che non t assorbim,ento. L{,ngresso cumun<: per le cose (-omw-1i; <: O;.!ni r.atello pJdronc in casa :-;ua. Quando ogni fr,t<:;!o ha la c.:asa sua, le cognate non fanno liti. Fate .-,ubito, prima. di cadere -in balia d'un parlamento generale, che crederà fare alla Si,..ilia c..na carità, occupandosi di essa tre o quattro Y.: 1'ute all'anno. \'t:dcte la Sardegna, che dopt, d, Ji--·: nnni ,di \·ita parlamentare :;ta peggio <ldla -~:- cilia. • · Il suo radicato convincimento :1eEa fonna federati,ra trae,·a anche rnaggior 1C.IY...a dalla. considerazione degli Stati ceutraJisli, .::,07_ gente perpetua di dissensi e di ]orte, cli <li... ~gi economici e soc:iaJj. lln contributo .alle idee federalistiche e al.111.l:iinistrat.i,·e ci ,·ien porto, dalle sue Jettu1;;:; s:( a legge annmwle e pro-:·inciale scritte nel 1.864, che qui possiamo soltanto accennare; e <la quelle lettere ·ai liberi elettori scritte tra 1':ipri1e del ;867 e il gewrnio del 1868, (che ,si possono considerare come l'ultima sua mauitc,té.- r.ione politica) ; • intese pi~ucipaJmente alla tra<- tai"Jon.e dei problemi economici na7Jonali, ch,e in quel periodo <li tempo erano oggett.'.; deO·opera del go,·erno sedente a Firenze. Problemi che egli -- autiparlamentarista. per eccellenza - intende1,;a meglio trattare nel silèJJ7io degli studi e nelle libere discussioni su ri~-iste scientificht:, (soleva dire che il parlamento egli s..: Io faceva in casa) che nelle aule del parl3.lllt"nto, / ùoYe l'aria sempre iufetta dalle passion.i JX1iit:- che era }a meno adatta alla :-erenit.à 1ic-hil.. ,:::;t..., dall'irnportaJ17.a degli argomenti. Queste, sommariamente esposte, le idee politiche del Cattaneo; le quali insieme a quelk riguardanti la vita, internazionale e gli Stati Cniti d Europa, la. libertà del mare, la m.:ili7ia o la· nazione armata, il suffragio u11iYersale1 fino aUe ~ue idee contro i non e,-angelici beni del clero e in favore della chiesa elettiva (2) 1 co:-:Lifniscouo il nucleo centrale teorico intorno al qHalt:: si esplicò tutta la su.a ,;,ione cli politièo e d,i stnclioso. Politica che egli cosi. Fiassumt:"Ya: « Vedtà, libertà e giustizia: libertà per tutti. \,; giusti zia per tutti; questa è prosa sincera e d11reYole; Yera oggi e vera dimani • (3). BROl'-0 BRU).'EL:., (1) Libert., è repubblica; e repubblica (· nh:- ralità, ossia. fOOerazione. - Scritti politici cd ,..i:!'>islolari<> (Il, 48). (2) « Elettori, se la Chiesa mondana u·1u p11v sublimarsi fino all'ideale evaDge.1:ico, e::::-sapuò almeno ria.lzarsi fino all'idea.le apostolico dell'de:.ùrHc • (S.P.E., IU1 26r). Riteneva il Cat:. taneo che la Chiesa cl' ItaJia è figlia di Paolo, e che nella mente cli Pnolo l'i-nja!libile- Pietro era riprensibi.lr; cita .J d Galat, II, n: -e: -in faC-iem ci rcstiti, quia reprellensibiiis erat ». (3) Scritti Politici cd Epistola1io, cit. ·1, .:D: cd ag-gìn.n.ge: e Ed è :1uco• più alt.a poesi.a ~ Che non la. fa,·ola di Pio l'.'\ ». lnton10 al federalismo nel Risorg:imento it..'1.liano, si può \·edere l 'otLimo sh1<lio di f'hblo11io Mo11ti: «L'Idea fC'<lt;- 1alista nel Risorg;mento Italiano :o, Ba1i, 1-a.. terza, 1922. Per qu:u1to riguarda il Catbueo, si ,·eda ~pecialmeute :1 pp. 4i-43, 50-.:,1, 76, 83, i26, 163, 166, 177, 181. Pel ~Jortt.i quello del L'at. ~neo, è un feden1lismo tmita~o e ghibe.lli.110; 11 repubblìcm1eslmo italiauo clc1iq•.rebbe uou da i\1.az.z.i11i,ma da Cattaneo e da Fen-ari. Un contribnto alla st.o1ia c alla c1iticr1 dd re:.:1,1u;ali,-t.~o ci è dato dallo studio del Prof. Cin<> Vitta: « 11 Reg-ionalismo )I (Firenze, ed. « La Voce ,, 1923). L'Antore s'ingegna. cli dimostrare <..'O~ quello del reg:ioualismo non sia che un sogno destinato a SYa.11ire: dimostrazione la. quale, per altro, ci sembra uu poco intenzionale, a malg-ra- " do delle buone ragioni addotte. " b'EC!ODEbbASTAffiPA ,, il ben noto ufficio'<li ritagli <la giornali e riYi'-•t· fondato n<:l 190r, ha "'è'dt: ESCI.lJSIVA'.\fEr-;TI! b Milano tu} Corso Porta ~uova 1 24. PIERO GORETTJ - ·Dfrett.orc.responsnbilc 0.C.E.B. - Corso Principe Oò<lon<-> .)4. - Tou1.....-n

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